lunedì 24 aprile 2017

EROTICO E PORCO IL MIO SGUARDO...

Pubblico un racconto di Borderline, che saluto e ringrazio... dovesse passare...



Erotico e porco il mio sguardo quando ti ho visto e sono scesa dall'auto... ricordi?
Vestitino in seta nero con i fiorellini beige sopra al ginocchio.
Seno sfacciato a vista, due mele da mordere, il pizzo nero del reggiseno che si intravede.
Tacchi alti, li amo lo sai, scarpe nere, a punta, laccetto fine... fanno dei miei piedi bocconcini succulenti da assaggiare.
Capelli raccolti a coda, come piace a te...
vuoi il mio viso, vuoi i miei occhi, vuoi la mia bocca...
Sono TUA.

Ci troviamo davanti alla palestra e non perché la frequentiamo, non ancora...
Ma a quest’ora è un palcoscenico che voglio calcare.

Scendo e passo sulla tua macchina le dita della mano.
Arrivo sul cofano davanti lo accarezzo come se fossi tu, i miei occhi incollati ai tuoi, il sorriso malizioso della tua bimba.
Un dito in bocca e poi sulla carrozzeria, si vede il segno.
Un dito sotto il vestito si muove, gambe larghe, busto in avanti, gli occhi che vogliono perdersi... poi nella mia bocca golosa che lo succhia, ti invita.
Mi guardo in giro, il momento che più mi eccita... parcheggio davanti alla palestra, sono le sette di sera... tutte le vetrate sono su di noi.
Guardi, speri che ci sia qualcuno dietro quei vetri che mi noti.
Io non mi volto, godo di più così.
Alzo il vestito, voglio offrirti il mio corpo... mi muovo in una danza lenta, il bacino che si allunga e si gira, si... e’ come se ti stessi montando, quando sopra di te mi alzo e mi abbasso per godere del tuo cazzo, per sentirlo duro, grosso che mi riempie fino in cima e oltre.
I tuoi occhi staccano un secondo da me e immagino tu abbia visto qualcuno.
E la miccia, la nostra miccia.
I tuoi occhi ora reclamano piacere, leccano i miei desideri. Alzo il vestito fin sopra ai fianchi, lo slip e’ un minuscolo perizoma, un filo di perle bianche tra le natiche e un triangolino di stoffa nera davanti. Mi giro e incrocio lo sguardo, il suo... ha parcheggiato di fronte a te.
Fermarmi?
Non ci penso nemmeno.
Sposto lo slip e mi allargo le chiappe, voglio che tu veda il mio sedere, voglio che ti ecciti, che ti faccia impazzire. Ora guardo lui che e’ rimasto in macchina e mi guarda.
Mi rigiro verso di te, prendo lo slip e lo tiro, lo sento umido, bagnato, caldo. Lo sfilo e guardandoti lo porto a lui. So quel che pensi, so che ti sto eccitando.
Lui apre la portiera, mi guarda tutta... vorrebbe scoparmi sai... glieli offro e lui lo prende, annusa il mio profumo, mi parla... cosa dice?
Amore... immaginalo dai.
Mi appoggio alla sua macchina, rialzo il vestito e inizio a toccarmi.
Sono tra voi due, sono nei vostri pensieri, nei vostri desideri... essere desiderata lo trovo erotico, mi dà piacere, infinito piacere.
Mugolo dall'eccitazione, le dita bagnate.
Dammele mi dice, dammele dai.
Cerco te, annuisci e gliele offro. La sua mano tira forte, mi stringe il polso e nel guardarlo vedo che si sta menando... mi fa cenno, vuole che gli bagni l’asta del mio miele. Ho iniziato a giocare e continuo, non so e non voglio fermarmi, tanta è la nostra libidine.
Gli passo le due dita sulla cappella, scendo stringendoglielo fino a sotto e poi risalgo, portando le dita alla mia bocca mentre con la mano non ho mai smesso di toccarmi.
Ti guardo ancora, ora vuoi che goda, dai... dai mi dici, godi troia, godi.
E parto davanti a lui.
La mano strofina forte, il palmo lo spingo sul mio grilletto, lo passo velocemente e il piacere inizia a farmi godere. Guardo lui, guardo te, il mio uomo, il mio porco che apre la bocca e si passa la lingua sulle dita, sulle labbra.
Ora le spingo dentro, due, tre dita, immagino di essere presa da voi due, in quel momento, alla luce del sole, tra le macchine, in mezzo ai vostri cazzi vigorosi e senza pietà, presa nella fica e nel culo e parto... vengo, urlo, non so trattenermi, non voglio trattenermi.
Lui lascia scivolare velocemente la sua mano, ha le gambe larghe, appoggiato al sedile e non appena mi sente e vede godere non resiste, non si trattiene e i suoi schizzi arrivano fin sopra le mie gambe e continuiamo fino a quando i corpi ritrovano la pace e il sollievo.
Riprendo il fiato, ricerco te subito... questo è il nostro inizio.
Passo un dito sulla sborra che ho sopra la gamba e la porto alla bocca. Tiro fuori la lingua e la gusto. Mi abbasso sul viso di lui, sfioro la sua bocca, le sue labbra e scendo a leccare con la punta della lingua il suo collo.
Gli sorrido e vengo verso di te. Salgo sulla tua macchina e senza dire nulla mi baci, mi mangi la bocca, mi tocchi la fica e ancora... ancora... ancora.
IO e TE...

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