lunedì 2 dicembre 2019

LA SCONCERTANTE STORIA (CON LIETO FINE) DI CRISTINA... BAMBINA "CATTIVA"


Eva Ionesco.

Inutile girarci intorno... a me le ragazzine come Cristina mettono tremendamente a disagio. Voi che leggete mi conoscete, sapete che non ho grandi doti di etica, anzi! Sapete che non so resistere a una donna, ma queste creature? A queste donne in crescere?
Non posso cedere e capitolare, andiamo!
Uhhh... non è permesso... non è legale!
Insomma, sento tutto il peso dell'attrazione e infatti a fatica riesco ad essere lucido, quando lei, Cristina e sua madre, entrano nel mio studio.
Ricordate il mio studio, vero?
La grande vetrata sul corso? Il tappeto Bukhara antico? E il famoso divano di pelle lucida?
E' su questo divano che si accomodano, pochi preamboli e la madre parte in quarta.

-Maestro... la conosco di fama, ha aiutato una mia amica... ho un problema con mia figlia... Cristina...-

Con Cristina?
Ma se ha il viso d'angelo? Cosa può aver fatto questo angioletto?
La madre continua...

-Cristina... è una bambina “cattiva”...-

E lei? La ragazzina... che fa?
Non fa di si con la testa?
Conferma!
Cerco di interrompere la madre, non voglio trattare queste cose di minorenni, io in fondo... ho “quasi” sempre scopato le mie clienti! E' una cosa “quasi” naturale, nasce quella particolare alchimia... e così succede!
Ma donne adulte... donne fatte... mature!
Non voglio invischiarmi con ragazzine!
Sono pericolose... ti ci attacchi.
Niente da fare, la madre continua.

-Sa cosa fa questa puttanella? Vuole che glielo dica... Maestro? Non riesco a contenerla... le volte che l'ho controllata e tenuta a casa mi è scappata... ed è tornata dopo giorni... e doveva vedere come era conciata!-
-Ma cosa fa di preciso...?-
-Oh... voglio che sia lei a raccontarglielo! Mica lo nega... eh? Non so più come tenerla... è incontenibile...-

Si rivolge alla figlia...

-Su racconta tutto e bene al Maestro...-

Ora... lei? Ve la descrivo... ha una camicetta bianca a manica lunga, chiusa fino al collo... gonnellina scozzese... calze al ginocchio e scarpe nere.
Ma è una uniforme scolastica?
Poi... inizia...

-Maestro... sono davvero una bambina cattiva, anzi terribile... è da un po'... che... oh... sono imbarazzata... debbo davvero... mamma? Mi vergogno...-

La madre la riprende...

-Fallo... digli ogni cosa... tutto quello che fai...-
-Maestro... lo faccio sempre in bus... quello che mi riporta a casa da scuola. Nell'andata... vorrei anche farlo... ma devo andare a scuola... ma al ritorno... posso...-
-Ma puoi fare cosa...? Non capisco...-
-Salgo... anche se c'è posto a sedere... non mi siedo, aspetto e se c'è un uomo che mi attira... gli vado vicino... e senza ostentazione... appoggio il mio... ehm... culetto al suo ventre. Mi appoggio proprio...-
-Oh cazzo...! Ops... scusi signora... ma sono sbalordito... su continua... -
-Cerco un particolare tipo di uomo... anziano... vecchio, brutto... più brutto e laido è... più mi attizza... più mi fa diventare spudorata... lo voglio brutto... pelato e panciuto... mi eccita questo aspetto... mi sento trasportata in un mondo di trasgressione... io... bimba... in mezzo agli orchi... che mi usano...-

La guardo sbalordito! Ora ha preso tutta la mia attenzione... e... che devo dire...? Mi ha eccitato!
Guardo la madre come in cerca della sua conferma.
La ragazza continua, ora ha leggermente aperte le gambe, si appoggia allo schienale del divano.

-Mi strofino sul suo ventre, non ci mette molto a capire... il porco. Sento il suo membro crescere, diventare grosso e duro... se c'è gente e se questo assembramento glielo consente... mi tocca, sento la sua mano... toccarmi... non ho gli slip... li ho tolti prima di salire... oh... potrebbe scoparmi... così... ficcarmi dentro il suo membro... vorrei... vorrei... che mi aprisse la camicetta... e che mi palpasse il mio seno piccolo... che stringesse forte i miei capezzolini, che li stringesse fino a farmi davvero male... riesco a godere così... e spesso... gode il porco. Sento il suo sperma bagnare i suoi pantaloni e bagnare anche me... il mio culetto...-

Sto cercando lo sguardo della madre per farla intervenire, ma davvero capita questo? O sono due squilibrate e mi vogliono inguaiare?
Cazzo!
Non ci capisco niente.
E la ragazza continua...

-Quando la mamma si è accorta di questo, tornavo a casa... in evidente stato alterato... mi chiedeva... voleva sapere cosa avevo fatto e come... e perché... alla fine... pressata, le ho detto tutto, chiedendole solo di non dire nulla a papà... oh... mi ha insultato... mi ha detto che sono una piccola troia... una piccola puttana... una malata di sesso... mi ha chiuso in casa... ma sono scappata. Ho girato in autobus... per due giorni... salivo... e cercavo. Trovavo... scendevo con il lui di turno... quello che avevo trovato... di solito mi portavano in un parco... ci infrattavamo dietro un cespuglio... mi toccavano... i porci... con le loro mani sozze... mi davano il membro da leccare... mi piace il sapore aspro, forte... di un membro non lavato... quell'odore di orina... di sperma rappreso, mi toccavano il seno... me lo mordevano con quella loro bocca puzzolente... e mi leccavano sotto... mi facevano aprire le gambe... e mi leccavano... mi facevano godere... tanto... tanto...-

Ora cosa le succedeva?
Aveva perso il contatto con la realtà?
Era abbandonata... le gambe larghe... vedevo le cosce bianche... e... la piccola non aveva le mutandine!
E la madre?
Ma era una cosa concepibile? Pure lei era a gambe larghe, ansimava... pure lei era senza intimo!
Che stava capitando?
Ora è la madre a parlare...

-Maestro... sa perché non ho avvisato il padre? E' una cosa terribile... Cristina sta facendo le stesse cose che io facevo alla sua età... da ragazzina... oh... ero anch'io... una bambina “cattiva”, cattivissima! Può aiutarci? Sciogliere questo incantesimo di perversione? Interrompere questa catena?-
-Ci proviamo... ora lasci continuare la piccola...-
-Qualche volta... avvicino un gruppo di anziani, oh... non li voglio giovani! Non mi piacciono... non smuovono la mia voglia... mi metto in mezzo a loro... capiscono... scendiamo... poi... divento la loro bambola... mi spupazzano, mi prendono dappertutto... ehm... sa... nella fighetta... dietro... nel mio culetto, in bocca... e mi sborrano addosso... mi sborrano quantità enormi del loro sperma, dal loro cazzo... sporco e puzzolente... e è più sporco... più mi piace! Mi strappano i vestiti... oh maestro... hai notato che non porto le mutandine? E neanche il reggiseno... mi stendono nuda sull'erba... non posso e non voglio negarmi, non reagisco... voglio i loro cazzi... che mi scopano, che mi sborrano... Poi... oh... poi...-

La stimolo a continuare... cazzo... sono eccitato. Guardo le cosce sue e quelle della madre... le hanno ambedue aperte, apertissime... vedo il taglio della loro vagina...

-Poi...? Continua...!-
-Poi... sono spudorata... sono una troia senza limite... mi umilio... mi metto in ginocchio... e li prego... di pisciarmi addosso...
tutti... di pisciarmi addosso la loro piscia lercia... di farmi sentire il loro orinatoio... il loro cesso... e loro lo fanno... mi inondano...e io godo ancora... e ancora... sono una troia depravata! Sono il cesso degli uomini! Dei vecchi!-

La madre...

-Oh... capisci maestro? Le stesse medesime cose che ho fatto io... dio! Se mi eccita... ascolto mia figlia... e le rivivo! Come faccio a punirla? A chiuderla? Non è malata...! Lo so... io ho fatto e godevo delle stesse medesime cose... no... ancora di più... racconta Cristina cosa ti manda fuori di testa...!-
-Oh mamma... lo sai! Maestro... quando mi usano davvero come un cesso e mi defecano addosso! Dio... anche ora mi sento sciogliere! Mi si mettono sul corpo... e... -

La ragazza si scopre il ventre e inizia a toccarsi. Si masturba freneticamente!
E... incredibile... la madre?
Fa la stessa cosa... mostra le belle cosce lisce e piene... e si tocca!

-Maestro... mi ha detto la mia amica... che hai il tocco... taumaturgico... che il tuo cazzo guarisce... che fai miracoli... ti prego... prendi Cristina... toglile questa idea perversa... e poi prendi me... che sento il richiamo nuovamente della mia antica trasgressiva libidine... sai maestro... che ho avuto la tentazione di andare con lei... a sedurre un vecchio porco e farci scopare, inculare... assieme? Prendici maestro! Tutte e due... scopaci... inculaci... sborraci dentro e fuori... pisciaci addosso...-

Ma cazzo... ma davvero gira questa voce?
Che ho il cazzo taumaturgico?
Che guarisco scopando?
Ma è una figata incredibile!
Devo senz'altro incrementarla.
Farla circolare meglio sta voce!

Il divano... che voi conoscete... ha fatto da testimone al mio miracoloso intervento.
Quel pomeriggio? E' durato un bel po'... cioè... fino a quando ce l'ho fatta.
Prima... Cristina. Poi la madre. E... ancora.
E' una soddisfazione far del bene così.
Ho detto loro che dovremo ripeterlo diverse volte. No... ho detto molte volte e loro hanno concordato con me.
La madre... Francesca mi ha anche lasciato un assegno. Che cara donna.

Poi... sotto la doccia... mi sono guardato e toccato l'oggetto taumaturgico e mi sono convinto che è veramente così!
Faccio miracoli.


T.

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