Mi
piacerebbe saltare alla conclusione e farla finita, ma capisco che
volete sapere ma almeno fatemi tralasciare che è successo fino al
momento nel quale Juan o meglio il corpo della ragazza è disteso
mollemente sul divano, mostra le cosce… che davvero non sono male.
Catalina
è nervosa e vorrebbe affrettare le cose, la prego di calmarsi e
passo a chiedere a Juan inizialmente cose senza molta importanza.
Parliamo della sua infanzia e adolescenza, di chi ha sposato e di
come era rimasto vedovo la prima volta. Voglio arrivare a capire
perché ha dovuto prendere sembianze femminili.
Catalina
mi tira per la camicia.
-Chiedigli…
se mi ha tradito dopo la mia morte. Su fallo… chiediglielo!-
Chissà
perché sento che questa domanda non dovrei farla? Lo sento a pelle
che viene fuori un casino! Ma che posso fare?
-Juan…
ascoltami. Sei stato fedele a Catalina, vero? Dopo che ti ha lasciato
solo morendo? Vero di si?-
Juan
si contorce… balbetta parole a me incomprensibili.
Ma Catalina
sbotta inferocita.
-Lo
sapevo…! Porco… porco…! Non mi sei stato fedele! E so anche con
chi hai scopato.. miserabile! Hai scopato con Inez… quella puttana
di mia cugina, non è così?-
Ora
la vocina che parla per Juan è ancora più debole.
-Non
è vero! No… Catalina. Io ti sono stato fedele…-
Bravo
Juan… negare sempre! E’ l’unica tattica sempre valida!
Bravissimo!
-Che
porco sei! Ora sai che faccio? Ti faccio fottere da lui…-
Lui…
sarei io? Sembra di si.
L’urlo
di Juan…
-Noooooo…!
Non voglio sentire un cazzo dentro… mi fa senso!-
Il
suo corpo, cioè quello della ragazza, si sta torcendo
spasmodicamente e l’orlo del vestitino che indossa sale… sale.
Scopre la fine delle belle cosce e delle culottes che più
trasparenti non potrebbero essere.
Ma
che cazzo combini… Juan?
E’ la maniera di girare conciati così?
Catalina
mi si è messa in ginocchio fra le gambe e mi sta succhiando, appena
constata che rispondo bene al suo trattamento si stacca.
-Continua
a menarti… tienilo duro così, ora te lo preparo io. Voglio che t’inculi questo porco… tu guardaci…!-
Che
richiesta!
Come
potrei comunque distogliere lo sguardo da loro? Mentre la spoglia e
si spoglia a sua volta? Mentre accarezza il corpo snello e seducente
della ragazzina?
Guardo la sua bocca scivolare lungo il corpo
inarcato, fermarsi sul seno e succhiare avida i capezzoli mentre
tiene le coppe con le mani.
Bellissime…!
E
il culo di Catalina?
Che mi si mostra completamente? Faccio per
accarezzarlo ma lei svicola… vuole che prenda quello di Juan.
Ora
la sta baciando fra le cosce, che splendida visione!
La lecca fino a
farla godere, vedo il corpo inarcarsi e tendersi come un arco e
subito dopo l’urlo liberatorio dell’orgasmo!
Ora
la gira, le apre le natiche e mi mostra il splendido fiore
leggermente ambrato, lo stuzzica, ci appoggia la bocca per bagnarlo
bene ci gioca con le sue dita.
-Lo
vuoi? Lo vuoi… porco? E’ ancora vergine qui… sei il primo…-
Mi
alzo e mi avvicino.
La
dispone in ginocchio sul divano, pronta, lei mette la sua testa fra
le cosce e inizia a succhiarle la figa, è lei che mi prende in mano
il cazzo duro e lo avvicina al fiore in attesa.
Un
po’ di lavoro, spinte decise… e sento il suo fiore cedere,
aprirsi ed accettarmi.
Ho dentro la cappella, la ritiro e la rimetto
più volte. Ora posso affondare tutto, tutto dentro fino al pelo. Il
mio ventre sbatte contro le sue natiche. Prendo a fotterla con forza.
Ecco
l’attimo che mi frega.
Il culo femminile è la mia debolezza.
Non
l’unica veramente. Subisco un po’ tutto in fatto di sesso.
Succede
che io disteso con Catalina impalata, Juan… ma si questo suo corpo
femminile mi si mette seduto sulla faccia, appoggia proprio la sua
figa grondante sulla bocca e strofina.
Catalina
mentre si alza e si abbassa mi dice.
-Apri
la bocca… spalancala! Succhia dai… mettici dentro la lingua…
fai come se lei stesse per pisciarti in bocca…-
Lo
faccio e vorrei che lo facesse davvero.
Che davvero mi facesse bere
la sua pioggia dorata, calda e salata!
Ecco
l’attimo che aspettavano!
Loro…!
Infami!
Catalina
grida…
-Ora
Juan… ora! ORA! Entra in lui! Lascia questo corpo ed entra nel suo…
ORA!-
Non
riesco a reagire, non faccio proprio a tempo, un attimo dopo sento
una stranissima sensazione come di essere invaso internamente da
qualcosa o qualcuno.
E’
Juan che entra in me.
Catalina…
puttana!
PUTTANA!
Era
questo il loro gioco.
Perché
continuo, erroneamente, a sottovalutare l’intelligenza femminile?
E
la loro perfidia?
Ora
Juan è dentro di me, il fatto è che sono cosciente mentre il mio
corpo gli appartiene.
Quello che mi disturba tremendamente è questo
loro continuo cercarsi, baciarsi, abbracciarsi.
Ma cazzo! Si diranno
mille volte al giorno che si amano.
Che
palle! E’ una cosa talmente insulsa!
Il
fatto che scopino come ricci non mi urta, è come se partecipassi anch'io perché provo i suoi stessi orgasmi, quelli di Juan
intendo.
Lavorando
nel suo cervello ho convinto Juan a scopare la ragazzina, lo facciamo
quando Catalina è assente.
E’ proprio puttana anche quella.
Altro
che quell'aspetto da santarellina.
Ho riscontrato che ora io e Juan
assieme duriamo molto ma molto di più che singolarmente!
Ora
sto convincendolo a telefonare alla mia amica che già conoscete, ho
delle speranze, solo lei può tirarmi fuori da questa tragica
situazione.
Insisto
e insisto…
-
Dai Juan… è una magnifica donna e sa scopare da dio. Dai…
telefonale… e andiamo a scopare!-
Se
sono riuscito alla fine a salvarmi? Tranquille, la risposta è SI…
ma al solito questa è un’altra storia.
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