Per quei casi della vita inspiegabili, dopo aver convissuto nella stessa camera per tutti gli anni della università, si sono perse di vista. Negli ultimi tempi neppure un augurio di buon compleanno o per il natale, nulla.
L’occasione che le fa rincontrare è la presentazione di un libro e la conferenza dell’autore in una grande libreria del centro, baci e abbracci, poi un caffè e la promessa di rivedersi prestissimo per raccontarsi a vicenda.
Per questo si prendono una serata tutta per loro e rinsaldano l’antico vincolo di amicizia, di confidenza.
Clara e Ines.
Fisicamente sono proprio l’opposto una dell’altra. Clara alta e snella. Bionda e con gli occhi blu mare, poco seno e un sedere tondo e piccolo. Ines… statura leggermente inferiore alla media, bruna di capelli e di occhi. Bel seno e bel culo.
Molte risate durante la serata, stanno bene insieme come e forse più di quel periodo di studio. Hanno modo di raccontarsi la loro vita, le loro vicende.
Ines lavora in una banca, dice che è un lavoro alla fine ripetitivo senza molta possibilità di mettere in mostra le proprie potenzialità, noioso quindi ma le da da vivere bene. E’ sposata e senza figli.
Clara? Insoddisfatta pure lei naturalmente, difficile che i sogni di gioventù si tramutino in realtà. Lavora in una multinazionale. Non è sposata né ha figli.
Ines le chiede se ha un uomo.
Clara risponde evasivamente, dice che ha Boris, il quale vive con lei.
Anche come carattere sono diverse, Ines frizzante ed estroversa, Clara molto riservata.
Ora richiamano alla memoria le loro pazzie giovanili. Di quanti e quali uomini hanno avuto. Ridono pensando alle lunghe attese di una di loro fuori dalla stanza, attendendo che l’altra impegnata a far sesso mandasse a spasso l’occasionale amante e finalmente liberasse la camera affinché potesse rientrare.
Clara era molto più portata per le cose stravaganti. Anche al limite. Una serie di uomini sposati che tormentava sadicamente, poi di volta in volta erano anziani o ragazzi giovanissimi appena fuori della pubertà che la attiravano o ancora era il turno di neri e di uomini stranieri, di ogni razza.
Si, lei restava affascinata dalla diversità tanto da dover provare un po’ di tutto, più uomini assieme, rapporti di massa e una collana infinita di avventure di un’ora.
Ines più tradizionale nei rapporti ma molto disinvolta anche lei. Una lunga fila di uomini, lei era più presa per i rapporti di una certa durata ma che immancabilmente duravano pochissimo.
Ricordano gli uomini che si sono passate di mano, dati e presi senza mai problemi.
Fra loro mai nessun rapporto sessuale, questo per la repulsione che Clara provava per i rapporti omosessuali mentre Ines ne era anche attratta e doveva controllarsi.
Ma spesso si masturbavano assieme… sedute a gambe incrociate sul lenzuolo ancora caldo dei corpi che lo avevano usato e bagnato dello sperma dell’ultimo visitatore, si raccontavano le cose che avevano vissuto, e parlando ed ascoltando si accarezzavano piano una di fronte all'altra, lo facevano e godevano più e più volte, riempiendo la stanza dell’odore forte, speziato, delle loro conchiglie aperte, grondanti umori.
Ridendo si danno della puttana a vicenda, pensano a quante ne hanno combinate.
Ora cambiano argomento, è l’attuale che interessa loro.
Ines dice che il marito le permette una certa libertà, che lui condivide molto del suo modo di vivere la sessualità, che lei gode di lui, ma sente comunque il bisogno di cose diverse, più trasgressive.
Chiede a Clara di questo Boris. E lei risponde che è russo.
Insiste Ines… vorrebbe vincere la sua ritrosia, le chiede se è soddisfatta, placata sessualmente e Clara risponde con una sola parola… completamente. Lo ripete… completamente!
Questo Boris ora incuriosisce Ines e per farla parlare descrive il marito. Alto, pesante… peloso, un cazzo molto grosso. Si aspetta da Clara una pari descrizione ma questa taglia corto. Dice snello, magro anzi. Ines incalza… e il cazzo chiede? Lungo… molto particolare, risponde. Ines ancora… e quanto dura? Infinitamente… dice Clara.
Ines è accaldata. Si sente sciogliere sotto, sente la sua conchiglia aprirsi e fremere… pulsare, la sente bagnare.
E lancia la sua proposta… le dice di venire a cena da loro, lei e Boris, le chiede se è disposta ad uno scambio. A scambiarsi i compagni. Clara chiede se ne è proprio convinta e lei conferma. Lo vuole.
Clara ripete… sei sicura?
Ines in piena crisi di libidine urla quasi di… si! Che è sicura e che lo vuole.
Prendono accordi per una delle sere a venire.
Ancora Ines non ha accennato al marito dello scambio in programma e vuole ottenerne il consenso completo.
E’ pomeriggio e sono sul divano. Ines inizia a raccontare di Clara al marito. Ne elogia la bellezza e racconta la sua vita in comune con lei. Gli exploit sessuali, la sua stravaganza. Mentre racconta lo accarezza sopra i pantaloni. Sente indurirsi il suo cazzo mentre ne stimola la libidine con le parole e le carezze. Ora lo ha liberato e tiene forte l’asta mentre lo bacia, non smette, fra una leccata e una introduzione in bocca, di parlargli di Clara per aumentargli la voglia ma non vuole farlo godere, vuole portarlo ad un passo dall'orgasmo e ottenere il suo consenso, gli dice suadente…- Te la vuoi fare vero… porco?- E mentre lui si inarca e urla…- Si si… che me la voglio fare quella puttana-, lei si ferma e rimanda il suo orgasmo, lo strizza forte alla base del cazzo per impedire il flusso dello sperma e gli dice di Boris, di quanto la incuriosisce la ritrosia di Clara a parlarne e di come lo desidera. Vorrà guardarla mentre si farà scopare da lui, la lascerà fare tutto? Si… dice lui, la vorrà guardare mentre farà la troia con questo Boris, ma che ora… adesso… lo faccia godere che sta scoppiando. Lei… ottenuto quello che voleva, smette e gli dice di conservarsi per la serata, che lo vuole vedere all'opera e che dovrà riempire Clara con il suo sperma.
Ines attende con ansia la sera. Si prepara meticolosamente. Veste un tubino aderente e sotto non mette intimo. Prima studia il suo corpo nudo allo specchio e si piace… Vuole vedersi e si mette carponi sul letto guardandosi, proprio come la vedrà Boris prima di prenderla. Un bel culo e la sua vagina depilata, larga… rossa… lucida di umori.
Arriva l’ora e sentono suonare il campanello esterno, aprono il portone e sentono il rumore dell’ascensore che scende e poi risale, attendono sulla soglia dell’appartamento…
Si apre l'ascensore e Clara esce.
Tiene al guinzaglio uno splendido levriero russo. Alto… magro.
E Ines capisce chi è Boris.
1 commento:
Questo racconto è evidentemente una provocazione e non prevede un seguito, mi piace farlo finire così, con il momento di sorpresa e forse di sconcerto!
Ma… se avessi voluto continuare che seguito avrei dovuto scegliere?
Vediamo… le possibilità sono diverse. Qualcuno, in anonimo, vorrà esprimere il proprio parere? Senza timore.
E' solo un giochino.
1^possibilità:
Ines e il marito dopo l’attimo di sorpresa fanno entrare Clara e Boris, sono eccitati… Ines chiede a Clara di aiutarla a farsi montare, dopo assiste al rapporto fra il marito e l’amica, e intanto accarezza Boris.
2^possibilità:
Ines e il marito sono sconcertati e non riescono a superare il loro limite. Offrono a Clara un caffè, guardano con curiosità Boris, si chiedono mille cose…
3^possibilità:
Ines e il marito sono comunque eccitati, chiedono a Clara di mostrar loro come funziona con Boris, Clara accetta, si spoglia e si mette a quattro zampe e Boris la monta, a lungo. Ines non vede l’ora che finisca per mettersi lei sotto Boris…
4^possibilità:
Il marito proprio non vuole che Ines sia montata da Boris, vorrebbe invece scoparsi Clara. Clara ribadisce o tutto o niente. Ines si dice che andrà lei sola a trovare Clara e questo il prima possibile…
5^possibilità:
A farsi montare è il marito…
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