“E’ proprio vero che le disgrazie non capitano mai sole!
Vengono a grappolo, una tira l’altra come le ciliegie! Ma guarda
che troia!”
E’ questa l’amara constatazione mentre percorre
il solito tratto che usa per fare jogging.
“Basta! E’ il
momento di mostrare la mia capacità di analizzare freddamente i
problemi! Freddamente, hai capito coglione? Senza lasciarti prendere
dalla rabbia!”
Primo guaio: il piccolo guaio!
L’azienda
per la quale lavora, no… lavorava, ha ritenuto… che termine ha
usato? “…di dover fare a meno della Sua preziosa
collaborazione…”!
E lui? E’ senza lavoro, se non alza il
culo e non si da una mossa fra poco mangerà alla Caritas!
Secondo
guaio: il GRANDE guaio!
La moglie lo tradisce!
Lo tradisce con
la persona più gretta e stupida che mai ha conosciuto, il suo
principale! Un grasso lumacone ottuso e arrogante.
Arturo!
Come
si fa a chiamarsi così? Persino il nome è ridicolo! Da quando la
scopa non lo sa. Non aveva su di lei il minimo sospetto, finché…
per caso, nel portatile personale della moglie ha trovato una foto
che lei probabilmente ha scordato di eliminare o nascondere.
Lei,
la cagna… è a pecora con la testa a terra, con una faccia da troia
sotto orgasmo e lui, grasso e viscido, è dietro di lei che la scopa.
In figa? No… nel culo!
E’ in questo buco che la fotte,
lei con le due mani che si apre le chiappe e leggendo la frase che
accompagna la foto se ne ha la certezza:
“Ricordi puttana come
ti ho sfondato il culo? Urlavi dal piacere come la troia che sei!
Saluti al cornuto!”
Ecco…! Evidentemente il cornuto è lui!
La cosa gli è particolarmente dolorosa, proprio ora che avrebbe
più bisogno di lei… del suo appoggio morale e lei lo tradisce!
Dio! La rabbia!
Metterla di fronte alla sua colpa?
No…
non subito almeno! Il gioco lo vuole condurre diversamente. Intanto
ha fatto copia della foto e del testo. Deve solo cercare di
controllarsi per aspettare il momento giusto!
Ma che voglia di ucciderli! Lei e il viscido lumacone!
Quando
entra sudato fradicio sente lo scrosciare della doccia… è lei!
Mentre correva, nei suoi pensieri li ha uccisi in mille modi
diversi! Vedeva il loro sangue scorrere come un fiume in piena, per
poi sentirsi… senza lei, come un naufrago su una zattera alla
deriva!
Lui l’ama questa puttana traditrice! Se pensa ad una
vita senza lei… si sente morire!
E’ bella la puttana! Belle
tette, bel culo, è anche tanto troia ma solo con il suo amante!
Certamente una parte di colpa del suo tradimento è anche sua, preso
dai suoi problemi di lavoro la sua virilità è sparita chissà dove
e da tempo!
Ma adesso? Saranno le corna ma si sente un toro!
Si
spoglia velocemente ed entra nell'angusto box doccia, le si
strofina addosso, le fa sentire la sua eccitazione.
Lei si
schermisce.
Non ha voglia di lui questa troia!
-Amore… no. Sono sfinita! E’ stata una giornata
massacrante…-
-Amore… una sveltina! Non vorrai lasciarmi così…
senti come mi tira!-
E’ vero! E’ da un tempo infinito che non gli tira il cazzo
così!
E’ grosso e duro come una spranga di ferro!
-Va bene… ma una veloce, eh?-
La tira fuori dalla doccia, non ha molta delicatezza e così grondante la costringe con il busto sul lavabo. La tiene forte mentre la cerca. La infila di colpo… inizia a penetrarla forte e veloce, la tiene chinata con una mano sulla nuca.
Lei…
-Scemo! Dai dai… vieni… che ora ho tanta voglia! Voglia del tuo cazzo… ma quanto sei duro…-
-Si… conseguenze del ciclo… sai… i tampax…-
“Si…!” pensa sempre lui… “il ciclo e i tampax di stò
cazzo…! Ti sei fatta fottere… troia! Anche oggi!”
-Caro… mi fai male… smetti dai…-
-Ma che dici? Lo sai che non
mi piace scherzare su queste cose!-
-Scusami amore… era solo una
battuta…-
Intanto le apre le natiche, il buco del culo è nelle stesse
condizioni della figa, rosso sangue, gonfio.
-Mi fai male… fai piano…-
La donna non vuole incrementare eventuali dubbi del marito,
stringe i denti mentre il cazzo entra e sforza!
-Ma quanto sei scemo! Dai dai… vieni dentro che piace
anche a me…-
“Ti piace? Stronza e bugiarda! Ora devi sopportare… ti
voglio far male, puttana”… si dice mentalmente mentre la monta
con violenza.
Dura tantissimo e infine le sborra dentro. Si stacca, la bacia e senza una parola entra in doccia, si lava.
Lei… passa al
bidet.
-Caro… cosa hai deciso per il nuovo lavoro? Se accetti,
sarai solo e distante… io non posso certo lasciare il mio…-
“Certamente…! Il tuo lavoro e quel grasso porco del tuo amante… ti andrebbe da dio mandarmi il più lontano possibile!” pensa lui.
-Sai? Ma non so se vorrai abbassarti… ma al mio capo,
servirebbe uno che aiutasse il figlio nel prepararsi ai test per
l’università, sei laureato in chimica… ti darebbe il compenso di
un professore che da lezioni private..-
“Ma quanto sei presa… troia? E da un lumacone che si
chiama Arturo?” pensa mentre dentro gli monta la rabbia ma subito
la vince. Deve avere il tempo per agire.
-Lo farei volentieri! Ma ha due figli, no? Un maschio e una femmina…-
-Si… sono gemelli… la loro mamma vive lontano,
sono separati…-
“Come no! Per fortuna che ha te… che gli soddisfi la
voglia di scopare! Puttana…!”… se la ride lui.
-Va bene allora, gli dico che sei disponibile e che inizi subito…-
-Ma certo! Grazie cara di aver pensato a me…-
Ma il sesso fatto in maniera violenta gli ha allontanato momentaneamente la voglia di ucciderla...
Nessun commento:
Posta un commento