George Picard- Artist.
SARA
E CLAUDINE A CASABLANCA.
Sara
racconta...
-Ottenuta
la maturità... i nostri genitori
ci regalarono una crociera nel mediterraneo, partenza da Genova, poi
vari scali fino a Casablanca e ritorno, potemmo partire noi due sole,
diciottenni e finalmente potemmo sfogare tutte le nostre voglie
represse dai lunghi anni di collegio.
Appena
a bordo, prima ancora di aver disfatto i bagagli, ci scopammo uno
steward, a turno. Davvero non ci importava come fosse, ci bastava che
avesse un cazzo... e sai? Lo avevamo deciso prima, prima di salire a
bordo. E non facemmo nessuna fatica a sedurlo, tempo cinque minuti e
lo stavamo succhiando...
-Immagino
che non sia finita così... con voi puttane affamate...
Continua
Claudine...
-Oh...
no! Poi decidemmo di fare una specie di gara fra noi, puramente di
principio, non prevedeva nessun tipo di premio finale.
Vinceva
chi di noi due si scopava più uomini durante la crociera, ma secondo
un punteggio stabilito, infatti se camerieri e ufficiali erano una
preda facile... bastava una moina e te li trovavi sopra che
pistonavano, altra cose erano gli uomini sposati... e gli anziani,
molto più difficili.
E
decidemmo un punteggio:
-mezzo
punto per i membri dell’equipaggio;
-un
punto per i passeggeri singoli, non accompagnati;
-due
punti per quelli sposati e tre punti per quelli anziani oltre i
sessantacinque anni.
La
nostra cabina sembrava la stanza di un lupanare, spesso non
riuscivamo a trovarla sempre disponibile dato che ora una ora l'altra
ci stava scopando. Non so dirti quante scopate ho dovuto farle in
qualche angolo o in un ripostiglio! Insomma ci davamo dentro senza
sospendere un attimo... eravamo prese dalla gara...
-Uhhh...
immagino il fervore agonistico...! Continuate...
Continua
Sara...
-Precisiamo...
che come punteggio valeva solo la prima scopata con l'uomo in
questione, decidemmo dopo, a gara in corso, che eventuali ripetizioni
non valessero punti ma che erano consentite a titolo... di piacere...
-Immagino
che l'una scopava anche uomini già scopati dall'altra...
...Oh
si! C'era un gusto particolare a cercare di rubarseli gli uomini... e
sai? E' successo che alcune volte abbiamo scopato assieme sia con un
uomo o più uomini... spesso si scopava una su di un letto e l’altra
su l’altro, ma di comune accordo non li inserivamo nelle nostre
liste.
Gli
uomini più ambiti erano quelli sposati, indubbiamente. Non era solo
il piacere fisico, il punteggio... ma il riuscire a beffare le loro
mogli... vederli diventare bugiardi e infedeli...
-Che
troie siete!
-Eccome...!
Ma non era sempre facile eludere la sorveglianza delle mogli e
presto... non sapemmo come ma tutti gli uomini erano informati di
quanto eravamo “facili”, non immaginavano certo che li stavamo
usando... insomma avevamo vita facile... c'era la fila...
-Immagino!
Come fuori di un casino...
Continua
Claudine...
-Non
essere volgare o te la sogni la nostra fica! In cabina avevamo messo
un cartello dove segnavamo i punti... ci fidavamo una dell'altra, non
avremmo mai imbrogliato su una questione cosi importante!
-Oh...
immagino! Su continua...
-…
il giorno prima di arrivare a Casablanca, fummo chiamate dal
commissario di bordo, un omone grande e grosso che ci chiese senza
tanti giri di parole che cosa stavamo combinando, le donne della nave
avevano protestato con lui per il nostro comportamento. Noi cercammo
di blandirlo, ma non ci fu niente da fare, ci scopò una dietro
l’altra, arrapato come un mandrillo, ricordo un cazzo largo, ma
c’impose di scendere a terra il giorno seguente, in via eccezionale
ci rimborsava l'intero costo della crociera... ma non ci voleva più
a bordo...
-Chi
vinse la gara?
-Io...!
Avevo 80 punti prima di scendere... e Sara solo 78...
Interviene
Sara...
-Ah
si? E ricordi come riuscisti a vincere? Perché non racconti che
eravamo quasi alla pari fino a poche ore prima? E che vincesti
riuscendo a scoparti un settantacinquenne, con il quale io ci avevo
provato il giorno precedente, gli avevo succhiato il cazzo per oltre
un’ora senza successo!
Ma
non gli si era rizzato abbastanza da infilarlo, in compenso era un
gran leccatore di fica e mi fece venire un paio di volte.
Cosa
ti disse...? Che con te gli si era rizzato perché io lo avevo
eccitato...! O non è vero?
Comunque
si... lei arrivò, prima dello sbarco, ad ottanta punti e io a
settantotto...
-Quanti
uomini?
-Oh...
una caterva, trentacinque… quaranta? O più…? A testa dico...
per ognuna... non ricordo più esattamente...
-Ma
cosa c’era davvero in palio?
Riprende
Claudine...
-...Ma
niente, era solo per la voglia di farlo, ci sembrava così eccitante
scoparsi tutti quegli uomini, era come collezionare cazzi e forse era
una rivincita degli anni passati confinate in collegio.
Comunque
scendemmo a Casablanca e non ci sembrava niente male come occasione,
dopo esserci sistemate in albergo, uscimmo per girare nel mercato
locale, il portiere ci aveva sconsigliato di farlo. Era pericoloso
insisteva.
Infatti,
come entrammo in quei vicoli, gli uomini del posto iniziarono a
lanciarci frasi e a farci gesti osceni pesanti, ma a noi non facevano grande
impressione. Non avevamo paura. Ma poi ci trovammo circondate da un
gruppo di loro, erano minacciosi e avevano iniziato a toccarci, a
metterci le mani addosso, per toglierceli d’attorno entrammo quindi
in un locale...
-Che
sconsiderate! Pazze e puttane...!
Continua
Sara...
-...locale
che poi risultò essere un vero e proprio bordello! Gli uomini ci
seguirono dentro e presero a palparci e a mettere le mani sotto le
gonne e nella camicetta. Mentre alcuni mi tenevano palpandomi
pesantemente e mi stavano strappando i vestiti, vidi che altri
quattro o cinque avevano tolto la camicetta a Claudine, le avevano
abbassato il reggiseno sul torace per liberarle le tette, le avevano
alzato la gonna alla vita, strappate le mutandine e l’avevano
sdraiata sul pavimento...
-Cazzo!
Una vera violenza! E poi...?
Riprende
Claudine...
-...uno
di questi animali alzò la sua tunica e mise in mostra un cazzo
enorme! Giuro che sembrava quello di un cavallo! Davvero enorme! Mai
visto né prima né dopo di allora una cosa simile!
Mi
si inginocchiò fra le gambe tenute ferme dagli altri bastardi e fece
per penetrarmi, lo aveva già puntato quel porco e per quanto
cercassi di impedirglielo muovendo il bacino e divincolandomi stava
proprio per infilarmelo...
Sara...
-...in
quel momento un giovane occidentale uscì urlando da una stanza e
munito di un grosso bastone prese a legnare la marmaglia infoiata e
urlante finché non li cacciò tutti all'esterno e chiuse la porta.
Poi ci fece entrare in una stanza, dove si stava scopando una puttana
marocchina e qui che eravamo ci chiese che cosa stavamo combinando,
se sapevamo che quello era un casino e che le donne presenti erano
tutte delle puttane...
Claudine...
-...Noi
ci mettemmo a ridere come delle pazze, ma eravamo anche eccitate. A
me quel grosso enorme membro aveva mosso la libidine, avevo un lago
sotto, giuro! Lui rideva con noi mentre diceva che avevamo rischiato
uno stupro di gruppo e noi ribattevamo che il fatto ci aveva
eccitato, non spaventato!
Ci
squadrò per bene, con approvazione.
Ci
chiese di aspettarlo, finiva con la marocchina e poi ci avrebbe
accompagnato in albergo. Ci chiese se c’imbarazzava assistere alla
sua scopata e in risposta, spudoratamente, gli chiedemmo se potevamo
approfittare anche noi...
Sara...
La
puttana marocchina, una giovane di circa vent'anni, bellissima con
dei lunghi capelli neri ondulati con riflessi bluastri e con gli
occhi pesantemente ombreggiati con l'hennè, ci guardava con curiosità. Quando capì che anche noi due entravamo a far parte del
gioco, si mise a urlare frasi incomprensibili...
“Vuole
cinquanta dollari… per far scopare anche voi due…”
Tradusse
il nostro salvatore...
Non
li avevamo, ci avevano alleggerito del nostro denaro e gli proponemmo
di pagarli a lui in natura e lui ridendo li contò alla ragazza.
La
ragazza era splendida, pelle ambrata, due grossi seni con dei
capezzoli neri, una folta peluria.
Era
sdraiata su di un tappeto.
Io
e Claudine ci inginocchiammo accanto a lei e prendemmo a baciarla,
prima le grosse tette, poi la fica pelosa e bagnata, aveva un afrore
incredibile di femmina, a turno la baciavamo in mezzo alle gambe, le
aprivamo la fica tirandole le labbra esterne per poi passarle la
lingua fino al clitoride... le leccai anche il buco del culo, aveva
un odore afrodisiaco...
Claudine...
-Uhm...
lui... John... per un po' restò a guardare, poi entrò in gioco e
mentre stavo leccando la ragazza mi prese dal di dietro, sentii il
suo grosso cazzo sforzare la mia fica e entrare prepotente, grosso e
lungo, mi montava con forza e io mi bagnavo come se pisciassi.
Poi
iniziarono gli orgasmi, multipli, uno dopo l’altro, ognuno più
forte del precedente, non sapevo più dove ero e con chi, sentivo
solo il suo palo di carne riempirmi completamente...
Avevo
smesso di baciare la marocchina, mi sentivo rantolare e guaire come
una cagna. Ormai il piacere che provavo era insopportabile, mi
lasciai cadere senza forze sul tappeto, allora lui prese nella stessa
maniera Sara..
Sara...
-...
Aveva preso a pistonarmi violentemente, fuori e dentro con la sua
lunga minchia... ma stava mandando in deliquio...
Claudine...
-...Sdraiata
a gambe larghe li guardavo, Sara era in preda all'orgasmo così
come era successo a me qualche attimo prima. Allora sentii una lingua
leccarmi, feci quasi un salto, mi guardai fra le gambe e vidi la
chioma della puttana marocchina. Leccava con grande maestria, in
breve mi fece ritornare sul sentiero degli orgasmi, continui e
violenti... oh... se leccava bene!
Sara...
-...John
mi lasciò sfinita dal piacere... lo vidi alzarsi e si portarsi sulla
ragazza, ora... solo ora, si mise velocemente un preservativo e la
penetrò...
Claudine...
-...Mentre
lei era fra le mie gambe, mi arrivavano sulla fica le spinte violente
che lui dava al culo, godevo come una cagna... Lo vidi estrarre la
sua grossa verga e indirizzarla fra le natiche della ragazza, lei
cercò di divincolarsi ma lui la tenne con forza, spinse e poco dopo
vidi il suo ventre appoggiarsi, riprese nuovamente un ritmo
violento... sentivo i colpi contro il culo della marocchina, come
delle sculacciate...
Sara...
-...Lei
emetteva del lunghi gemiti, più di piacere che di dolore, io
sdraiata guardavo eccitata e invidiosa la scena, lo volevo anch'io
nel culo quel grosso palo di carne!
Claudine...
-...
E lo stesso provavo io... sentivo ancora i colpi che mi trasmetteva
sull'inguine il volto della puttana... e ne godevo... e volevo quel
grosso cazzo nel culo... nel mio culo...
“Sto
per venire…” disse John” vi voglio venire in faccia a tutte voi
tre troie…”.
In
ginocchio, ci mettemmo con i visi vicini, tutte e tre, mentre lui si
menava con forza il grosso cazzo, quindi cominciò a eruttare un
seguito di getti violenti di sborra calda, ci colpiva sulla faccia,
sul collo e sulle tette...
Sara...
-...Sembrava
non avere mai fine quella sborrata! Noi tre stavamo con la lingua
fuori, pronte a ghermire gli schizzi che arrivavano... Claudine fu la
più svelta, si avvicinò e cominciò a leccare la grossa cappella,
riusciva a inserirsi in bocca tutto il lungo cazzo, lui prese a
chiavarla in bocca...
Claudine...
-...A
bocca aperta subivo la penetrazione del lungo cazzo, fuori e poi
dentro e nuovamente fuori...
Sara...
-...Ero
eccitata per quanto vedevo e appena Claudine lo lasciò un attimo, la
sostituii, avevamo fatto molta pratica con i grossi cazzi di lattice
di Ellen in collegio, lei ci aveva fatto vedere come riuscire a
inserirsi in bocca quei grossi aggeggi... come prenderli fino alla
base...
Mentre
mi chiavava in bocca, sentimmo delle urla nell'altra stanza, e poi
colpi contro la porta...
Claudine...
-...Gli
uomini scacciati da John avevano preso coraggio e erano ritornati in
forze. Ridendo... dicemmo di lasciarli entrare, che avevamo ancora
voglia di cazzo. Ma in fretta raccogliemmo i vestiti e uscimmo dalla
porta posteriore, per strada finimmo di vestirci, poi lasciata la
puttana marocchina salimmo su di un taxi. Lasciammo l’albergo e ci
trasferimmo nell'appartamento di John…
-Troie
troie...! Mi accendete come un vulcano in eruzione! Ora... una di voi
s'impala sul mio cazzo e mi scopa... e l'altra si siede sulla mia
faccia, e si strofina fino a godere!
E
poi... vi date il cambio...
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