Racconto
semplice e diretto. Solo sesso e scopate, odore di fiche e di cazzi,
di sperma e di miele e di quel odore afrodisiaco che ha il culo
femminile...
Ringrazio come sempre la mia coautrice di allora e un ricordo.
Ringrazio come sempre la mia coautrice di allora e un ricordo.
Io...
Mi sta
cavalcando, si alza e si abbassa sul mio cazzo duro facendo forza con
le mani posate sul mio torace, i movimenti sono lenti, si alza e fa
quasi uscire completamente il tronco di carne bagnato e lucido dei
suoi umori e poi con un sospiro si lascia cadere, si impala
completamente.
E' inarcata, la
testa portata indietro, gli occhi chiusi, ansima e geme, sta per
godere nuovamente.
Urla ora, urla
lungamente mentre l'orgasmo s’impossessa ancora una volta di
lei.
Non si toglie dopo, ora i suoi movimenti sono diversi, si
strofina fortemente contro il mio ventre, e' impalata completamente,
sente la punta del cazzo contro l'apice del suo utero, strofina,
spinge il clitoride contro il ruvido pelo, le pare di strofinarsi
contro la paglietta d'acciaio che usa in cucina.
-Porco... sei un
porco... ho visto come la guardi... ho visto come quella puttana
guarda te...-.
Voglio inserirmi ancora di più in lei, le stringo
i capezzoli da farle male.
-Si... la desidero quella puttana...
hai visto come mi si è appoggiata? Voleva farmi sentire il suo
culetto duro contro il cazzo... quella spudorata...-
Lei... mentre
sta per godere ancora.
–Scommettiamo che te la porto in letto,
calda e pronta? Te la porto su di un piatto d’argento...-
-E perché lo
faresti?-
-Piace anche a me...
quella piccola troia...-
Due sere dopo.
Nella nostra camera da letto, noi e la ragazza, lei è figlia di
nostri amici, la ospitiamo per qualche tempo nella casa di
montagna.
Guardo, la ragazza è nuda, a gambe larghe, aperta.
Lei la sta
accarezzando, me la mostra, mentre la tocca parla.
La lascio fare,
aspetto, mi meno lentamente stando accanto a loro.
Lei...
Gli dico… mentre
lui, il porco si sta menando piano.
-Ora e'
completamente aperta, si può ammirare la sua conchiglia in tutti i
suoi particolari, non è adorabile?-
Le cerco il culo con un dito,
la penetro e prendo a lavorarla, ogni volta che lo inserisco
completamente ha un sussulto, devo confessare che sono più che
eccitata.
E' sul letto a gambe aperte.
Le dico...
-Lasciami
fare tesoro, sei così tesa… ti farà bene…-.
Smette di fare
storie e comincia a fremere, ansimare, con delle spinte pelviche fa
si che la mia carezza diventi più determinata, le apro le grandi
labbra, emerge il cappuccio del suo clitoride, la saggio con le dita,
è bagnata per bene, la lascio un attimo e mi bagno comunque con la
saliva le dita, cosi' ho modo di gustare il suo afrore che mi piace
da morire, torno a toccarla, ora sta per venire.
Basta preliminari,
prendo a masturbarla con forza, lei geme e urla!
–Ohhhhhh…!-.
Sento
sotto la mano vibrare il suo ventre, è così bagnata dai suoi umori
vaginali che il cuscino sotto il suo sedere mostra un alone umido,
continuo ad accarezzarla ancora. Lungamente, fino a che la sento
abbandonarsi sul letto.
Puttanella! Che ditalino ti ho fatto!
Quanto hai goduto…?
Continuo a masturbarla, la sgrilletto, pochi
attimi e viene nuovamente con lunghi gemiti, è bagnata fino sulle
cosce.
Porgo le dita a lui.
-Senti che buon sapore ha…-.
Prende
a leccare le dita, se le inserisce profondamente in bocca.
-Vuoi
bere direttamente dalla fonte?-
Rivolto a lui che
guarda…
–Apri bene le cosce che ora te la bacia…-.
Si
stende sulla schiena, ormai fa tutto quello che le chiediamo,
-Così…!
Allarga bene le gambe e tira su le ginocchia… brava piccola….-.
Lui
s’inginocchia e in preda alla passione tocca la fica della ragazza,
passa la mano, le apre le labbra esterne, saggia il clitoride e poi
avvicina la faccia e prende a leccarla, la piccola salta come un
puledro, io mi sto liquefacendo... se mi tocco vengo, immagino quanto
sia eccitato lui!
Il cazzo è durissimo, la grossa cappella
paonazza dall’eccitazione!
Accarezzo e stringo fra le dita i
capezzoli della piccola, sono duri e puntuti come fragoline, prendo a
baciarli, a morderli prima dolcemente e poi sempre più forte fino a
quando la sento lamentarsi, riporto la mano a tormentare le tette e
le lecco il collo, le orecchie, il viso, fino a raggiungere le labbra
che mordo per poi violarle con la lingua, mi succhia con passione,
ora siamo avvinte in un bacio appassionato!
Si divincola… sbatte
la testa da una parte all'altra.
–Oh…! Basta… Vi prego…
non resisto più… oh… basta…-.
E’ preda di un orgasmo
portentoso, è dotata per il piacere la piccola puttana!
Si
abbandona sul letto, ha il respiro rotto e ansima come un mantice, mi
avvicino al mio uomo e lo bacio profondamente in modo da suggere il
sapore della fica che ha appena terminato di leccare, gli lecco le
labbra, il sapore mi dà alla testa.
Passo la mano sul suo
ventre, stringo la sua erezione potente.
E' ora di fare un
ulteriore passo avanti.
Mi sdraio accanto alla piccola e
l'accarezzo.
-Vuoi dormire qui nel letto con noi?-.
Ancora
ansimante fa segno di si con testa.
–Brava! Domani possiamo
dormire fino a tardi…-.
Mi levo gli slip che ancora indosso
completamente e l’abbraccio, assieme lo guardiamo, il cazzo appare
in tutta la sua potenza, lungo e grosso, la cappella libera dal
prepuzio è violacea e attrae subito l’attenzione della ragazza
distesa sul letto, non riesce a staccare lo sguardo.
Le sussurro
all’orecchio…
-Ti piace? Porcellina… ti piace il suo
cazzo…?.
-E' così grosso! Mi fa paura…-.
-Paura? Tesoro e'
normale! Non c'è da aver paura… guarda…-.
Ci mettiamo fianco
a fianco sedute sul letto e lo invito a mettersi in piedi davanti a
noi, ora il suo cazzo è a pochi centimetri dal nostro viso.
Allungo
la mano e accarezzo la verga, la meno lentamente coprendo e scoprendo
la cappella.
–Vedi…? E' bellissimo… dai… dammi la mano…
te lo faccio accarezzare…-.
Prendo la sua mano titubante e la
appoggio sul cazzo, che al contatto ha un sussulto, lei prende
confidenza e comincia a menarlo, le piace… eccome le piace! Con la
lingua si bagna le labbra.
Lui gode della carezza, sia pur timida
e inesperta e muove il bacino avanti e indietro verso la mano.
–Dai…!
Menalo con più forza! Cosi' brava… ti piace? Si… vero? Sei una
vera puttana…-.
Mi stendo sul letto e apro le gambe.
-Ora mi
faccio scopare… cosi' ti faccio vedere come si fa… su mettiti qui
vicino a me…-.
Mi si distende vicino, appoggia le tette alla mia
spalla, lui mi si inginocchia fra le gambe e punta la cappella sulla
mia fica completamente aperta e bagnata.
Lo fermo.
–Aspetta!
Piccola… prendilo in mano e strofinalo sulla mia fica, si… cosi'!
Ora puntalo…un po' più in sotto e spingilo dentro… brava! Oh…
si…! Cosi'…! Ora guarda bene…!-
Prende a montarmi con forza,
la piccola guarda vogliosa e ammirata la verga che entra ed esce e
che in breve e' completamente bagnata dai miei umori.
Eh si… mi
bagno, sono come una fontana.
–Si… cosi'! Dai, sto per venire…
oh… siiii…!-.
Sono ore che sono eccitata e come ha cominciato
a scoparmi sono venuta.
Lo faccio alzare, distendere sul letto, lo
scavalco e mi abbasso sul suo cazzo eretto, me lo inserisco
completamente.
–Oh… ti e' entrato tutto…-.
–Oh… si…
cara… e' bellissimo…-.
Ansimo mentre mi alzo e ricado su di
lui facendomi impalare a forza.
-Ma e' cosi' grosso…-.
Ansimo.
-Ma
no… piccola, la nostra fica si adatta alle… oh! Alle dimensioni
del… cazzo… e' in grado… di… prenderne di… più…
grossi…-.
-Sei magnifica…-.
-Ti piace? Che... mi faccio
fottere…?-.
–Oh… si! Mi viene un caldo, una
voglia…-.
–Piccola… oh… si… siediti sulla… sua faccia…
fatti… leccare… la fica… si… cosi'… bravi… dai… che…
godiamo… assieme…-.
Ora nella stanza e' tutto un gemito, la
ragazza ed io che veniamo, poco dopo e' lui che grugnendo come un
cinghiale mi riempie la pancia di sborra.
Sudati, ansimanti e
sfiniti ci abbandoniamo sul letto, nella stanza aleggia un afrore di
fica e sborra, lui e' in mezzo a noi, a gambe larghe, il cazzo sta
perdendo rapidamente rigidità, si ammoscia e si posa sulla coscia.
La piccola e' distesa con la testa verso le sue gambe ed è la
prima a riprendere coscienza dopo l'orgasmo.
–Oh… guarda com'è
tenero! Sembra veramente un piccolo uccello… posso toccarlo?-.
Lo
prende in mano e lo accarezza, esce l'ultima goccia di sborra e lei
se la passa fra le dita, le porta al naso e le annusa, deve
piacerle... perché subito dopo se le porta alla bocca e lecca le
dita.
Che splendida puttanella!
–Piccola… ti piace il
sapore della sborra…?-.
–Oh… si…!-.
-Ne ho la fica
piena… questo maiale mi ha riempita…-.
Lo scavalca e mi
raggiunge, apro le cosce permettendole di raggiungermi la fica,
prende a penetrarmi curiosa.
-Come sei calda e bagnata… e
larga… quasi… quasi ti entra tutta la mia mano…-.
-Oh si…
cara… continua… spingi…-.
-Anche la mia è così
larga…?-.
-Lo diventerà… lo diventerà! Ora ce l'hai stretta
ma lui te la farà larga come la mia, va bene puttanella…?-.
–Oh…
si! Quando…? Quando…?-.
-Appena avrà ripreso le forze… noi
però dobbiamo aiutarlo… vuoi…?".
–Oh… si…!-.
-Prima
fammi sentire la tua fica e' pronta…-.
Si dispone subito a gambe
larghe pronta per essere ispezionata e' tutta fuoco.
La tocco…
il clitoride sporge duro, la faccio saltare, mi bagno bene il dito e
la penetro, lei geme... incontro il suo imene, non e' completamente
ostruita, solo un anello di carne tenerissima protegge il suo utero,
avrà fatto qualcosa o è così naturalmente? Chi lo sa?
Sono convinta che
non soffrirà molto dalla rottura di quello che resta. Continuo a
toccarla e lei si dimena… geme.
–Si… piccola, sei proprio
pronta per il suo cazzo, ora dobbiamo farlo rizzare…-.
Ci disponiamo prone
a fianco del suo bacino, una da una parte e una dall'altra, la faccia
verso il cazzo che moscio pende sulla coscia.
-Ora lo baciamo a
turno, finché non rialza la testa…-.
Lo prendo in bocca e lo
lecco per bene, una mano lo tiene saldamente per la base dell'asta,
poi passo il testimone alla piccola.
-Leccalo bene… scoprigli la
cappella e bacialo, non fargli sentire i denti, lo devi menare con le
labbra, inseriscilo fino in fondo… dai… guarda… si sta
indurendo…-.
Le do' il cambio, lo sbocchino in maniera piuttosto
energica, lo sento crescere fra le mie labbra, lo passo a lei, e' una
allieva modello… impara prestissimo.
–Bravissima, bagnalo
bene… sputagli della saliva sulla cappella, apri la bocca e cerca
di farlo arrivare più in fondo possibile, ora di nuovo…-.
Tasto
la rigidità della verga, non e' ancora adatta a rompere l'imene di
una vergine e procediamo dandoci il cambio regolarmente.
Ora e'
pronto!
–Piccola… stenditi… gambe larghe… e' ora che ti
prenda questo grosso cazzo… sei pronta…?-.
–Oh…
si!-.
-Quando hai avuto il ciclo...?".
-E' finito proprio
tre giorni fa…-.
-Non dovrebbe esserci pericolo, ma meglio non
rischiare, caro… mettiti il preservativo…-.
–No… non
voglio! Voglio sentirlo dentro… nudo!.
-E va bene… solo per
questa volta, in ogni modo… non venirle dentro… hai capito…?-.
Un
cenno d'assenso, e' ingrippato come un toro.
-Sei pronta amore?
Sei bagnata abbastanza? Fammi sentire…-.
Mi bagno di saliva la
mano e gliela passo dentro… e' abbondantemente bagnata.
–Su…
vieni…-.
Le si accosta in ginocchio fra le gambe,lo appoggia, lo
sistema per bene e spinge.
–Oh… si…!-.
La cappella e'
tutta dentro quando si ferma, ed e' lei con un colpo di reni a farsi
penetrare più a fondo e a perdere la verginità!
–Ahia… che
dolore…!.
Lui si ferma ed aspetta che lei sia pronta per
continuare.
-Sta passando… oh…
come e' grosso! Mi sta sventrando… mi apre tutta… dai… spingilo
fino in fondo… lo voglio sentire tutto dentro! Che grosso cazzo
hai! Dai… ora non sento più dolore! Scopami!-.
–Oh… si! Ti
apro in due… piccola puttana! Che bella fica stretta hai! Hai il
paradiso fra le cosce puttanella!-
Sentirli parlare cosi' mi
eccita da morire, lui prende a vangarla a forza, fa uscire
completamente la verga e la spinge nuovamente con forza dentro,
causandole un gemito.
Li guardo da spettatrice, voglio lasciarli
godere del loro amplesso, un amplesso sublime e nello stesso tempo
bestiale, lei snella e aggraziata, lui robusto e scuro di
carnagione.
Stanno scopando da parecchi minuti, lei e' venuta più
e più volte, ora è lui che sente approssimarsi l'orgasmo.
–Oh…
sto per venire…-.
-Non dentro… vienile sul viso…-
Si rialza e le si
mette a cavalcioni sul petto, si mena veloce e viene! Urla come un
leone mentre la inonda di sborra sulla faccia, sui capelli e sul
petto!
Lei…? La puttana in erba apre la bocca e ingurgita
voracemente i schizzi che le arrivano a tiro, il resto se lo sparge
coscientemente sul viso.
Poi abluzioni per tutti in bagno, le
esamino la fica, niente… tutto a posto… l'anello si e' solo
allargato sfrangiandosi.
A letto lei si dispone in mezzo e si
aggrappa a lui come un naufrago alla ciambella di salvataggio,
cadiamo subito nelle braccia di Morfeo.
E la mattina? Non fa tempo
a svegliarsi che e' già alla carica. Faccio appena in tempo ad
imporre a lui di mettersi il preservativo che già la puttanella lo
cavalca a spegni moccolo, poi… con la mia super-regia… passano
alla pecorina e altro ancora… la piccola e' scatenata!
Finito lo
show… lui intelligentemente ma codardamente, dice che deve
assolutamente uscire per vedere delle persone, con la gran delusione
delle femmine di casa.
Le quali restano a letto a pigrare, ne
approfittano per scambiarsi le confidenze del caso.
-Posso
guardarti? Per favore…-.
-Ma certo piccola, tutto quello che
vuoi…-.
Parte coscienziosamente dalla testa verso il basso,
esamina tette e le tocca saggiandone la consistenza non dimenticando
i capezzoli, la pancia, per finire si mette fra le mie gambe aperte e
si dedica alla mia fica, la apre, mi tocca, mi penetra, mi stringe il
clitoride fra le dita. come faccio a restare indifferente...?
-Mi
e' piaciuto molto prenderlo in bocca e mi piace il sapore della sua
sborra… e' un male… berla…?-.
Sono sotto orgasmo.
-Noo!
Anzi… sembra oh… che faccia bene berla…-.
Ma che sto
dicendo!
Va be' che mi sta
scopando con le dita ma dovrei avere un po' più di discernimento.
La
puttanella sta riunendo tutte le dita e me le infila, spalanco le
cosce per agevolarle il compito.
-Tu la bevi la sua sborra?-.
–Oh…
si… cara… eccome…!-.
-Ecco perché hai la pelle come una
pesca…-.
Spinge ancora e anche le nocche entrano.
–Brava…
piccola… spingi… spingi ancora…-
Tutta la mano e'
dentro.
-Muovila ora… girala… e… scopami…-.
–Oh…
si… e' bellissimo…-.
Sbatto la testa a destra e sinistra e
sgroppo come una cavalla.
-Basta? basta così…?-.
–Si…
cara… sei stata bravissima…-.
Un attimo e poi continua il suo
giro turistico sul mio corpo.
–Girati…-.
Eseguo, mi
distendo sulla pancia.
Le sue mani mi allargano le chiappe, sento
le sue dita accarezzarmi curiose il buco.
–Oh… sei tutta
arrossata… ti fa male…?-.
-Un po'…-
-E' stato lui con il
suo ditone?-.
Non resisto alla tentazione di fare la battuta.
–Si…
e' stato lui… ma non con il ditone ma con il… cazzone…-.
-Ma
veramente lo si può prendere anche qui…?-.
Beata innocenza!
-Ma
certo! Beh… non tutti fanno questa pratica, ma c'è gente che lo
predilige e ne gode…-.
-Ma non fa male…?-.
–Si… un po'
ma più le prime volte, poi se hai un uomo che ha pratica e
sensibilità… ne trai piacere…-.
-Come davanti? Come in
fica…?-.
-Una cosa diversa… difficile da spiegare… bisogna
provare…-.
"E io... posso provare...?".
-Lo
vuoi…?-.
-Penso di si…-.
-E allora vedremo di fartelo
provare…-.
Mentre parlavamo le sue dita si sono spinte con forza
nel mio buco. abbastanza agevolmente bagnate dal muco vaginale della
precedente penetrazione.
-Come sei larga anche qui…-.
-E'
stato il suo cazzo…-.
-Non vedo l'ora di farmelo
allargare…-.
-Lo faremo piccola… lo faremo….
La cosa
avviene solo due giorni più tardi dietro sue pressanti insistenze,
con l'ausilio della mia serie di vibratori e dildo abituo il suo
buchino a prenderne sempre di più consistenti finché ritengo, a
ragione, che sia pronta per il suo cazzo…
Naturalmente ho
vinto la scommessa, è poca cosa ma di gran soddisfazione averla
vinta su di lui. So anche che la puttanella aveva già messo gli
occhi sul mio uomo e lui, consapevole, avrebbe ceduto, quindi meglio
averla alleata che avversaria.
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