Ma
lei si aspetta ben altro da lui, e lui da lei, così mangiano
qualcosa, stuzzicandosi a vicenda.
Nudi
seduti al tavolo, mangiano e si guardano.
-Dio
Sara! Sei proprio una gran figa! La più… bella… sensuale…
arrapante… figa del mondo…!.
Lei
prende un gamberone, lo sguscia, lo passa nella maionese e glielo
infila un bocca e mentre lui mastica lo bacia, gli apre le labbra e
con la lingua gli ruba il contenuto, si baciano selvaggiamente.
-V…
ho sempre avuto un debole per te, da quando ti toccavo il tuo
cazzetto duro, ma stasera quando mi hai raccontato di te e dell’efebo
sono partita, mi sono bagnata tanto che mi pareva di essermi pisciata
addosso, mi piace il sesso trasgressivo, e immaginare tu e il tuo
amichetto che vi inculate mi ha mandato in orbita…-.
-Ho
voglia di fare con te tutto quello che ti verrà in mente, tutte le
porcate che vorrai…-.
-Sto
già fantasticando… e la figa mi tira da morire… guardami…-.
Sposta
la sedia, allunga e allarga le gambe, si apre, le grandi labbra
tirate a lato dalle sue dita sono di color scuro, quasi violaceo e
svelano le creste delle piccole labbra e la cannocchia dura del
clitoride color salmone.
V.
le si butta fra le gambe e prende a leccarla, la fa saltare come un
grillo, è bravo ed esperto, la penetra con due dita e le massaggia
l’interno della figa, trova il giusto punto e la fa partire, lei si
inarca e spinge la testa indietro scuotendola.
Le
scapocchia il clitoride, fa uscire dal suo guscio il pisellino glielo
succhia, lo morde delicatamente finché l’orgasmo la prende e tutto
diventa tanto sensibile che deve allontanare a forza la sua testa.
Lo
fa alzare e lo prende per mano guidandolo in camera da letto, distesi
bacia la sua bocca che sa di figa, sente la sua prepotente erezione e
diventa la regista del loro piacere.
Un
sessantanove, lo cavalca a spegnimoccolo, prima dandogli il viso,
così le strapazza le tette, le strizza a forza i capezzoli, ora gli
da la schiena, le infila le dita nel buco del culo, così mentre
ricade con forza sul suo ventre infilandosi completamente tutta la
sua verga, lui le violenta il sedere con le dita.
Lui
la prende stendendosi sopra e si baciano con passione mentre si
infila nel suo ventre.
Ancora…
la prende di dietro, ancora… di fianco, le alza una gamba e la
infila, ancora di fianco… piegata in due, Sara corre con lo sguardo
al quadrante luminoso della sveglia, sono quaranta minuti che la
fotte.
-V…
veniamo…-.
-Si…-.
Vanno
in cucina a bere qualcosa.
-Ti
fermi…? Dormi con me…?-.
-Si…
domani mattina avrei un impegno… una partita di calcetto… ma chi
se ne frega…!-.
Prima
di cadere nel sonno.
“V…?”.
Lo
sta abbracciando, un braccio steso attraverso il suo petto.
-Si…-.
-Vorrei
fare una cosa…-.
-Si…-.
-Mi
intriga… tu e io…, Claudia e il suo ultimo boy friend, sai quel
mulatto niente male che si rimorchia da un po’? Lui se lo fa anche
infilare, così tu e lui… vi date da fare, noi guardiamo…-.
-Claudia…?
Mia madre? Ma… lo vorrà fare?-.
-Vorrà…
vorrà… allora che ne dici…?-.
-Se
va bene a te va bene anche a me, si… però ho una richiesta…-
-Quale?-
-Domattina…
appena sveglio… mi dai il culo…-
-Porco…
lo farò con piacere… chissà come ti tira la mattina…!-
-Buona
notte…-.
-Buona
notte…-.
Tarda
a prendere sonno, mentre lui è già partito e dorme come un bambino.
Si
alza e telefona a Claudia, le racconta tutto, il ragazzo è calmo…
come il gorilla sfiancato dalle femmine e le chiede del mulatto,
George… c’è ancora?
Si.
quando
ritorna facciamo una cosina a quattro…?
D’accordo?
Si…d’accordo.
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