sabato 13 aprile 2019

LO STRANO CASO DELLA DONNA CHE SOSTENEVA ESSERE CATALINA LASA. (2.)


Lois Dubigeon - Artist

-Poi… Catalina…?-
-Juan morì… non sopportò mai la mia dipartita, morì di crepacuore e si fece seppellire in piedi… rivolto verso di me così che possa guardarmi per l’eternità, un gran gesto d’amore…-

-Davvero bello…! Toccante! Continua a raccontare…-
-Come Catalina volevo stare a Cuba, fermarmi, ma c’era qualcosa che mi spingeva a tornare a casa, un bisogno impellente, tornai e fui spinta a mettere un avviso di ricerca su un sito di persone convinte di aver vissuto altre vite, l’annuncio diceva così… 
“Sono Catalina… Juan ti voglio… vieni da me…”-
-Si…? E allora?-
-Dopo un po’ mi arrivò un e-mail... 
“sono Juan… mia adorata, finalmente ti ritrovo… ti amo come allora… più di allora…-
-Il destino ti ha premiato… ha premiato il vostro amore unico…-
-Si… ci incontriamo, solo che… Maestro… Juan è trasmigrato nel corpo di una donna… lui è una donna…-
-Una donna… Catalina? Com'è possibile?-
-Non lo so… lui… cioè lei… sembra davvero essere Juan, sa tutto di quanto abbiamo vissuto.. devi incontrarla e parlarle… ti prego ho bisogno di te… c’è qualcosa che mi disorienta…-
-Lo farò… ma prima dovrai parlarmi della vita comune con Juan, ricordare con me ogni particolare… e poi incontrerò… lei… lui…-
-Va bene… te lo porterò qui, ma ora ho bisogno di godere, prendimi… prendi Catalina, saziami… riempimi… usami, devo riuscire a calmare questa mia febbre!-
La spoglio… adesso la voglio nuda.
Devo metterla a pecora e voglio sbattere con i lombi contro le sue natiche nude! Farla urlare e gemere di piacere!
Però difficile è saziarla… è una belva scatenata!
L’ambiente si surriscalda e l’odore di sesso impregna tutto, un odore forte e speziato, che bel culo ha! Liscio, sodo… e largo! L’alone intorno al buco è meraviglioso… ci incollo la bocca!
Ahaaaaa!
Potrei parlare con voi del culo di Catalina per ore ma dubito che affrontereste l’argomento con il mio stesso entusiasmo, però seguitemi per un attimo… il concetto di bellezza è variabile per località, per cultura e nel tempo ma sapete cosa è sempre uno dei fattori della bellezza universalmente riconosciuto? Proprio un bel culo femminile!
Verità!
Passiamo oltre.
Soddisfare completamente Catalina mi occupa per buona parte della serata, sembra contenta della mia opera quando, lei distesa languidamente sul divano ed io stravaccato a terra ai suoi piedi e vinto dalla fatica, riprendiamo il discorso di Juan.
Un momento…!
Divago si… ma ne vale la pena, vederla così aperta con il suo pelo curato all’aria, mi ricorda “L’origine del mondo” di Gustave Courbet, non lo conoscete questo dipinto? Male… malissimo! Ma per fortuna vostra ci sono qui io a farvelo conoscere, guardate e datemi ragione:
Quando vedo il dipinto per la prima volta devono allontanarmi a forza dalla sala del museo. Faccio sensazione, ho gli occhi fuori dalla testa.
-Catalina… parlami del tuo Juan… dimmi di lui…-
-Ahhh… magnifico! Bruno d’occhi e di capelli, capelli folti e talmente neri che tirano al blu e grandi baffi, carnagione scura permanentemente abbronzata e denti bianchissimi, l’impressione che da è di possanza. Alto e grosso… un gran bell'uomo… Dio… che bello è!-
-Ha dei segni particolari? Intimi? Che potete conoscere solo voi due?-
-Si… il petto villoso e molto muscoloso, un bel culo robusto ma un particolare lo distingue da tutti. Sul suo pene… proprio sull'asta ha una macchia più chiara… larga come una monetina. Il pene è molto scuro e si nota benissimo… ti faccio vedere dove l’ha…-
Si alza e prende in mano il mio attributo al momento non più utilizzabile.
-Ecco… proprio qui… –
-Dimmi un’ultima cosa… il perché ti disorienta la sua reincarnazione…-
-Lo vedrai da te… voglio che ci parli e che mi dici…-
L’invito a cena ma rifiuta e mentre si riveste parliamo necessariamente d’affari, le spiego che voglio dedicarmi completamente al suo caso ma che per questo sono costretto a chiederle più del mio solito compenso. Mi lascia un assegno. A quattro zeri.
Che splendida persona! Bella e generosa, il giusto combinarsi di due eccelse qualità.
Esco e festeggio l’occasione da solo. Non mi parlate di fica per stasera vi prego.
Faccio invece l’amore con una vecchia bottiglia di Medoc Château Mouton Rothschild. 
Ahahah… ma che pensate? 
E’ un vino… un Bordeaux! 
Lo accosto a delle lombatine d’agnello marinate nel vino con patate novelle gratinate. 
Un’unione perfetta… sarà così facile sistemare Catalina e Juan?
Quando posso mi vizio. 
Amarsi è il segreto della felicità. Segnatevi questa frase!
“Vivete e voletevi bene, cazzo!”
Perdo tempo…?
E’ vero. Credo che poi capirete la mia titubanza a raccontare, è davvero un caso strano.
L’incontro con Juan il giorno successivo.
Catalina mi chiama, è finalmente riuscita a convincere Juan ad incontrarmi, mi avvisa che lo troverò molto contrariato, ha accettato con molta avversione il fatto.
Ebbene quando entra stupisce anche me e comprendo in pieno il disorientamento di Catalina.
Ricordate la descrizione di Juan? Alto, possente… bruno?
Beh… ora si è reincarnato in una ragazza che mostra meno dei suoi anni, sembra una sedicenne, pallida, biondina, capelli corti e con degli occhi color del cielo, magra… bellina si, ma insomma è shoccante!

Cazzo!

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