giovedì 24 ottobre 2019

SILVANA.

Ancora un racconto di Borderline.



E’ tutta mattina che lo stuzzica, questa ragazzina e’ veramente un fuoco. Siamo di ritorno da una passeggiata in montagna, lei Silvana, e’ attaccata al mio LUI, scherza, ride. 
Mi sono accorta che ha preso una bella cotta e lui ci gioca, lo vedo dai suoi occhi, lo sento dalle sue parole, senza malizia certo ma la infiamma, la fa bruciare. Gli piace essere così e lei si sente al centro dei suoi pensieri. Le mani casualmente si sfiorano, i passi sempre casualmente si incrociano. Io mi godo tutto qualche passo dietro mentre converso con la madre e il padre, amici di Lui.
E’ una bella ragazza, alta, soda, due tette non molto grandi ma piene, tonde come mele, i capelli corti, sbarazzini e due occhi da diavoletta, verdi e profondi. Quel pomeriggio mi eccito a raccontarlo a lui, ardo come la lava… sono bollente mentre lo scopo, mentre mi impalo sulla sua verga e gli racconto che quella troietta gli sta sbavando dietro... lui ci gode, ego maschile, certo... gode della mia gelosia, gode del mio piacere a immaginarlo con Silvana... godo del piacere di lei con un uomo così più grande, di un uomo che potrebbe esserle padre. Le ore passano e arriva sera, ceniamo tutti assieme al ristorante.
Lei si siede proprio di fianco al mio lui, lo guardo e sorridiamo, io sono di fronte a lei, i genitori a lato. Si è vestita chiaramente per l’occasione, minigonna ben sopra il ginocchio, stivali e una maglietta che mette in evidenza tutta la sua bellezza. Mangiamo e conversiamo assieme, persone piacevoli, divertenti. Mi accorgo che qualcosa succede... il mio Lui allunga le gambe e col piede mi tocca dentro... ci basta uno sguardo tra noi che subito capisco. Lei fa l’indifferente tra la confusione della sala e noi che parliamo ma noto il suo braccio muoversi a lato, verso di Lui. Lo starà toccando, immagino... e comunque lui non può fare molto, davanti ai genitori poi... che succederebbe. Sembra che gli sposti la mano ma lei insiste, la rimette proprio lì, sul suo pacco. Lo eccita lo so... lo abbiamo già fatto, si... una donna con noi... una donna per il nostro piacere e la ragazza, la fantasia che lui la possa godere mi eccita enormemente.
Lo guardo, lo invito con gli occhi a non fermarla, voglio vedere fin dove arriva. Il suo viso ora è eccitato, un po’ più roseo di prima... sull'altra mano appoggia il mento, come se nulla facesse. Mi fa impazzire, è una troietta davvero. Allungo il piede sulla gamba del mio Lui, levo la scarpa e lo strofino a lungo... non arrivo in alto, non voglio rovinare il momento. Finita la cena, decidiamo di andare a casa.
Lei mi si appiccica, tutto a un tratto si fa curiosa delle mie cose, mi chiede del viaggio appena fatto in Sudamerica, delle foto... capisco dove vuol arrivare e non ci penso due volte... le butto l’amo e la invito a passare la notte a casa nostra, così le farò vedere le foto e i video.
I genitori ovviamente concedono, ci rivedremo il giorno dopo per una nuova escursione, prima della loro partenza.
E’ fatta, ora il gioco ha preso anche me, mi sento bagnare tra le cosce, immagino già loro due assieme, loro due scopare, lei che gode del mio lui e lui che la prenderà con dolcezza prima, la farà godere e godere per poi prendersi la sua parte solo alla fine. E così arrivati a casa per prima cosa ci mettiamo comode, la invito nella mia stanza, apro l’armadio e le faccio indossare qualcosa di comodo. Ci spogliamo assieme, lei guarda curiosa tutti i miei completini, i miei vestiti... lui gira dall'altra parte e sento lo stesso il suo sguardo sui nostri corpi. Indosso una vestaglietta sopra gli slip, senza null'altro sotto, lei dei pantaloncini e una canottierina. Ci sediamo davanti al pc a guardare le foto... lei ogni tanto lo cerca con lo sguardo, lo vorrebbe vicino a lei e poco dopo arriva. Io sono stanca, dico... vado a riposarmi e auguro a loro la buonanotte, baciando LUI a pochi centimetri da lei, succhiando avidamente la sua lingua, mentre lui mi tocca proprio tra le cosce, le dita spingere nel calore.
Vado in camera ma lascio la porta aperta, so che succederà... in realtà lo voglio, voglio che accada, voglio godere. Non passa molto che sento LUI dirle cosa sta facendo, che lei è una bambina nei suoi confronti. Lei insiste, gli dice che lo desidera, che lo vorrebbe...
“Dai... la mia prima volta voglio sia con te... ti prego... voglio che sia tu il mio primo uomo... non dirmi di no dai... non lo saprà nessuno”.
E così nel silenzio, sento lei mugolare... mmhh... immagino che la stia baciando con dolcezza ora... che le loro labbra siano unite, che la sua lingua entri piano e delicata in quel fiore appena sbocciato... Sento dei rumori, li conosco... lui l’avrà certamente presa in braccio e portata sul divano... si è avvicinato verso la camera, mi vuole partecipe, lo so... vuole che io senta...  prendo la specchiera e la sposto appena per vedere le loro ombre.
Lui è in ginocchio, sul tappeto tra le gambe di lei, le tocca i seni, sente i suoi capezzoli, la riempie di complimenti, le piacciono quelle tettine così perfette, così giovani sotto le sue mani. Continua a baciarla, lei mugola continuamente... vedo la sua testa andare indietro, appoggiarsi allo schienale del divano. La spoglia, le leva la canottierina, le sfila i pantaloncini. Lei chiede di me, se non è il caso di spostarsi ma lui la rassicura, le dice che sarò già nel sonno profondo, che non li sentirò. Posa la sua bocca su quel petto fresco, le sue mani iniziano a toccarla, palparla... le bacia i seni, il ventre, intravedo la sua sagoma, la sua testa scendere fino alle cosce, gliele bacia... scende ancora sui polpacci, sui piedi, la bacia tutta, lentamente, la sta eccitando. Risale e posa la sua bocca proprio tra le cosce, lei quasi urla, una voce soffocata... mugola, sempre più forte e io a letto mi sento bagnare, eccitare.
Apro il cassetto, cerco il nostro vibratore... è bello... sembra vero per quanto è fatto bene. Una bella misura, 24 cm e soprattutto grosso. Lo prendo e mettendomi in ginocchio sul letto, sposto il perizoma e mi ci impalo sopra. Vedo dallo specchio lui che inizia a darle piacere leccandola... avrà spostato lo slip, iniziando a leccarla prima delicatamente, sfiorando appena il suo pelo e poi via via sempre più profondamente, sempre più intensamente... le mani di lei si appoggiano alla sua testa, si inarca tutta. Lui sente che sta per venire e aumenta, le dice di godere in silenzio di non farsi sentire e la beve, la beve tutta... la sua bocca si riempie del suo miele... del miele caldo di lei. La lascia riprendere, ci si siede di fianco e riprende a baciarla. Le fa scoprire il suo sapore, il suo afrore di donna, le deve piacere e vedo la sua mano allungarsi sopra i pantaloni, cercare di sbottonarli, aprirli. Lui si alza e si lascia spogliare, avrà il cazzo già in tiro ne sono sicura, ed è bello, bello davvero. Il pelo scuro, non folto, il contrasto con l’abbronzatura del corpo, lungo e grosso, ben fatto davvero... Io sto continuando a muovermi sul vibratore, sul mio Rocco (come lo chiamo io... si si... quello delle patatine… ), sto godendo come una puttana, godo a sapere il mio uomo nella stanza di fianco che si sta scopando quella ragazza. La fa sdraiare sul divano e prende nuovamente a baciarla, leccarle le orecchie, il collo, i seni... le mani la percorrono tutta... passano sui suoi bei fianchi sinuosi, cercano il sedere, sodo... lo prende tra le mani e lo spinge verso di lui, gli fa sentire quanto lei lo abbia eccitato. 
Gli chiede ancora se vuole, se vuole godere di lui... sento dei... SI SI SI SI... infiniti. 
Un attimo per prendere il preservativo, lascia a lei il piacere di metterglielo ed ecco che si stende sopra lei. Cerca la sua figa, inizia a giocarci, a strofinarcisi sopra, a farglielo sentire... tenendolo in mano lo passa sul suo spacco, ora bagnato, profumato, caldo. Lei è di nuovo preda del piacere, lo invita, lo prega di essere presa, ora, in quel momento e quando la sento sospirare, la sento gemere, sento il cazzo del mio lui che la riempie... fa piano, non vuole farla soffrire, farle sentire dolore... le mangia la bocca, l’accarezza tutta e quando si accorge di averla presa inizia a muoversi... dentro e fuori di lei, dentro e fuori, sempre con maggiore intensità. La sente partecipe… la sente muoversi sotto di lui..  capisce di non essere il primo..  se la riderà forse... e allora parte come un treno... la sbatte, la vuol far godere la troietta… sento i suoi coglioni sbattere, sento il rumore del divanetto... spettatore inerme di quel piacere, di quella libidine che ora li travolge. Lo sento grugnire, lo sento gemere, lei allunga le mani sulla sua schiena, si attacca… si inarca... gode e gode di nuovo, stavolta mugola più intensamente e fa partire anche me. Mi sbatto sul vibratore, lo sento riempirmi e allargarmi tutta... quella sensazione di dolore e piacere mi rapisce... io e lei godiamo assieme e sento anche lui abbandonarsi... lo sento venire... insieme a noi.
Esausti si abbandonano, sento lui dirle qualcosa e lei ridere... si, immagino che gli abbia detto che non era certamente lui il primo e sento lei dire che era stata una piccola bugia, che moriva dalla voglia di essere scopata da lui. La manda in bagno e si affaccia alla nostra camera… mi vede sconvolta ancora dal piacere col vibratore tra le cosce. Mi sorride, si lecca le labbra, mi dice che arriverà subito... che il suo piacere e’ solo all'inizio. Li sento darsi la buonanotte, ancora un bacio rubato e quando entra in stanza ha ancora la sua verga scappellata... Se lo tiene in mano e avvicinandosi mi dice... 
...vero che mi lecchi il cazzo, piccolina?
Dai papi dai… fammi sentire il suo sapore e poi scopami... voglio quel cazzo dentro, mi hai eccitato da morire!!!


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