I giorni passarono veloci a casa di Clyde. Come trascorrevamo il tempo? Scopando ovviamente! Più e più volte al giorno. La voglia dell'uomo era davvero senza limiti, era l'esempio vivente di come si può essere completamente presi dal fottere! Noi mettemmo all'opera tutta la nostra fantasia, immaginazione e depravazione variando gli accoppiamenti per farlo godere e godere noi stessi, e nelle pause tra le lunghe sessioni di sesso, ci rilassavamo con alcol e droga leggera, mentre Clyde ci raccontava gli innumerevoli aneddoti della sua vita. Più che altro parlava dei morti, di quelli che lui aveva ucciso o di cui ne aveva causato la fine. La particolarità? Non tanto gli avvenimenti in sé, ma quanto il modo di narrare... lo faceva con anomala leggerezza, era vera crudeltà la sua? Disinteresse? No... Era solo frutto del suo infinito cinismo.
Nadine aveva mandato Oastrock a visionare il luogo dove viveva la Bruja, era proprio una baracca, per giunta isolata dal resto del piccolo paese, quindi non presentava nessun problema di rilievo mettere in atto il piano che avevamo studiato per la notte dell'intervento, della vendetta. Si poteva accedere direttamente dalla porta malridotta, aprendola facendo leva con un machete sulla serratura e poi con una spallata si era dentro, a fare i conti con questa donna. Al termine del rendiconto di Oastrock sul sopralluogo, nessuno di noi ci pensò più su, era una cosa decisa e da fare, si attendeva solo la serata adatta, l'ultima, quella senza luna, o meglio, la notte della luna nera.
Chi era veramente la più estranea alla comunità? Miserere. Lei conosceva le caratteristiche del tipo di strega che dovevamo affrontare, sapeva che ce l'aveva fortemente con Clyde, che non solo gli aveva mandato quella maledizione, ma che lo perseguitava senza farsene accorgere. Aveva notato i graffi sulla porta e sulle imposte della casa dell'uomo, tipiche tracce della presenza della Bruja che aspetta l'attimo ideale per uccidere, doveva esserci qualcosa che sfuggiva, che Clyde non aveva raccontato oppure che non sapeva. Un odio così profondo non era giustificabile altrimenti. La Bruja poteva anche sapere della loro presenza nella sua casa, quindi? Occorreva prepararsi per bene. Essere in sei dava sicurezza, ma poteva anche non bastare contro una Bruja determinata.
Non sapendo quanto potente potesse essere, Miserere trascorreva molto tempo fuori, nei dintorni della casa raccogliendo fili di paglia con i quali comporre delle bamboline vudù raffiguranti, secondo la sua intenzione, proprio la strega, che poi trafiggeva con uno spillone! Sperava di entrare in sintonia con lo spirito della Bruja, di poter percepire le sue sensazioni e ovviamente, era attirata dalla morte. Percepiva la fine della donna e questo la teneva in continua fibrillazione.
Nadine era quella che più instaurò un rapporto con Clyde invece... Lo incitava con la curiosità sia nel sesso che nel raccontarsi, aveva capito l'indole cinica, porca e narcisista dell'uomo...
-Ma con la Bruja... Clyde hai mai parlato? Che rapporti hai avuto con lei?-
-Mai... nessun tipo di rapporto, l'ho solo vista, incrociata da lontano, ma l'evidenza della sua bellezza è lampante. Una stupenda e sensuale donna, anzi... ragazza... Ha quel qualcosa che ti fa venire i brividi... Ma di piacere... di sesso... Ecco come ora... dai Nadine... dai svelta mettiti a pecora che voglio fottere la tua fica speciale, nessuna sa farmi come te...-
Nadine non se lo fece ripetere, si inginocchiò poggiando la testa sul tappetino e aprendo per bene le cosce... voleva essere presa, voleva sentire quell'immenso tubo di carne dura entrarle in fica fino a riempirla. Oh sì... per quanto lungo riusciva a prenderlo quasi tutto. Le piaceva quando iniziava a spingere, sentiva aprirsi e riceverlo, Clyde ne godeva quanto lei... lo inseriva e si fermava, lasciando che fosse lei a scoparlo con le contrazioni della sua fica, lui si sentiva strofinato, massaggiato, munto dalle pareti più che sensibili della donna, Nadine impazziva nel sentirsi così piena! Il grosso cazzo che le toccava ogni attimo dentro la sua fica.
Mentre erano avvinti nella penetrazione, con Clyde fermo dentro Nadine e lei che muoveva il culo scopandolo... io Ruback dissi a lui di appoggiarsi alla schiena della donna, di coprirla insomma, volevo incularlo mentre la scopava, lui capì e si stese come richiesto offrendomi il suo culo, gli aprii le natiche e gli leccai il buco insalivandolo e poi... lo penetrai, iniziai a montarlo, prima piano e poi sempre con maggior forza. Ora il treno era completato. Lo tenevo per i fianchi spingendogli il mio cazzo fino ai coglioni nel culo, Clyde immobile scopava Nadine con la forza dei miei colpi, in pratica era come se io stessi scopando entrambi. Lui la teneva forte stringendole le tette e strizzandole i capezzoli. La facemmo durare un bel po' la cosa, ma alla fine fu Nadine a dare il via all'orgasmo collettivo, Clyde iniziò a urlare sotto il piacere delle forti contrazioni e dei miei colpi, e io lasciai andare anche il mio di orgasmo, sborrandogli dentro il culo che mi strizzava il cazzo.
Ecco... in questo caso fummo noi tre insieme, ma capitava sovente che gli amplessi erano più complicati prevedendo la partecipazione di tutti noi, con il risultato di creare delle vere figure acrobatiche a volte.
Tra una scopata e l'altra arrivò l'ultima notte, quella della luna nera. Era giunto il momento di far visita alla strega. Ci preparammo dipingendoci il corpo nudo con figure mostruose, teste di animali, squame di draghi o serpenti, i visi completamente coperti di colori per non farci riconoscere. Che avesse davvero lo scopo di spaventare la Bruja questo mimetismo? No... era più un bisogno personale di trasformarci in qualche cosa di non umano, separarsi dalla vita comune rispetto a quello che eravamo in quel momento. Attendemmo che la notte si inoltrasse e raggiungemmo la capanna, Clyde forzò la porta con la lama del machete ed entrammo. La donna era coricata sul letto, dormiva. Noi in un attimo le fummo tutti addosso. Chi le teneva le braccia, chi i piedi, chi le copriva la bocca per evitare che urlasse. La immobilizzammo completamente e poi? Tutto diventò raptus sessuale. Lei spogliata si divincolava mostrandoci il suo corpo magnifico, ma che poteva contro sei? Impossibile distinguerci, era un groviglio di bocche, mani e denti che le torturavano le labbra carnose, i capezzoli ritti e duri come fragole e i suoi buchi caldi, che venivano penetrati.
Mostrava terrore? Oh no! Ma quando Miserere iniziò ad usare il suo spillone? Quando lo spinse contro la base del capezzolo trafiggendolo completamente da parte a parte? Il gemito di dolore nonostante la bocca serrata da una mano si sentì benissimo. Miserere sembrava in stato di trance, sì accanì trafiggendole così anche il clitoride, lo strofinava facendola gemere di piacere, poi lo liberò dal suo cappuccio rivelandolo grosso e consistente e infine lo trafisse, facendo sprofondare ancora la donna in un urlo soffocato di sofferenza.
Io... Ruback? Mi prese una voglia incredibile di scoparla questa Bruja! Mentre Rubia e Oastrock le tenevano aperte le gambe, appoggiai la cappella alle labbra della fica appena aperte e sentii il calore dell'inferno che aveva dentro! Cazzo! Da bruciarsi! Sembrava di penetrare il diavolo stesso. Spinsi... vincendo la sua prima resistenza e poi? Bastarono pochi colpi e lei venne! La si sentì sussultare e dimenarsi tutta, gemere e godere in una maniera assolutamente anomala! Continuai a fotterle la fica con impeto e lei continuò a venire finché non mi abbandonai anch'io all'orgasmo! Forte e assolutamente unico.
Dopo di me fu il turno delle ragazze. Tutti dovevamo prendere piacere dalla strega. Nadine incollò il suo ventre alla bocca della ragazza, Rubia e le altre due invece, le tormentarono continuamente la fica e il culo con mani e bocca mentre si masrurbavano a vicenda. Fu un delirio.
Alla fine... Arrivò il momento di Clyde! Se anche avessimo avuto dubbi sul fatto lei fosse una strega, il suo comportamento non ne lasciò affatto. Benché dipinti sul corpo e sul viso e al buio della notte, come l'uomo si avvicinò alla Bruja, lei mostrò maggior resistenza a farsi prendere, sapeva che era lui e non voleva. Spostava il bacino, cercava di chiudere le cosce, ma fu tutto inutile. Clyde riuscì ad entrarle dentro ottenendo come risultato l'inaspettato e sorprendente abbandono al piacere della donna. Il suo godimento fu ancora maggiore infatti, sia per il grosso cazzo che la riempiva, sia perché era lui che la stava scopando, proprio l'uomo a cui aveva mandato la maledizione.
Un rapporto esplosivo il loro, come vigore e godimento. Il rapporto perfetto, lei che si dimenava e urlava di piacere e Clyde che godeva come se non avesse mai provato una sensazione simile. Fu come se la Bruja risucchiasse l'uomo dentro di sé, una sorta di ritorno dentro un ventre primordiale e atavico.
Quando Clyde raggiunse l'orgasmo che lo lasciò per alcuni attimi completamente perso, Nadine si rivolse finalmente alla Bruja...
-Lascerai in pace Clyde? Gli toglierai la maledizione? Promettilo e ti lasceremo vivere...-
-Mai! E' un essere immondo! Può avermi dato tutto il piacere possibile ma mai gli toglierò la maledizione, non dopo quello che ha fatto!-
-Ma non è stato Clyde ad uccidere quella ragazza! È stato un incidente... Loro hanno solo scopato, come ha scopato con te!-
-Non è per la ragazza che l'ho maledetto... Lei? È stata solo un'esca, un pretesto, l'ho sacrificata per arrivare a lui... Anch'io sono in grado di usare a mio piacimento le persone...-
Clyde intervenne...
-Ma che cazzo dici eh? Me ne stavo e me ne sto per i fatti miei, in quella casa lontano da tutti... Che cosa avrei mai potuto fare di così terribile da meritarmi la tua maledizione?-
-Certo... Pensavi che dopo il dolore che mi hai provocato tu potessi startene tranquillo e nascosto in Mexico a scopare e a vivere con quei soldi sporchi di sangue? Non avrei potuto permetterlo... -
-Parla puttana! Dimmi una buona volta la verità!-
-Già... Oramai è inutile nasconderla... è bene che tu sappia quello che mi hai fatto... lurido bastardo! Non credo di doverti ricordare dell'ultimo tuo colpo in California, vero? Anche se ora coperta da quegli stupidi disegni da mostro, lo so che guardandoti ogni giorno allo specchio la cicatrice che ti deforma il viso te lo ricorderà... Ebbene? Tu sei vivo almeno! E ti stai godendo la vita con il denaro che hai rubato quella volta... Ma non te ne importa niente dei morti che hai provocato con la tua disattenzione vero? Tra quelli bruciati vivi quel giorno c'era anche José... Il mio José... Mio fratello, mia unica famiglia nonché mio amante! Stava mettendo i soldi da parte guidando le auto cisterna tra Mexico e Stati Uniti e per poter finalmente lasciare questo posto schifoso e viverci come due amanti ma tu... Tu l'hai ucciso! Mi hai tolto tutto e io con la mia stregoneria ti ho portato qui da me, e ho fatto in modo di lasciarti uccidere quella ragazza e toglierti così quanto di più caro ti rimanesse... Lo scopare! Non scoperai mai più Clyde... Mai più!-
Qualche secondo di silenzio segui la confessione della Bruja, prima che Nadine prendesse in mano la situazione...
-Clyde? Non abbiamo altra soluzione, lo vedi da te...-
Clyde annuì... Nadine si rivolse a Miserere...
-Niente sangue Miserere, non vogliamo lasciare tracce...-
-Oh no! Userò la garrota, un cordino che stringerò usando un legno fino a strozzarla... ho tutto con me, io lo sapevo, l'ho sempre saputo che c'era la morte nel futuro della strega!-
Prima che le venisse tappata la bocca nuovamente la Bruja si rivolse a Clyde...
-Uccidetemi pure ma non servirà a nulla! La maledizione ti rimarrà addosso Clyde e non importa se riuscirai a scopare ancora perché il piacere che hai provato nel farlo con me è stato talmente grande che tenterai di cercarlo e provarlo ancora senza trovare mai reale soddisfazione, questo è stato il tuo ultimo orgasmo!-
Miserere eseguì quello che doveva. Non molto più tardi, in gruppo, portarono il corpo ormai senza vita della Bruja a casa di Clyde, montarono tutti sulla barca e si recarono al largo nella baia e qui legarono il corpo ad un peso e lo fecero scivolare nell'acqua dove affondò, il suo corpo magnifico sarebbe stato pasto per i pesci.
Il viaggio di ritorno portava i segni della notte trascorsa, il clima era mutato.
Clyde stesso, l'uomo più cinico del mondo mostrava uno strano turbamento. Arrivato a casa prese una bottiglia piena di Kentuky Straight Bourbon... liquore a 58 gradi.
-Ragazzi... intendo ubriacarmi, su... lasciatemi solo, ci vediamo domani...-
La mattina seguente come concordato giorni addietro lasciammo Clyde, che comunque risultò il più provato dall'esperienza. Noi? Avevamo già voltato pagina, quanto successo era il passato, volevamo pensare al futuro. Ci dirigemmo senza molti pensieri verso il sud. Il camper era perfettamente adeguato e Clyde aveva dato loro diversi buoni carburante.
Come sempre accadeva nella nostra famiglia... Era il momento di trovare altro.
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