Vic.
Quando
rientro da scuola mi accorgo subito che ha frugato fra le mie cose,
controllo… il DVD porno è ancora nel lettore, lo avrà guardato?
Pensare che si guarda video porno mi intriga…, il suo atteggiamento
mi sconcerta e mi eccita fortemente….
Mangiamo,
poche parole ma mi guarda da sotto le sue folte ciglia e cosa è quel
sorrisino appena accennato?
Prima
di uscire, riporto nel computer alcune ricerche per la scuola.
Bussa
e entra, oggi bussa ma non aspetta che le dica d’entrare, porta in
braccio della biancheria, la sistema nei vari cassetti.
Poi…:
“Niente
ginnastica… manuale oggi?”.
“Ma
la smetti?!”.
“Scherzo…
non te la prendere, è solo una battuta…!”.
Esce.
Ma
cosa sta combinando? Sembra che stia giocando con me come il gatto
con il topo….
Vuol
giocare…!
La
cosa mi intriga così tanto che mi siedo al computar e inizio a
scrivere quanto sta succedendo, la fantasia corre e immagino di
tutto, scrivo e mi eccito!
Passo
a salutarla, non rientro per cena, calcetto e pizza con gli amici.
Lei.
Dal
giorno che ho sorpreso Vic, la mia vita è cambiata, mi sento…
viva, il sangue mi scorre veloce nelle vene, penso solo al sesso e
sono perennemente eccitata…
Esce…
sento il motorino partire, aspetto un attimo e vado in camera sua,
ora mi intriga sapere cosa combina, ha appena usato il computer, lo
riaccendo e apro word, ha salvato un documento, lo richiamo e mi
trovo a leggere un racconto che chiaramente ci riguarda, un rapporto
fra fratelli che si trasforma in una relazione incestuosa.
Voglio
leggerlo con calma, lo stampo e me lo porto in camera mia, mi spoglio
lentamente e nuda mi guardo allo specchio, una femmina trentenne, un
po’ formosa, le grosse tette appoggiano sullo stomaco, ma la vita è
ancora sottile e le anche si aprono ad anfora, il culo è generoso,
le natiche sono grosse e burrose, ma ancora sode, mi giro e apprezzo
la curva delle natiche, il bel solco che le divide e le gambe, che
sono la mia dote migliore, partono da quelle natiche prosperose e in
una perfetta linea finiscono in due caviglie snelle come quelle di
una puledra. Certo il fisico non è quello dei vent’anni, mi sono
un po' trascurata senza un uomo ma non è niente male! Mi palpo le
tette, sono grosse e ancora dure, i grossi capezzoli scuri sono
inturgiditi, li strizzo, li tiro e alzo le mammelle fino a leccarli,
sempre davanti allo specchio, apro le cosce, un folto triangolo di
pelo nero nasconde lo spacco della vagina, lo divido e tiro a lato le
grandi labbra che mi chiudono la vulva come una grossa prugna, escono
in rilievo le piccole labbra come delle piccole creste di gallo e il
lungo e grosso cappuccio che contiene il clitoride, tiro il cappuccio
e fa la sua apparizione il clitoride, è grosso come la punta del mio
mignolo, rosa, lucido e sensibile. Lo tocco… mi fa saltare. Mi giro
mostrando la schiena allo specchio, chino il busto fino a portare la
testa fra le gambe aperte e mi guardo, un grosso culo, fra le cosce
la vagina e il triangolo nero del pelo, mi apro le natiche con le
mani e mi ammiro il buco del culo, una rosetta scura fra un alone di
pelle ambrata, però… vedo che ho del pelo anche intorno all’ano…
forse dovrei depilarmi…
Mi
sdraio sul letto, la schiena appoggiata ai cuscini, mi vedo nello
specchio… prendo i fogli e inizio la lettura.
Una
pagina, due, è scritto bene… ma quanta ingenuità, si evidenzia
subito che quello che ha scritto si basa su quanto ha visto nei
film, lui sborra sempre in faccia alla sorella, lei è sempre
disponibile e desiderosa di essere inculata. Però è avvincente ed
ha delle qualità, come il ritmo e la piacevole descrizione dell’atto
sessuale… complimenti!
Mentre
leggo, la mia mano lavora fra le cosce… il racconto mi eccita… e
devo darmi sollievo, mi alzo e corro in cucina, fra la verdura trovo
un bel cetriolo, duro, lungo una trentina di centimetri e bello
grosso, lo lavo bene e me lo porto in camera, lascio momentaneamente
la lettura… lecco ripetutamente il cetriolo… porto della saliva
nella fica e mi bagno per bene, appoggio la punta e spingo… entra
un po’… lo ritiro e lo bagno nuovamente, riprovo… l’apertura
si adatta… e lo riceve, il muco vaginale, abbondante, favorisce la
penetrazione, riprendo la lettura, mentre spingo in profondità e poi
ritiro l’ortaggio, entra per oltre la metà, spingo fino a che si
ferma contro il collo dell’utero, controllo… si… è dentro per
buona parte….
Un
breve orgasmo… lascio i fogli e con l’altra mano mi lavoro il
clitoride, mi tira tanto da farmi male, aumento il ritmo con il
cetriolo… anche le dita sul clitoride impazziscono… e sento
arrivare da lontano… un orgasmo potente che mi colpisce come un
uragano, urlo e mi lamento, sbatto la testa di qua e di là, dura a
lungo e svanisce lentamente lasciandomi esausta…
Mi
abbandono sul letto, le cosce scompostamente aperte… il cetriolo
verde che spunta fra le cosce… sudata fradicia…!
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