domenica 2 giugno 2019

LA CAGNA E IL SUO PADRONE.


Giugno 2017.
Questo racconto non è mio. Una autrice che vuole restare anonima e che non conosco mi chiede di pubblicarglielo, lo faccio, mi piace proprio perché è talmente porno da essere spudorato.
Le faccio i miei complimenti, se scrive ancora la pubblicherò.

T.



La cagna e il suo padrone.

-Ti ricordi quando portasti a casa Leo, per fare quel favore al tuo amico?- gli chiese tra le labbra, mordendogliele.
-Umh. Si, certo che me lo ricordo...ma cosa c'entra adesso?- rispose mentre le strizzava forte la fica con la mano

-C'é una cosa che non sai...- disse, passando la sua mano dal suo petto al cazzo, restituendogli la palpata...

- avevo il ciclo.. Come oggi... E sai mi annusava sempre tra le gambe...o il culo.. Quel muso spingeva forte forte proprio sul clito... Come stai facendo tu adesso...-

-Si? E quindi?
-E quindi quella sera litigammo... E tu lavorasti fino a tardi... E lo sai che quando sono arrabbiata mi viene sempre una gran voglia...-
-Tu hai sempre una gran voglia...-

- Si lo so, ma ascolta...- lo fermò sistemandosi tra le sue gambe.. E iniziando a fargli una sega..

-Insomma ero in bagno, seduta sulla vasca e mi stavo toccando..

E desideravo così tanto essere leccata... Ero zuppa di umori e sangue... E immaginavo una lingua passare  su tutta la fica.. Mmh quasi riuscivo a sentirla sul serio...-

-Vuoi che ti lecchi anche con il ciclo, è qui che vuoi andare a parare, troia?-

Lei approfittò di quell'interruzione per infilarsi tutto il cazzo in bocca... Quanto adorava fare pompini... Si sentiva potente, quando riusciva a far eccitare e impazzire un uomo... sentirsi desiderata, bramata in ogni modo per lei era una droga...

Lo succhiava avidamente e lui godeva nel scoparle la gola...

-Riuscivo ad immaginare così bene la scena che ho persino sentito un fiato sulla vagina... che mi ha mandato in estati... Quando ho riaperto gli occhi Leo era li... Il cane del tuo amico me la stava leccando...-
-Cosa!? E tu cosa hai fatto?-
-E io ero arrabbiata e arrapatissima... E... L'ho lasciato fare... Lappava, leccava e annusava e spingeva il muso... E io sono venuta... -

-Brutta troia, ti sei fatta leccare da un cane! Puttana che sei!!- Le bloccò la testa mentre lei aveva il cazzo in fondo alla gola. La sentiva dimenarsi perché stava perdendo fiato... Lui aveva il sangue negli occhi.

La cosa gli aveva fatto perdere il controllo.

Ma non era arrabbiato con lei per gelosia, no, lui non era geloso di queste cose. Lui avrebbe voluto godersi la scena.. E lei, che lo conosceva bene... che sapeva, gli aveva negato questa esperienza...

Le fece riprendere fiato.. E fece esplodere il suo piacere tutto sul viso arrossato e stravolto... Dai tratti dolci e provocanti allo stesso tempo..

-Cos'altro hai combinato quella sera, brutta vacca?-

-Niente mio adorato padrone, ho visto Leo col cazzo di fuori e mi sono un pò spaventata... Mi sono chiusa in camera e la mattina dopo lo hai riportato dal tuo amico...-
-Questa me la pagherai... Me la pagherai, carissima...-

Non la scopò per un mese intero...

Non la sfiorò, non la guardò...

Si faceva solo spompinare...

Lei era al limite, ma sapeva bene che la vera punizione sarebbe dovuta ancora arrivare...

E arrivò...

Una domenica mattina, una giornata piovosa, grigia...

Si sentí svegliare da un fiato affannato e ritmato sul culo...

-Finalmente hai deciso di scoparmi?- disse, mentre riapriva gli occhi...

-Io ancora no, ma lui sí!- una voce rauca, eccitata, ed impaziente le rispose dal lato del letto.

Lo sguardo perplesso ed incuriosito della ragazza lo fecero sorridere... E lei aveva riconosciuto QUEL sorriso... Aveva in mente qualcosa di perverso e lei era solo il suo burattino, il suo giocattolo...

La schiava al cospetto del suo padrone...

-Spogliati e posizionati come la cagna che sei!-
Lei sapeva perfettamente che era meglio non fare la sfacciata, come al suo solito, perché sarebbero stati guai seri... Eseguì l'ordine.

Alla sua mercé, aveva un corpo morbido, candido... Abbondava di forme e curve, era bella da toccare, buona da leccare e splendida da segnare.

Era già eccitata... Grondava di umori. Non sapeva cosa il suo padrone aveva progettato per lei, ma sapeva che era perverso, oltre i limiti. 

E le piaceva da matti.

Si sentì afferrare i polsi, glieli fermò dietro la schiena con una corda... Facendola cadere in avanti, faccia sul cuscino.
-Cosa fai?-
-Vedrai cosa ti faccio troia che non sei altro! Ti lego anche le caviglie, vedi? Adesso non puoi scappare. Sei mia e a mia completa disposizione!-

La spiegazione si concluse con una sonora sculacciata sul culo:

-Questa è perché ti sei fatta leccare senza il mio permesso!-

Seconda sculacciata:

-Questa è perché me lo hai detto dopo mesi!!-

Terza sculacciata:

-Questa è perché ti è piaciuto-

Quarta sculacciata:

-Questa è perché non mi hai fatto guardare...-

-E Questo è perché non ti sei fatta montare!- seguì un rumore sordo, un colpo di frusta, e un grido di dolore misto a piacere...

Le mise la mano sulla pelle segnata, arrossata e bollente... Poi la passo sul solco anale.. lo sentì umido.. E infine strofinò l'intera mano sulla fica.

Era un lago...

-Che troia guarda come ti piace essere trattata da puttana! Lecca la mia mano piena dei tuoi umori!-

Quanto le piaceva assaggiare il suo stesso sapore... Era dolce e assuefacente...

Succhiava avida quella mano come se fosse un cazzo...

-Basta adesso, cagna!- si posizionò dietro di lei e iniziò ad annusarla... Il suo odore lo mandava in estasi... Aveva voglia di aprirle il culo... Ma doveva aspettare il suo turno...

Lei era in uno stato di sovreccitazione... Il suo cervello non ragionava più, pensava solo che voleva essere scopata... Da chi e come poco le importava...

Ma ad un solo suo tocco lei già tremava...

Ad un tratto si sentì leccare... Una lingua grossa e larga... Non era il suo padrone... Era il cane...
-Ma guarda che rizza cazzi che sei, il cane sta arrapatissimo... -

Il cane iniziò a mettersi sopra quella ragazza letteralmente in calore... 

Quell'enorme bestia si aggrappava con le zampe alla sua schiena, ferendola, graffiandola...

E iniziò a spingerle il cazzo dentro...

Quel cazzo grosso faceva quasi fatica ad entrarle nella fica, ma il cane spingeva sempre più forte e lei assecondava ogni colpo.

Lo incitava a scoparla anche con le parole, come se quell'animale potesse capire...

-Oh dio, sii! Scopami. Più forte... Si ancora...-

Nel frattempo lui che si stava godendo la scena, seduto con in cazzo in mano decise di intervenire..
#Se foste stati in quella stanza avreste sentito gli ululati del cane, le grida della cagna e le urla animalesche del padrone... In una sinfonia altamente erotica e perversa...#

-Tu non devi godere brutta bagascia traditrice, zitta! Sta zitta!- le disse tirandole i capelli e infilandogli tutto il cazzo e le palle in gola...

Lei sbavava e mugolava, quanto le piaceva sentirsi piena... In un attimo lui tolse il cazzo da quella da puttana, le prese il viso con una mano e le sputò in bocca... In viso, sulle tette... 

Le morse il collo e lei iniziò a tremare...

Lui era al limite, vederla ridotta così, il cane che la montava, l'odore di sesso, di sangue di perversione gli fece perdere il controllo... Sborrò pure l'anima!
E lei? Lei bevve tutto...
Il cane sfinito le riempì la fica... E si accucciò.

Lei aveva il volto stravolto, il corpo segnato dalle corde, dai graffi, dagli schiaffi e dalla frustata, era sfinita... La fica le pulsava impazzita.

Tanto stava godendo che stava persino pisciando... E lui adorava sentirla pisciare... 

Si eccitò ancora e prese il posto del cane...

-Guarda che mi fai!-

Riprese a scoparsela tra la sborra del cane, il sangue e la sua piscia...

Le prese anche il culo, glielo aprì oscenamente...

-Fammi inculare anche da lui-

Sonora sculacciata con entrambe le mani sul culo!

-Ma lo vedi che sei troia allora?-

fece tornare il cane e lo guidò nel montarla nel culo.

Lei urlava... Tremava... 

Il cane venne di nuovo, lasciando posto a lui. 

Continuò a godere di lei finché non ebbe un potentissimo orgasmo. Di quelli che ti prendono il cervello.

Le pisciò dentro il culo aperto...

Erano esausti, sfiniti, sporchi, e felici.
La liberò...
Le guardò attentamente e con orgoglio tutti i segni che le aveva lasciato...

-Bravissima troietta... Vieni qui che ti pulisco... -

Si posizionò tra le gambe di lei e le ripulì con la lingua ogni goccia di perversione...


-Padrone?-

- umh...Si?-

-Ricordi quando hai portato Leo a casa?-

-.....Si.....- disse, quasi scocciato

-Non mi ha mai leccato la fica... Ma il mio piano ha funzionato alla perfezione-

2 commenti:

Ibiscoqueen ha detto...

Grazie
- S

Ibiscoqueen ha detto...
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