Ancora un racconto di Borderline.
E’
tutta mattina che lo stuzzica, questa ragazzina e’ veramente un
fuoco. Siamo di ritorno da una passeggiata in montagna, lei Silvana,
e’ attaccata al mio LUI, scherza, ride.
Mi sono accorta che ha
preso una bella cotta e lui ci gioca, lo vedo dai suoi occhi, lo
sento dalle sue parole, senza malizia certo ma la infiamma, la fa
bruciare. Gli piace essere così e lei si sente al centro dei suoi
pensieri. Le mani casualmente si sfiorano, i passi sempre casualmente
si incrociano. Io mi godo tutto qualche passo dietro mentre converso
con la madre e il padre, amici di Lui.
E’
una bella ragazza, alta, soda, due tette non molto grandi ma piene,
tonde come mele, i capelli corti, sbarazzini e due occhi da
diavoletta, verdi e profondi. Quel pomeriggio mi eccito a raccontarlo
a lui, ardo come la lava… sono bollente mentre lo scopo, mentre mi
impalo sulla sua verga e gli racconto che quella troietta gli sta
sbavando dietro... lui ci gode, ego maschile, certo... gode della mia
gelosia, gode del mio piacere a immaginarlo con Silvana... godo del
piacere di lei con un uomo così più grande, di un uomo che
potrebbe esserle padre. Le ore passano e arriva sera, ceniamo tutti
assieme al ristorante.
Lei
si siede proprio di fianco al mio lui, lo guardo e sorridiamo, io
sono di fronte a lei, i genitori a lato. Si è vestita chiaramente
per l’occasione, minigonna ben sopra il ginocchio, stivali e una maglietta che mette in evidenza tutta la sua bellezza. Mangiamo e
conversiamo assieme, persone piacevoli, divertenti. Mi accorgo che
qualcosa succede... il mio Lui allunga le gambe e col piede mi tocca
dentro... ci basta uno sguardo tra noi che subito capisco. Lei fa
l’indifferente tra la confusione della sala e noi che parliamo ma
noto il suo braccio muoversi a lato, verso di Lui. Lo starà toccando, immagino... e comunque lui non può fare molto, davanti ai
genitori poi... che succederebbe. Sembra che gli sposti la mano ma lei
insiste, la rimette proprio lì, sul suo pacco. Lo eccita lo so... lo abbiamo già fatto, si... una donna con noi... una donna per il
nostro piacere e la ragazza, la fantasia che lui la possa godere mi
eccita enormemente.
Lo
guardo, lo invito con gli occhi a non fermarla, voglio vedere fin
dove arriva. Il suo viso ora è eccitato, un po’ più roseo di
prima... sull'altra mano appoggia il mento, come se nulla facesse.
Mi fa impazzire, è una troietta davvero. Allungo il piede sulla
gamba del mio Lui, levo la scarpa e lo strofino a lungo... non arrivo
in alto, non voglio rovinare il momento. Finita la cena, decidiamo di
andare a casa.
Lei
mi si appiccica, tutto a un tratto si fa curiosa delle mie cose, mi
chiede del viaggio appena fatto in Sudamerica, delle foto... capisco
dove vuol arrivare e non ci penso due volte... le butto l’amo e la
invito a passare la notte a casa nostra, così le farò vedere le
foto e i video.
I
genitori ovviamente concedono, ci rivedremo il giorno dopo per una
nuova escursione, prima della loro partenza.
E’
fatta, ora il gioco ha preso anche me, mi sento bagnare tra le cosce,
immagino già loro due assieme, loro due scopare, lei che gode del
mio lui e lui che la prenderà con dolcezza prima, la farà godere e godere per poi prendersi la sua parte solo alla fine. E
così arrivati a casa per prima cosa ci mettiamo comode, la invito
nella mia stanza, apro l’armadio e le faccio indossare qualcosa di
comodo. Ci spogliamo assieme, lei guarda curiosa tutti i miei
completini, i miei vestiti... lui gira dall'altra parte e sento lo
stesso il suo sguardo sui nostri corpi. Indosso una vestaglietta
sopra gli slip, senza null'altro sotto, lei dei pantaloncini e una
canottierina. Ci sediamo davanti al pc a guardare le foto... lei ogni
tanto lo cerca con lo sguardo, lo vorrebbe vicino a lei e poco dopo
arriva. Io sono stanca, dico... vado a riposarmi e auguro a loro la
buonanotte, baciando LUI a pochi centimetri da lei, succhiando
avidamente la sua lingua, mentre lui mi tocca proprio tra le cosce,
le dita spingere nel calore.
Vado
in camera ma lascio la porta aperta, so che succederà... in realtà lo voglio, voglio che accada, voglio godere. Non passa molto che
sento LUI dirle cosa sta facendo, che lei è una bambina nei suoi
confronti. Lei insiste, gli dice che lo desidera, che lo vorrebbe...
“Dai... la mia prima volta voglio sia con te... ti prego... voglio che sia tu
il mio primo uomo... non dirmi di no dai... non lo saprà nessuno”.
E
così nel silenzio, sento lei mugolare... mmhh... immagino che la stia
baciando con dolcezza ora... che le loro labbra siano unite, che la
sua lingua entri piano e delicata in quel fiore appena sbocciato... Sento dei rumori, li conosco... lui l’avrà certamente presa in
braccio e portata sul divano... si è avvicinato verso la camera, mi
vuole partecipe, lo so... vuole che io senta... prendo la specchiera e
la sposto appena per vedere le loro ombre.
Lui è in ginocchio, sul tappeto tra le gambe di lei, le tocca i seni,
sente i suoi capezzoli, la riempie di complimenti, le piacciono
quelle tettine così perfette, così giovani sotto le sue mani.
Continua a baciarla, lei mugola continuamente... vedo la sua testa
andare indietro, appoggiarsi allo schienale del divano. La spoglia,
le leva la canottierina, le sfila i pantaloncini. Lei chiede di me,
se non è il caso di spostarsi ma lui la rassicura, le dice che
sarò già nel sonno profondo, che non li sentirò. Posa la sua
bocca su quel petto fresco, le sue mani iniziano a toccarla,
palparla... le bacia i seni, il ventre, intravedo la sua sagoma, la
sua testa scendere fino alle cosce, gliele bacia... scende ancora sui
polpacci, sui piedi, la bacia tutta, lentamente, la sta eccitando.
Risale e posa la sua bocca proprio tra le cosce, lei quasi urla, una
voce soffocata... mugola, sempre più forte e io a letto mi sento
bagnare, eccitare.
Apro
il cassetto, cerco il nostro vibratore... è bello... sembra vero per
quanto è fatto bene. Una bella misura, 24 cm e soprattutto grosso.
Lo prendo e mettendomi in ginocchio sul letto, sposto il perizoma e
mi ci impalo sopra. Vedo dallo specchio lui che inizia a darle
piacere leccandola... avrà spostato lo slip, iniziando a leccarla
prima delicatamente, sfiorando appena il suo pelo e poi via via
sempre più profondamente, sempre più intensamente... le mani di
lei si appoggiano alla sua testa, si inarca tutta. Lui sente che sta
per venire e aumenta, le dice di godere in silenzio di non farsi
sentire e la beve, la beve tutta... la sua bocca si riempie del suo
miele... del miele caldo di lei. La lascia riprendere, ci si siede di
fianco e riprende a baciarla. Le fa scoprire il suo sapore, il suo
afrore di donna, le deve piacere e vedo la sua mano allungarsi sopra
i pantaloni, cercare di sbottonarli, aprirli. Lui si alza e si lascia
spogliare, avrà il cazzo già in tiro ne sono sicura, ed è bello, bello davvero. Il pelo scuro, non folto, il contrasto con
l’abbronzatura del corpo, lungo e grosso, ben fatto davvero... Io
sto continuando a muovermi sul vibratore, sul mio Rocco (come lo
chiamo io... si si... quello delle patatine… ), sto godendo come una
puttana, godo a sapere il mio uomo nella stanza di fianco che si sta
scopando quella ragazza. La fa sdraiare sul divano e prende
nuovamente a baciarla, leccarle le orecchie, il collo, i seni... le
mani la percorrono tutta... passano sui suoi bei fianchi sinuosi,
cercano il sedere, sodo... lo prende tra le mani e lo spinge verso di
lui, gli fa sentire quanto lei lo abbia eccitato.
Gli chiede ancora
se vuole, se vuole godere di lui... sento dei... SI SI SI SI... infiniti.
Un
attimo per prendere il preservativo, lascia a lei il piacere di
metterglielo ed ecco che si stende sopra lei. Cerca la sua figa,
inizia a giocarci, a strofinarcisi sopra, a farglielo
sentire... tenendolo in mano lo passa sul suo spacco, ora bagnato,
profumato, caldo. Lei è di nuovo preda del piacere, lo invita, lo
prega di essere presa, ora, in quel momento e quando la sento
sospirare, la sento gemere, sento il cazzo del mio lui che la
riempie... fa piano, non vuole farla soffrire, farle sentire dolore... le mangia la bocca, l’accarezza tutta e quando si accorge di averla
presa inizia a muoversi... dentro e fuori di lei, dentro e fuori,
sempre con maggiore intensità. La sente partecipe… la sente
muoversi sotto di lui.. capisce di non essere il primo.. se la
riderà forse... e allora parte come un treno... la sbatte, la vuol
far godere la troietta… sento i suoi coglioni sbattere, sento il
rumore del divanetto... spettatore inerme di quel piacere, di quella
libidine che ora li travolge. Lo sento grugnire, lo sento gemere, lei
allunga le mani sulla sua schiena, si attacca… si inarca... gode e
gode di nuovo, stavolta mugola più intensamente e fa partire anche
me. Mi sbatto sul vibratore, lo sento riempirmi e allargarmi tutta... quella sensazione di dolore e piacere mi rapisce... io e lei godiamo
assieme e sento anche lui abbandonarsi... lo sento venire... insieme a
noi.
Esausti
si abbandonano, sento lui dirle qualcosa e lei ridere... si, immagino
che gli abbia detto che non era certamente lui il primo e sento lei
dire che era stata una piccola bugia, che moriva dalla voglia di
essere scopata da lui. La manda in bagno e si affaccia alla nostra
camera… mi vede sconvolta ancora dal piacere col vibratore tra le
cosce. Mi sorride, si lecca le labbra, mi dice che arriverà subito... che il suo piacere e’ solo all'inizio. Li sento darsi la
buonanotte, ancora un bacio rubato e quando entra in stanza ha ancora
la sua verga scappellata... Se lo tiene in mano e avvicinandosi mi
dice...
...vero che mi lecchi il cazzo, piccolina?
Dai
papi dai… fammi sentire il suo sapore e poi scopami... voglio quel
cazzo dentro, mi hai eccitato da morire!!!
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