domenica 14 maggio 2017

LE AVVENTURE GIOVANILI DI VIC, MANTENUTO.

Tutta fantasia. Ogni riferimento non è voluto.
Boccasile - artist.


La prof. sta consegnando i risultati dell'ultima prova ed ora è il suo turno, raggiunge la cattedra.
-Non ci siamo proprio, ancora un lavoro completamente insufficiente, proprio non capisco, hai ottimi risultati in tutte le altre materie e con me stai ripetendo la storia degli anni passati, non funzioni, lo sai che hai passato l'anno grazie alla decisione mia e del consiglio di classe, non capisco proprio, eppure sembri uno studente attento e scrupoloso...-.
-Professoressa... proprio non ci arrivo -.
-Devi prendere delle ripetizioni, avere un aiuto, ti devi riportare sotto...-.
-Non posso, non ne ho assolutamente la possibilità...-
-Ho pensato al tuo caso, se sei d'accordo... c'è mia sorella che non insegna per quest'anno, ha bisogno di un ragazzo per dei lavoretti in casa, tagliare l'erba del giardino, regolare le siepi, raccogliere le foglie cadute, insomma delle cose così... in cambio ti darebbe delle lezioni, ti andrebbe bene?-
-Mi sarà utile...?-.
-Male non ti farà, prova... puoi sempre fare a meno d'andarci, questo è il numero di telefono, sentiti con lei...-

-Tom... qui bello... è il ragazzo che aspettavamo...-
Lo sta attendendo alla porta e trattiene per il collare uno splendido pastore tedesco.
-Entra, non aver paura del cane... è un bonaccione e farete subito amicizia... dimentichiamo subito le formalità fra noi... io sono Margherita.-
Bella casa, bel giardino, bel cane, tutti segni del benessere, tutte cose che Vic non ha mai conosciuto, guarda anche la padrona di casa, bella donna, sia pur matura. E' la copia conforme della sua professoressa che è una gran bella fica, questa è più anziana, forse quarantotto anni? E con qualche chilo in più, però a giudicare da quanto vede, messi tutto sommato niente male, nel seno piuttosto consistente e nel grosso culo che deambula verso l'interno della casa. Indossa qualcosa di casual, una felpa di una o due misure superiore alla sua e dei fuseaux neri, il movimento di anche è gradevole e l'ammira mentre la segue.
Vic a richiesta si racconta.
Il padre? Marittimo sbalestrato sempre per mare, poi? Lui occupa una stanza ammobiliata, vive con quello che gli manda suo padre quando si ricorda e non spende tutto in puttane, fa qualche lavoretto per raggranellare qualche soldo, la sera porta a domicilio le pizze, dalle sette alle undici, mangia in pizzeria, meno il mercoledì. Mentre racconta gli sembra d'essere un personaggio del libro "Cuore"di de Amicis.
-Sei un bravo ragazzo...-
-Grazie signora...-
-Non signora... ma Margherita... anzi Rita... dammi del tu...-

...Bravo ragazzo un cazzo... si dice Vic, mentre torna a casa, ...sono solo un disgraziato morto di fame, se sapesse cosa faccio per sopravvivere non parlerebbe così...!
Vic infatti non è proprio quel bravo ragazzo che pensa la donna.
Nella pizzeria dove lavora la sera, oltre a portare quando serve, le pizze a domicilio, ha accettato uno strano modo di vivere, ha una relazione con l'unica cameriera, la quale è anche l'amante del pizzaiolo, che è il padrone.
La donna lo ha svezzato al sesso, le piacciono immensamente i rapporti violenti al termine del lavoro, lui... Vic, vestito che la prende e la spinge contro il muro, l'alza... tenendola sotto le cosce e la infila con tutta la sua forza, mentre lei gli morde le labbra. Da lì... spesso, il loro congiungimento finisce per terra, fra i tavoli del locale mentre si prendono con una foga che ha poco di umano, sembrano più due animali in calore. Lei poi, quando le è possibile, se lo porta a casa approfittando dell'assenza del pizzaiolo e qui... gli insegna ogni cosa e lo usa. La sua sessualità è anomala, esagerata e non si stanca mai di essere presa dappertutto e di continuo.
Solo questo?
No... la donna si vende. Saltuariamente ma vende il proprio corpo. E trova il modo di inserire anche Vic nella cosa, un suo cliente le chiede se ha modo di portare un ragazzo e lei pensa a Vic. Cinquanta euro... gli dice, è la tua parte, ti farai un po' succhiare il cazzo e lui ci guarderà scopare, insomma cose così. I cinquanta euro fanno proprio comodo a Vic, ci pensa e dice si.

Non è proprio come dice lei, l'uomo adulto gli succhia il cazzo... si, guarda mentre lei e Vic scopano... si, ma poi chiede a Vic se gli va di incularlo e propone una cifra. Altri cinquanta per lui e Vic per la prima volta scopa un uomo. Non gli sembra poi quella cosa orribile che pensava. Si dice che alla fine è vero che un buco è un buco, ci si pianta dentro il cazzo, si pompa e si viene. E poi? Altri cinquanta euro? Che siano i benvenuti!
Ben presto viene a sapere come funziona la cosa. Il pizzaiolo gestisce la cosa, prende la metà della marchetta. Mette anche lui sulla piazza e, a volte, oltre a portare a domicilio la pizza, Vic mette a disposizione il suo cazzo. Ha ormai dei clienti fissi, l'uomo del primo incontro, altri due uomini e una coppia. Loro telefonano e lui va. Gli piace la coppia. La donna è materna e oltre a essere molto porca lo tratta con affetto. Capita che si fermi da loro per la notte. All'uomo, il marito o compagno non sa, piace vedere il cazzo di Vic affondare violento nel culo della donna. Non gli chiede altro, solo di scopar
e la compagna e di poter guardare. A volte oltre alla cifra concordata con il pizzaiolo aggiunge una mancia. A Vic ogni centesimo fa comodo. Gli uomini che incontra invece chiedono di poterlo succhiare e di essere inculati.

Lui lo fa.

E' mercoledì, oggi tocca il riordino della cantina, come sempre lei partecipa e dispone cosa fare e come sempre lo prende, sessualmente, quel suo odore di sudore, un forte afrore femminile, animalesco, è una cosa che lo eccita da morire, vero è che è perennemente eccitato e che non scopa da giorni ma mai ha tentato un approccio. Mentre solleva e sposta cartoni di vecchi giornali da una parte all'altra della cantina, lei fa altrettanto, ora cerca di alzare un cartone e di riporlo in alto, ma è pesante e rimane a mezz'aria...
-Vic...?-
-Si...?-.
-Aiutami per favore...-.
La raggiunge in un attimo e cerca di prendere il cartone, è costretto ad appoggiarsi a lei e lei non può non sentire la sua erezione, le leva il cartone e si sposta ma ormai è fatta, lei ha sentito la sua verga dura!
Continuano il lavoro, fanno finta di niente, anche se lei non può evitare di mandargli un lungo sguardo interessato da sotto le sue lunghe ciglia.
-Vic...?-.
-Si...?-.
-Stasera non vai in pizzeria... vero?-
Fa un cenno di diniego.
-Ti dispiace se finiamo il lavoro? Senza riprenderlo domani? E' talmente antipatico e ci riempie di polvere, poi puoi farti una doccia e cenare da me, che ne dici?-
-Per me va bene...-.
Finiscono e risalgono, gli dice di fare la doccia nel bagno a pianterreno, obbedisce.
Lei la fa invece nel bagno del primo piano e quando lui finisce la trova in cucina, in accappatoio, che sta trafficando con i fornelli. Intuisce che sotto l'indumento è nuda.
-Per favore... porta fuori Tom, gli fai fare un giro ma non lasciarlo libero altrimenti non lo prendi più...-.
Esegue, al suo rientro la tavola è apparecchiata e si siede, mangiano seduti accanto sulla panca della cucina, intanto che mangiano lei gli chiede di suo padre.
-E un bel po' che non lo sento...-.
-E i soldi te li ha mandati?-
-Da tre mesi non arriva nulla...-
-E come fai?-.
-Sono al verde, dovrò darmi da fare e inventarmi qualcosa, trovare un altro lavoretto nel pomeriggio o un altro modo per far soldi e rinunciare alle lezioni o messo alle strette andare a dormire sotto il ponte della ferrovia...-
-Sarebbe un vero peccato...-.
-Si, un vero peccato...-.
Si ritrova eccitato, deve, senza farsi notare, sistemarsi meglio il pene in erezione che gli dà fastidio, lei lo nota e gli si avvicina sulla panca.
-Vic... se hai bisogno di soldi... io ti posso aiutare, sei così un bravo ragazzo che è veramente una ingiustizia queste tue difficoltà...-
Si avvicina ancora... ormai le sua coscia tocca quella di Vic.
-E sei così un bel ragazzo, bravo e bello e anche discreto e riservato... vero?-.
Ripete
-Vero che sai essere riservato? Molto riservato?-
Gli mette la mano sulla coscia accarezzandolo lievemente.
E Vic si butta.
Le prende la mano che gli sta accarezzando la coscia e la porta sull'asta che gli sta bucando i pantaloni da tanto è dura.
-Sono la discrezione fatta persona, muto... disponibile a tutto... molto aperto...-
E volta il viso verso di lei cercandole la bocca.
Lei ha già le labbra socchiuse e la lingua pronta per essere succhiata, la bacia con prepotenza, le morde il labbro inferiore e si perde in lei, che continua a masturbargli la verga dura da sopra i pantaloni, la stringe a se e le accarezza le grosse tette, le strizza i capezzoli che spingono la stoffa.
Lei si stacca ansimando e a fatica gli libera il grosso cazzo duro.
-Uhm... lo immaginavo così sai? Da quando me lo hai appoggiato al culo. In quel momento ho avuto una vera scossa elettrica lungo la spina dorsale e mi sono bagnata... fradicia proprio...-
La sua mano masturba la grossa verga di carne e poi chinandosi... inizia a baciarlo, lascia cadere un lungo filo di saliva proprio sulla cappella gonfia e se lo introduce in bocca. Mugola mentre lo succhia con voluttà, la mano lo tiene stretto alla base mentre lo inghiotte.
E' una di quelle donne che adorano il pompino, passerebbe ore a succhiare cazzi ma per la sua situazione sociale ha sempre dovuto rinunciare a molte occasioni, ma ora? Con Vic? Lui... ha bisogno di soldi e lei ha bisogno di lui. Tutto avverrà fra le mura di casa e nessuno saprà mai nulla, nulla trapelerà.
Vic ha voglia di scopare, voglia di godere e comunque lei può aiutarlo, perché dovrebbe farsi scrupoli?
Come già detto, Vic è una puttana. Si vende.
-Dimmi Vic... hai avuto rapporti a rischio? Non protetti dico... non voglio usare preservativi con te... e... devi rassicurarmi, se devo avere un rapporto duraturo devi promettermi che userai precauzioni con le altre...-
Vic avrebbe anche scopato la sua amica cameriera senza niente, è vero, ma lei ha sempre insistito per fargli usare il preservativo, e lui l'ha usato anche negli altri incontri.
-Tranquillizzati... ho sempre usato il preservativo... sono a posto...-
-Vieni... andiamo in camera...-.
Lo prende per mano e lo conduce, chiude la porta lasciando fuori Tom. Qui lo spoglia completamente e lo ammira. Ha un bel corpo... Vic. Da adulto fatto. Lei gli passa le unghie sul petto. Si inginocchia e riprende ad adorare il suo cazzo.
Vic... si inarca.
-Mi fai venire così...-
-Vieni..... sborrami in gola! Voglio berti...-
Aumenta il ritmo del suo succhiare e Vic le eiacula direttamente in gola. Il suo corpo vibra sotto il forte orgasmo.  

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