mercoledì 17 aprile 2019

LO STRANO CASO DELLA DONNA CHE SOSTENEVA ESSERE CATALINA LASA. (fine)

femme libanaise
Mi piacerebbe saltare alla conclusione e farla finita, ma capisco che volete sapere ma almeno fatemi tralasciare che è successo fino al momento nel quale Juan o meglio il corpo della ragazza è disteso mollemente sul divano, mostra le cosce… che davvero non sono male.
Catalina è nervosa e vorrebbe affrettare le cose, la prego di calmarsi e passo a chiedere a Juan inizialmente cose senza molta importanza. 
Parliamo della sua infanzia e adolescenza, di chi ha sposato e di come era rimasto vedovo la prima volta. Voglio arrivare a capire perché ha dovuto prendere sembianze femminili.
Catalina mi tira per la camicia.
-Chiedigli… se mi ha tradito dopo la mia morte. Su fallo… chiediglielo!-
Chissà perché sento che questa domanda non dovrei farla? Lo sento a pelle che viene fuori un casino! Ma che posso fare?
-Juan… ascoltami. Sei stato fedele a Catalina, vero? Dopo che ti ha lasciato solo morendo? Vero di si?-
Juan si contorce… balbetta parole a me incomprensibili. 
Ma Catalina sbotta inferocita.
-Lo sapevo…! Porco… porco…! Non mi sei stato fedele! E so anche con chi hai scopato.. miserabile! Hai scopato con Inez… quella puttana di mia cugina, non è così?-
Ora la vocina che parla per Juan è ancora più debole.
-Non è vero! No… Catalina. Io ti sono stato fedele…-
Bravo Juan… negare sempre! E’ l’unica tattica sempre valida! Bravissimo!
-Che porco sei! Ora sai che faccio? Ti faccio fottere da lui…-
Lui… sarei io? Sembra di si.
L’urlo di Juan…
-Noooooo…! Non voglio sentire un cazzo dentro… mi fa senso!-
Il suo corpo, cioè quello della ragazza, si sta torcendo spasmodicamente e l’orlo del vestitino che indossa sale… sale. 
Scopre la fine delle belle cosce e delle culottes che più trasparenti non potrebbero essere.
Ma che cazzo combini… Juan? 
E’ la maniera di girare conciati così?
Catalina mi si è messa in ginocchio fra le gambe e mi sta succhiando, appena constata che rispondo bene al suo trattamento si stacca.
-Continua a menarti… tienilo duro così, ora te lo preparo io. Voglio che t’inculi questo porco… tu guardaci…!-
Che richiesta!
Come potrei comunque distogliere lo sguardo da loro? Mentre la spoglia e si spoglia a sua volta? Mentre accarezza il corpo snello e seducente della ragazzina? 
Guardo la sua bocca scivolare lungo il corpo inarcato, fermarsi sul seno e succhiare avida i capezzoli mentre tiene le coppe con le mani.
Bellissime…!
E il culo di Catalina? 
Che mi si mostra completamente? Faccio per accarezzarlo ma lei svicola… vuole che prenda quello di Juan.
Ora la sta baciando fra le cosce, che splendida visione! 
La lecca fino a farla godere, vedo il corpo inarcarsi e tendersi come un arco e subito dopo l’urlo liberatorio dell’orgasmo!
Ora la gira, le apre le natiche e mi mostra il splendido fiore leggermente ambrato, lo stuzzica, ci appoggia la bocca per bagnarlo bene ci gioca con le sue dita.
-Lo vuoi? Lo vuoi… porco? E’ ancora vergine qui… sei il primo…-
Mi alzo e mi avvicino.
La dispone in ginocchio sul divano, pronta, lei mette la sua testa fra le cosce e inizia a succhiarle la figa, è lei che mi prende in mano il cazzo duro e lo avvicina al fiore in attesa.
Un po’ di lavoro, spinte decise… e sento il suo fiore cedere, aprirsi ed accettarmi. 
Ho dentro la cappella, la ritiro e la rimetto più volte. Ora posso affondare tutto, tutto dentro fino al pelo. Il mio ventre sbatte contro le sue natiche. Prendo a fotterla con forza.
Ecco l’attimo che mi frega. 
Il culo femminile è la mia debolezza. 
Non l’unica veramente. Subisco un po’ tutto in fatto di sesso.
Succede che io disteso con Catalina impalata, Juan… ma si questo suo corpo femminile mi si mette seduto sulla faccia, appoggia proprio la sua figa grondante sulla bocca e strofina.
Catalina mentre si alza e si abbassa mi dice.
-Apri la bocca… spalancala! Succhia dai… mettici dentro la lingua… fai come se lei stesse per pisciarti in bocca…-
Lo faccio e vorrei che lo facesse davvero. 
Che davvero mi facesse bere la sua pioggia dorata, calda e salata!
Ecco l’attimo che aspettavano!
Loro…! Infami!
Catalina grida…
-Ora Juan… ora! ORA! Entra in lui! Lascia questo corpo ed entra nel suo… ORA!-
Non riesco a reagire, non faccio proprio a tempo, un attimo dopo sento una stranissima sensazione come di essere invaso internamente da qualcosa o qualcuno.
E’ Juan che entra in me.
Catalina… puttana!
PUTTANA!
Era questo il loro gioco.
Perché continuo, erroneamente, a sottovalutare l’intelligenza femminile?
E la loro perfidia?
Ora Juan è dentro di me, il fatto è che sono cosciente mentre il mio corpo gli appartiene. 
Quello che mi disturba tremendamente è questo loro continuo cercarsi, baciarsi, abbracciarsi. 
Ma cazzo! Si diranno mille volte al giorno che si amano.
Che palle! E’ una cosa talmente insulsa!
Il fatto che scopino come ricci non mi urta, è come se partecipassi anch'io perché provo i suoi stessi orgasmi, quelli di Juan intendo.
Lavorando nel suo cervello ho convinto Juan a scopare la ragazzina, lo facciamo quando Catalina è assente. 
E’ proprio puttana anche quella. 
Altro che quell'aspetto da santarellina. 
Ho riscontrato che ora io e Juan assieme duriamo molto ma molto di più che singolarmente!
Ora sto convincendolo a telefonare alla mia amica che già conoscete, ho delle speranze, solo lei può tirarmi fuori da questa tragica situazione.
Insisto e insisto…
- Dai Juan… è una magnifica donna e sa scopare da dio. Dai… telefonale… e andiamo a scopare!-

Se sono riuscito alla fine a salvarmi? Tranquille, la risposta è SI… ma al solito questa è un’altra storia.


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