Eva Ionesco.
Inutile
girarci intorno... a me le ragazzine come Cristina mettono
tremendamente a disagio. Voi che leggete mi conoscete, sapete che non
ho grandi doti di etica, anzi! Sapete che non so resistere a una
donna, ma queste creature? A queste donne in crescere?
Non
posso cedere e capitolare, andiamo!
Uhhh...
non è permesso... non è legale!
Insomma,
sento tutto il peso dell'attrazione e infatti a fatica riesco ad
essere lucido, quando lei, Cristina e sua madre, entrano nel mio
studio.
Ricordate
il mio studio, vero?
La
grande vetrata sul corso? Il tappeto Bukhara antico? E il famoso
divano di pelle lucida?
E'
su questo divano che si accomodano, pochi preamboli e la madre parte
in quarta.
-Maestro...
la conosco di fama, ha aiutato una mia amica... ho un problema con
mia figlia... Cristina...-
Con
Cristina?
Ma
se ha il viso d'angelo? Cosa può aver fatto questo angioletto?
La
madre continua...
-Cristina...
è una bambina “cattiva”...-
E
lei? La ragazzina... che fa?
Non
fa di si con la testa?
Conferma!
Cerco
di interrompere la madre, non voglio trattare queste cose di
minorenni, io in fondo... ho “quasi” sempre scopato le mie
clienti! E' una cosa “quasi” naturale, nasce quella particolare
alchimia... e così succede!
Ma
donne adulte... donne fatte... mature!
Non
voglio invischiarmi con ragazzine!
Sono
pericolose... ti ci attacchi.
Niente
da fare, la madre continua.
-Sa
cosa fa questa puttanella? Vuole che glielo dica... Maestro? Non
riesco a contenerla... le volte che l'ho controllata e tenuta a casa
mi è scappata... ed è tornata dopo giorni... e doveva vedere come
era conciata!-
-Ma
cosa fa di preciso...?-
-Oh...
voglio che sia lei a raccontarglielo! Mica lo nega... eh? Non so più
come tenerla... è incontenibile...-
Si
rivolge alla figlia...
-Su
racconta tutto e bene al Maestro...-
Ora...
lei? Ve la descrivo... ha una camicetta bianca a manica lunga, chiusa
fino al collo... gonnellina scozzese... calze al ginocchio e scarpe
nere.
Ma
è una uniforme scolastica?
Poi...
inizia...
-Maestro...
sono davvero una bambina cattiva, anzi terribile... è da un po'...
che... oh... sono imbarazzata... debbo davvero... mamma? Mi
vergogno...-
La
madre la riprende...
-Fallo...
digli ogni cosa... tutto quello che fai...-
-Maestro...
lo faccio sempre in bus... quello che mi riporta a casa da scuola.
Nell'andata... vorrei anche farlo... ma devo andare a scuola... ma al
ritorno... posso...-
-Ma
puoi fare cosa...? Non capisco...-
-Salgo...
anche se c'è posto a sedere... non mi siedo, aspetto e se c'è un
uomo che mi attira... gli vado vicino... e senza ostentazione...
appoggio il mio... ehm... culetto al suo ventre. Mi appoggio
proprio...-
-Oh
cazzo...! Ops... scusi signora... ma sono sbalordito... su
continua... -
-Cerco
un particolare tipo di uomo... anziano... vecchio, brutto... più
brutto e laido è... più mi attizza... più mi fa diventare
spudorata... lo voglio brutto... pelato e panciuto... mi eccita
questo aspetto... mi sento trasportata in un mondo di
trasgressione... io... bimba... in mezzo agli orchi... che mi
usano...-
La
guardo sbalordito! Ora ha preso tutta la mia attenzione... e... che
devo dire...? Mi ha eccitato!
Guardo
la madre come in cerca della sua conferma.
La
ragazza continua, ora ha leggermente aperte le gambe, si appoggia
allo schienale del divano.
-Mi
strofino sul suo ventre, non ci mette molto a capire... il porco.
Sento il suo membro crescere, diventare grosso e duro... se c'è
gente e se questo assembramento glielo consente... mi tocca, sento
la sua mano... toccarmi... non ho gli slip... li ho tolti prima di
salire... oh... potrebbe scoparmi... così... ficcarmi dentro il suo
membro... vorrei... vorrei... che mi aprisse la camicetta... e che mi
palpasse il mio seno piccolo... che stringesse forte i miei
capezzolini, che li stringesse fino a farmi davvero male... riesco a
godere così... e spesso... gode il porco. Sento il suo sperma
bagnare i suoi pantaloni e bagnare anche me... il mio culetto...-
Sto
cercando lo sguardo della madre per farla intervenire, ma davvero
capita questo? O sono due squilibrate e mi vogliono inguaiare?
Cazzo!
Non
ci capisco niente.
E
la ragazza continua...
-Quando
la mamma si è accorta di questo, tornavo a casa... in evidente stato
alterato... mi chiedeva... voleva sapere cosa avevo fatto e come... e
perché... alla fine... pressata, le ho detto tutto, chiedendole solo
di non dire nulla a papà... oh... mi ha insultato... mi ha detto che
sono una piccola troia... una piccola puttana... una malata di
sesso... mi ha chiuso in casa... ma sono scappata. Ho girato in
autobus... per due giorni... salivo... e cercavo. Trovavo... scendevo
con il lui di turno... quello che avevo trovato... di solito mi
portavano in un parco... ci infrattavamo dietro un cespuglio... mi
toccavano... i porci... con le loro mani sozze... mi davano il membro
da leccare... mi piace il sapore aspro, forte... di un membro non
lavato... quell'odore di orina... di sperma rappreso, mi toccavano il
seno... me lo mordevano con quella loro bocca puzzolente... e mi
leccavano sotto... mi facevano aprire le gambe... e mi leccavano...
mi facevano godere... tanto... tanto...-
Ora
cosa le succedeva?
Aveva
perso il contatto con la realtà?
Era
abbandonata... le gambe larghe... vedevo le cosce bianche... e... la
piccola non aveva le mutandine!
E
la madre?
Ma
era una cosa concepibile? Pure lei era a gambe larghe, ansimava...
pure lei era senza intimo!
Che
stava capitando?
Ora
è la madre a parlare...
-Maestro...
sa perché non ho avvisato il padre? E' una cosa terribile...
Cristina sta facendo le stesse cose che io facevo alla sua età... da
ragazzina... oh... ero anch'io... una bambina “cattiva”,
cattivissima! Può aiutarci? Sciogliere questo incantesimo di
perversione? Interrompere questa catena?-
-Ci
proviamo... ora lasci continuare la piccola...-
-Qualche
volta... avvicino un gruppo di anziani, oh... non li voglio giovani!
Non mi piacciono... non smuovono la mia voglia... mi metto in mezzo a
loro... capiscono... scendiamo... poi... divento la loro bambola...
mi spupazzano, mi prendono dappertutto... ehm... sa... nella
fighetta... dietro... nel mio culetto, in bocca... e mi sborrano
addosso... mi sborrano quantità enormi del loro sperma, dal loro
cazzo... sporco e puzzolente... e è più sporco... più mi piace! Mi
strappano i vestiti... oh maestro... hai notato che non porto le
mutandine? E neanche il reggiseno... mi stendono nuda sull'erba...
non posso e non voglio negarmi, non reagisco... voglio i loro
cazzi... che mi scopano, che mi sborrano... Poi... oh... poi...-
La
stimolo a continuare... cazzo... sono eccitato. Guardo le cosce sue e
quelle della madre... le hanno ambedue aperte, apertissime... vedo il
taglio della loro vagina...
-Poi...?
Continua...!-
-Poi...
sono spudorata... sono una troia senza limite... mi umilio... mi
metto in ginocchio... e li prego... di pisciarmi addosso...
tutti...
di pisciarmi addosso la loro piscia lercia... di farmi sentire il
loro orinatoio... il loro cesso... e loro lo fanno... mi inondano...e
io godo ancora... e ancora... sono una troia depravata! Sono il cesso
degli uomini! Dei vecchi!-
La
madre...
-Oh...
capisci maestro? Le stesse medesime cose che ho fatto io... dio! Se
mi eccita... ascolto mia figlia... e le rivivo! Come faccio a
punirla? A chiuderla? Non è malata...! Lo so... io ho fatto e godevo
delle stesse medesime cose... no... ancora di più... racconta
Cristina cosa ti manda fuori di testa...!-
-Oh
mamma... lo sai! Maestro... quando mi usano davvero come un cesso e
mi defecano addosso! Dio... anche ora mi sento sciogliere! Mi si
mettono sul corpo... e... -
La
ragazza si scopre il ventre e inizia a toccarsi. Si masturba
freneticamente!
E...
incredibile... la madre?
Fa
la stessa cosa... mostra le belle cosce lisce e piene... e si tocca!
-Maestro...
mi ha detto la mia amica... che hai il tocco... taumaturgico... che
il tuo cazzo guarisce... che fai miracoli... ti prego... prendi
Cristina... toglile questa idea perversa... e poi prendi me... che
sento il richiamo nuovamente della mia antica trasgressiva
libidine... sai maestro... che ho avuto la tentazione di andare con
lei... a sedurre un vecchio porco e farci scopare, inculare...
assieme? Prendici maestro! Tutte e due... scopaci... inculaci...
sborraci dentro e fuori... pisciaci addosso...-
Ma
cazzo... ma davvero gira questa voce?
Che
ho il cazzo taumaturgico?
Che guarisco scopando?
Ma
è una figata incredibile!
Devo
senz'altro incrementarla.
Farla
circolare meglio sta voce!
Il
divano... che voi conoscete... ha fatto da testimone al mio
miracoloso intervento.
Quel
pomeriggio? E' durato un bel po'... cioè... fino a quando ce l'ho
fatta.
Prima...
Cristina. Poi la madre. E... ancora.
E'
una soddisfazione far del bene così.
Ho
detto loro che dovremo ripeterlo diverse volte. No... ho detto molte
volte e loro hanno concordato con me.
La
madre... Francesca mi ha anche lasciato un assegno. Che cara donna.
Poi...
sotto la doccia... mi sono guardato e toccato l'oggetto taumaturgico
e mi sono convinto che è veramente così!
Faccio
miracoli.
T.
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