Vic.
La
guardo alzarsi e recarsi in bagno, ammiro le sue natiche mentre
lascia la stanza… chiudo gli occhi e rivivo quelle ultime ore…
torna….
“Dai
pigrone… fai la doccia in fretta che ti aspetto in cucina…”.
Mi
alzo… doccia fredda e la raggiungo… è seduta a gambe larghe,
ammiro nuovamente la sua figura, i bei seni pesanti… la curva dei
fianchi, cerco con apprensione qualche segno di imbarazzo sul suo
volto, macché è allegra e cinguetta come un fringuello.
Mangiamo
avidamente, poi…:
“Però…!
Tre volte in due ore… sei una forza, mi hai fatto venire un
infinità di volte, ora però… cambio le lenzuola, le hai tutte
imbrattate… maialone che non sei altro e poi riposino… vuoi stare
da me…?”.
“Si...”.
“No…
da adesso Elsa… io non sono più tua sorella, d’accordo? Ormai
siamo qualcosa d’altro…”.
“D’accordo…”.
In
camera sua l’aiuto a cambiare il lenzuolo… poi ci distendiamo…
la ventola continua a roteare le sue pale… mi addormento….
Lei.
Sono
felice…, né imbarazzo né rimorsi si insediano nella mia mente,
solo un gran senso di soddisfazione… si… è successo… e allora?
Ora voglio vivere al massimo questa situazione fin che sarà
possibile, domani telefono al ginecologo in città per rimettere la
spirale, per adesso non corro pericolo… ho appena avuto il ciclo…
Mi
stendo accanto a lui… ammiro il suo corpo… la sua verga riposa
appoggiata ad una coscia… chiudo gli occhi….
Sprofondo….
Quando
ritorno in me è mattina, dovrei alzarmi e prepararmi, ma chi me lo
fa fare! Mi prendo la settimana di ferie… ammiro il corpo che
riposa accanto a me e la mano corre ad accarezzarlo… il petto…
poi il ventre e infine il suo bastone che maneggio con amore….
Rivive
fra le mie dita e presto diventa il palo che conosco… lui si gira
verso di me e sbadiglia….
“Vic…?”.
“Si…?”.
“Hai
qualcosa di importante a scuola… oggi…?”.
“No…
ormai sono gli ultimi giorni… oggi fanno gli scrutini”.
“Che
ne dici se ci prendiamo qualche giorno per noi…?”.
“Si…
si…!”.
Continuo
a menarlo….
“Sai…
ti voglio insegnare tante cose… e tu vuoi impararle… vero?”.
“Oh…
si!”.
“Vado
a fare pipì e poi che ne dici di cominciare subito…?”.
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