Fameni Leporini
Rouen
– Un Carnevale, un anno a caso fra il 1500 e il 1550.
Aprono il corteo quattro uomini, un papa, un
imperatore, un re e un folle. Si lanciano un pallone che rappresenta
il mondo e che prendono a calci..: “IN MODO CHE NELLE LORO MANI
ESSO.. IL MONDO.. ABBIA PARECCHIO A SOFFRIRE..”
Il corteo è diretto verso il Tribunale dei
Minchioni che esercita il suo arbitrio nei giorni di grasso. Esso
sostituisce i tribunali ordinari della città in questi giorni di
pazzia collettiva.
Nel corteo i ceti sociali sono mescolati uno con
l’altro mentre seguono due giganti di vimini raffiguranti un uomo e
una donna che nella piazza vengono distesi uno sopra l’altra e
raffigurano un gigantesco amplesso fra le risate e i palpeggiamenti
generali. Non c’è donna che si nega, anzi le più ubriache vanno
loro a tastare la zona del pube dei giovani.
Sfilano carri.. quello che trasporta “i folli”
che danzano e fanno ridere gli spettatori, il carro dei “cornuti”
che rappresenta la folta schiera di uomini famosi e no che hanno in
comune l’essere stati messi in ridicolo dalle proprie mogli, poi
ancora.. “i Balordi di Amiens”, “gli Orridi di Cambrai”, “I
Diavoli di Digione” e “l’Abbazia del Malgoverno”..
I Giudici del Tribunale dei Minchioni, hanno dato
disposizione che nei giorni di grasso i giovani nascosti dalle
maschere hanno il diritto: “di studiare e mettere a profitto l’arte
di amare” così che possa avvenire l’iniziazione dei maschi alla
sessualità, una specie di apprendistato al matrimonio. Le donne
della città sono avvisate, devono collaborare..
Si notano gruppetti che si imboscano nei vicoli,
donne che rispondono agli inviti dei giovani.. e che tornano rosse in
viso e con le vesti in disordine, per poi accettare nuovi compagni e
tornare a scomparire..
Sfila ancora L’Abate dei Minchioni seguito dal
Patriarca dei Sifilitici, da personaggi allegorici: La Chiesa, il
Lavoro, il Rischio, la Dissimulazione. E infine Madre Follia.. che fa
la gara di pernacchie con i suoi figli.. i Piccoli Pazzi.
Dopo il rogo dei due giganti di vimini viene
allestito il Tribunale. E’ presieduto dal Signore del Carnevale
assistito dal Re degli Scapoli, dal Re della Gioventù e dalla
Regina delle Giovani Spose, quelle appena maritate, per intenderci,
che ancora non hanno figli.
Il Tribunale esamina il caso di una donna, una
giovane donna.. bella e procace che viene a lamentarsi perché il
marito non le dà modo di soddisfare la sua essenza di femmina.. si
sottrae e manca al suo legittimo “diritto di essere saziata..”.
Un urlo di disapprovazione sale dalla folla e
appena cessato.. un giovane grida:
-CORNUTO.. meriti le corna!-
Il Signore del Carnevale batte con forza la sua
mazza sul tavolo improvvisato che ha davanti.
-SILENZIO.. branco di fannulloni senza Dio nè
patria! Dò la parola alla nostra concittadina che ci dirà di cosa
si lamenta..-
-Mi lamento.. si! Una donna deve essere
soddisfatta.. ne ha il diritto! Non mi basta.. mi accende e non
riesce a spegnere l’incendio che mi procura! Arriva ed è sempre
stanco! Ma vi sembrano tette da trascurare queste?-
Porta le mani sotto il seno e soppesa le grosse
mammelle e fa come a donarle ai presenti, i quali.. urlano:
-NOOOO.. non deve trascurartele.. Faccele vedere..
Mostra quelle poppe!-
La donna si rivolge al tavolo dei Giudici..
-Posso..?-
-Certo che puoi!! DEVI! Portate da bere a questa
femmina..!-
Dopo aver vuotato una coppa di vino, la donna
denuda il seno opulento, grosso e bianco con capezzoli e areole
rosate, provoca le grida di approvazione dei maschi presenti.
-Il culo.. mostraci il culo! Lo doni al cornuto?-
-NON LO VUOLE! Fa troppa fatica dice..-
Si volta e alza le gonne e mostra un deretano
opulento causando un mormorio di approvazione entusiastica nei
giovani presenti!
-E’ proprio vero! Chi ha denti non sa mangiare..
Dallo a noi il tuo culo!-
La donna lo muove sensualmente e l’approvazione
diventa parossistica.
Il Signore del Carnevale Batte nuovamente lo
scettro sul tavolo.
-Sentiamo il.. cornu.. il MARITO..!-
-Io faccio il possibile.. tutti i giorni..-
Ma viene interrotto dal boato del pubblico..
-CORNUTOOOOOO…!-
Il Giudice..
-SILENZIOOOOOO! Dobbiamo sentire un esperto per
confrontare l’appetito sessuale dell’uomo e della donna.. Diamo
la parola a Messer Cannella..-
Messer Cannella.. il più grande puttaniere della
città, era quanto di più dissoluto esistesse. Era l’esperto della
Consorteria dei Minchioni. Aveva fama di avere una verga fuori misura
e questo lo rendeva molto ma molto appetito dalle donne della città.
Tante lo avevano provato ed erano rimaste soddisfatte!
Messer Cannella, con alterigia, si porta al centro
del piccolo spiazzo e si avvicina alla procace donna che esige
giustizia.. Le s’inchina davanti e mostra apprezzamento per la sua
bellezza.
-Grazie alla mia competenza di puttaniere.. dico
che questa donna ha tutte le ragioni per essere insoddisfatta.. ma
non è colpa del marito. E’ noto che l’uomo in genere..
specialmente con la moglie.. più di una non ne fa! Ma la donna? La
donna rimane insoddisfatta! Freme ancora tutta e le sembra di aver
gustato solo l’antipasto e chiede ora la pietanza forte! Vorrebbe
godere fino a non potersi più alzare dal giaciglio, oppure vuole
essere presa su ogni mobile di casa, contro le pareti.. per terra, in
stalla o in cortile. La sua natura è insoddisfatta.
Ora il mio giudizio d’esperto è il seguente..
OGNI DONNA DELLA CITTA’ HA IL DIRITTO DI AVERE UNO O DUE AMANTI CHE
LA SODDISFINO COMPLETAMENTE.. ma consiglio la discrezione affinché
nessuno abbia a dire che sia una sgualdrina pubblica.. ma solo una
privata..-
Il parere di Messer Cannella ottiene il massimo
dei consensi. Ora sono le donne presenti le più scalmanate
nell’applaudire.
-SILENZIOOOOOO…! Ora ci riuniamo brevemente per
la sentenza..-
Un breve conciliabolo fra i Giudici e poi la
sentenza..
-Questi giudici sono pienamente d’accordo con il
parere di Messer Grossa Verga.. uhmm.. Messer Cannella.. LE DONNE
DELLA CITTA’.. NESSUNA ESCLUSA, E CON CIO’ SI INTENDE ANCHE LE
SUORE DEL CONVENTO DEVONO AVERE PIU’ AMANTI AFFINCHE’ POSSANO
ESSERE SODDISFATTE.. Ora una domanda.. chi si propone alla nostra
graziosa concittadina come amante?-
-IO.. IO.. IO.. IOOOOOOO..–
Mille sono i maschi che si propongono e la donna
si ritiene in grado di soddisfarli tutti, uno dopo l’altro. Ma per
primo vuole Messer Grossa Verga che già le ha messo le mani sotto la
gonna e la sta toccando fra le cosce.. se lo vuole portare nel primo
vicolo, appoggiarsi alla parete con le mani e dargli il premio per il
suo intervento..
Il marito? E chi se ne importa dei mariti a
Carnevale? I mariti sono dei problemi.. cosa da affrontare in tempi
di Quaresima!
Nota dell’autore..?
Non solo fantasia.. eh? Tutto questo ha un fondo
di verità.
Il carnevale? Certo che nel corso degli anni la
chiesa, ipocrita e liberticida, ha di molto limitato il fenomeno
iniziale del carnevale. Quel mondo al contrario che era sempre più
critico nei confronti del mondo cosiddetto “normale” e che
fungeva da valvola di sicurezza, in antagonismo con quello legato a
pastoie di convenzionalità e privo di quella salutare pazzia che fa
degli estemporanei eccessi la possibilità di guarire dal “mal di
vivere”..
Critiche e accuse di paganesimo e immoralità..?
Ma noi.. pazzi.. andavamo in maschera pochi giorni all’anno e voi?
Voi lo siete sempre stati travestiti.. da persone furbescamente
perbene!
Firmato: Un pazzo..
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