Verrà... dice lui.
Ma certo che verrà, ribadisce Lena, ma
non perché abbia paura, sa che non la tradiremmo mai. No... verrà perché è una viziosetta, ma non hai visto come si è scopata
Khalid? Verrà perché è curiosa... vuole conoscere cosa vogliamo
farle... vuole godere, quella puttanella ci assomiglia... che credi?
Una giovane sbandata...
La conferma?
Un rapido bussare e
Patrizia che entra.
In un attimo la prendono fra loro, lui
dietro che preme contro il suo culetto sodo, le mette le mani sul
seno, abbassa il reggiseno del bikini, le stringe forte i capezzoli,
forte da farle male. La sua bocca si posa sul collo, le morde la
nuca, la tiene forte in modo che non può più muoversi, né
ribellarsi.
Lena le sta mordendo la bocca, forte, le tiene un
labbro fra i denti e tira, la tortura, una mano si inserisce nel
tanga, preme sulla sua vagina, Accarezza, cerca il suo bagnato, trova
il suo piccolo clitoride e lo stuzzica. Lo schiaccia forte, lo preme
forte. Lo accarezza con movimenti circolari, torna a
schiacciarlo.
Stacca la bocca e le sussurra con la sua voce roca,
ebbra di libidine, chiede se vuole godere
si... respira a fatica
Patriza...
e quanto vuoi godere... puttanella?
Tanto...
tanto... è la risposta.
Lui... mentre con una mano le continua a
tormentare un capezzolo, con l'altra le palpa il culo, le dita
arrivano fra le natiche, premono sull'ano, un dito... che bagna di
saliva... vince la resistenza elastica del buco ed entra! Penetra
violento, si spinge dentro, comincia a ravanare.
Le bocche che la
mordono, le dita di ambedue che la violentano, portano subito
Patrizia a godere.
L'orgasmo la prende, è talmente forte che le
cedono le ginocchia e solo l'essere stretta fra di loro le impedisce
di cadere.
Non le danno tregua! Continuano a tormentarla, a non
darle respiro. La stanno facendo godere in maniera opprimente,
orgasmo su orgasmo, non smettono un attimo.
...Nudi... sono
sul letto, lui sotto e su di lui, distesa sulla schiena, Patrizia, le
tiene la gambe aperte con le proprie, le tiene le braccia prigioniere
con le proprie, fra le cosce di lei sporge la verga durissima,
completamente scappellata, Lena... lo bagna di saliva, gli mette un
preservativo, lo prende e infila a fatica la verga durissima nella
vagina bagnata ed aperta della ragazza.
E prende a leccarli, lecca
il tronco di carne che entra ed esce con movimenti rapidi, lecca il
clitoride e il pube, morde, succhia, strizza fra i denti e così
provoca altri orgasmi, si distende anche lei e prende a mordere i
capezzoli fino a farli sanguinare, mentre la mano non smette di
strofinare il clitoride.
Poi... tutta una serie di composizioni
erotiche fra loro.
Lui che privilegia prendere Patrizia.
I
corpi avvinti in abbracci spasmodici.
Loro ubriachi di
libidine.
Viene nella vagina della ragazza, urla il suo
piacere
Si leva e le lascia sole,
Lena si sta esprimendo
in un repertorio saffico da enciclopedia del sesso, sta facendo
godere la ragazza in una maniera quasi scientifica, non le da un
momento di respiro.
Lui guarda e fuma.
Esce sul terrazzo e
guarda il mare, rinchiude dietro di sé la porta.
Si chiede perché
tutto è così carico di consuetudine?
Perché il sesso può
diventare così ripetitivo, comunque?
Ora... che la sua carica
erotica si è parzialmente acquietata subentra la nausea, la
noia.
Non può ammettere la noia, non nel sesso.
Deve
vincerla.
Il sesso è fame.
Il sesso è vita, il sesso è
medicina.
Solo il sesso può salvarlo.
Butta la sigaretta e
rientra.
I corpi sono ancora avvinti.
E' da chiedersi se
riusciranno mai a saziarsi veramente?
Lui.
Loro.
Prende a
masturbarsi fino a quando gli ridiventa duro, mette un nuovo
preservativo.
Patrizia è in ginocchio fra le gambe di Lena, la
sta leccando. Lui la prende, le alza il bacino... la penetra.
Prende
a sbatterla furiosamente.
Ora... ti faccio il culo...
puttanella...
Fa uscire la verga dalla vagina e la punta.
L'ano è abbondantemente lubrificato da saliva e di umori
vaginali.
La tiene forte e spinge. Ci mette un po' a vincere la
resistenza elastica dello sfintere, ma ne viene a capo.
La
sodomizza.
La incula.
Spinge dentro fino al pelo.
Lena
tiene la ragazza contro il suo ventre, si strofina contro il suo
viso.
Lui continua a lungo a sbattere contro le natiche sode, ha
un bel culo Patrizia.
Il buco stretto ed elastico.
Lena ha le
mani fra i capelli della ragazza, la tiene stretta.
Godono.
Quando
Patrizia sta uscendo dalla stanza, sfatta e segnata, lui è sul letto
a fianco di Lena.
Dice...
Se avremo una altra occasione, ti
lego al letto e ti bendo. E ti faccio scopare, non saprai chi ti sta
scopando... ti interessa?
Potrebbe essere un estraneo a
fotterti... chissà chi...
Lo sguardo di ritorno della ragazza
conferma che si, le interessa...
Trova il modo... e lo
facciamo...
Assapora l'odore.
Odore forte.
Odore di
donna. Odore di umore vaginale.
Fumano.
E... il tuo Masai?
Chiede...
Non lo so...
Non doveva essere già qui?
Si... ma
lui non ha la nostra percezione del tempo, è fuori dal tempo, verrà
quando lo riterrà opportuno...
E tu... lo aspetterai? Per
quanto...?
Per sempre? Cazzo ne so? Quante domande
fai...
Raccontami di lui...
Bello, selvatico, selvaggio, l'ho
trovato in un spettacolo folkloristico, hai mai visto i giovani Masai
saltare? Sono altissimi e saltano sul posto, con scudo e zagaglia e
con quella specie di tunica che portano si vedeva... la sua lancia di
carne!
Ha un cazzo formidabile... appena un po' meno lungo del
suo avambraccio..
Una volta... ogni giovane guerriero doveva
uccidere un leone, un Simba, era la sua iniziazione e prima ancora
la sua circoncisione, ora li pagano per non uccidere i leoni, sono
addomesticati... ammansiti... drogati... e tu fai parte del circo...
Lena... lo sai, ne sei consapevole? Lo stai corrompendo...
gli fai
perdere la sua innocenza...
Io?
Ma che m'interessa?
E'
bello
Dio se è bello!
E come è stato?
L'ho
comprato, e che altro?
Sono in vendita, che credi? Si compra
tutto... tutto! Ogni cosa a 'sto mondo!
Tutti sono puttane...
tu... io... chiunque è puttana!
Loro... i giovani Masai lo sanno
che le donne bianche li cercano e si fanno pagare, non lo fanno per
niente anche se piacciono loro i nostri grossi culi bianchi!
E io
l'ho pagato... è stato con me per due settimane, mi ha scopato mille
volte, tutto il giorno, mi ha fatto godere come mai è successo! Mi
metteva prona e mi prendeva come un leone! Mi mordeva la nuca...
proprio come fanno i leoni con le femmine, ma a loro differenza
durava una eternità e io mi scioglievo letteralmente! Mi sembrava di
avere una fontana fra le cosce. E godevo... godevo... senza smettere!
E lui... mi veniva dentro... dopo la prima volta aveva rifiutato
di mettersi il preservativo, non lo sopportava proprio e non lo
abbiamo più usato.
Quando sono dovuta partire... dovuto, capisci?
Gli ho offerto di venire con me ma poi... pensandoci era come portare
un leone e metterlo in una gabbia, come avrebbe fatto ad abituarsi?
Lui abituato alla vastità della Great Rift Valley?
Noooo...
sarebbe morto e comunque non sarebbe venuto. Mai.
Siamo rimasti in
contatto via e-mail e mi ha scritto che mi avrebbe raggiunto!
E io
lo aspetto!
Come facciamo con Patrizia?
Come vuoi tu...
ci giochiamo con lei ma se viene il mio Masai... vado con lui.
Come
si chiama?
Kanzi...
T.