domenica 1 luglio 2018

IL MANUALE DEL DEPRAVATO (DELLA DEPRAVATA).



Il manuale è di facile consultazione e contiene pochissime regole, non sono naturalmente le tavole della legge di Mosè, ognuno le considererà a proprio uso e consumo. 
Sono valide sia per il depravato di genere maschile che di genere femminile. E’ vera una cosa, gli uomini sono più portati, come se fosse previsto nel loro DNA e naturalmente quindi, verso il raggiungimento di questo stato di grazia, anche se ultimamente il genere femminile fa grossi sforzi per mettersi a pari e magari sopravanzarli.
Prima regola.
Il/la depravato/a deve essere consapevole di se stesso/a. Lui/lei è quanto di meglio esiste nelle cose di sesso. Deve avere la massima fiducia nella sua capacità di sedurre.
Seconda regola.
Il/la depravato/a aborre la verità. Il/la vero/a depravato/a dovrà imparare a mentire e userà la menzogna sempre.. quando serve.
Terza regola.
Il/la depravato/a dovrà cercare la/il partner perfetto. Meglio una mente giovane da educare al piacere e alla depravazione, ma questo non sempre va a buon fine. La/il partner ideale ha una predisposizione naturale ed è la dote che dovete cercare. Dovete cambiare partner fino a che trovate il vero tesoro nel pozzo, da quel momento legatela/o a voi.
Lasciate alla/al partner abbastanza libertà d’azione, ma non una libertà assoluta, tutto dovrà avvenire sotto la vostra supervisione. Ma fatevi una certezza, lei/lui.. se l’avete addestrata/o bene.. tornerà sempre da voi.
Quarta e ultima regola.
Il/la depravato/a non si negherà mai a nessuna esperienza sessuale, questo deve rientrare nelle sue convinzioni di principio. Questa regola ha comunque una ragione oggettiva, negandosi perderebbe l’occasione di conoscere nuovi piaceri, questo è contrario alla filosofia di vita del/della depravato/a.
Esistono poi molte sotto regole, la cui osservanza è solo consigliata e non obbligatoria.
Prima sotto regola-
Si consiglia di non intestardirsi nell'assedio di una fortezza che non vuole capitolare facilmente. Lasciate perdere subito. È tempo perso, sappiate che la sua caduta non vi darà la soddisfazione creduta e sperata. Ricordate che per ogni una/o che vi resiste ci sono nove che saranno liete/i di conoscere da voi il piacere.
Il depravato è disteso, lei.. la giusta partner.. è impalata sul suo cazzo e gli da la schiena. Lui le tiene le mani sotto le belle natiche e l’aiuta ad alzarsi, per poi.. quando ha quasi fatto uscire la sua verga dura.. la tira verso di se violentemente. Ambedue lasciano sfuggire un verso gutturale di piacere quando lei ricade di forza sul ventre di lui.
-Sai puttana... cosa penso... ora... adesso?-
-Cosa... cosa... una tua porcata senz'altro...-
-Vorrei che fosse tua madre a montarmi ora... da quando mi hai dato la foto del suo culo... non penso ad altro...-
-Porco... mi hai costretto a fotografarla di nascosto... mentre dormiva a culo in su, sul divano...-
-Siiii... e tu l’hai fatto! Chi è più porco fra me e te?-
-Tu... tu... tu sei porco... sei al limite...-
-Godi ora... godi e urla... voglio che ti sentano urlare nelle stanze vicine!-
-Siii... che vengo... e urloooooooo...-
-Ti piace che ti sentano... eh puttana...? Aumenta a dismisura la tua libidine... godi... ancora e ancora... non smettere...-
Lei.. .la partner urla e gode... poi si ferma, impalata e incollata al ventre del depravato, lui è bagnato dal suo miele, gli ha bagnato il pelo, buona parte del ventre e le cosce. Il cazzo duro non mostra segni di cedimento.
-Voglio una cosa... da te. E me la farai...-
-Cosa... cosa?-
-Voglio l’intimo di tua madre, di mami tua. Quello della foto, quello rosa e trasparente, uhm... come le si vede la valle profonda fra le chiappe! Che bella donna è! Lo prenderai quando lei lo ha appena smesso, voglio sentire il suo afrore, l’odore della sua figa e del suo culo...-
-Siii... lo farò... porco. Ma si accorgerà della mancanza..-
-Non me ne frega...! Lo farai e basta. Non penserà mai che lo hai preso tu... sua figlia!-
-Lo farò… e tu che ne vuoi fare?-
-Lo metterai tu.. per me.. e ti scoperò.. ti scoperò come un toro spostandolo solo.. liberandoti figa e culo..-
-Lei ha il culo più grosso del mio.. mi andrà largo..-
-E allora? Cosa cambia? Lo metterai largo... che cosa mi importa... Su alzati e mettiti a pecora... così… brava... senti come ti tira il grilletto! Porca! La cosa ti ha eccitato come e quanto eccita me! Che porca ho!-
-Si... sono eccitata, cazzo! Sei un bastardo... porco e pazzo... ma mi piaci...-
-E... cosa manca?-
Il depravato ha preso a fotterla da dietro con dei colpi che l’alzano da terra.
-Manca...? Cosa...?-
-Ripeti... nessuno riesce a farmi godere come te...-
-Uhh... nessuno... riesce... a... farmi godere... come... te...-
-Brava... sborrerò nelle mutandine di mami e tu le rimetterai dove le hai prese..-
-Siiiiiiiii.. lo farò... più forte... porco... più forte!-
Seconda sotto regola.
Si consiglia di trovarsi una/un partner non libera/o, l’ideale è che sia sposata/o, ma va bene anche convivente o fidanzata/o. Ciò vi permetterà di godere pienamente del suo tradimento verso la/il moglie/marito, facendole/gli fare le cose più porche.
Il depravato ha avuto partner sposate, molto portate per il piacere, il massimo della libidine era entrare nel letto ancora caldo.. appena dopo che il marito era uscito per lavoro e scopare la figa ancora calda e bagnata dalla sborra di lui, per poi asciugare il cazzo sul cuscino del marito.
La cosa eccitava enormemente le partner.
Pomeriggio una stanza di motel.
-Voglio che stasera ti fai scopare da lui..-
-Porco.. mi hai distrutta.. vedrà come mi hai ridotta! Guarda ho la figa rossa, gonfia, graffiata, sembra gonfiata come un palloncino, ho il culo devastato! Se ne accorgerà.. lo faccio domani..-
-Stasera.. ti ho detto.. non discutere..-
-Dimmi cosa vuoi che faccia.. lui è stanco non so se vorrà..-
-Eccitalo.. seducilo.. promettigli qualsiasi cosa ma devi farti scopare.. preparati.. lo sai fare no?Sistemati da puttana.. e appena entrato strusciati contro lui come una gatta in calore. Digli che sei calda come la lava.. che lo hai aspettato.. che lo hai pensato.. e che ti sei toccata. Se ti chiede della figa e il culo gonfi.. digli che hai dovuto usare il "cazzo vicario", quel grosso vibratore che hai nell'armadio.-
-Mi stai eccitando di nuovo.. sei un porco provocatore..-
-Io non scopo più oggi... ho finito. Ma tu no...-
-Continua... cosa devo fare... dimmi bene...-
-Cerca di farti inculare anche... e godi... godi più che puoi.. ma non farlo sborrare dentro. Chiedigli che te lo faccia sulle tette... capito?-
-Si capito.. toccami almeno..-
-Così? Puttana?-
-Si così... porco... mettimi dentro la mano dai.. come sai fare tu... tutta la mano...-
-Ascolta... portati il cell... in bagno. Dopo che ti ha sborrato sulle tette, vai in bagno e chiamami... dimmi solo... SI... LO HA FATTO.. –
-Va beneeeeeeeeee.. ancora dai..-
La sera stessa..
-SI... LO HA FATTO... –
-Non lavarti... non fare doccia... domani voglio pulirti io con la lingua... a domani puttana...-
Terza sotto regola.
Il depravato non smetterà mai di far opera di convincimento perché a volte la/il partner tituba. E’ restia/o a fare ciò che il depravato le/gli chiede. Ma anche la roccia più dura, la più resistente, cede sotto l’azione continua dell’acqua. Così.. con le parole dovrà convincere anche la/il più restia/o a fare quanto chiede, con grande soddisfazione erotica di entrambi..
-Voglio che tu lo faccia..-
-Non ci penso neanche... è una cosa che non mi attira...-
-Davvero? Siediti qui... su di me... e ti faccio vedere una cosa... un video...-
-Se proprio un bastardo, un porco... degenerato...-
Lei è seduta sulle sue ginocchia mentre guardano il video, il depravato la sta masturbando piano. Lei è bagnatissima e il clitoride è diventato un grano di mais durissimo, è uscito dal suo alloggio e viene strofinato dalle dita bagnate di lui. Lui bagna bene le dita immergendole nel suo buco rorido di umori.. le strofina dentro e poi torna sul clito. Lei gode.. e non una volta sola...
-Allora... che ne dici?-
-Uhhhh... siii... continua... continua...-
-Si che continuio... ma lo facciamo?-
-Mettimelo dentro... non resisto più...dammelo...-
-Rispondi... lo facciamo?-
-Porco porco... mi fai morire così...-
-E così...? Non ti faccio morire... così?! E così...? E così?-
La porta nuovamente quasi lì... e si ferma...
-Allora... lo farai...?-
-Maiale... porco... bastardo... dai continua.. non ti fermare oraaaaaaaa.... vengo... lo stessoooo....-
-Lo farai...?-
-Siiii... lo farò… lo farò... bastardo... dai continua...-
Ora la alza e la fa ricadere con forza.
Lei... mentre ansima...
Non mi ci farai scopare..?
-Vedremo... domani lo porto qui...-
Quarta e ultima sotto regola. (importante!)
LUI/LEI (il/la depravato/a) NON DEVE INNAMORARSI MAI.
Il depravato deve anche impedire a tutti i costi che la/il partner si innamori di lui/lei, ne va della sua sopravvivenza.
E’ deleterio, si sa che l’amore ricopre gli occhi con delle fette di prosciutto, impedisce di vedere chiaramente e imbroglia tutto, inoltre rende tutto appiccicoso come i dolcetti al miele che ti impiastricciano le dita.
Orribile!
E... se succede? Il depravato perde parte del suo potere attrattivo, con grave pregiudizio per la sua libidine. Diventerà un essere qualunque.
Quando sente che sta per succedere deve allontanarsi in tutta fretta, fuggire proprio senza voltarsi. A volte la fuga riesce.. se non riesce allora sono guai!
-Ti amo… tu mi ami.. cioccolatino..?
CIOCCOLATINO????
Al depravato?
Questa deve aver preso qualcosa d’avariato, una pasticca di acido riuscita male nel laboratorio improvvisato di Gigi il chimico.
-Dimmi che mi ami... su!! Quanto mi ami? Come mi ami? Dove mi ami? Perché mi ami? Da quando mi ami?-
Infine con aria rapita...
-Dimmi che mi amerai per sempre!-
Il depravato ha gli occhi pieni di terrore.
Neanche l’uscita improvvisa dal coma di Erny, (Ernesto per l’anagrafe) lo zombie, lo ha spaventato così. Da allora, Erny, lo chiamano zombie perché è stato davvero scacavollato dalla tomba, morto proprio era, stecchito.
Ora dice che parla con i defunti e fa i soldi!
Il depravato guarda con interesse la porta della camera, sta calcolando in quanto tempo riusce a raggiungerla, aprirla e sbatterla dietro di sé e scappare a gambe levate, considerato che deve mettersi pantaloni, camicia e scarpe... pensa che in circa 10 secondi ce la dovrebbe fare...
-Sai amore? Lui mi annoia troppo... è pesante, precisino, non apprezza la mia cucina... ha il cazzo sempre mollo... insomma ho pensato di lasciarlo e mettermi con te...-
-PORCA TROIA...!!- esclama il depravato.
Questa fa sul serio! Solo al pensiero della cucina di lei sente ribellarsi ogni fibrilla dello stomaco!
-PORCA TROIA...! Devo scappare! Ho un impegno di lavoro... no... più importante ancora! Una testimonianza in tribunale... si...! Ecco... mi devono arrestare per sevizie a vergini. Devo andare...! Mi daranno minimo cinque anni...!-
Mentre il depravato cerca di rivestirsi... lei gli si aggrappa ai pantaloni, si fa strascinare per la stanza e urla...
-Fermati... dobbiamo parlare di come sistemare il tuo appartamento per quando vivremo assieme!-
-PORCA TROIA!!!!-
"Piuttosto mi arruolo nella Legione Straniera! Meglio il carcere, va a finire che violento davvero quella giovane puttana dalle tette a punta! E poi mi costituisco e confesso!" 
Pensa il depravato... mentre si libera a forza e raggiunge la porta, ha lasciato sul campo slip, cravatta, calzini...
Ma che importa?
Vuoi mettere la libertà?
Fuori... respira a pieni polmoni... va bé... l’aria è inquinata e sa di merda... ma vuoi mettere?
E’ buonissima..

Via di corsa!

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