lunedì 2 marzo 2020

IL GIOVANE DENNIS














Un semplice messaggio.

-Spogliati, ti voglio nuda sul letto e aspetta.-

Guardo il giovane Dennis, lui non sa cosa voglio, non ancora.
Tu sei un burattino, giovane Dennis e io ti faccio danzare con la mia musica.
Sei vergine, giovane Dennis e sei tiepido con le donne.
Ora giocherò con te, ti userò per la mia libidine e userò lei.
Mi guardi con gli occhi di un cerbiatto, giovane Dennis.
Non lo sopporto.
Guai a te se t'innamori di me.
Solo sesso... mi segui?
Tu sei un buco dove mettere il cazzo, giovane Dennis.
Tu sei una mente da violentare, giovane Dennis.
Tu ora porti ancora il mio odore, ma non plachi la mia frenesia.
Ora ti userò.
Non osare chiedermi dove ti porto, giovane Dennis.
Tu non lo sai ma ti porto da una donna.
Lei non sa di te.
Lei immagina che io abbia qualcuno, ma pensa ad un'altra donna, non ad uno come te, giovane Dennis.

Questa è casa sua.
Seguimi, giovane Dennis.

Ho tolto tutto come mi ha chiesto e mi sono distesa nuda sul letto.
Sento i brividi percorrermi la pelle. E' l'aria fresca che filtra dalla finestra aperta o forse l'agitazione che mi prende di fronte ad una richiesta priva di spiegazione.
Le tue richieste le temo e le amo. Si attanagliano dentro, tra la paura di non sapere e l'eccitazione nello scoprire.
Mentre giaccio sul fresco lenzuolo di seta sento la chiave girare nella toppa della porta. Resto ferma nell'attesa di te e sento il cuore accelerare il suo ritmo.
Pochi passi, riconosco i tuoi sul pavimento, il loro ritmo sicuro e cadenzato, e poi... passi brevi, frettolosi, scomposti.
E' lei? E' l'altra?
So che c'è una lei... è quella da cui sei andato anche due giorni fa. Me ne sono accorta, si, dal tuo sguardo. I tuoi occhi non mi mentono anche se le tue parole sanno persuadere.
Mi sollevo in ginocchio sul letto, osservo la porta della stanza aprirsi e ti vedo varcarla. Intravedo un'ombra sporgersi dalla porta.
Ti siedi accanto a me e passi la tua mano sui miei capelli, sulle guance, sulla bocca.
Mi baci.
-Mi ami sempre, vero?-, mi sorridi.
-Devo perdonarti qualcosa?-, ti chiedo.
-Dovrai farlo, si-.
Varca la porta un giovane uomo... no, un ragazzo. Un viso innocente quasi.
-Devi soddisfare il mio ragazzo...-, mi ordini.
-Lui?-.
-Si... lui... devi!-
-Devo? Non sono una prostituta. Io non devo, faccio se voglio...-
-Devi perché lo voglio io...-
-E se non lo volessi io?-, guardo il ragazzo, è davvero carino ma... giovane anche se non giovanissimo. Molto alto, longilineo, ma dal viso s'intuisce la sua età. Non m'ispira per niente. Potrebbe tranquillamente essere il mio fratello minore.
-E il tuo amante questo ragazzo?-.
E la tua risposta... prevedibile?
-E la mia troia... dopo te. Me lo scopo quando non sono con te...-
-Non lo voglio-, replico.
Mi prendi le mani e me le immobilizzi.
Dopo poco mi ritrovo distesa con te tra le mie gambe, le braccia sulla testa a tenermi ferma, la tua bocca che morde la mia.
-Prendilo, scopalo!-
-No!-
Fai cenno al ragazzo e lui si avvicina. Lo inviti a spogliarsi e lui lo fa, sfila maglietta, jeans e slip ed è davanti a me nudo. Ha un bel cazzo, chiaro di colore. Ora vedo che poco a poco si indurisce, il cazzo si alza e si allunga e la pelle del prepuzio che si ritira, cala lentamente lungo l'asta all'aumentare della durezza. Si raggruppa lentamente sotto la corona scoprendo un glande rosso d'eccitazione, irrorato di sangue, fremente. Non molto largo ma abbastanza lungo e ricurvo. Osservo quel cazzo venato, quella pelle tirata verso il basso fortemente e il filetto che sembra voglia spezzarsi.
Il guardarlo mi eccita ma non voglio.
Non puoi usarmi, non così.
Non lo accetto il tuo controllo, non lo tollero.
Tu non mi usi.
E nel pensarlo mi divincolo cercando di sfuggire alla tua presa che si fa sempre più stretta. Ti sollevi da me e, sistemandoti a lato del mio corpo, inviti il ragazzo tra le mie gambe.
Dennis mi osserva.
Vedo che ti è succube, questo ragazzo mi scopa per compiacerti.
Sei un bastardo manipolatore...
Godo della tua reazione.
Quanto sei prevedibile!
Ora... il giovane Dennis ti violenterà e tu lo gradirai. Io ti terrò le mani sopra la testa mentre lui entrerà in te, ti terrò stretta affinché, nonostante il tuo divincolarti, lui possa penetrarti.
Lo sentirai sforzare, spero per te che non ti sia bagnata come una fontana in questo frattempo.
Voglio vederti cambiare espressione. Il tuo viso... da rabbioso addolcirsi sotto l'effetto dell'orgasmo che proverai presto. I tuoi occhi chiudersi e la tua bocca aprirsi e la lingua leccare nervosamente le labbra.
Voglio sentire i tuoi gemiti di piacere.
Mi piace così, voi due nudi e io completamente vestito.
Lo voglio.

Perché mi guardi in quel modo?
Quello sguardo compiaciuto che hai, cosa rivela? Non vorrai davvero che lui mi scopi pur se io non voglio?
-Fermalo, non lo voglio-, te lo ripeto ma non senti ragioni.
Tu non mi ascolti e allora inizio ad oppormi attivamente. Serro le cosce fino alle ginocchia e il ragazzo si trova improvvisamente chiuso dalla visuale.
Chiaro il messaggio? Sembra essere arrivato, si.
Ed entrambi ora mi tirate le cosce, per aprirmele, tu da un verso e lui dall'altro.
Inizi a perdere la pazienza... voglio urtarti, si.
Non mi usi, se non voglio.
Le stringo più che posso ma non riesco. Siete in due e più forti di me.
-Scopala, forza. Non vedi come fa? Devi fotterla e tanto altrimenti non si addolcisce...-
Dennis ti ascolta ma è titubante.
-Forza...! Non aspetta che questo! Era nuda sul letto... aspettava nuda... cosa credi volesse, eh??? Era nuda senza sapere cosa aspettarsi, pronta ad accettare tutto... scopala!-
Il ragazzo mi prende forte dai fianchi e punta il cazzo verso la fessura. Mi muovo col bacino, ondeggio cercando di deviarlo dall'entrare e ci riesco per un po' di volte... finché, con un scatto più forte, mi tira saldamente contro di sé, penetrandomi.
E lo sento tutto in fondo in un sol colpo.
Che odio... che odio!
Dennis si aggrappa a me e inizia a scoparmi forte incitato da te.
Non lo voglio ma mi scopa con decisione, sento il suo cazzo durissimo toccare il fondo e ritrarsi in colpi profondi ma lenti che si fanno sempre più veloci ad assecondare la sua pulsione. In quell'istante sento la fica sciogliersi, bagnarsi all'infinito e i movimenti ruvidi si fanno più fluidi, diminuendo l'attrito della sua pelle contro la mia.
Non sento più le braccia, strette come sono sulla mia testa e le gambe iniziano a vibrare. Il piacere che sento è terribile, quasi terrificante perché non mi posso opporre. E' un piacere meccanico, indotto, è il corpo che lo prova senza che il cervello lo assecondi.
E contro la mia volontà sento montare un orgasmo davvero da lontano, sento gli spasmi dei muscoli interni sempre più forti... il piacere, il godimento, l'eccitazione, l'odio e la rabbia... tutti insieme in una miscela fatale.
Inizio a gemere stretta nella vostra morsa, tu che con una mano mi trattieni dai polsi e con l'altra mi strapazzi un capezzolo e lui, Dennis, che mi scopa sempre più infoiato. Sembra non stancarsi mai, i suoi movimenti non accennano a calare, mi fotte da animale, senza sosta.
-Godi...-, mi sussurri, -Godi!-.
-No!-
-GODI!-, stavolta me lo urli e poi mi sussurri...
-Non ti fa morire di libidine sapere che sei la sua prima donna? Finora ha conosciuto solo il mio cazzo...!-
Trattengo il piacere comprimendo i muscoli, sforzandomi di allontanare l'orgasmo imminente ma l'effetto che ottengo è opposto e contrario, accelera fino ad esplodere in me e non posso non inarcarmi e gridare.
Fai in modo che il ragazzo si fermi un istante.
Mi dai pochi secondi per riprendere fiato, il tempo di leggere nel tuo sguardo che non è ancora finita.

-Staccati, giovane Dennis, mettiti in ginocchio al suo fianco, mostrati, masturbati lentamente, falle vedere quanto sei lucido del suo umore... del suo miele...-
E a te...
-Ora ti lascio le mani... non ho più bisogno di trattenertele, vero?-.
Passo la mia bocca sulla tua.
-Puttana... chiedimi che ti sborri dentro, chiedimelo... dimmi che lo vuoi ancora dentro... guardalo...-.
Ti prendo una mano e la porto sul suo cazzo.
E tu lo stringi.
Sembra un corno il cazzo del giovane Dennis, lungo e ricurvo, duro come fosse ferro.
-Chiedimelo, dai... dimmi che lo vuoi ancora dentro... che vuoi che ti riempia della sua sborra... chiedimelo puttana!-.

E il tormento ora è accettare, accettare una violenza gradita, il piacere del corpo che schiaccia la volontà dell'anima ad opporsi.
No, non c'è anima in questo.
Solo godimento e lussuria.
-Si, voglio che mi riempia... voglio la sua sborra e poi anche la tua.-
Lo fai distendere e mi aiuti a sollevarmi. Le tue mani a reggermi dalle natiche mi aiutano a calarmi lentamente su di lui, fino in fondo, fino a sentire le sue palle contro la figa.
-Prendilo tutto il suo cazzo, dai... scopalo e fatti scopare-.
Ondeggio lentamente sul suo bacino mentre le tue mani sui miei fianchi seguono i nostri movimenti. Mi sollevo lentamente per poi lasciarmi cadere sul cazzo di Dennis.
Nella discesa le tue mani mi schiacciano forte su di lui. Gemiamo entrambi, io e il ragazzo. Dietro me sento i tuoi sospiri, il tuo respiro pesante e sempre più affannoso.
Il ragazzo prende forza, il movimento troppo lento lo fa impazzire di voglia. Stavolta è lui ad afferrarmi saldamente dai fianchi e a fottermi. Rimango ferma su di lui ad accogliere ogni penetrazione, il suo bacino si spinge dentro me più che può in colpi sempre più violenti che fanno smuovere il letto.
-Sborrale dentro giovane Dennis, forza... riempila questa puttana!- lo inciti di continuo e ad ogni tua parola i suoi movimenti si fanno sempre più bruschi e violenti.
Ora mi tiene artigliata a sé e mi solleva a forza di colpi. I miei orgasmi sono sempre più numerosi, come le mie grida che ormai riempiono la stanza.
-Forza... forza!!! Devi sborrare anche l'anima dentro lei, hai capito???- le tue parole urlate al suo orecchio lo sconvolgono di eccitazione.
Sento le sue contrazioni tra le mie, ormai continue ed incessanti, e il getto bollente e improvviso che si libera in un suo grugnito... la pelle del cazzo che vibra dentro me e il riflusso della sua asta che si svuota in getti sempre meno intensi.
Si accascia un secondo mentre io mi sollevo da lui. La sua sborra cola grumosa tra le mie cosce. Dietro di me ci sei tu che con le dita me la riconduci dentro la figa ora molle e arrossata.
Mi piego in avanti, a pecora, rimanendo sul corpo inerme e stravolto del giovane Dennis, mostrandoti meglio il culo.
-Scopami tu ora, porco. Scopami come ti piace, nella sua sborra, e poi vieni anche tu... voglio che Dennis mi lecchi quando so del tuo cazzo e del suo-.

-Nella figa piena di lui? Nella sborra del giovane Dennis?-.
Entro in te come un coltello nel burro.
Sei calda e bagnata, non trovo nessuna opposizione, lo spingo e lo ritiro, lo tolgo e te lo rimetto in un colpo e ti parlo... so quanto godi a sentirmi.
-Stai così, sopra di lui... non ti spostare... tra poco lo sentirai ritto di nuovo che ti spinge sul ventre. Sai? E' un fenomeno il giovane Dennis... io lo inculo ma a volte gioco con il suo cazzo... ha una erezione continua... ha sempre il cazzo duro questo ragazzo!-
Ho preso i tuoi capelli con una mano e ti fotto forte! Voglio sentire i forti schiocchi contro le tue natiche... ti dico che sei puttana! Che ora scoperesti fino a non alzarti più da letto... che sei senza limiti!
A Dennis... .
-Sveglia Dennis, svegliati! Sveglia... che dopo vorrò anche il tuo culo! Ti riempirò di sborra, piccola troia. Ora prenditi il cazzo in mano e cercale il clitoride... appoggialo con il mio e spingi...-.
Sento la sua cappella dura sfregarmi mentre ti fotto.
Lo senti anche tu... sei un lago.
Magari ci vuoi assieme in figa??
Puttana!

Insieme in figa? Sei intenzionato a rompermela oggi?
Il ragazzo non trova spazio, o pochissimo, ma incurante spinge contro le labbra allargandomi di più. Così, aperta del tutto e bagnata, gocciolante ormai, sento lo sforzo di entrambi su di me. La tentata penetrazione si risolve nel suo cazzo che continua a toccarmi scorrendo dal clitoride alla figa, dove tu stai affondando in rumorosi schiocchi. Il ragazzo si sposta da me e mi piazza il suo cazzo a pochi centimetri dal naso.
Osserva te.
Vuole il tuo permesso. Vuole mettermelo in bocca con il tuo permesso. Dai capelli mi sollevi il volto e il suo glande ora sfiora le mie labbra.
-Apri la bocca... apri la bocca e succhialo... succhialo forte, mordilo, fagli sentire i denti strisciare sulla carne."
Apro la bocca ad accogliere quell'asta di carne dura, se possibile, più di prima. Lo lecco con la lingua, lo insalivo a fatica, interrotta dalla tue continue spinte. Poi inizio a succhiarlo. Stringo il glande tra le labbra e lo trascino nella mia bocca, i denti fanno presa sulla corona, il risucchio diventa più forte. Così trattenuto, noto la sua pelle tendersi di più e il suo cazzo irrigidirsi. Il ragazzo inizia ad agitarsi. Lo rilascio rumorosamente e prendo a mordergli la cappella. Con gli incisivi percorro il glande, lo prendo e lo rilascio lentamente, facendoli scorrere fino in punta.
Freme. Osserva te e freme.
E resta nella mia morsa tutto il tempo, finché' non sarai tu ad ordinargli di togliersi ma non lo fai.
I tuoi colpi riprendono forza e ritmo, la mia bocca sale e scende dalla sua asta con la stessa velocità delle tue spinte. Mi reggo a malapena, stretta tra voi due che mi scopate chi in figa e chi in bocca. Guardi le mie labbra su di lui e mi scopi più forte. Ora diventi pazzo di eccitazione... urli... mi dici che mi romperai la figa... che godo del cazzo del giovane Dennis in bocca e che mi piace.
Urli che sono puttana, che sono puttana con tutti, anche con lui.
No... io non sono puttana con tutti... io lo sono con te!
Io sono la tua puttana.
Sei tu che tiri fuori questo lato di me.
Non sei pago, non sei soddisfatto della risposta, no... e prendi a sculacciarmi.
Ora le tue dita sono nel mio culo, mi scopi in figa reggendomi da li con il pollice della mano sinistra.
-Guarda giovane Dennis... guarda come si scopa una donna... guarda come la devi montare- le tue mani mi schiacciano con il seno sul letto e sei del tutto riverso su di me.
Sei concentrato in ogni violenta spinta del bacino che mi dai e i tuoi sospiri si tramutano in grugniti nei miei orecchi.
Grido, gridiamo entrambi mentre il ragazzo osserva turbato.
E vieni. Vieni dentro me in lunghi getti.
Ne sento cinque, forti, lunghi. Ti muovi ancora un po', ti svuoti del tutto dentro me e mi dai un bacio sul culo.
-Ora è piena, ragazzo... ora sa anche di me... di me e di te. Leccala.-
Titubante si avvicina alla mia figa e la osserva.
-Leccala!!- urli.
La tua mano lo spinge con la testa verso me e sento il suo naso sfiorarmi la fessura traboccante.
"Leccala... piccola troia... succhia la mia sborra dalla sua fica!"
Ecco la violenza al giovane Dennis, costringerlo ad atti che non desidera fare.
Li farà per compiacermi. E io godrò della sua umiliazione. E lui godrà della sua sottomissione.
E' il gioco delle parti nel sesso.
Tu?
Tu mi sei simile.
Ora gli tieni la testa con le due mani, la sua testa fra le tue gambe aperte. Che godi del suo strofinarsi forte.
Ora sei trasfigurata... ora mi sei complice. Non mi deludi mai. Potrei farti fare tutto quello che voglio.
E' lui, il giovane Dennis... la vittima.

La punta della sua lingua mi sfiora leggermente, tocca titubante... forse con ribrezzo. Le mie mani lo schiacciano più forte... apri la bocca giovane Dennis forza... bevi tutto e danne anche a me.
La sua eccitazione scema, diminuisce man mano mentre la mia aumenta. Nelle sue leccate sento poca convinzione. Mi tocco il clitoride, mi masturbo piano davanti ai suoi occhi puntati sulla mia figa. Solleva il volto e mi sorride, per un istante mi guarda compiaciuto, la sua lingua mi percorre con maggior decisione.
"Ha bisogno di motivazione... non te ne sei accorto? Dai... stimolalo... eccitalo... non vedi che bel culo ha, porco?" Sai già a cosa alludo... si che lo sai.
Tu lo sai sempre.
Comprendi i miei pensieri all'istante.
Ti porti dietro di lui e inizi a leccargli il culo. Poi porti a me le tue dita da insalivare... "per il culo di Dennis" mi dici. Le lecco con foga e poco dopo pompano tra le sue natiche. Ha un sussulto improvviso appena inizi a scoparlo con le dita, lo sento dal fiatone che ha mentre il suo naso e la sua bocca sono intenti a raccogliere la vostra sborra da me. Le leccate si fanno più intense quanto più intensa è la motivazione che gli dai... si, la tua "motivazione".
Quelle dita nel culo lo hanno reso improvvisamente più passionale.
Ora la sua lingua percorre le piccole labbra, le sfiora, le insaliva man mano sempre più dentro fino ad incontrare il denso composto. In parte lo succhia, in parte lo lecca, solleva il volto a fissarmi pochi istanti e vedo il suo mento gocciolare del composto bianchiccio.
Ora lo scopi violentemente. Vedo l'impegno del tuo braccio, la forza che ci metti... quante dita gli hai messo dentro, eh? Due? Tre? O forse quattro???
E' distratto... tutto quel godere lo distrae... lecca a fatica, a volte non lo fa, passa solo il naso lungo la mia fessura mentre i suoi occhi si stringono in smorfie di piacere. E' tutto un fremito.
Intravedo il suo cazzo durissimo... è duro ancora, si... giocarci un altro po'? Mi volto a lato, sul comodino una fascia di seta rossa... e quella cosa ci fa lì?
Ti interrogo con gli occhi e dai tuoi occhi la risposta arriva.

La fascia di seta?
Non immagini a cosa possa servire, vero?
Ora ti farò lezione, puttana. Vedrai una cosa che ti ecciterà fino a farti esplodere di libidine.
Dico al giovane Dennis di sdraiarsi sulla schiena con il cazzo durissimo teso verso l'alto.
Bello vero?
Dai prima giochiamoci un po' assieme.
Lo prendiamo a turno in bocca? Io e te. Lasciamo cadere della saliva proprio sulla cappella tesa e poi lo prendiamo in bocca... profondamente.
E poi fuori... e mentre lo liberiamo sussulta.
Osserva puttana... è così che si fanno i veri pompini.
Lo senti duro abbastanza? Fammi un si con la testa.
Staccati.
Mettigli la mano sui coglioni e aspetta.
Guardami... prendo la fascia di seta e la passo alla base del suo cazzo. Anche il giovane Dennis non sa cosa l'aspetta.
Proverà dolore sai?
Un dolore forte... ma lo sopporterà per amore mio.
Guarda ora, è depilato questa piccola troia, ora inizio a stringerla sempre più... interrompo il circolo del sangue di ritorno e il cazzo diventa ancora più duro... e si ingrossa.
Guarda la cappella, puttana... vedi che colore prende? Colore del vino.
Lo vuoi dentro?
Mentre gli stringo il laccio e faccio diventare il suo cazzo enorme?
Chiedimelo... chiedimelo, pregami. Sai che mi piace essere pregato.
Stenditi... apri le gambe e alzale bene.
Ora il giovane Dennis ti penetrerà e io inizierò di nuovo a stringere il laccio... e lo sentirai dentro crescere... ingrossarsi... diventare così teso da essere dolorante.
Sai... e' un gioco pericoloso per lui.
Non posso stringerlo troppo a lungo il laccio intorno al cazzo.

Non potresti stringerlo ma lo fai... eccome se si sente!
Spinge con forza contro le pareti, si ingrossa in maniera impressionante. I movimenti prima fluidi si fanno sempre più difficoltosi. Entrare ed uscire dalla figa si traduce in un lento strisciare. Dennis lamenta un continuo formicolio lungo l'asta, dice di sentire il cazzo star per esplodere ma tu lo obblighi a scoparmi ancora. Non può uscire del tutto, se lo facesse non rientrerebbe più quindi si tiene dentro me mentre continua ad allargarmi e a pretendere spazio.
Lo inciti a scoparmi più forte... gli dici che non godo se non lo fa... io cerco di dissuaderlo dall'esagerare, se lo facesse mi romperebbe in due, lo so.
Già ora sento la figa in fiamme. Non basta essere così bagnata, né essere eccitata fino allo stremo. Dennis continua a scoparmi sotto ordine tuo e l'orgasmo non tarda ad arrivare, veloce e sconvolgente, investendomi come un treno.


Tu puttana godi presto.
Godi di questa situazione... godi ora mentre senti la cappella diventare come una pallina da tennis dentro di te.
Godo anch'io nel vedere il tuo viso trasfigurato nell'orgasmo... godi con dei singulti... ti manca il fiato da quanto godi!
Troia.
Slaccio la striscia di seta.
Tu smetti di lamentarti, giovane Dennis, hai fatto godere la mia puttana e dopo avrai il mio cazzo. E godrai tu.
Ma il gioco seguiterà' ancora... aspettati altro, giovane Dennis.
Vivrai nuove esperienze.
Avrai male dappertutto quando avrò finito con te.

“Il femminismo è la teoria, il lesbismo è la pratica.”

marquise-justine-de-sade:
““Il femminismo è la teoria, il lesbismo è la pratica.” ”

RED.

upskirt-love:

Red dress voyeur

redseductive…

SPRUZZO

RITRATTO IN SPIAGGIA.

PEGGING

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CAZZO DA CORSA.

domenica 1 marzo 2020

EROTISMO

UN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIA.





Beh... folli lo siamo, no?
Sempre, ma quel giorno più degli altri.
Ricordi?
A che ora iniziammo?

Appena esci dal bagno...

Ti ho preso forte, spinta contro il muro e lì in piedi.. mentre ti baciavo, mentre ti mangiavo la bocca, mentre bevevo i tuoi gemiti, giocavo con la tua fica già grondante, la mano bagnata di te.
Quante volte ho assaporato dalla tua bocca le urla del tuo orgasmo?
Non ricordi?
Minimizzi sempre.
Te lo dico io...
Molte volte... molte! Io pazzo di te! Che non potevo... non riuscivo a smettere e seguitavo... seguitavo!
Poi... rovesciarti sul letto sfatto e allargarti a forza le gambe e baciartela a lungo... a lungo e godere come miei i tuoi orgasmi ripetuti, strizzare il tuo clitoride fra le labbra, mordertelo piano, leccarti ancora piano e poi forte e poi forsennatamente... da pazzo e poi ancora piano...
E ignorare la tua preghiera di smettere.
Di cessare quella feroce tortura che era diventata la mia lingua.
E prenderti... sempre a lungo... a lungo...
Sentire le tue gambe tremare mentre sono sulle mie spalle, quel tremito che ti sfianca, che ti esaurisce.
Mi piace sfinirti.
Che ora era quando ti dissi vestiamoci ed usciamo?
Usiamo l'orologio?
O viviamo il tempo?
Senza lavarci.
Io che sapevo di te.
Mettiti le palline... mettitele in fica... fallo...
Vieni, te le metto io.
Devo bagnarle di saliva... sono grosse, enormi, entrano a fatica anche se sei una fontana.
Tre... sono tre.
Tiro il laccetto che le tiene unite e ti piace... ti inarchi.
No... basta! Usciamo.
Cammini strano.
Ah... ma come stai camminando?
Stai zitto... porco che sei!
Nel taxi accavalli le gambe... strofini.
Appoggi la bocca al mio orecchio.
Le sento... cazzo se le sento... basterebbe premere le dita... e godo... porco... porco...
Fallo!
Smorzi le tue urla mordendoti le labbra.
Che fai? Speri che il tassista ti veda godere? La tua bocca aperta che ansima? Che vuoi... puttana che sei?
Arriviamo... hai perso l'occasione.
Piazza Bra.
Il fermarsi davanti al negozio di intimo?
Dai entriamo... giochiamo un pochino, guarda che bella ragazza la commessa, dai... la mettiamo in imbarazzo, proviamo dell'intimo e glielo ritorniamo che sa della tua fica, bagnato, dai... che ti tiro lo spaghetto e ti faccio godere, dai... facciamolo.
Non vuoi.
Hai ragione... stanno chiudendo, è una forma di rispetto, lavorano loro.
Povera Giulietta... dici.
Che centra Giulietta?
Ah... la tomba!
Ma è fittizia! Falsa. Farlocca.
Giulietta non è mai esistita!
Giuri che non è così?
Ah... sei più pazza di me.
Sai dove ti porto?
Non lo immagini?
Dai dammi la mano... ma come cammini?
Sul sagrato... ti impunti, sembri un mulo testardo... ti devo tirare dentro a forza.
Ancora la chiesa... si... si... ancora.
Giriamo tutta la navata... il solito cancello della cappella in restauro permetterebbe di entrarci come l'altra volta.
Dai... dai... lo voglio fare.
Ma che vuole questo?
Uno strano non ti toglie gli occhi di dosso, ha una guida in mano... ma guarda te..
Ancora? Ancora uno? Cazzo! Che rottura.
Il tuo culo fa colpo anche in chiesa?
Mi rovina.
E vattene... no?
Ma non hai da fare altro che guardare il culo alla mia donna? E in chiesa poi?
Aspetto, macché... fa finta di leggere la descrizione posta a lato della cappella, non si schioda.
Dai sediamoci e strofina quelle cosce, dai... voglio che godi... qui... seduta... accidenti se mi piacerebbe toccartela ora, succhiarmi le dita bagnate di te... tirare quel cazzo di spaghetto... mi metto in ginocchio fra le tue gambe e adoro te!
Ti adoro!!!
Tu il mio dio... l'unico... e il tuo culo il profeta.
Blasfemo!
Il tizio è in piedi appena a lato della panca, poi finalmente se ne va, era ora!
Lo segui con gli occhi? Tu sei davvero bastarda dentro.
Ah... e sei più porca di me.
Alzati ora, svelta! Voglio fare una cosa.
Il confessionale.. voglio confessarti, fare il prete.
Che fai? Non vuoi?
Guarda... entraci o ti spingo dentro io e faccio un casino!
Dai... entra!
E' un confessionale chiuso, antico, ha degli sportelli in legno, chiudo il tuo ed entro dall'altra parte.
Una grata ci divide ora.
Confessati figliola!
Apri il tuo cuore... la tua anima... il tuo culo!
Raccontami... ma che cazzo hai combinato?
Ora ti piace... porca! Hai messo da parte tutte le tue remore.
Ti piace raccontarmi di lui, degli altri... delle donne... ci godi... ti stai bagnando... la tua fica piena deve essere un fiume.
Toccati!
Masturbati!
Cazzo! Fallo... falloooo...!
Apri i jeans e toccati, dai tirali giù e mettiti in ginocchio e godi! Appoggia il viso alla grata, fammi sentire il tuo fiato caldo... i tuoi gemiti.. e quando vieni.. urla.. urla!
Mi eccito, la tua voce che racconta, so che sei porca, ti adoro... voglio che tu sia così, ma ogni volta apri una pagina nuova e questo mi fa morire.
Ho il cazzo duro.
Inizio a menarmi... in piedi... che sbarra è diventato!
Che strano!
Sono capace di scopare per ore senza venire e poi a sentirti... ho voglia di venire subito... di godere!
Apri la bocca... appoggiala alla grata! Oraaaaaaaa...!
Ci sborro sopra... la riempio! quanta è... e come cola!
Qualcosa ti ha raggiunto sul viso! Leccala e lecca sta grata... dai fallo!
Usciamo.
Sei rossa in viso... ti vergogni?
Hai paura per la tua anima?
Ma sono io il tuo Salvatore!
Salvezza e perdizione...! Colpa e redenzione...!
io ti salverò... o ti perderò?
Ti sollevo da tutti i tuoi peccati... ti benedico!
Voglio essere il tuo agnello sacrificale.
Sei blasfemo! Sei porco... sei miscredente... sei... sei...
Piantala! Ho fame... non abbiamo fatto colazione, tu?
Perché ci guarda questa?
Quella coppia? Vicino a noi... il tavolo accanto? Che mania copiare il modo di vivere altrui, questi locali che posizionano i tavoli uno accanto all'altro come in un bistrò parigino.. ma dove è la riservatezza? La possibilità di giocare un po'?
Ci laviamo le mani?
Ci stringiamo in quel cesso e bacio la tua bocca, se il locale non fosse strapieno ti scoperei qui... lo sai come... vero? Chinata sul lavabo, io dietro.
Ho voglia.
Al tavolo...?
Quella donna del tavolo accanto potrebbe toccarmi.. che ha da guardare..?
Ti incuriosiamo? Ti piaccio?
Mi sono rotto... lo sguardo mi da fastidio.
Senti l'odore di fica? Vuoi leccarmi la bocca? Mi vuoi scopare?
Non mi piaci.
Mangiamo... e ti dico ad alta voce...
Caffè... e torniamo a casa... ho voglia di scoparti come si deve.
Tu...
Anche con Rocco... vero amore?
Si... anche con Rocco.

SLAVE

ARRIVO!

When she crawls up, it’s even sexier !

LEONESSE.

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CAREZZA

When it’s slow, it’s more intense and it’s more turning on ;)

ARTE EROTICA IN BIANCO E NERO

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