martedì 31 luglio 2018
lunedì 30 luglio 2018
domenica 29 luglio 2018
IL MONDO DI TESS-. Racconto completo in formato PDF.
IL
MONDO
DI
TESS
RACCONTO
EROTICO
DI
TIBET
LIBERO.
sabato 28 luglio 2018
INCESTO
-Oggi
ho commesso una grave scorrettezza nei tuoi confronti...-
Le
dice mentre sparecchia il tavolo dove hanno appena cenato e mette
tutto nella lavastoviglie.
E'
nel loro accordo di convivenza, quando cenano assieme lui cucina e
poi sistema... e lei? Provvede alla spesa.
-Davvero?
Non è da te... su dimmi cosa hai combinato, sicuro che ti
perdonerò?-
-Davvero
non lo so, potevo anche star zitto... ma è qualcosa che mi ha
impressionato, ho voglia di parlarne con te...-
-Ora
mi hai incuriosito... su sputa il rospo. Che è successo?-
-Oggi
avevo necessità di prendere una misura, sai per quel ripiano nella
mia camera? E non avevo preso il metro... per evitare perdita di
tempo mi sono ricordato che hai un metro da sarta nel tuo cestino, mi
spiace... sono entrato in camera tua, ho aperto il cestino e ho
trovato...-
-E
hai trovato...?-
-Il
tuo vibratore...-
-Ah...
bello grosso... eh? Si chiama Furia. E allora?-
-Non
lo so, mi ha fatto pensare a come siamo stupidi noi uomini, dividiamo
in categorie le donne, in generale dico, puttane e preda libera tutte
quelle fuori della famiglia e madonne da santificare quelle di
casa... non ti ho mai collegata al sesso...-
-Che
stronzata! Un uomo intelligente come te che si perde in questa
sciocche generalizzazioni, rispondi a una mia domanda?-
-Certo
che si...-
-Tu
ti masturbi, vero o no?-
-Si...
certo che si...-
-E
io? Non dovrei?-
-E'
stupido ma non ci ho mai pensato...-
-Ebbene...
ti tranquillizzo, mi masturbo... uso quel bel vibratore, me lo metto
in fica... a volte anche nel culo! E non sono una santa, non lo cerco
ma se trovassi un bel cazzo da scopare senza problemi...
complicazioni, lo farei. E allora... che dici?-
-Sono
uno stupido, si sa che i luoghi comuni che infarciscono la nostra
bigotta mentalità sono i più radicati e difficili da sfatare...
scusami...-
-Non
me la stai ancora raccontando giusta, vero? C'è ancora qualcosa che
già intuisco... hai iniziato tu... parla chiaro...-
-Oh...
bé... insomma...-
-Capito!
Vuoi che lo dica io? Hai visto il vibratore e uhhhh...! Via di
pensieri ardenti! Ma se vuole godere perché non proporle di farlo
con me? Con il mio di cazzo? Vero e pulsante? Vero o no?-
-Accidenti
a me... più o meno. Mi spiace molto... meglio che vada nella mia
stanza... in castigo!-
Poco
dopo è lei che bussa leggermente ed entra...
-Scusami
anche tu, sono stata impulsiva e volgare...-
-Ho
iniziato io a sbagliare, la tua è tutta difesa... legittima...-
-Sai
cosa mi manca di più? Lo vuoi proprio sapere? Lo uso spesso il
vibratore e non mi soddisfa, godo di diversi orgasmi ma non riesce a
calmarmi. Mi manca... lo sperma dell'uomo! Dio si! Lo sperma in fica,
sul corpo, in bocca!! La sborra!-
-Non
sappiamo molto di noi anche se viviamo sotto lo stesso tetto, ma non
hai nessuno?-
-Dopo
la morte di lui, mi sono dedicata pienamente alla professione e ho
avuto tre uomini... ma non funzionava con nessuno di loro, non andava
neanche a letto, non c'era simbiosi... non raggiungevo neanche
l'orgasmo, ho scelto il vibratore...-
-E
pensare che sei bellissima...-
-Oddio!
Esageri... sono permanentemente in dieta, sono sovrappeso.-
-Chili
splendidamente distribuiti... sei fica!-
-Mi
acceso un falò dentro, sappilo. Ti faccio una domanda intima e
sfacciata ma hai iniziato tu...-
-Vai...-
-L'ultima
volta che ho visto te nudo eri bambino, avevi un cazzetto che neanche
si vedeva... ora come è? In proporzione al vibratore… dico...-
-Più
o meno...-
-Più
o meno? E' importante...-
-Più...-
-Sincero?-
-Sincero...-
-Mi
hai messo un tarlo nella mente che sta lavorando, prima sono andata
in bagno e seduta stavo quasi per masturbarmi... proposta...
proviamo...-
-Uhm...
proviamo come...?-
-Ci
spogliamo, nudi tutti e due... voglio succhiarti il cazzo fino a
farti godere, voglio bere il tuo succo, il tuo sperma... la tua
sborra!
E
poi? Se mi soddisfa... dipende da me sola, continuiamo e avrai
tutto... fica e culo... tutta la notte se ce la fai, altrimenti?
Smettiamo e non se ne parla più... d'accordo? Spogliati, fammelo
vedere...-
-Spogliati
anche tu...-
-Uhm...
che bel cazzo hai! Hai detto il vero... ora dammelo...-
La
mattina dopo...
-Sai
il momento più bello? Il tuo nel culo che sborrava e sborrava e io
che mi lavoravo con Furia... dio se ho goduto... e ancora...
ancora... e bere la tua sborra! Adoro la tua sborra!!-
-Adorerò
il tuo culo ogni giorno. Mi inginocchierò davanti a lui e lo
adorerò... “Il tuo culo sarà il mio dio... e il mio cazzo il suo
profeta...!”-
-Pazzo!
Non uccidiamoci ora! Stasera? -
-Stasera...
e stanotte... e domani sera... e ancora...-
-Che
bel cazzo hai...-
-E
tu che bel culo... anzi... che bel culone...-
venerdì 27 luglio 2018
CHE BELLO QUESTO!
Lo ribloggo...
#dallapartedelletroie
Ho ripreso tante ragazze. Le ho fotografate. Sono stato ripreso. Sono stato fotografato.
Sono stato un fidanzato e una troia. Ho tradito e sono stato tradito.
E come me, tanti miei amici e amiche.
Se domani uscisse una mia foto o un mio video e diventasse virale e generasse meme scherzosi, non ne sarei contento ma lo metterei nella casella “sapevi che poteva capitare”.
Il problema non è scopare. Il problema non è farsi dei video. Il problema non è essere madonna o puttana. Il problema non è il web e i social. Il problema non è nemmeno scherzarci sopra.
Il problema siete voi che giudicate.
Sono stato un fidanzato e una troia. Ho tradito e sono stato tradito.
E come me, tanti miei amici e amiche.
Se domani uscisse una mia foto o un mio video e diventasse virale e generasse meme scherzosi, non ne sarei contento ma lo metterei nella casella “sapevi che poteva capitare”.
Il problema non è scopare. Il problema non è farsi dei video. Il problema non è essere madonna o puttana. Il problema non è il web e i social. Il problema non è nemmeno scherzarci sopra.
Il problema siete voi che giudicate.
E IO FRA DI VOI...
(breve
racconto ispirato da uno spunto trovato in rete… lei è una donna,
come capirete.)
Il
mio uomo potrebbe entrare nella speciale classifica riservata ai
porci.
Mi
usa per la sua libidine. Mi da ai suoi amici. Mi fa scopare da loro.
No…
sbaglio, sono impropri i termini “ mi usa”, dato che io sono
consenziente, non mi sottraggo al gioco come potrei, forse come
dovrei, ma partecipo, anzi sono parte attiva.
No,
forse sono io che uso lui, per la mia di libidine.
Per
il mio di piacere.
Forse
dovrei entrare io nella speciale classifica delle puttane.
Sono
puttana.
Godo
di ciò. Mi piace esserlo, non vorrei nulla di diverso da quello che
vivo.
Qualche
giorno fa eravamo ospiti di una coppia a casa loro. Loro due, il mio
uomo e il nostro ospite evidentemente volevano la stessa cosa,
dovevano essere già parlati, avevano definito le loro posizioni dato
che appena seduti al tavolo per l’aperitivo ho sentito una mano
accarezzarmi la coscia, risalire dal ginocchio, arrivare all’inguine,
premere insistente.
Ho
aperto le gambe, ho mostrato la mia disponibilità mentre tenevo gli
occhi incollati a quelli del mio uomo che sorrideva, il porco sapeva
cosa l’altro mi stava facendo.
Era
lui l’artefice di tutto.
Il
mio regista… lo amo di più quando è così.
Ho
lasciato fare, la mano era calda e sapiente, accarezzava nel punto
giusto e faceva scattare gli stimoli giusti.
Appena
sua moglie ha preso temporaneamente congedo per recarsi in cucina, ho
chiesto di potermi lavare le mani.
Il
mio uomo, il mio porco ha invitato il nostro ospite a mostrarmi la
strada.
Il
bagno è grande, bianco, molto convenzionale, non mi piace, rilevo
mentre entro con lui a seguito.
Lui
entra con me e chiude la porta.
Sono
davanti al lavabo e mi insapono le mani e sento le sue di mani su di
me. Il mio cervello gode e coinvolge la mia figa.
Apro
le gambe quel che basta.
Lui
mi sposta il fondo degli slip, sente il mio bagnato.
Sono
oscena quando sono in queste condizioni, non ho difesa. Non voglio
averne.
E’
esperto, non tituba, non perde tempo, la sua mano mi apre, mi strizza
il clito e poi inserisce due dita e spinge forte, strofina, il suo
pollice mi tocca l’ano, prepotente, entra.
Un
cascata di piacere mi sconvolge, mi mordo le labbra per non gridare,
gemo solo, silenziosamente, mi accorgo che sono aggrappata con le
mani al bordo del lavabo.
Ho
gli occhi chiusi, l’orgasmo è stato traditore, mi ha preso senza
preavviso.
Lui
mi lascia, lascia il bagno, io mi ricompongo e li raggiungo.
Noto
l’atteggiamento soddisfatto del mio uomo.
Gli
faccio la lingua, non voglio essere così prevedibile. Cazzo!
Sa
già in anticipo come reagirò ad ogni sua provocazione.
Sul
tardi al rientro a casa, in macchina, mi tocca, lì dove mi aveva
toccato l’altro.
Mi
chiede come è stato.
Soddisfacente
rispondo… odio dar troppo piacere al suo ego smisurato.
Scopami
tu… penso… sbattimi.
Scopami…
fammi godere come sai fare tu.
Lo
fa.
Pienamente.
E’
eccitato, il suo cazzo è una sbarra di carne calda e trepidante di
desiderio.
Prima
di abbandonarci al sonno mi informa.
Domani
domenica, lui… quello che mi ha messo la mano in figa, domani sarà
solo per tre ore.
Lei
porta i bambini ad una festa di compleanno. Noi lo raggiungiamo.
Scopiamo con lui.
Mi
addormento pensando a come sarà…
Entriamo,
mi bacia. Non voglio il bacio in bocca, lo dirotto vicino sulla
guancia.
La
bocca è solo sua. In bocca posso e voglio avere solo il tuo cazzo.
Non
usiamo il letto coniugale come mi sarebbe piaciuto. Ma il semplice
divano. Sono fra loro quando mi spogliano.
Sento
le loro verghe divenute dure.
Io
fra di voi… penso…
Vi
voglio ambedue… penso…
Il
cazzo del mio ospite è largo, non molto lungo. Largo, scoperto…
scuro.
La
mia figa è stretta e lui fa fatica a trovare il modo di penetrarmi.
Soffro ma tutto quello sfregare mi fa godere, poi entra e da questo
momento è tutto facile, tutto soddisfacente.
Il
mio uomo è seduto e mi guarda.
Mi
sorride.
Adora
il mio modo di godere.
Poi…
proprio mentre l’altro mi sta sbattendo da animale, con colpi forti
che mi alzano, si spoglia e ci raggiunge.
Ora
ho due cazzi che mi fottono.
Cercano
ogni mio buco, bocca, figa e culo.
Io
non mi rifiuto nulla.
Voglio
troppo quello che vogliono loro.
Mi
scopano assieme e a turno.
Mi
scopano la figa e il culo.
La
bocca.
Mi
fanno male.
Lasciamo
la casa un po’ prima del ritorno della moglie.
Mentre
ci accomiatiamo il nostro ospite mi bacia ed ha modo di bisbigliarmi:
-Voglio
vederti da solo…-
Uomini…
ma quanto siete prevedibili…!
E
il tuo accordo con lui? Con il mio uomo? Non siete amici? Complici?
Porci!
Siete sempre pronti a fottervi le donne.
La
mia risposta è lapidaria.
E’
un no secco.
Io
sono sua. Sono un suo strumento.
Lui
mi usa.
Io
lo uso.
Non
voglio altro per il mio presente.
giovedì 26 luglio 2018
SISSIFICATION...
La sissificazione o femminilizzazione forzata è ancora un aspetto poco conosciuto del mondo BDSM, lei... la donna lo costringe a vestirsi ed ad assumere pose femminili, osservate come è combinato per recarsi al lavoro.
Il suo intento, di lei, è trasformarlo compiutamente in una sissy-maid, una ragazza che fa i lavori domestici.
Ma lui...?
Alla fine è contento, guardate come lei lo premia.
AFFETTIVITÀ' PREDATORIA. (Di Biancacomeillatte)
Un omaggio a Bianca e un
augurio di "buona vita".
-Prego si accomodi.-
-Dove?-
-Dove vuole.-
-Ci sono tre poltrone e
un lettino qui.-
-E allora?-
-E' una specie di test?-
-No. Sono solo tre
poltrone e un lettino. Signor M. la prego si sieda dove vuole. Non
sia nervoso, si accomodi dove pensa di poter essere più a suo agio.-
-Va bene.-
-Dunque Signor M. mi
spieghi perché è qui.-
-Non l'ha letta la mia
cartella?-
-Certo che l'ho letta.
Vorrei che me lo dicesse lei.-
-Sono affetto da un
disturbo psichico.-
-E quale sarebbe?-
-Dottoressa, è lei la
psichiatra.-
-Signor M., senta. Lei
non viene qui per farmi un favore. Le mie sedute costano, e anche
parecchio. Mi assecondi la prego.-
-Come vuole. Mi è stata
diagnosticato un disturbo della personalità.-
-Quale?-
-Lo sa già.-
-Quale Sig. M.?-
-Disturbo narcisistico
di personalità.-
-E si riconosce in
questa diagnosi?-
-Si, in parte.-
-In cosa si riconosce?-
-Sono molto egoista. Amo
stare al centro dell'attenzione. Ho un'affettività di tipo... com'è
che si dice dottoressa?-
-Predatorio?-
-Ecco si, godo nel
predare. Nel ricevere attenzioni, nel sentirmi amato, nel riuscire a
scoparmi una donna, a farla innamorare di me, a trattarla come mi
piace.-
-Questo la rende un
"uomo" Sig. M., non un malato. Mi spieghi dove sta davvero
il problema.-
-Non provo nulla.-
-Nulla riguardo a cosa?-
-Riguardo agli altri.
Nulla. Sono sentimentalmente incapace. Mi piace fare sesso, godo nel
farlo, ma non riesco ad affezionarmi davvero a nessuno. Sono
pienamente soddisfatto solo quando riesco a plasmare una donna come
più mi piace, a renderla dipendente da me, a renderla schiava del
mio desiderio, a farla pensare come pensa la mia testa.. Ma è solo
un attimo, una volta che ottengo il mio scopo tutto è noia.-
-Vuol dirmi che è
incapace di provare empatia nei confronti delle sue partner?-
-Si.-
-Stento a crederci Sig.
M.-
-E' così Dottoressa.-
-E da cosa pensa possa
dipendere questa sua incapacità di provare... diciamo "amore"
verso qualcuno che non sia se stesso? Da un episodio del suo
passato?-
-Non giochi con me
Signora. Ha letto la mia cartella. C'è scritto e non ne voglio
parlare.-
-Va bene, ci lavoreremo.
Perché ha cambiato psichiatra? La seguiva la Dottoressa G. prima,
vero?-
-Si, ma non ha
funzionato... me la sono scopata.-
-Ah-
-E già.-
-Vorrebbe scopare anche
me?-
-Perché me lo chiede?-
-Perché da quando è
entrato Sig. M. lei è in erezione, o sbaglio?-
-No, non sbaglia.-
-Bene, vogliamo
scopare?-
-Cosa?-
-Le ho chiesto se vuole
scopare?-
-Con lei?-
-No, con una delle mie
poltrone... Sig. M. credevo avesse un disturbo di personalità, non
un ritardo mentale. Ha capito la domanda?-
-Si si... certo. Mi sta
dicendo davvero che vuole fare sesso con me?-
La dottoressa smette di
rispondere, lo guarda e aggira la scrivania. Si mette tra le sue
gambe, scalcia via le scarpe e inizia a sbottonarsi la giacca, la
toglie e la lascia cadere per terra, ora le sue mani si muovono sulla
camicetta e in un attimo anche questa finisce sul pavimento. Si sfila
la gonna. Rimane in intimo nero, non porta le calze. E' bella,
giovane. Magra, alta, ma rotonda nei punti giusti.
Ha un profumo raro,
buonissimo, di quelli da ricchi.
Il Sig. M. l'attira
verso di se e le infila la lingua nell'ombelico, le sue mani le
strizzano le natiche, le scostano gli slip. E' bagnata. E' fradicia.
Ora le risalgono il corpo, le tolgo il reggiseno. Lui si alza, le
succhia vorace i capezzoli, le morde i seni. La sbatte violento sulla
scrivania, si sbottona, si tira fuori il membro e in un attimo è
dentro di lei. Lei è stretta, calda. Basterebbe poco per farlo
venire, ma non è quello che vuole lei. No. Lei lo spinge via. Ride.
-Si spogli e si sdrai
sul lettino, la prego Sig. M., mi assecondi.-
E lui lo fa. Si sdraia,
nudo sul cuoio morbido. Lei lo scavalca, ora è nuda anche lei. Si
mette a cavalcioni e prende a muoversi sul pelo ruvido del suo
ventre, del suo petto. Gli strofina la vulva bagnata addosso
aggrappandosi alle sue spalle. Poi si impala. Si impala lenta su
quell'asta di carne dura. Si alza, solo la punta le rimane dentro ma
si riabbassa subito. Di peso, con forza. E poi di nuovo, prima quasi
si sfila e poi gli crolla addosso. Ad ogni colpo di quelle tenere
carni, il Sig. M. sobbalza, gli manca il fiato, ogni colpo gli
trapassa il cervello. Fuori di se l'afferra per le braccia l'avvicina
alla bocca, la morde, la bacia fino a farla sanguinare. Lei continua
a muoversi, ora più frenetica. Spinge i fianchi su e giù fino a
esplodere in un orgasmo animale.
Ma non basta. La
dottoressa vuole di più. Piena di lui si rialza, si sfrega ancora
sul pelo del suo petto e poi gli si siede in faccia. Quasi lo soffoca
tanto è l'impeto di quel gesto. Lui la bacia, la succhia, assapora
il suo sperma mischiato ai liquidi di lei. Gli piace. Lecca, morde e
succhia ancora e lei gode, gode fino a raggiungere di nuovo la cima.
Gode urlando come non ha mai fatto perché lui è bravo, il più
bravo.. le ha già infettato il sangue, le ha già scardinato la
mente, le è già entrato nel cuore... lui è il migliore, lui è un
Dio...
-Sig. M.? Sig. M. mi
sente?
-Si... cosa?
-Le capita spesso di
assentarsi così durante una conversazione?
-Solo quando sono
davanti a una bella donna.-
-Senta Sig. M., le dico
già che non attacca. Risparmi le sue arti amatorie per chi riesce ad
apprezzarle e risponda alla domanda.
-Qual era la domanda?-
-Perché si è rivolto a
me e non ha continuato il suo percorso con la Dottoressa G.?
-Ah... divergenze di
opinione.
-Va bene. Per adesso
direi che basta così. Ci vediamo la prossima settimana prenda
appuntamento con la mia segretaria.-
-Ci conti Dottoressa, ci
conti.-
mercoledì 25 luglio 2018
martedì 24 luglio 2018
UN'ULTIMA VOLTA.
-Non posso credere che me lo stai dicendo così!-
Le urla al telefono.
-Ti sposi...!-
-Non voglio restare sola tutta la vita... -
-Cazzo! E' il tempo che io ho dedicato a te? Alla tua formazione? Io ho forgiato la tua sessualità! Prima di me eri una sciocca donna snob piena di pregiudizi sul sesso!-
Poi sbotta...
-Sei una stupida puttana!-
-Non fraintendermi... mai ho immaginato che tu pensassi a un futuro comune...-
-Infatti! Immaginare che ti sposi come la più squallida e banale delle donne mi fa vomitare! Ti pensavo superiore a queste cose...-
-Lui è un bravo ragazzo... e io lo amo.-
-Ma va fanculo! Ora dimmi che cazzo vuoi...-
-Ti prego... ho amato ogni dolore che mi hai dato, ogni sculacciata, ogni orgasmo... ricordo la nostra ultima volta... pensavo che non avresti mai smesso di frustarmi con la tua cinghia!-
Lui ride.
-Si, ma quanto hai goduto, stupida puttana?-
-Una cosa meravigliosa e intensa. Non c'è alcun dubbio al riguardo.
-Cosa vuoi?-
-Una ultima volta. Voglio una ultima volta con te prima di sposarmi...-
-Sei incredibile...-
Poi ride di nuovo.
-E davvero vuoi farlo? Mi hai fatto tanto incazzare adesso che potrei scuoiarti viva!-
-Oh...-
Lei non riesce a trattenere un gemito.
Silenzio mentre ci pensano entrambi.
-Non posso credere che tu sposi un altro uomo e senza nemmeno chiedermi... eh? Troia! -
-Non pensavo fossi interessato a una relazione normale...-
-Cazzo...! Penso che potrei godermi un'ultima volta con te prima di mandarti definitivamente a fanculo e lasciarti al tuo grazioso piccolo banale ometto con tanti auguri di felicità eterna. Mi fai venir il vomito! Non ti sopporto!-
-Oh si... grazie.-
-Mi stai ringraziando... stupida idiota? Hai vinto tu? Ho intenzione di rilasciare tutta la mia frustrazione su di te. Non ci saranno limiti questa volta!-
-Ma...-
-Mi hai sentito! Si o no?-
-Si...-
-Se vuoi un'ultima volta con me, abuserò il tuo corpo come lo riterrò opportuno. Quindi è meglio che tu ci pensi a questo. Ti darò una safeword. Se la usi, tutto si ferma e ti butto in strada e non mi vedi più. È chiaro?-
-Nessun limite?-
Chiede lei.
-Nessuno!!! Tutto quello che voglio lo farò. Posso assicurarti che il tuo culo sarà davvero disastrato. Perché sono incazzato adesso. Sono sicuro che non potrai cagare per molto tempo!-
-Oh... suona male...-
-Sarà ancora peggio-
Il suo tono è freddo.
-Non sarai più lo stessa dopo il tuo addio al nubilato. Quindi ci pensi e mi fai sapere. -
-Non ho bisogno di pensarci. Voglio avere una ultima volta con te. Mi sto liquefacendo solo a immaginare.-
Lui ride.
-Sei una sconsiderata. Quando è questo tuo evento benedetto, questo matrimonio?-
- Domenica 25 -
-Molto bene, lo faremo il 24 allora.-
-La notte prima del mio matrimonio, sei pazzo?-
Le risponde ancora una risata.
-Forse è così, ma forse sei più pazza tu. Voglio che tu pensi a me alla cerimonia e nella tua prima notte di nozze e che lo farai nel dolore. Quindi questo è l'accordo, prendilo o lascia.-
Ride di nuovo.
Giorno 24.
Entra nel parcheggio alle 21.45. L'appuntamento è per le 22.
Appoggiata al suo sedile chiude gli occhi.
Mentre ascolta la musica, riflette su quanto successo durante l'ultimo mese. E' stato pazzesco, l'abito, gli inviti e le prove.
E potersi liberare la sera prima del suo matrimonio? E' stato difficile.
Ha dovuto mentire, inventarsi un addio al celibato... altre cose.
Un colpo di clacson frantuma la musica.
Scende immediatamente dall'auto e prova ad aprire la portiera del passeggero della macchina di lui, ma è chiusa.
Lui abbassa il finestrino di due centimetri.
-Spogliati. Leva tutto... nuda. -
Lei gira lo sguardo intorno.
-Ma qui? Fra la gente?-
-Sì, se non lo fai me ne vado subito.-
-Si... va bene-
Si toglie rapidamente gonna e slip, maglietta e reggiseno.
Lui aspetta un paio di minuti prima di aprire la portiera, gode del suo imbarazzo.
-Getta la tua merda di vestiti sui sedili dietro. Non ne avrai bisogno stasera. -
Lo fa.
-C'è un giocattolo nel cruscotto per te... mettilo in fica.-
Lei lo guarda.
Il suo viso è senza espressione.
Occhiali coprono gli occhi per nascondere qualsiasi indizio su cosa sta pensando.
-Si...-
Mentre lei spinge le palline una dopo l'altra nella fica, lui mette in moto e retrocede nel parcheggio.
-Metti la testa sulla seduta del tuo sedile e mostrami il culo. Non voglio vedere la tua faccia.-
Fa come le viene detto e si volta in modo che le sue ginocchia siano sul sedile e la testa appoggiata alla seduta. Sente la sua mano fredda controllare se le palline siano tutte in fica e le sue dita accarezzarle il buco del culo.
-Ho pensato a questo tutto il giorno.-
Lei si concentra sul sangue che le scorre alla testa. Lui attira la sua attenzione con un forte colpo sulle natiche.
-Mi aspetto che tu dica grazie.-
-Grazie, Sono contenta di essere degna dei tuoi pensieri. -
Lui ride.
-Ora va meglio. Vedremo cosa penserai dei miei pensieri quando la notte sarà finita. A proposito... a che ora ti sposi? E lui com'è? Come è il cornuto?-
-Si... lui è molto bello, la cerimonia è per le undici-
-Sono così felice per te! Ahah...! Ora spero che non mi fermino per eccesso di velocità o per qualche altra cazzata, sarebbe difficile spiegare perché sei nuda e a culo esposto, non è vero, troia? E quanto sarebbe difficile da spiegare al tuo promesso? “...Oh... poliziotto... Vede? Stavo facendole il culo...” Ahah!!-
Ride e continua.
-Posso vedere i titoli dei giornali già ora ! Promessa sposina arrestata per condotta indecente.-
Lei sente che sta giocando con il suo buco del culo.
-Oh... questo mi sta facendo eccitare. Penso che dovrò avere un assaggio di te prima di arrivare a casa. Devo fermarmi. Ecco un'area di sosta. Lo faremo qui. Devo romperti il culo.-
La macchina si ferma.
-Vieni cagna-
Lui le mette il guinzaglio e la costringe a uscire dalla parte del guidatore.
Lei si trova a fissare gli alberi che delimitano l'area di sosta, poco distante dei grossi autoarticolati entrano e escono. I loro fari a tratti li illuminano.
Si china posando testa e busto sul cofano della macchina.
Lui scalcia i suoi piedi per allargarli e le tira in fuori il culo per metterla nella giusta posizione.
-Volevi che ti fottessi un'ultima volta, eh? Allargati tu le natiche... troia, allargale bene!-
Lascia cadere a terra i suoi pantaloni prende in mano il cazzo duro posizionandolo poi contro il suo buco del culo.
-Mmmmmmmmmmmm...-
-Oh sì, lo senti bene, no...?-
-Si... ummmmmmmmmmm...-
Geme.
Lui continua a martellare dentro e fuori dal suo culo in un ritmo costante.
-Oh... mi fai male... ti prego...-
-Bene, è quello che volevo...-
-Ohhhhhhhhh... per favore...-
-Non è possibile, questo è solo l'inizio. Scommetto che posso fottere il tuo culo per un paio d'ore.-
-Oh... mio Dio, mi brucia da morire...-
-Oh sì, urla per me cagna. Lo sai che lo adoro.-
Tira a se il guinzaglio e quindi la testa di lei.
-
Urla lei.
-Mi sto eccitando cagna. Lo sento avvicinarsi... riesci a farmi godere anche così...-
La pompa un po' più veloce.
-Mi fa male dentro... tanto... ti prego...-
-Peccato, come mi dispiace... troia. Ma hai goduto... no? Rispondi cagna... hai goduto?-
-Si... ho goduto...
-Quanto hai goduto... cagna?-
-Tanto...-
-E ti basta... dimmelo... ti basta... cagna?-
-No... -
Continua a far sparire il cazzo nel suo culo assicurandosi di sfilarlo quasi completamente ogni volta prima di seppellirlo di nuovo fino in fondo.
-Oh... sto... per godere di nuovo...-
-Ti piace questo dolore... eh? Quanto ne godi... cagna?-
-Oh dio... dio... immensamente...-
Urla.
-
Lo sente ritirarsi dal suo culo devastato e fa per alzarsi, ma lui con una mano premuta sulla schiena la tiene abbassata ancora.
-Non abbiamo ancora finito qui, puttana. Leva le palline dalla fica.-
Lo fa... le palline escono lentamente bagnate e lucide di lei, alza lo sguardo dalla sua posizione, lo vede prendere un grosso dildo di gomma dura. Enormemente spesso e con delle protuberanze lungo tutta la lunghezza.
-Non puoi prendermi nel culo con quello... ti prego!-
-Sì, posso e lo sto facendo. Ora stai zitta e prendi questo cazzo...-
Sentendolo avvicinarsi al suo buco del culo, si prepara al peggio. La spinta iniziale non è così dolorosa come temeva. Non è poi molto più grosso del cazzo di carne appena preso e il culo è aperto.
-Questo è tutto dentro! Vedi cagna che puoi prenderlo?-
Lui prende a fotterla in fica, a fotterla con più forza spingendo il dildo in profondità nel suo culo, spinte più lunghe e violente e lei sente il suo culo diventare più sensibile. Le protuberanze stanno avendo l'effetto desiderato di sfregare l'interno del canale con maggior forza e lei diventa una creatura urlante di dolore e libidine.
Lui continua a fotterle fica e culo e la spinge pazzamente verso il prossimo orgasmo.
Il suo condizionamento sta pagando.
L'uomo sorride mentre continua a fotterla.
-Tu ami il mio cazzo dentro di te... Non ti preoccupare lo avrai, avrai ancora carne dura in fica e nel culo. Questo è niente confronto a quello che proverai stanotte.-
Spingendo ancora dentro e fuori in fica e dal suo culo, lui si concentra per portarla ancora all'orgasmo.
-Oh si... ne sento in arrivo un altro...-
-Godi... urla per me... urla forte puttana!-
-
Dopo un minuto o due... lui si stacca.
-Di nuovo in macchina, dai... veloce, rimetti le palline... troia.-
Lei torna nella sua posizione con il culo in aria.
-Non abbiamo molto da fare per arrivare a casa. Quindi inizierà il vero divertimento.-
-Sì... devo fare pipì...-
-La farai a casa... tienila.-
Non passa più di un quarto d'ora prima che entrino in casa. Lui la porta con il guinzaglio direttamente nel bagno.
-Sei sporca troia. Hai il culo sporco, non ti vedi? Hai le cosce rigate del contenuto del tuo intestino! Non ti scopo più così! La prima cosa che dobbiamo fare è fare in modo che il tuo culo venga pulito. Metti la testa nella vasca e alza il culo in aria-
Lei si inginocchia e poi si sporge oltre il lato della vasca e mette la testa nel fondo.
-Mi scappa proprio...-
-Non ti rovinerà aspettare, farai tutto assieme... piscerai e cagherai...-
Lo guarda riempire una pera da clistere con acqua calda.
Non ci vuole molto prima di sentire la punta spingere nel suo culo. Quasi immediatamente sente la bruciatura.
-ohhhhhhhhhhhhhh...-
-Ho aggiunto un po' di sale Epsom per il tuo culo. Quindi vedo che l'acqua ti sta arrivando. Bene.-
-Ooooohhhhhhhhhhhhhhhhhh-
-Il tuo culo dovrebbe essere abituato, no? Ti dirò che se devi continuare a urlare per ogni sciocchezza vedrai dopo quando ricomincerò a fotterti. Comunque mi piace sentire le tue urla.
Lei sente il suo basso ventre iniziare ad estendersi, a gonfiarsi.
-C'è qualcosa riguardo all'orgasmo, all'urlare di una donna. Eccita una persona in profondità. Penso che ti farò venire molto più spesso stasera. Quindi, perché stai sopportando tutto questo? Per godere poi. Come si chiama il tuo promesso? Il tuo dolce sposo? Il cornuto?-
-Rudy...-
-Comunque dicevo, sono sicuro che il piccolo Rudy è così dolce e gentile e non penserebbe mai nemmeno lontanamente di farti questo, vero cagna...?-
Lui schiaffeggia il culo per aiutare il resto dell'acqua ad entrare.
-Credo che sia questo il punto... eh? Non può prendere il controllo totale su di te. Il piccolo giovane Rudy, non ti farà inginocchiare in un bagno e prendere due litri d'acqua nel culo. A proposito, sembra che tu abbia capito tutto. Adesso sposterò la cannula. Stringi il buco del culo. È meglio!-
Lui sostituisce velocemente la cannula con un grosso tappo.
-Questo dovrebbe tenere il liquido dentro di te finché non sarò pronto per il rilascio. Lo senti nel tuo intestino? Dimmi come ci si sente?-
-Fa male...-
-Uhm, fa male. Ok, aspettiamo ancora un po'...-
-Devo fare pipì... scoppio...-
-Esagerata...! Farai tutto assieme...-
Lei sente i crampi di dolore crescere dentro. Sente le sue viscere iniziare a torcersi e ribellarsi.
-Oh... i crampi... penso di star per morire!-
-Bene, mi piace che la mia piccola puttana si pulisca dentro.. Sentiti libera di gemere. Ora metterò un vibratore dentro la tua fica e lo farò andare. Se riesci a godere ti libero subito e puoi svuotarti, se non godi potrei anche dimenticarmi e lasciarti così. Ti piace quest'idea? -
Lei non poteva pensare, il dolore arrivava a ondate. Voleva svuotarsi. Era in grado di godere? Non lo sapeva.
-Sto aspettando la tua risposta...-
La mente di lei urlò.
-Cazzo! Orgasmo...!!-
-Buona scelta cagna. Sai che per me l'orgasmo è più importante di qualsiasi cosa. -
-Si... Ohhhh... sto per scoppiare!-
-Bene, mi piace, ti metto il Rabbit adesso.-
Urla di dolore quando lui toglie tirando forte le palline che ancora ha in fica e le mette il vibratore con l'appendice che vibra contro il clitoride.
-Te lo spingo io dentro... ti aiuterò a godere... dai godi che poi puoi liberarti...-
-Dio... devo svuotarmi... devo pisciare...-
-Devi godere prima... ora ti aiuto... colpisco forte le tue tette, ti schiaffeggio... dai cazzo! Voglio che godi così! Solo tu puoi da quella cagna libidinosa porca che sei!!-
-Qualunque cosa sia... sto morendo!-
-È quello che mi piace sentire dalla mia troia.-
Con una mano sul vibratore che lo spingeva a fondo con l'altra colpisce forte le tette. Una... cinque volte... ancora.
Lo colpisce di nuovo creando altri lividi.
-Oh dio... eccolo...-
Grida.
Lui colpisce con cinque colpi di seguito e viene ricompensato con un flusso quasi continuo di urla. Spingendole il rabbit in profondità nella sua fica fa si che lei esploda nell'orgasmo!
Ogni urlo aggiuntivo lo spinge al livello successivo e mentre le gambe le stanno ancora tremando, lui le ordina di svuotarsi.
-Tira fuori il tappo e liberati nella toilette!-
Non potevano esistere parole più celestiali per lei!
Si alza e posiziona il culo sul water. Tirando fuori il tappo, esplode.
L'intestino si contorce in convulsioni.
Per il dolore si copre la faccia.
-Ohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh...-
-Porta il culo nella vasca...-
Fa come le si dice e lui le mette direttamente nel culo la cannula della doccia ad alta pressione che le risciacqua il residuo dal suo culo. Lui forza il flusso proprio dentro, a fondo nel culo. Vedendo uscire acqua chiara, lui annuisce.
-Ok, penso che ti abbiamo pulito bene. Certo, penso che ci vorrebbe una mezza dozzina di clisteri per arrivare a un punto veramente pulito. Tuttavia, basta per ora. Ora torna di nuovo in quella posizione-
-No, per favore...-
-Vuoi usare la tua safeword?-
-Non ho una...-
-Beh, dobbiamo dartene una. "La luce nera" è la tua safeword.-
-Sì... è “la luce nera”. No, non voglio usarla...-
Lei si china sulla vasca con il culo in aria.
Il primo colpo di cinghia le fa emettere un urlo strozzato. Ha colpito entrambe le natiche allo stesso tempo lasciando un segno rosso. Ne seguono altri cinque nello stesso posto mentre lei mugola sommessamente...
-Uuuuuuuuuuuuuhhhh...-
Gliene da altri dieci.
-Per favore...-
-Hai capito bene, cagna. Avrai il culo così rosso e dolorante che domani camminerai molto attenta in quel matrimonio, vedrai come apprezzeranno il tuo sculettare!-
Gliene da altre cinque portando il culo ad un profondo color scarlatto.
Le urla echeggiano nel bagno.
-Ti è sempre piaciuta la mia cinghia. Fa male, no? -
-Oh si... fa male...-
-Bene, ora voglio prendere questo tuo culo tutto rosso! Ti ricordi l'ultima notte, troia?-
-Si...-
-Ti ricordi quelle vesciche? Beh, questo è quello che voglio stasera.-
-Oh... mio Dio... -
Sollevando la pesante cintura gliela fece penzolare sopra la spalla.
-Dimmi che ne vuoi ancora...!-
-Si...-
-Sì, sai cosa sta arrivando adesso, non è vero?-
-Si...-
-Voglio riempire il tuo culo di sborra, poi ti metterò il tappo e dovrai tenerla dentro fino a dopo la cerimonia. Mi hai sentito... puttana?-
-Si...-
-Ripeti!-
-Dovrò tenere la tua sborra nel culo fino a dopo la cerimonia...-
-Ora ti rimetto il vibratore in fica, Voglio farti venire mentre ti sborro nel culo.-
Mette nuovamente il rabbit in modo che possa vibrare sul clitoride e ricomincia a penetrarla con violenza nel buco ormai devastato.-
-Ouchuuuuuuuuch... che male! Basta ti prego...-
-Bene, ti ho detto come andrò a conciarti il culo, da farti tante vesciche che non potrai sederti per una settimana. Scommetto che non vorrai che il tuo piccolo Rudy ti faccia sedere sulle sue ginocchia.
Oh Dio... mi eccita. Tu cavalcherai il suo cazzo e il dolore ti farà pensare a me, dimmi che lo farai, ripeti... troia!-
-Lo cavalcherò e il dolore mi ricorderà te...-
-Devi dire il suo nome! Il nome del cornuto!-
-Si... cavalcherò Rudy e il dolore mi ricorderà te...-
-Ma quanto riesci ad essere troia? Ora dammi i tuoi orgasmi! Me ne devi dare più di uno! Voglio godere mentre ti sento urlare di libidine!-
-Ora... il primo di adesso! Tuo... tuo!-
-Ancora! Continua a godere! Mentre ti sfascio il culo! Dimmi che ti piace il mio cazzo grosso!-
-Uhhhhhhhhhhhhhhhh...-
-Dimmi che ricorderai il mio cazzo!-
-Ricorderò il tuo cazzo! Grosso e duro!!!-
Lei con il vibratore nella sua fica e che preme sul clito e il grosso cazzo che l'incula ferocemente si sente trascinare nuovamente nell'orgasmo!
-Siiiiii.... ummmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm!!-
Lui urla!
-Ora ti sborrerò nel culo! E poi... subito dopo ci metterò il tappo al tuo buco del culo!-
Gode!
E un attimo dopo... toglie il cazzo e le mette il tappo.
Lei gode ancora!
Il dolore che prova aumenta spasmodicamente il suo bisogno di godere! I suoi orgasmi sono pazzeschi, al limite del sopportabile!
Lui la trascina sul letto.
-Ora ti illustrerò il programma di questa notte... ricordi quel cazzone di gomma che hai preso nel culo? Ora lo avrai in fica! E godrai... giocherò con te, ti farò molto male! Sei d'accordo?-
-Si... fammelo!-
-Ti torturerò i capezzoli, saranno così doloranti che il piccolo Rudy non potrà baciarteli! Lo vuoi?-
-Siii... fammelo!-
-Ti scoperò la bocca...! -
-Siii...!
-Ti scoperò... le tette! Ti scoperò la fica...! E sai? Ogni volta ti sborrerò nel culo e ci rimetterò il tappo!-
-Dio... mi farai morire...-
-Domani... anzi... oggi ormai... avrai tanta di quella sborra nel culo da esserne gonfia! Non vedrai l'ora di svuotarti! -
-Oh si... fammelo... fammelo!-
-E rinnoverò le vesciche sul tuo culo! Te lo frusterò ancora e ancora...! E ora ringraziami!-
-Grazie...-
Più tardi...
-Verrai al matrimonio? -
-Tu sei pazza! Non era l'ultima volta?-
-Si... l'ultima volta prima di sposarmi...-
-Che troia... sei!-
-La tua... la tua! Verrai vero?-
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