….L'ultima
volta vista in Amburgo! Stop.
...Si
è materializzata nella persona di una certa Helen... felderstein,
no.. Felehrenk... Fahklenborg. Insomma in una un po' spostata che
crede di essere una psicoanalista ma probabile sia una psicolabile...
stop.
...Alza
la chiappe... e muoviti. Fondo spese al minimo... stop.
...Vai
in treno... stop
...NON
usare il cellulare che costa e non è sicuro, manda lettera
ordinaria, in Crucckia le poste funzionano! Stop... stop.
Cazzo,
ma lavorare con un tipo così? Il Capo... dico.
Siamo
solo noi ad usare ancora le vecchie telescriventi, lui ossessionato
dal fatto che i Mericani ci stiano controllando, convinti che noi
T.N.T. si sia spie.
Ecco
cosa vuol dire essere ridotti con i buchi alle suole delle scarpe!
Chi ormai ingaggia un investigatore privato?
Che
bei tempi quelli di Marlowe, il Mike Hammer di Mickey Spillane, il
Lew Archer e via continuando! Dove i clienti ti sparavano ingaggi di
migliaia di dollari sull'unghia! Ora lesinano i centesimi!
Miserabili!
D'altra
parte è una cosa di necessità o mangi sta minestra o salti non
dalla finestra, ma salti il pasto, intendendo colazione, pranzo e
cena!
… Capo...
stop... abbiamo un indizio? Amburgo non è Cinisello Balsamo... stop
...avrà milioni di cruccken e quelli sono ancora più testoni dei
bavaresi... stop.
… Unica
traccia... stop ...un certo Norman Bates... stop. Domicilio
sconosciuto... stop.
...Capo...
chiedo conferma! Stop... Norman Bates è il protagonista di Psyco...!
Stop.
Questo
si è bevuto il cervello! Oggi chissà chi si crede di essere? Che
giorno è? Martedì, uhhh... è il giorno di Nero Wolfe e io dovrei
essere Archie Godwin. Ma Psyco? Vuoi vedere che impersona il
proprietario della Lowery Agency e io dovrei essere il tirapiedi
Milton Arbogast?
...Confermo
Milton Bates! Stop... Ultima segnalazione al pronto soccorso
dell'ospedale Sankt Georg... stop! Porta scontrini o non ricevi un
euro. ...Stop stop.
...Capo?
Stop ...Chi ci ha ingaggiati? Stop...
… Ancora
qui sei? Stop... dovresti già essere sul treno! Stop … il nostro
cliente è un fuori di testa che si chiama Tibet che è l'amante
abbandonato di questa Gaia che è scappata e che è moglie
spudoratamente fedifraga di un altro spostato che si chiama Cigno!
Stop stop-
Cazzo!
Tibet... Cigno... ma che nomi hanno? Che si fumano questi?
Il
mio ricordo di Hamburg?
E
si meravigliano perché non mi piace la Crucckia? Intanto io la birra
la bevo solo d'estate e se ho sete, io sono da vino, sempre. E il
vino in Crucckia costa anche se è fatto con le polverine.
Insomma...
vi racconto.
No...
prima vi dico una cosa, non trovo le cruccke molto seducenti, sulla
bellezza si potrebbe discuterne ma come simbolo della donna nordica?
Meglio le norveghe. Sul fatto di sesso? Se non le ubriachi non si
scatenano, restano ferme a farsi montare dal toro come mucche al
pascolo e gli orgasmi?
Irrisori.
Uhhh...
piccole vibrazioni corporee! Nulla di più ma se la fate bere?
Cazzo...
la cruccka si scatena e mostra una vaccaggine inaspettata, dovete
davvero avere il cazzo di acciaio inox per portare a fondo la
questione!
E...
dà tutto.
Il
problema è portarla al limite.
Non
con la birra, eh? Sconsiglio. Si vuole una eternità e un bel pacco
di grana. Cioè... ascoltatemi, per arrivare presto al momento di
levarle le mutandine andate con un giro di birra, uno di vino e uno
di Steinhaeger, la snapps di genziana che fa sbattere fra loro le
campane del cervello. Insomma tre giri e una spesa modesta e avete le
sue mutandine, ma non solo!
Bocca,
mani, fica e spesso culo!!
Torniamo
al mio trascorso ad Amburgo. Una sera sto con tre sbandati e diamo il
meglio di noi nel bere e sparare cazzate. Si sa come succede, no? Si
parla di fica. E la fica fa sballare anche il migliore degli uomini.
Gli viene uno spasmo al ventre che se non scopa mica gli passa.
Uno
degli spostati... fa:
-Andiamo
al casino?
Ma
perché ci sembra una idea geniale? Ci congratuliamo con lui come se
avesse scoperto il perché della transustanziazione, particolare che
comunque non era coerente con i nostri discorsi, che erano: è
distante? Quanto costa? Dai che ci andiamo!
Non
era neanche lontano. Eravamo già nel quartiere di Sankt Pauli.
Davvero fra pacche sulle spalle e risate ci arriviamo in un baleno o
forse era la voglia a farci affrettare il passo?
Insomma...
portone con sopra una donnina che lampeggia. Entriamo.
Un
banco con dietro un essere. Ma si... dico essere perché non sono
sicuro cosa fosse, uomo, donna o alieno? In fondo alla stanza una
porta che presumibilmente portava alle “signore che la davano”.
L'essere chiede al primo sbandato, io sono l'ultimo della fila, ma si
per effetto dell'età. Gerarchia maschile.
-Come
la vuoi?-
-In
che senso...- chiede il primo sbandato.
-Bionda,
bruna, rossa... in carne o magra... tette grosse o normali... bianca,
mulatta o nera, scegli.-
-La
vorrei... bionda! Tette enormi!-
Lui/lei/egli
incassa e gli dice:
-Vai
nella stanza 12.-
Poi
il secondo, il terzo e infine tocca a me.
-E
a te bel ragazzone? Che sei latinos? Italiano eh... mangia spaghetti?
Mafia... eh? Umm... come la vuoi la fica?-
A
me in quel momento bastava che respirasse ma dato che c'era scelta
dissi:
-Rossa...
caliente. Tette normali ma il culo grosso...-
-Uhhh...
sei caldo eh? Guarda che pacco hai! Vai nella numero venti bel
fustone...-
Prendo
e mi avvio. E l'essere informe di sesso non definito se ne esce con
questa amenità.
-Se
non dovesse soddisfarti torna da me... fustacchione.- E si slingua le
labbra simulando un pompino.
Fanculo.
Un
lungo corridoio stretto e una serie di porte, illuminazione al
minimo. Cerco e trovo la numero venti.
Busso.
Nulla.
Ribusso.
Niente.
Allora
spingo la porta, apro, entro, nella penombra un corpo nudo disteso
sul letto.
Mi
avvicino. Intravvedo una testa rossa, un viso sorridente con la bocca
aperta.
Mi
avvicino ancora di più!
Ma
cazzo... è una bambola! Una bambola da sesso!
In
quel momento si accende una luce rossa intermittente sulla parete! E
una voce urla:
-Bitte!
Nur mit condom!- Bitte! Nur mit condom!-
Beh...
avete capito?
Solo
con il preservativo!!!
Che
dovevo fare, avevo pagato la scopata, avevo il cazzo duro, che
avreste fatto sinceramente voi?
Devo
dire che alla fine fu soddisfacente, la bocca che stringeva
abbastanza, la fica molto prensile che vibrava e il buco del culo
resistente il giusto da far pensare che sfondavi un culo vero.
Insomma...
dai. Tre condom che erano gratis.
All'uscita,
io mi sentivo un attimo stranito e quasi quasi mi stavo proponendo di
acquistarne una. Cazzo! Pensavo... una donna che non parla, che non
rompe e non ha mai mal di testa! Non sarebbe male.
L'essere
indefinibile era in attesa.
Con
il solito vomitevole moto di lingua mi chiese se ero soddisfatto, era
pronto a rimediare nel caso negativo e mi mostrò come.
Mi
dichiarai soddisfatto e alquanto deluso mi offrì una birra, no
grazie.
Avevo
voglia di ubriacarmi. Di vino o di Steinhaeger..
A
questo pensavo mentre raggiungo Hamburg in treno, niente super treni
veloci, niente intercity, solo lentissimi treni che devo cambiare
spesso. Quattordici ore di viaggio. E ogni mezz'ora maledico il Capo,
quel taccagno! Chissà quanto ha preso di anticipo!
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