Giugno 2017.
Questo racconto non è mio. Una autrice che vuole restare anonima e che non conosco mi chiede di pubblicarglielo, lo faccio, mi piace proprio perché è talmente porno da essere spudorato.
Questo racconto non è mio. Una autrice che vuole restare anonima e che non conosco mi chiede di pubblicarglielo, lo faccio, mi piace proprio perché è talmente porno da essere spudorato.
Le faccio i miei complimenti, se scrive ancora la pubblicherò.
T.
La
cagna e il suo padrone.
-Ti ricordi quando
portasti a casa Leo, per fare quel favore al tuo amico?- gli chiese
tra le labbra, mordendogliele.
-Umh. Si, certo che
me lo ricordo...ma cosa c'entra adesso?- rispose mentre le strizzava
forte la fica con la mano
-C'é una cosa che
non sai...- disse, passando la sua mano dal suo petto al cazzo,
restituendogli la palpata...
- avevo il ciclo.. Come oggi... E sai
mi annusava sempre tra le gambe...o il culo.. Quel muso spingeva
forte forte proprio sul clito... Come stai facendo tu adesso...-
-Si? E quindi?
-E quindi quella
sera litigammo... E tu lavorasti fino a tardi... E lo sai che quando
sono arrabbiata mi viene sempre una gran voglia...-
-Tu hai sempre una
gran voglia...-
- Si lo so, ma
ascolta...- lo fermò sistemandosi tra le sue gambe.. E iniziando a
fargli una sega..
-Insomma ero in bagno, seduta sulla vasca e mi
stavo toccando..
E desideravo così tanto essere leccata... Ero
zuppa di umori e sangue... E immaginavo una lingua passare su
tutta la fica.. Mmh quasi riuscivo a sentirla sul serio...-
-Vuoi che ti lecchi
anche con il ciclo, è qui che vuoi andare a parare, troia?-
Lei approfittò di
quell'interruzione per infilarsi tutto il cazzo in bocca... Quanto
adorava fare pompini... Si sentiva potente, quando riusciva a far
eccitare e impazzire un uomo... sentirsi desiderata, bramata in ogni
modo per lei era una droga...
Lo succhiava avidamente e lui godeva
nel scoparle la gola...
-Riuscivo ad
immaginare così bene la scena che ho persino sentito un fiato sulla
vagina... che mi ha mandato in estati... Quando ho riaperto gli occhi
Leo era li... Il cane del tuo amico me la stava leccando...-
-Cosa!? E tu cosa
hai fatto?-
-E io ero arrabbiata
e arrapatissima... E... L'ho lasciato fare... Lappava, leccava e
annusava e spingeva il muso... E io sono venuta... -
-Brutta troia, ti
sei fatta leccare da un cane! Puttana che sei!!- Le bloccò la testa
mentre lei aveva il cazzo in fondo alla gola. La sentiva dimenarsi
perché stava perdendo fiato... Lui aveva il sangue negli occhi.
La
cosa gli aveva fatto perdere il controllo.
Ma non era arrabbiato
con lei per gelosia, no, lui non era geloso di queste cose. Lui
avrebbe voluto godersi la scena.. E lei, che lo conosceva bene... che
sapeva, gli aveva negato questa esperienza...
Le fece riprendere
fiato.. E fece esplodere il suo piacere tutto sul viso arrossato e
stravolto... Dai tratti dolci e provocanti allo stesso
tempo..
-Cos'altro hai combinato quella sera, brutta vacca?-
-Niente mio adorato
padrone, ho visto Leo col cazzo di fuori e mi sono un pò
spaventata... Mi sono chiusa in camera e la mattina dopo lo hai
riportato dal tuo amico...-
-Questa me la
pagherai... Me la pagherai, carissima...-
Non la scopò per un
mese intero...
Non la sfiorò, non la guardò...
Si faceva solo
spompinare...
Lei era al limite,
ma sapeva bene che la vera punizione sarebbe dovuta ancora
arrivare...
E arrivò...
Una domenica
mattina, una giornata piovosa, grigia...
Si sentí svegliare
da un fiato affannato e ritmato sul culo...
-Finalmente hai deciso
di scoparmi?- disse, mentre riapriva gli occhi...
-Io ancora no, ma
lui sí!- una voce rauca, eccitata, ed impaziente le rispose dal lato
del letto.
Lo sguardo perplesso
ed incuriosito della ragazza lo fecero sorridere... E lei aveva
riconosciuto QUEL sorriso... Aveva in mente qualcosa di perverso e
lei era solo il suo burattino, il suo giocattolo...
La schiava al
cospetto del suo padrone...
-Spogliati e
posizionati come la cagna che sei!-
Lei sapeva
perfettamente che era meglio non fare la sfacciata, come al suo
solito, perché sarebbero stati guai seri... Eseguì l'ordine.
Alla sua mercé,
aveva un corpo morbido, candido... Abbondava di forme e curve, era
bella da toccare, buona da leccare e splendida da segnare.
Era già
eccitata... Grondava di umori. Non sapeva cosa il suo padrone aveva
progettato per lei, ma sapeva che era perverso, oltre i limiti.
E
le piaceva da matti.
Si sentì afferrare
i polsi, glieli fermò dietro la schiena con una corda... Facendola
cadere in avanti, faccia sul cuscino.
-Cosa fai?-
-Vedrai cosa ti
faccio troia che non sei altro! Ti lego anche le caviglie, vedi?
Adesso non puoi scappare. Sei mia e a mia completa disposizione!-
La spiegazione si
concluse con una sonora sculacciata sul culo:
-Questa è perché
ti sei fatta leccare senza il mio permesso!-
Seconda
sculacciata:
-Questa è perché me lo hai detto dopo mesi!!-
Terza
sculacciata:
-Questa è perché ti è piaciuto-
Quarta
sculacciata:
-Questa è perché non mi hai fatto guardare...-
-E
Questo è perché non ti sei fatta montare!- seguì un rumore sordo,
un colpo di frusta, e un grido di dolore misto a piacere...
Le
mise la mano sulla pelle segnata, arrossata e bollente... Poi la
passo sul solco anale.. lo sentì umido.. E infine strofinò l'intera
mano sulla fica.
Era un lago...
-Che troia guarda
come ti piace essere trattata da puttana! Lecca la mia mano piena dei
tuoi umori!-
Quanto le piaceva
assaggiare il suo stesso sapore... Era dolce e
assuefacente...
Succhiava avida quella mano come se fosse un
cazzo...
-Basta adesso,
cagna!- si posizionò dietro di lei e iniziò ad annusarla... Il suo
odore lo mandava in estasi... Aveva voglia di aprirle il culo... Ma
doveva aspettare il suo turno...
Lei era in uno stato
di sovreccitazione... Il suo cervello non ragionava più, pensava
solo che voleva essere scopata... Da chi e come poco le
importava...
Ma ad un solo suo tocco lei già tremava...
Ad un tratto si
sentì leccare... Una lingua grossa e larga... Non era il suo
padrone... Era il cane...
-Ma guarda che rizza
cazzi che sei, il cane sta arrapatissimo... -
Il cane iniziò a
mettersi sopra quella ragazza letteralmente in calore...
Quell'enorme bestia si aggrappava con le zampe alla sua schiena,
ferendola, graffiandola...
E iniziò a
spingerle il cazzo dentro...
Quel cazzo grosso
faceva quasi fatica ad entrarle nella fica, ma il cane spingeva
sempre più forte e lei assecondava ogni colpo.
Lo incitava a
scoparla anche con le parole, come se quell'animale potesse
capire...
-Oh dio, sii! Scopami. Più forte... Si ancora...-
Nel frattempo lui
che si stava godendo la scena, seduto con in cazzo in mano decise di
intervenire..
#Se foste stati in
quella stanza avreste sentito gli ululati del cane, le grida della
cagna e le urla animalesche del padrone... In una sinfonia altamente
erotica e perversa...#
-Tu non devi godere
brutta bagascia traditrice, zitta! Sta zitta!- le disse tirandole i
capelli e infilandogli tutto il cazzo e le palle in gola...
Lei
sbavava e mugolava, quanto le piaceva sentirsi piena... In un attimo
lui tolse il cazzo da quella da puttana, le prese il viso con una
mano e le sputò in bocca... In viso, sulle tette...
Le morse il
collo e lei iniziò a tremare...
Lui era al limite,
vederla ridotta così, il cane che la montava, l'odore di sesso, di
sangue di perversione gli fece perdere il controllo... Sborrò pure
l'anima!
E lei? Lei bevve
tutto...
Il cane sfinito le
riempì la fica... E si accucciò.
Lei aveva il volto
stravolto, il corpo segnato dalle corde, dai graffi, dagli schiaffi e
dalla frustata, era sfinita... La fica le pulsava impazzita.
Tanto
stava godendo che stava persino pisciando... E lui adorava sentirla
pisciare...
Si eccitò ancora e prese il posto del
cane...
-Guarda che mi fai!-
Riprese a scoparsela tra la sborra
del cane, il sangue e la sua piscia...
Le prese anche il
culo, glielo aprì oscenamente...
-Fammi inculare anche da
lui-
Sonora sculacciata con entrambe le mani sul culo!
-Ma lo vedi che sei
troia allora?-
fece tornare il cane
e lo guidò nel montarla nel culo.
Lei urlava... Tremava...
Il
cane venne di nuovo, lasciando posto a lui.
Continuò a godere di
lei finché non ebbe un potentissimo orgasmo. Di quelli che ti
prendono il cervello.
Le pisciò dentro il culo aperto...
Erano esausti,
sfiniti, sporchi, e felici.
La liberò...
Le guardò
attentamente e con orgoglio tutti i segni che le aveva lasciato...
-Bravissima
troietta... Vieni qui che ti pulisco... -
Si posizionò tra le
gambe di lei e le ripulì con la lingua ogni goccia di perversione...
-Padrone?-
-
umh...Si?-
-Ricordi quando hai portato Leo a casa?-
-.....Si.....-
disse, quasi scocciato
-Non mi ha mai leccato la fica... Ma il mio
piano ha funzionato alla perfezione-
2 commenti:
Grazie
- S
Posta un commento