sabato 30 novembre 2019

GLI SBANDATI - DIARIO AFRICANO. 2. parte




Verrà... dice lui.
Ma certo che verrà, ribadisce Lena, ma non perché abbia paura, sa che non la tradiremmo mai. No... verrà perché è una viziosetta, ma non hai visto come si è scopata Khalid? Verrà perché è curiosa... vuole conoscere cosa vogliamo farle... vuole godere, quella puttanella ci assomiglia... che credi? Una giovane sbandata...

La conferma? 

Un rapido bussare e Patrizia che entra.

In un attimo la prendono fra loro, lui dietro che preme contro il suo culetto sodo, le mette le mani sul seno, abbassa il reggiseno del bikini, le stringe forte i capezzoli, forte da farle male. La sua bocca si posa sul collo, le morde la nuca, la tiene forte in modo che non può più muoversi, né ribellarsi.

Lena le sta mordendo la bocca, forte, le tiene un labbro fra i denti e tira, la tortura, una mano si inserisce nel tanga, preme sulla sua vagina, Accarezza, cerca il suo bagnato, trova il suo piccolo clitoride e lo stuzzica. Lo schiaccia forte, lo preme forte. Lo accarezza con movimenti circolari, torna a schiacciarlo.
Stacca la bocca e le sussurra con la sua voce roca, ebbra di libidine, chiede se vuole godere 
si... respira a fatica Patriza... 
e quanto vuoi godere... puttanella? 
Tanto... tanto... è la risposta.
Lui... mentre con una mano le continua a tormentare un capezzolo, con l'altra le palpa il culo, le dita arrivano fra le natiche, premono sull'ano, un dito... che bagna di saliva... vince la resistenza elastica del buco ed entra! Penetra violento, si spinge dentro, comincia a ravanare.
Le bocche che la mordono, le dita di ambedue che la violentano, portano subito Patrizia a godere. 
L'orgasmo la prende, è talmente forte che le cedono le ginocchia e solo l'essere stretta fra di loro le impedisce di cadere.
Non le danno tregua! Continuano a tormentarla, a non darle respiro. La stanno facendo godere in maniera opprimente, orgasmo su orgasmo, non smettono un attimo.

...Nudi... sono sul letto, lui sotto e su di lui, distesa sulla schiena, Patrizia, le tiene la gambe aperte con le proprie, le tiene le braccia prigioniere con le proprie, fra le cosce di lei sporge la verga durissima, completamente scappellata, Lena... lo bagna di saliva, gli mette un preservativo, lo prende e infila a fatica la verga durissima nella vagina bagnata ed aperta della ragazza.
E prende a leccarli, lecca il tronco di carne che entra ed esce con movimenti rapidi, lecca il clitoride e il pube, morde, succhia, strizza fra i denti e così provoca altri orgasmi, si distende anche lei e prende a mordere i capezzoli fino a farli sanguinare, mentre la mano non smette di strofinare il clitoride.
Poi... tutta una serie di composizioni erotiche fra loro. 
Lui che privilegia prendere Patrizia. 
I corpi avvinti in abbracci spasmodici.
Loro ubriachi di libidine.
Viene nella vagina della ragazza, urla il suo piacere
Si leva e le lascia sole, 
Lena si sta esprimendo in un repertorio saffico da enciclopedia del sesso, sta facendo godere la ragazza in una maniera quasi scientifica, non le da un momento di respiro. 
Lui guarda e fuma.
Esce sul terrazzo e guarda il mare, rinchiude dietro di sé la porta.
Si chiede perché tutto è così carico di consuetudine? 
Perché il sesso può diventare così ripetitivo, comunque? 
Ora... che la sua carica erotica si è parzialmente acquietata subentra la nausea, la noia.
Non può ammettere la noia, non nel sesso. 
Deve vincerla.
Il sesso è fame.
Il sesso è vita, il sesso è medicina.
Solo il sesso può salvarlo.
Butta la sigaretta e rientra.
I corpi sono ancora avvinti.
E' da chiedersi se riusciranno mai a saziarsi veramente? 
Lui.
Loro.
Prende a masturbarsi fino a quando gli ridiventa duro, mette un nuovo preservativo.
Patrizia è in ginocchio fra le gambe di Lena, la sta leccando. Lui la prende, le alza il bacino... la penetra. 
Prende a sbatterla furiosamente.
Ora... ti faccio il culo... puttanella...
Fa uscire la verga dalla vagina e la punta. L'ano è abbondantemente lubrificato da saliva e di umori vaginali.
La tiene forte e spinge. Ci mette un po' a vincere la resistenza elastica dello sfintere, ma ne viene a capo.
La sodomizza. 
La incula. 
Spinge dentro fino al pelo. 
Lena tiene la ragazza contro il suo ventre, si strofina contro il suo viso. 
Lui continua a lungo a sbattere contro le natiche sode, ha un bel culo Patrizia. 
Il buco stretto ed elastico.
Lena ha le mani fra i capelli della ragazza, la tiene stretta.
Godono.
Quando Patrizia sta uscendo dalla stanza, sfatta e segnata, lui è sul letto a fianco di Lena.
Dice...
Se avremo una altra occasione, ti lego al letto e ti bendo. E ti faccio scopare, non saprai chi ti sta scopando... ti interessa? 
Potrebbe essere un estraneo a fotterti... chissà chi...
Lo sguardo di ritorno della ragazza conferma che si, le interessa...
Trova il modo... e lo facciamo...

Assapora l'odore.
Odore forte.
Odore di donna. Odore di umore vaginale.
Fumano.

E... il tuo Masai? Chiede...
Non lo so...
Non doveva essere già qui?
Si... ma lui non ha la nostra percezione del tempo, è fuori dal tempo, verrà quando lo riterrà opportuno...
E tu... lo aspetterai? Per quanto...?
Per sempre? Cazzo ne so? Quante domande fai...
Raccontami di lui...
Bello, selvatico, selvaggio, l'ho trovato in un spettacolo folkloristico, hai mai visto i giovani Masai saltare? Sono altissimi e saltano sul posto, con scudo e zagaglia e con quella specie di tunica che portano si vedeva... la sua lancia di carne! 
Ha un cazzo formidabile... appena un po' meno lungo del suo avambraccio..

Una volta... ogni giovane guerriero doveva uccidere un leone, un Simba, era la sua iniziazione e prima ancora la sua circoncisione, ora li pagano per non uccidere i leoni, sono addomesticati... ammansiti... drogati... e tu fai parte del circo... Lena... lo sai, ne sei consapevole? Lo stai corrompendo...
gli fai perdere la sua innocenza...

Io?
Ma che m'interessa?
E' bello
Dio se è bello!

E come è stato?
L'ho comprato, e che altro?
Sono in vendita, che credi? Si compra tutto... tutto! Ogni cosa a 'sto mondo! 
Tutti sono puttane... tu... io... chiunque è puttana!
Loro... i giovani Masai lo sanno che le donne bianche li cercano e si fanno pagare, non lo fanno per niente anche se piacciono loro i nostri grossi culi bianchi!
E io l'ho pagato... è stato con me per due settimane, mi ha scopato mille volte, tutto il giorno, mi ha fatto godere come mai è successo! Mi metteva prona e mi prendeva come un leone! Mi mordeva la nuca... proprio come fanno i leoni con le femmine, ma a loro differenza durava una eternità e io mi scioglievo letteralmente! Mi sembrava di avere una fontana fra le cosce. E godevo... godevo... senza smettere! 
E lui... mi veniva dentro... dopo la prima volta aveva rifiutato di mettersi il preservativo, non lo sopportava proprio e non lo abbiamo più usato.
Quando sono dovuta partire... dovuto, capisci? Gli ho offerto di venire con me ma poi... pensandoci era come portare un leone e metterlo in una gabbia, come avrebbe fatto ad abituarsi? 
Lui abituato alla vastità della Great Rift Valley? 
Noooo... sarebbe morto e comunque non sarebbe venuto. Mai.
Siamo rimasti in contatto via e-mail e mi ha scritto che mi avrebbe raggiunto!
E io lo aspetto!
Come facciamo con Patrizia?
Come vuoi tu... ci giochiamo con lei ma se viene il mio Masai... vado con lui.
Come si chiama?

Kanzi...

T.

ALBINA

SCHEMA.


UN OGGETTO DA NON DIMENTICARE

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TATIANA BERG - ARTIST

artistsdonudes:

Tatiana Berg, Sleeping Woman (2013). Acrylic on canvas

VINTAGE CARTOON

NE HAI ANCORA PER MOLTO?




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IL FANTASMA DELL'OPERA E LA BALLERINA.

Ti
guiderò nelle segrete stanze della passione:Il
tuo corpo,tela
per i miei dipinti;I
tuoi sensi,note
musicaliDella
mia lussuria;La
tua anima, nella
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Brividi segreti nel cuore.©
Victor Elegant

COSA VUOL DIRE..."SESSO DEBOLE"!

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venerdì 29 novembre 2019

GLI SBANDATI - DIARIO AFRICANO. Prima parte.



Kenya…



Aveva passato dei mesi fra zanzare, insetti schifosi, sanguisughe e finito il contratto decise di fermarsi qualche giorno sulle rive dell’oceano Indiano, in un piccolo resort fra il Kenya e Tanzania. Doveva assolutamente ricaricare le batterie.


Più che altro bighellonava fra il bar e la spiaggia, con la mente persa nelle sue vicende, beveva molto, tanto che verso il tramonto si ritrovava in un stato di beata dissolvenza alcolica. 

Sesso?

Non ne voleva più.
Si era scopato di tutto in quei mesi, donne nere kikuyo, bantù, swahili e infine somale e etiopi, le prime… basse e culi enormi e le ultime sinuose e snelle come gazzelle. Tutte puttane e di poco prezzo.

Tutto secondo la norma, tutto secondo il solito.

Nell'hotel, piccolo e familiare, non c’erano molti ospiti.

Una coppia svizzera con la quale non legava, degli inglesi spocchiosi e due coppie di ragazzi italiani, giovani, belli. 
E… infine Lena.

Si ritrovavano a cenare allo stesso tavolo, lui, Lena, i ragazzi. Gli piaceva la compagnia dei giovani, le ragazze belle davvero, una bionda e l’altra bruna, i ragazzi allegri, spensierati, sembravano senza nessuna preoccupazione.

Lena aveva qualche anno meno di lui, non era certo giovanissima ma si manteneva bene, questo si! A differenza sua che sembrava il relitto di qualche naufragio portato a riva dai marosi, lei pareva uscita da una seduta completa di tutto in un centro benessere di lusso!
Ed era troppo fuori luogo, donna emancipata e a quanto sembrava anche benestante, in quel resort semi vuoto e distante dalla massa turistica.
Cosa ci faceva lì?
Presto lui e Lena si riconobbero come simili, per la strana prerogativa che hanno gli sbandati che si riconoscono fra loro quasi annusandosi come i cani sotto la coda.
Lei era una sbandata. 
Come lo era lui.

Ricca, intelligente, ancora bella, ma aveva un tarlo interno che la corrompeva.


In uno dei giorni successivi nel quale i ragazzi erano assenti per un breve safari, lui e Lena passarono assieme la giornata sdraiati uno accanto all'altra sui lettini, bevendo e fumando e mentre il sole tramontava velocemente, per noia o per libidine si presero a vicenda.

Lei sosteneva poi che era stato lui a metterle la mano nello slip, che aveva preso a strofinarle la vagina depilata e bagnata portandola in breve all'orgasmo.
Lui… nel suo limbo alcolico, sosteneva invece che era stata lei a mettere la sua mano negli short, a scoprire la sua verga dura e a prenderla in bocca.
Poi… incuranti del personale che sistemava lettini e puliva la piscina, scoparono.

Lei gli mise veloce e pratica un preservativo, accessorio che, intelligentemente e prudentemente, non mancava mai di portare con se in ogni dove! Poi con le ginocchia sul lettino si fece penetrare, lui, spostando solo il fondo dello slip, le fece assaggiare la verga dura e calda strofinandola fra le natiche, poi sul solco bagnato e ancora fremente dall'orgasmo provato e glielo ficcò dentro. 
Lei… presa da un raptus di libidine lo incitava a prenderla! 

Sempre più forte, sempre più selvaggiamente, sempre più profondamente! 

Non importava a nessuno dei due il fatto che stavano guardandoli. Al rumore che facevano gli scontri dei lombi di lui contro le natiche di lei.

Continuarono poi la notte.

E fra una scopata e l’altra, le molte sigarette e una bottiglia intera di liquore, si raccontarono. Certi di essere capiti dall'interlocutore.

Lui, al suo solito, non rivelò molto.

Troppe cose non sarebbero state capite da Lena, le disse che era un tecnico che operava nella ricerca di minerali rari e rimase sul vago.
Lei invece era un fiume in piena. Passato il primo attimo di titubanza si aprirono le chiuse della sua riservatezza e parlò a lungo.

Cosa faceva lì?

Aspettava un uomo o meglio sperava che venisse un uomo.

Un giovane Masai, alto, bello quanto poteva esserlo un uomo e nero come la notte, forte e resistente come un leone. Lo aveva conosciuto l’anno precedente in un suo raid sessuale. 

Quando arriva, lo avvisò, andrò con lui.

Eh si…! Ecco il suo tarlo! Lei faceva parte di quell'esercito di donne ricche e emancipate che facevano turismo sessuale. Tantissime. Si dice che siano un milione che ogni anno partono dai paesi ricchi e industrializzati e girano il mondo scopandosi ogni cosa che va loro a genio, ogni cosa che stimola la loro libidine. Pagando.

Lena si era scopata di tutto, raccontò che in Thailandia c’erano delle case per “only woman” dove si potevano trovare ragazzi, giovani… molto giovani, dopati di testosterone che si potevano avere per pochissimo, il costo di una stecca di Marlboro. Prudenza? Certo che si, dato che si rischiava anche il carcere a volte, ma il rischio non è un modo di accentuare il piacere?

E lui? Cosa si scopava?

Tutto… le rispose. 

Ogni cosa che può camminare e aprire le gambe.

Ragazzine?

Ma si… anche, ma non troppo giovani e solo dove è permesso.

Sapeva che qui… nel paese vicino c’era un bordello dove c’erano bambine?

Si, lo sapeva.

C’era andato? Ci sarebbe voluto andare?

No… non lo interessava.
Lei se fosse uomo… ci andrebbe, precisò.
E le due italianine quanto gli piacciono? Lo ha visto guardare quei culetti sodi, il vallo fra le natiche coperto da quel filo del tanga e quelle tettine, ha notato che lui ci perde dietro gli occhi a quelle due!

Vero. Ammise lui. Ma anche tu…
Vero. Ammise lei.

Le due ragazze, Georgia e Patrizia, sono carine, anzi la Patrizia è proprio bella.
Ma sono fatue, leggerine, Patrizia anche un po’ mignotta, gioca, flirta, hanno ventidue anni o giù di lì, ma fanno mostra di una ingenuità disarmante.
In spiaggia, fuori dall'hotel è un altro mondo, ti puoi procurare di tutto, droga, donne, ragazzi. Ma attenti!
Non è ammesso il topless, le due portano un tanga minuscolo che lascia libero il sedere e fanno sempre sensazione, scherzano e ridono, danno un po’ troppa confidenza. 
Lena che regala loro una ventina d’anni prova a calmarle, a far capire di tenersi un po’ sulle loro, ma niente da fare, proprio non ci stanno con la testa, i ragazzi? Sono assenti, ridono scherzano e non stanno attenti alle loro donne.
Male, molto male!
Nel pomeriggio, lui e Lena in piscina, le due chissà dove, poi le sentono gridare e le vedono correre verso di loro, bianche come lenzuola, Lena che le ha viste visibilmente sconvolte le segue. Le sciagurate hanno fatto una passeggiata da sole, senza avvertire e un po’ più in là sono state circondate da quattro ragazzi neri, che mettono in mostra degli affari considerevoli e giù a mostrare le dimensioni segnandole sul braccio, le hanno palpeggiate un po’ ma loro riescono a scappare e ora sono qui.
Poi riprendono coraggio e prendono a scherzare sul fatto, che sono state loro a volerli scopare e i ragazzi a scappare, Filippo… il ragazzo di Patrizia si incazza di brutto, le dice di smetterla di “puttaneggiare”, litigano e da qui nasce il seguito….
Lena, scuote la testa, dice che devono ancora imparare a vivere. Se lo dice lei, è una verità.

Poi… Khalid.
La sera c’è uno spettacolino di acrobati e poi ballano, sul tardi restano Patrizia, Lena e lui, gli altri sono andati a dormire! 
Patrizia si scatena, lui si divide ballando a turno con lei e con Lena e a volte assieme, tutti e tre, c’è Patrizia che si struscia su di lui, sul suo ventre e si ritrova eccitato, Patrizia si struscia anche con Lena. Quando decidono di cercare un posto riparato per fare qualcosa, scende Filippo e la chiama.
E’ un attimo, ma riescono a baciarla, a palparle le tette sode e il culo, a metterle le mani fra le cosce, a sentire quanto la ragazza è bagnata.
E’ un caldo infernale sul terrazzo, salgono tutti nelle camere nel fresco dell’aria condizionata.
E’ in serata di grazia… Lena, lo sente subito da come lo bacia, lo sente dalle sue labbra che può chiederle ogni cosa, che non gli rifiuterà nulla! La prende analmente, a lungo, violento, senza nessuna attenzione.
Pensa di scopare con il Masai? Con il suo nero forte, munito e resistente come un leone degli altipiani? Forse.
Lui? Anche lui è altrove.

Il giorno successivo… gita in barca alla riserva naturale, è il giorno di Khalid!
Khalid è il fratello dello skipper dell’imbarcazione, uno swahili, un ragazzo di diciassette o diciotto anni che subito mette gli occhi su Patrizia, si dimostra disponibile, carino, le porta continuamente della frutta o da bere. Lei… per non si sa per quale ragione, flirta pesantemente con lui. Lo incoraggia quasi, causando… e forse è questa la ragione del suo comportamento, la rabbia del suo ragazzo, Filippo. 
Arrivano per mezzogiorno in una isola nella riserva, mangiano, Khalid porta il cibo man mano. Non stacca lo sguardo da Patrizia, lei ora lo ignora.
Mangiato, si stendono sotto le mangrovie.
Sentono nuovamente alzarsi la voce di Filippo che riprende violentemente Patrizia.
Patrizia si stacca dal gruppo e si allontana indispettita lungo la spiaggia deserta.
Lena la guarda, commenta che sta cercando dei guai quella ragazza e che devono accompagnarla. Solo accompagnarla, chiede lui? Beh… vedremo, è la risposta. Ambedue ricordano la sera precedente, i baci con la ragazza, il suo corpo sodo e voglioso.
La chiamano, la raggiungono. Patrizia non è più sola.
lungo la spiaggia le donne si tolgono il reggiseno, il seno di Patrizia è piccolo, sodo con i capezzoli rivolti in alto, quello di Lena più grosso, leggermente appesantito.
Lui cammina dietro di loro, gode nell'ammirare il movimento dei loro sederi. Le natiche andare su e giù.
Quello di Patrizia è speciale, ha quelle particolari fossette, di Venere o dell’amore. Quello di Lena più largo, gradevole.
Camminano e dopo un bel po’ lui si accorge che qualcuno li sta rincorrendo, viene verso di loro dalla barca, pensano che debbono tornare o chissà cosa, invece è Khalid che li raggiunge, gli chiedono perché li ha rincorsi, niente… risponde.
Lui pensa che abbiano mandato il ragazzo per tutelarli da possibili inconvenienti, parla abbastanza l’italiano, è molto bello. 
Tempo un paio di minuti e si capisce perché è venuto, per Patrizia!
E’ minuta, un visino più che grazioso, il ragazzo è preso. 
Questo Khalid è formato completamente, il petto muscoloso, le braccia robuste, nei giorni liberi fa il marinaio, aiuta il fratello.
Il ragazzo è eccitato, sotto gli short si intravede il bozzo dell’erezione, se ne accorgono le due donne, arrivano così ad una specie di piscina naturale, si sdraiano nell'acqua.
Sono distanti dalla barca, hanno camminato almeno tre quarti d’ora, sdraiato sente uno sciabordio e gira la testa per vedere cosa succede, anche Lena sta guardando, Patrizia è distesa sul corpo del ragazzo e lo sta baciando come volesse divorarlo, con la mano, sotto di lei, gli sta massaggiando il pene sopra i pantaloncini.
No…! 
Stenta a credere a quello che vede! Anche Lena è stupefatta.
Patrizia allarga le gambe sul bacino di lui e si struscia contro il sesso del ragazzo! 
Sono belli, la scena è eccitante.
Ci danno dentro, incuranti di loro che li guardano, lei gli mena il pene dopo avergli abbassato i calzoncini, il ragazzo è molto munito, mostra una verga considerevole, Patrizia lo tiene diritto, se lo punta fra le cosce e si impala lentamente. Vedono la lunga verga sparire dentro la sua vagina. 
Sconsiderati!
La ragazza ha una carica erotica enorme, si muove su di lui come invasata, si alza fino quasi a fare uscire la verga e poi ricade sul ventre del ragazzo. 
Lena è eccitata, vorrebbe anche lei quella verga, come si farebbe volentieri quel bell'esponente di maschio! 
Patrizia continua a montare Khalid! Ha le mani appoggiate al suo petto e si alza e si abbassa, si struscia forte sul suo ventre. Il ragazzo le viene dentro, urla il suo piacere!
Lui e Lena non fanno tempo a intervenire come vorrebbero, vorrebbero partecipare, scoparsi anche loro Khalid e Patrizia, ma… alzando lo sguardo verso il mare vedono la barca che si avvicina, sta venendoli a prendere, avvisano i due ragazzi che si ricompongono. Patrizia si lava lo sperma che le sta uscendo a fiotti dalla vagina, aperta, arrossata.
Poi sulla barca, mentre raggiungono gli altri che aspettano sull'isola, tutti sono a disagio, Patrizia tiene gli occhi bassi, parla a bassa voce con Lena che le accarezza la testa.
Vi prego… non dite niente a Filippo, non so cosa mi sia successo… chiede sommessamente.
Gli fa rabbia e vuole umiliarla.
Si… risponde lui… non glielo diremo ma dovrai darci qualcosa in cambio!.
L’occasione si presenterà due giorni dopo.
Il ritorno è da tragedia, il ragazzo Khalid angosciato perché vede sfuggirgli Patrizia. Questa annichilita, Filippo incavolato, poi la sera non li vedranno, non scendono a cenare, stanno in camera e faranno pace nei modi consueti, scopando.
Due giorni dopo, i ragazzi hanno programmato una battuta di pesca d’altura, lui… blocca Patrizia. Non ci andare, le dice, trova una scusa e raggiungici nella camera di Lena…


JOLIE.

SLAVE

PORNO!

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FEM DOM

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SLAVE.

nastykinkysissycumslut:

I like toys too!

NURSING SISSY BABY GIRL.

paddedtails:Nursing Sissy Baby Girl In Full Effect!! 
PaddedTails.com

PORNO-FILM ALLA TV.

PONY GIRL.

buttdefeated:

Life under the buttpowered femdom regime

SLAVE

giovedì 28 novembre 2019

SORPRESA DI COMPLEANNO. ahahah

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PISSING

H22 with gsr tranny

VIENI!

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PROPOSTA DI MATRIMONIO

Marriage-proposal-faints

VINTAGE CARTOON

MISTRESS LOVERS

Art Print featuring the drawing Mistress Loves To Play by Wighead

MOTOVEDETTA. (RIDERE FA BENE...)



 In mare, 
nel corso di una notte buia e tempestosa e senza luna, 
una vedetta dei Carabinieri avvista una luce di fronte a sé 
in rapido avvicinamento.

Utilizzando la luce della motovedetta, 
i carabinieri intimano all’imbarcazione di fronte a loro 
di cambiare rotta in linguaggio morse:


“Virate dalla nostra rotta”

Il faro dell’imbarcazione in rapido avvicinamento
 risponde in linguaggio morse:

“Virate voi”

Sorpresi dalla risposta, i carabinieri ripetono l’intimazione:

“Siamo una Motovedetta dei Carabinieri,
 virate dalla nostra rotta!”

La luce di fronte risponde:

“Virate voi”

La comunicazione luminosa si fa serrata:

“Sono il Maresciallo De Pasquale, 
della Motovedetta dei Carabinieri, virate dalla nostra rotta!”

La luce risponde:

 “Virate voi”

Il tenente decide di prendere in mano la situazione:
 

 “Sono il Tenente Lo Murno, della Motovedetta dei Carabinieri, 
se non virate dalla nostra rotta,
 apriamo il fuoco!”

La luce risponde: 

“Sono Giuseppe,
 il guardiano del faro, 
fate un po’quello che cazzo vi pare!







DADDY...??

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LAP DANCE

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AHAHAH...

IL RAGAZZO DELLE PIZZE...

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A RITMO DI MUSICA!

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DIRTY FEMME

silkbox:

here, have a GIF because I love you guys

mercoledì 27 novembre 2019

TIBET E AZA - PECCATORI REDENTI.



Fameni Leporini -Artist


Nessuno potrebbe essere contro la lussuria quanto loro! 

Come gli ex fumatori che non sopportano neanche l'immagine del fumo, così loro... uniti in questa dolorosa rinuncia al sesso, si propongono di agire personalmente per debellarlo.



Basta sesso... si dicono a vicenda e si sostengono a vicenda, capita che uno dei due, preso da subitanea passione per qualche facile fichetta, abbia un momento di flessione, ma l'altro? L'altro proditoriamente lo sostiene e lo riporta sulla retta via.

Sulla via dolorosa ma gratificante della rinuncia.

Per la verità... non è molto che sono sulla giusta via, appena da una settimana. 

Ma cosa conta il tempo? Se c'è la convinzione? E poi... sono proprio i primi giorni ad essere problematici... se lo dicono... si incoraggiano l'un l'altro, poi verrà l'abitudine alla castità. 

Come è scritto nella vita dei Santi.

E'... che il peccato è sempre in agguato...
E'... che è il diavolo il promotore degli immondi pensieri, il diavolo tentatore...!

Ora per esempio sta insidiando Aza... e gli entra nella mente, insinua un ricordo...
-Tibet... ti ricordi di Fiorediciliegi... che fica?-
-Imbecille... ti ricordi anche che ci voleva insieme a scopare con lei? Tutti e due? E che tu non hai voluto? Avevi scrupoli... coglione!-
-E... poi lascia questi pensieri immondi... però... per essere una gran fica... eccome lo era.-

Riescono a fatica a riporre il ricordo del çulo di Fiordiciliegi mentre Tibet sta formulando i principi santi della redenzione su un foglietto, foglietto che poi darà al confratello affinché lo faccia stampare in molte copie.

-Basteranno un migliaio, Tibet?-
-Abbonda Aza... tu sai quanti sono i peccatori al mondo? Sono più che i granelli di sabbia della spiaggia di Acapulco. Fanne tirare 10.000. Ricordi Acapulco... si? Che puttanaio infame!-

Aspettano i volantini per iniziare la loro missione, dovranno passare casa per casa per redimere i peccatori.
Sono frementi dall'attesa. Si sentono come dei cavalli da corsa poco prima della gara.
Ma come si distraggono e lasciano libera la mente, ecco che ricascano nel peccato! Ne sono trascinati come da un gorgo tipo Maelstroem! Affondano!

-Aza... e Norma? Mai conosciuto più una come lei! Era una vera furia nel sesso! Ops... vade retro... immondo pensiero!-

Ma ormai il danno era fatto e Aza ora aveva in mente le tette di Norma, la sua fica insaziabile e il culo tondo e sodo! 
-Ah... Norma... Norma...-
Ripete a lungo con aria estasiata e la voce sognante...
-Come mi scopava Norma... non mi scopa più nessuna così...-
-Riprenditi... fratello! E''solo debolezza la nostra! Dobbiamo essere forti come roccia e reagire!-

Per dire la verità nessuno dei due sapeva come era nata questa cosa, è vero che Aza era facile alle cotte e a volte si disperava e si voleva far frate! Tibet... era sempre in angoscia, quanto avrebbe voluto abbandonare la ruota della vita, liberarsi dal desiderio e diventare monaco buddhista, e invece? Ne era sempre schiavo!

Insomma... era nata loro questa esigenza.
Basta sesso e ora... la predicazione della castità!
Si sentono designati per questo altissimo compito! 
Finalmente i volantini sono pronti e loro due si sentono anche pronti per la santa missione, gireranno la città e sveglieranno le coscienze intorpidite da "Amici" e da "Ballando sotto le stelle", faranno proseliti e rinascere il desiderio per il Santo Rosario. Per i Fioretti di Maggio, per i Santi Pellegrinaggi a Medjugorje e Sant'Angelo di Romagna, per le salite in ginocchio sul monte Golgota!

Per evitare di farsi confondere con i Fratelli di Geova, una genia odiata dalla moltitudine per il loro scampanellare mentre sei sotto la doccia, si impongono un vestiario adatto. Diverso da quello degli "altri".
Aza... decide per dei pantaloni di pelle lucida nera e una giacca strettissima color aragosta, sotto la quale un T-shirt dei Black Satans. Stivali da m-bikers. Occhiali bianchi con lenti fosforescenti. E' una mise molto umile ma la trova adatta alla circostanza.
Tibet è in dubbio, non sa se vestirsi con un saio giallo zafferano, pelarsi la crapa e girare scalzo oppure mettersi un fighissimo Hugo Boss... nero, camicia bianca... e... 
Opta per quest'ultimo, non sa come sarebbe accolto con il saio... c'è della gente troppo prevenuta al mondo!

-Da dove cominciamo, Tibet?-
Chiede Aza mentre prende con se un migliaio di volantini.
-Aza... umiltà e prudenza, qui ci conoscono... e qualche marito se ci becca ci ritocca i connotati, credimi... meglio iniziare dall'altro lato della città... chiama un radio taxi...-

Ecco... ah... la loro impazienza di iniziare la Santa Missione!
Sono pronti...
E' la loro prima volta!
Si sentono santificati.
Suonano il campanello di una villetta, è un viale molto signorile, ma si sa che il peccato alberga dappertutto!
Mentre attendono che la porta si apra... Tibet raccomanda ad Aza...
-Lascia parlare me... poi tu perorerai la nostra missione con tutto il tuo ardore religioso...-
-Conta su di me...Tibet...-

Buon giorno Signora, 
permette che le lasciamo un opuscolo? 
Siamo dell'associazione "PECCATORI REDENTI", posso illustrarle brevemente la nostra attività?
Le presento il confratello Aza. Un vero sant'uomo! 
Beh sa... veramente siamo all'inizio, pensi che fino a poco fa eravamo dei peccatori incalliti, purtroppo per noi, e ora siamo solo in attesa di essere redenti ma è dura, non sa quanto la carne è debole... è tutto un cadere e poi cercare di risollevarsi. E' proprio dura. 
Mi scusi sa... guarda anche tu Aza... ma anche lei venire ad aprire con una vestaglietta semi aperta... scusi... ma le si vede tutto... è appena la nostra prima visita e manda già tutti i nostri buoni propositi a carte quarantotto. 
No... ma no, scusi ma se fa così... Aza... di qualcosa... le si vedono tutte le cosce e chiuda un po' sopra, quel neo sul seno è di una tentazione estrema e come sono grosse e sode le sue bocce!

Ops... Aza... non avvicinarti, ti prego! Nooo... resta dietro di me... che ti proteggo!

Mi scusi... signora... mi riferivo al suo seno. Proprio bello! Anatomicamente bello! La prego si copra... nasconda quelle tentazioni! Ma è proprio porca... eh!
Un caffè? 
Si, lo prendiamo volentieri, anzi prima un bicchiere d'acqua, mi è venuto un caldo e brividi freddi lungo la schiena. E guardi il mio confratello come suda... e i suoi occhi? Fanno fiamme! 
Allora le dicevo... abbiamo lo scopo di redimerci tramite un'opera di proselitismo... no... ma che fa? Non mi tocchi lì... la prego non faccia così... la prego... mi lasci... la prego... .e non si spogli!
Aza... non toccarla! Aza... smettila di palparle il culo! La prego... non voglio farlo... ma che belle tette ha! Non è giusto comportarsi così con due che vogliono abbandonare la via del peccato carnale! 
Ma cosa fa? Mi lasci... ce lo vuole tirar fuori? E che farci? Cosaaa? Ci vuole prendere in bocca? 
La smetta di succhiarci!! Le ricordo chi siamo... uhmmm... che bocca ha! Mi sta... facendo... venire... 

MA SI.... chi se ne frega! 
Peccatori e redenti poi, ma chi cazzo ci crede! 
Ora prendo 'sti cazzo di opuscoli e li butto nel primo cassonetto che trovo! 
Si.... eccoci...! 
Aza... tu prendila dietro!
Ora ti faccio vedere io che peccatore sono! Ti apro in due bella PUTTANA! Ah... si... ti piace... eh? Ti piace come ti lavoro con il mio cazzone duro! Mettiti sul tavolo... COSI' DISTESA E ALZA LE GAMBE e vedrai come ti scopiamo! Uno dopo l'altro, uno in fica e l'altro in bocca ci devi prendere! Ti facciamo godere come una vacca!

All'inferno tutti i buoni propositi.! 
Siamo da te... bella puttana! Traviaci... pecchiamo! Si. pecchiamo insieme... dai... ancora ancora! Vogliamo farti godere mille volte! 
Tuo marito? E' un cornuto... che vuoi che c'importa? Rientra solo stasera? E allora ti scopiamo fino a stasera! Voglio metterti a terra a quattro zampe e montarti! Farti fare tutta casa fino al letto! Scopiamo nella sua parte! In tre! Gli sborriamo sul cuscino a quel cornutaccio! 
Ma chi cazzo ci vuole andare in paradiso? 
Fanculo! 
Deve essere una noia cosmica! Pieno di ipocriti, lecca palle e mangia particole, l'unica cosa straordinaria che vivono è andare in pellegrinaggio a Lourdes! 
Fanculoooooo!! 

T.

FORTUNATO!

COME APRIRE UNA BOTTIGLIA.

AVERE LE PALLE!



PISSING

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“panty pissing piss peeing pee wetting thong”

Pierre Louÿs, Le sentiment de la famille,

RITMO!

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BUON COMPLEANNO!

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