Cosa mi fece lasciare la
super strada Firenze Siena quel giorno?
Non un motivo
razionale.
Ero diretto a Siena, avevo un impegno e invece
inspiegabilmente mi trovo sullo svincolo per Poggibonsi.
Perché?
Ora so, so il motivo, so che tutto era previsto.
Quello che è
difficile è renderlo comprensibile. Spiegarlo.
Poi... sempre
senza ragione mi vedo a far parte di un gruppo di persone che
visitano il castello di Strozzavolpe.
Seguo, ben ultimo, il
gruppetto di persone che attornia il custode che fa anche da
guida.
Che ci faccio qui?
Perché non me ne posso andare?
Sento che tutto è ineludibile!
Devo restare, seguire la
guida, non ho modo di contrastarlo.
Arriviamo alla Camera Rossa e
la sento.
Avverto la sua presenza, lei mi attende e mentre il
custode racconta la sua storia, io la vedo, si sta materializzando
lentamente in un angolo della stanza, invisibile agli altri, dapprima
una lieve forma di nebbia colorata e poi via via... prende corpo,
fino a formarsi completamente.
Non ho paura.
Riuscirò' a
descriverla?
La donna più bella che ho mai visto!
Il viso
pallido, eburneo, due occhi color del cielo, le labbra generose,
scarlatte che risaltano in contrasto con il pallore del viso, i
cappelli biondi che le cadono in lunghi boccoli gonfi sulle spalle,
le spalle scoperte che fanno da scenario a due seni splendidi, spinti
in su dal corsetto del vestito, due globi di tenera carne!
E il
resto del corpo?
E' ricoperto dal pesante abito
rinascimentale.
Ma si indovina, si intuisce la sua sensualità
prepotente,
ho la certezza di due fianchi voluttuosi, di gambe
slanciate,
Poi... mentre il gruppo lascia la stanza, lei mi spinge
contro la parete, fuori vista.
Sento il soffio della sua voce...
roca.
-Finalmente! Finalmente... mio amato, finalmente sei tornato
a me...-
Sento la sua bocca, le sue labbra morbide, roventi di
desiderio.
La sua bocca che cerca e trova la mia, la sua lingua
umida che mi esplora, la sento stringermi, i suoi seni schiacciarsi
sul mio petto, le sue mani sulla mia nuca e le mie sono sui suoi
fianchi, cercano le natiche, le sentono, piene, sode, sensuali.
Con
movimenti scomposti le alzo il vestito, raggiungo la sua femminilità,
non veste altro se non il pesante vestito.
Sento la sua conchiglia
gonfia, calda, fremente, bagnata,
le mie dita premono... forzano,
entrano.
Poi... poi...!
E' solo frenesia!
Lei che si
spoglia frenetica del suo indumento!
Le sue mani che strappano i
miei senza riguardi!
i corpi nudi che si scontrano!
la sua
bocca che mi sugge, la mia che beve il suo nettare!
Io sotto sul
nudo pavimento e lei sopra di me!
Urla il suo piacere e sono suoni
ferini, da belva!
Si leva, passa una gamba sul mio corpo e... si
impala, forte, senza indugi!
Sento... la sua vagina contenermi
come un guanto contiene la mano e mi monta... mi cavalca!
E mi fa
godere...!
Sento il piacere salire ed esplodere! Urlo!
Ma...
godo! Godo e non eiaculo...!
Nooo...!!!
Rimango eretto... duro!
La cappella violacea dall'eccitazione, tesa e lucida!
Lei si
inginocchia e mi sprona a prenderla ancora, di non risparmiarmi, di
non risparmiarla!
La prendo da dietro da animale!
Sprofondo il
cazzo dentro di lei, forte, violento!
La tengo con le mani ai
fianchi e spingo... spingo!
Mi sento urlare nuovamente!
Urlo
dalla libidine che mi ha preso!
Godo ancora e ancora non
eiaculo!
E... rimango duro, eretto, ancora più grosso!
Non è
normale, nulla di tutto ciò che mi succede è normale, so che è lei
che vuole così, mi vuole... senza pause.
Ora sono a cavalcioni
sul suo petto, la verga fra i suoi seni prosperosi, lei sputa per
migliorare il movimento e stringe i globi mentre io spingo, la sua
lingua lecca la cappella.
La riprendo nel suo scrigno
bollente!
Ancora...!
E... ancora!
E... ancora!
E...
sempre l'orgasmo senza seme!
Sento che mi si svuota il
cervello!
Mi toglie la vita
Quante volte???
Innumerevoli!
Ora
sono nel suo culo!
Sento gli schiocchi forti, ritmati del colpi
poderosi che le do,
la tiro a me per i lunghi capelli, la sua
testa è piegata all'indietro,
Le sono dentro... tutto, la prendo
senza risparmiarmi.
Urlo... e lei risponde con le sue urla come in
un eco.
Lo faccio uscire... per poi rimetterlo con un colpo
secco!
Mi vedo...!
Nooo.... non è il mio pene quello!
E'
enorme...!
La cappella grossa come un pugno!
L'asta solcata da
enormi vene in rilievo che sembrano sul punto di scoppiare!
E
curvo in su!
E con l'ultimo istante di lucidità capisco il
perchè, tutto il mio sangue, tutto il sangue delle mie vene è nel
mio cazzo!
L'ha gonfiato a dismisura... per il suo
piacere!
Poi... i miei ricordi svaniscono....
Dal
Corriere di Siena...
...il ritrovamento, avvenuto nella tarda
mattinata di ieri, di un uomo dell'apparente età di 40 anni, nella
famosa "stanza rossa" del castello di Strozzavolpe presso
Poggiponsi, ripropone il mistero che, periodicamente, il castello
vive.
A distanza di vari anni vengono infatti ritrovati uomini in
gravi condizioni fisiche, sembrano svuotati di ogni energia vitale.
Nessuno è sopravvissuto per poter svelare l'accaduto.
L'uomo
ritrovato presenta un gravissimo stato di debilitazione, anemia, il
tutto aggravato da ipotermia prolungata, i sanitari si riservano la
prognosi.
Come è noto la "stanza rossa" è conosciuta
per il suo fantasma, la giovanissima e bellissima Cassandra
Franceschi che venne sorpresa dal marito, Ser Giannozzo da
Cepparello, in compagnia di un avvenente paggio in atteggiamenti che
definiremmo inequivocabili su un letto situato proprio in questa
stanza, l'offeso consorte non trovo' allora di meglio che murare vivi
i due amanti in questa stanza del castello, facendoli crudelmente
morire di fame...
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