-Gran Maestro... è in città.-
Il Maestro Placidus è davanti ad una enorme carta australe dove continua a mettere annotazioni e segnare punti tra rette d'incontro.
-Ma certo che lo è! E' Apoljon! E' tutto scritto da tempo infinito! L'hai vista?-
-Si, Maestro... si stava concedendo ad un uomo, lei con solo un velo che le copriva il corpo voluttuoso, appoggiata con gli avambracci al bordo del ponte e l'uomo che la prendeva da dietro come un animale... e c'era già la fila...-
-Tu sai cosa succede in città, vero che lo sai?-
-Si, tutti gli uomini usciranno di casa per cercarla...-
-Solo questo?-
-No... mio Maestro, si stanno tutti masturbando ferocemente, non possono farne a meno, è l'influenza erogena di questa forma singolarmente unica... venuta dal profondo del cosmo, la città è destinata al disastro!
-Devo... devo trovare qualcosa che possa contrastarla, ho bisogno di pensare, ora vai... ma stai a portata di voce, Sirius. Su vai...-
Mi stendo sulla poltrona e inizio a pensare.
A pensare a te
ti meravigli?
No, vero?
Penso alle tue tette, ai tuoi capezzoli,
e lui si alza…
poi penso alla tua figa
e lui si indurisce
alle tue chiappe
alla valle che le divide
al tuo buco bellissimo del culo
da baciare, da leccare
e lui diventa di marmo
chiudo gli occhi
mi bagno la mano e inizio
accarezzo l’asta...
Il Maestro Placidus sta frugando nella sua mente, ma ha difficoltà a trovare quello che cerca, è qualcosa di sentito narrare molti lustri precedenti al momento attuale e i suoi ricordi sono infiniti ma non sempre ordinati.
Chi era quella entità?
E fra quali case era destinato a stare? Deve... deve continuare a stimolare la sua memoria...
...dolcemente con la mano
lo scopro e tiro la pelle a fondo
la mano accarezza la cappella
è liscia e asciutta
bagno ancora la mano
e la passo sulla corona
accarezzo sotto il filetto
che tiene ancorata la pelle del prepuzio al glande
si il frenulo
questo è un punto di grande piacere
qui godo quando ci passi la tua lingua
eccome!
mi vedo in ginocchio davanti a te mentre te la lecco
e la mia mano parte
dapprima lentamente
copro completamente la cappella e la scopro
vedo la tua figa e impazzisco
ora i movimenti su e giù diventano più veloci
sempre più veloci
la mano non si vede neanche più muoversi da tanto è veloce
e il piacere inizia a montare
alcune gocce di liquido precoitale escono
l’asta si indurisce ancora
la cappella diventa violacea
i coglioni duri come noci
l'altra mano li accarezza
li stringe
poi accarezza il tratto del perineo
raggiunge il mio buco fra le natiche e lo accarezza
spinge e lo penetra
e finalmente...
No.
Non voglio godere troppo velocemente
stringo forte la base dell'asta
interrompo l'orgasmo
e ricomincio
nuovamente piano
nuovamente forte...
Il Maestro Placidus ora ha una certezza!
E' sicuro che centri Jupiter! Oh si... l'entità è sospesa fra l'influenza di Jupiter, successo e giustizia, con quella del suo passaggio in Acquarius, che porta disordine nel mese di dicembre! Cioè una situazione non sempre di segno favorevole. Ma come chiamare in aiuto quell'entità? Per contrastare quella che sta torturando tutti gli uomini della città?
Che nome aveva?
E quali atti propiziatori doveva compiere?
Doveva impegnare di più la sua mente!
Cercare e cercare ancora...
...e finalmente lascio
iniziare il fuoco d'artificio
scintille
fiamme
una esplosione
e sento
vedo gli schizzi partire
pesanti getti sborra...
Su Maestro Placidus!
Sforza la tua mente fenomenale! Leva quanto ingombra, devi... devi arrivare a quel nome, l'entità che possa contrastare l'influenza di Apoljon! Lascia libera una via, uno spiraglio nella tua mente nel quale il nome possa manifestarsi!
Libera la mente... liberala!
Eccola... Eccola!
Una traccia... una cascata di lettere e vocali e il nome si forma...
MALPHAS!
...calda grigiastra che esce con forza
ripetuti schizzi
tre, quattro... cinque
e poi un rigagnolo che esce lentamente
oh, si sono venuto
sono venuto
per te
si, questo è il tuo cazzo
un cazzo vissuto
reduce da mille battaglie...
Ora l'impegno è far intervenire Malphas per rendere innocua Apoljon e riportarsela nelle profondità del cosmo, per questo si industria il Maestro Placidus.
Usa le sue formule magiche, le invocazioni, le preghiere...
e continua... continua...
...ma ora è al tuo servizio
vuole essere baciato
leccato da te
vuole tutti i tuoi paradisi
la bocca
la figa
e il tuo culo...
...Lo sente, Malphas! Reagisce... si muove, il suo arrivo è istantaneo, la mente del Maestro Placidus vibra, è un torrente di pensieri e esortazioni, un torrente di lava di color bianco, incandescente, è stanchissimo, sfinito ma non può smettere.
Non ora... non ora!
qui… vuole entrarti dentro
fino a sbattere i lombi
contro le tue natiche sontuose
vuole goderti tutta
Uhm...
vuole entrare
e fotterti fino a morire…
-... Sirius!-
-Comandi... Maestro Placidus...-
-Fai un giro in città... e dimmi la situazione, una cosa veloce! Sbrigati!-
Un frullio d'ali e il grosso gufo lascia la sala, per tornare qualche tempo dopo.
-La città è tornata nella più assoluta normalità, Maestro! Gli uomini sono nelle loro case, già hanno scordato l'immensa eccitazione provata, la pazza masturbazione, magari... stanno facendo sesso con le proprie donne? Se si... fra nove mesi avremo un picco di natalità...-
-Che non è mai un male... mio caro Sirius! Ora... possiamo riposare anche noi, gustare un attimo la soddisfazione di un intervento indovinato.-
-Nessun dubbio in questo... Gran Maestro!-
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