Le
donne che ti lasciano...
-Certo
che voi uomini siete prevedibili, reagite tutti nella stessa maniera!
Tu come gli altri! Tutti gli uomini che ho lasciato hanno fatto come
te! La richiesta di un ultimo incontro e come te... mi hanno quasi
violentato e rotto il culo! Tutti animali che ragionano e si
comportano a cliché! Chissà cosa volete dimostrare!-
Io
sulle donne che lasciano potrei scrivere una antologia, non che possa
vantarmi di conoscerle, chi può? Hanno qualcosa di alieno nel loro
comportamento che le rende imprevedibili e incomprensibili ma credo
che la statistica sia una scienza esatta nei grandi numeri e su
questo mi baso nel monitorare il loro comportamento.
E
vorrei affrontare il tema in maniera leggera, facendo sorridere, non
parlerò di stalking, di pressioni, di angherie, non è roba che
pratico, né praticherò mai.
Comunque
le dividerei in due categorie, arbitrariamente e secondo il mio
particolare giudizio.
Una,
della quale voglio parlarne brevissimamente, sono quelle... una
specie rara, che quando ti lasciano ti graffiano il cuore e qui
chiudo il discorso, non sono loro l'oggetto del discorso.
Parlerò
invece a iosa dell'altra categoria, del modo usato per disimpegnarsi
da un rapporto che hanno sentito diventare stagnante e raffermo come
il pane vecchio di settimane, mai capito perché non usare un
discorso diretto, da uomini... ah no! Sono donne, certo e
adorabilmente tortuose di natura!
Perché
non dire chiaro:
-Senti...
mi sono rotto i coglioni! Sei uno stronzo fottuto e non ti sopporto
più. Ti auguro di finire sotto un autobus!-
Ebbene,
fossi donna? Farei così per mollare uno che mi ha stufato, invece?
Le scuse più varie e banalmente riconoscibili come pretesti.
Via
il dente, via il dolore. Se poi volessi infierire?
-Ah...
senti coglione! Ti dico anche una cosa, non è che sei quel gran
scopatore che credi! A volte era una fatica fingere! E inoltre? Tutti
i tuoi amici lo hanno più grosso e lungo di te! Tiè!-
Inizio
esaminando per questa volta la scusa di quella del preambolo, prima
però devo un po' descrivere il tipo.
Sentivo
anch'io che il rapporto si era esaurito, un rapporto di molte pazzie
e forse in essere da troppo tempo. E quindi quando me lo disse non
reagii più di tanto, voleva staccare? Ok, andava bene.
Io
conoscendola intimamente, conoscendo la facilità con la quale si
concedeva immaginavo che già fosse richiamata da nuove tentazioni e
magari già messe in essere ma non era un problema, avevamo sempre
saputo che la fedeltà non era prevista nel nostro rapporto.
Molto
originale la scusa, ma anche qui dobbiamo dar atto alle donne di una
grande immaginazione anche se ripetitiva a volte.
Il
suo motivo? Uh... quando me lo disse mi trattenni dal ridere e fu a
fatica che feci la faccia di chi comprende.
-Voglio
smettere di fare la troia e scopare così, ho fatto un voto, perché
mio marito sta male, torno a fare la brava moglie.-
Ok!
Qualche dubbio sul fatto del suo tornare a far la brava moglie
l'avevo ma chi ero per elevarmi a giudice? Molti altri dubbi sul
fatto che il marito stesse male... anche, se solo due settimane prima
aveva partecipato a una gara ciclistica spossante sulle dolomiti di
tre giorni, giorni che io e lei avevamo utilizzato per trovarci e nel
mentre lui pedalava e sudava noi sudavamo scopando?
Insomma
un minimo dispiaciuto e molto di più contento accettai il suo addio
con il programma futuro di dirci di noi ogni tanto. Provavo una gran
sensazione di libertà, oh... credetemi! Le cose con lei erano
piuttosto impegnative. Era una fissata dei déjà vù, del tornare a
fare cose fatte nel passato.
Era
stata con uno a scopare in quel motel/albergo? Ok, dovevamo
ritornarci, le sembrava così trasgressivo! Magari ci fossero state
le lenzuola di allora! Ahah... ma non nascondo che non mi dispiaceva,
si sa come ragioniamo noi uomini, abbiamo sempre quello spirito di
competizione che ci frega.
Era
soddisfazione quando gemeva dopo l'orgasmo.
-Uhmm...
mi hai fatto godere più di lui...-
Ahah...
vero, falso? Che importava? Il mio ego ne era comunque stimolato e
comunque presumevo che fosse vero.
Ma
gli episodi diventavano numerosi.
Percorrevamo
un tratto sul lago di Como? In una galleria?
-Fermati!
Qui... c'è un tratto che puoi fermarti! Ci ho scopato!-
E
ripetevamo quella sua esperienza.
Il
costoso Motel K. vicino a Pavia? Ah... cazzo! C'era stata! E in
Wellness Suite da 400 euro. Come rifiutarglielo? Va bè... una gran
figata scopare nella grande vasca idromassaggio, perché negarglielo?
Un
suo amante l'aveva scopata a casa, il marito assente? Voleva
ripeterlo. Va bene, stimolava anche me scopare nel suo letto
matrimoniale ma di certo stimolava di più lei.
Ma
raggiunse il colmo quando mi chiese di incontrare una coppia
dell'oltrepo, coppia con la quale aveva già scopato. Non ero
contrario di principio! No... ma cazzo! L'altra lei non mi piaceva! E
mostrai tutto la mia contrarietà! Intendiamoci... non era brutta, ma
mi era nata una idiosincrasia, un rigetto. Mi aveva raccontato certo,
mi aveva eccitato sentirla dire di loro due che avevano fatto sesso
fra loro e poi con gli uomini.
Possibile,
mi chiedeva, che non volessi accontentarla? Che mi costava? L'avevamo
fatto altre volte!
E
io dicevo, ebbene stavolta... no! Con lei no! Non mi piace e poi
sapere che hanno due figli dati momentaneamente in custodia ai nonni
che abitavano nella casa vicina?
Mi
ero trovato un limite! Cazzo! Non mi andava e basta.
Fu
l'inizio della fine? Non lo so, le cose continuarono ancora per un
certo tempo, poi staccò la spina.
Alla
fine anche le sue rimostranze sul fatto che tutti quelli che lei
aveva lasciato le avevano rotto il culo, che l'avessi fatto anch'io
non era un déjà vù?
Ma
dimostrò di avere la memoria corta e forse neanche ricordava il
motivo che aveva inventato per chiudere, dopo due mesi le mandai gli
auguri di Natale che ricambiò, informandomi che si era iscritta ad
un sito d'incontri... tipo: “La moglie puttana e il marito
cornuto”, mi mandò le sue foto di presentazione e mi disse che
incontrava un uomo diverso ogni settimana, io mi congratulai con lei,
perché no?
Ahah...
però pensai e il voto fatto?
Le
dissi: “Vivi il momento, sempre. Va bene così”.
Ne
avrei altre di storie interessanti, di addii sentiti e di motivi
inventati.
Chissà
se non tornerò sull'argomento ma al momento chiudo qui.
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