venerdì 28 giugno 2019

Lo zio ed Hélène. (1)

alexinspankingland:
“My favorite photography subject: Ginger Sparks.
See her spanked in this film here!
”

Lo zio ed Hélène.

Alfredo ha un diavolo per capello.
Maledice quello scriteriato del fratello che gli ha lasciato l'incombenza di prendere in casa e di controllare la figlia di diciassette anni! Per cosa poi? Per fare una lunga vacanza con una cubana! Ma cazzo... si dice! Avrebbe potuto, anzi dovuto rifiutare. Ma ha titubato quell'attimo di troppo, quel senza testa non gli ha lasciato scampo, in due e due quattro se ne era già partito!
Ora?
Il primo giorno?
Ecco il primo problema, lei... Hélène già avrebbe dovuto essere a casa, aiutare per far cena, studiare e chissà cosa anche... e invece? Non c'è, ha ore di ritardo e lui non sa neanche dove iniziare a cercarla!
Il cellulare? Muto.
Il fratello gli ha detto che la ragazza non è cattiva ma è distratta, a volte si comporta come una stupida e deve essere punita severamente e l'unica cosa che funziona è sculacciarla con molta determinazione sul suo culone.
Forte e a lungo fino a farla piangere. Davvero non funzionano altri deterrenti.
Eccola!
Sente aprirsi la porta, si impone di stare calmo e freddo. Di lasciarla parlare e giustificarsi.
-Ciao... zio.-
-Hélène... sei in ritardo! Non mi hai chiamato, ora dammi una buona ragione per non arrabbiarmi con te...-
-Perdonami... mi sono attardata con le amiche e mi è volato il tempo e... ho lasciato scaricare il cellulare...-
-Ma allora ha ragione tuo padre... a volte ti dimostri la stupida che sei... eppure sei intelligente, ora ti devo punire...-
-No zio... ti prego! Perdonami, non lo farò mai più!-
-Su... poche storie! Mettiti in ginocchio sulla poltrona, alza la gonna e abbassa le mutandine...-
Hélène con gli occhi bassi ubbidisce, abbassa alle ginocchia le mutandine bianche di tipo ordinario, alza la gonna... si mette in ginocchio sulla seduta del divano e abbassa il busto fino ad avere la testa posata sul tessuto.
Lei sa cosa prova ora, paura... eccitazione e umiliazione per essere considerata una stupidella sempre con la testa per aria, mai presente e sempre dietro a sogni campati per aria e sa anche che prova piacere a essere colpita, forte, dolorosamente sul sedere, che soffrirà e godrà... un pervertito e raffinato orgasmo mentale nell'essere umiliata. Ma di questo solo lei è consapevole.
Lo zio inizia, ha una mano pesante, larga e dura e i colpi schioccano regolari e lei urla dal dolore, lo prega di smettere, di risparmiarla ma fintamente perché ne vuole ancora, vuole avere il culo tutto rosso e dolorante.
Ha un bel culo... Hélène, burroso e morbido, candido come la neve, largo e paffuto e niente affatto sgradevole, ha una bella forma rotonda.
Lo zio... continua, in verità ora è soggiogato dal rumore forte dei colpi, dalla morbidezza del culo e dalla sua forma arrotondata, senza volerlo si eccita, sente crescere nel pantalone la sua verga, diventare un vero ramo d'albero.
Ora... smette di colpirla e passa le mani sulla pelle martoriata, violacea e segnata, le apre un attimo le natiche... le fa distanziare le cosce e guarda la sua vagina, le labbra gonfie... poi torna in sé, le ordina di alzarsi e rivestirsi, di andare in camera sua e poi... fra una mezz'ora di preparare il tavolo per la cena.
La ragazza piangente lascia il soggiorno.
Lui... va nel bagno più vicino, tira fuori l'enorme verga dura e pensando al bel culo della nipote si masturba, gode veloce... sborra nel lavabo.

-Mi devo controllare... -si dice...- sono mesi che non ho una donna...-

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