martedì 27 ottobre 2020

FURIA ROSSA.

 


Preso da frenesia per i racconti giudiziari tipo John Grisham mi ci voglio cimentare, però il paese dove l'ambiento è Banana Republic, ma potrebbe essere il Bel Paese, che ci manca? Ci sono tutti i componenti e anche di più…


NON COLPEVOLE! 


In aula c’è un anomalo e impressionante assembramento.

Il Cancelliere batte ripetutamente la propria scarpa sul tavolo per ottenere un po' di silenzio.

BAM… BAM… BAM… 

Non riesce a far cessare quel brusio e si chiede chi ha fatto sparire il mazzuolo dal tavolo del Giudice. Ogni volta così, una volta non c’è la carta protocollo, poi spariscono le penne e le matite, incredibile cosa non riescono a portarsi via, che Paese!

L’usciere, un ex ergastolano graziato gli fa un cenno… il Giudice, bontà sua, sta per entrare. ha solo due ore di ritardo.

E allora urla con tutto il fiato che ha in corpo.

“SILENZIO IN AULA… ENTRA LA CORTE…!!”

Fa la sua comparsa l’Illustrissimo Giudice Morales, entra barcollando, incespica sulla pedana e cade rovinosamente, è infatti completamente ubriaco e drappeggia intorno alla sua ridicola figura una lercia toga che ha visto di tutto, la usa persino per pulirsi il culo dopo aver defecato tanto è il rispetto che porta per il suo alto ufficio.

Poi… ripresosi, in piedi dietro al proprio scranno guarda con odio la massa del pubblico, vede una calca confusa, una accozzaglia e la considera una marmaglia degna solo della forca.

Mentre da in fondo all’aula una voce derisoria gli chiede se ha digerito bene, se ha fatto tutto con comodo.

“SILENZIO… O FACCIO SGOMBRARE L’AULA…!” minaccia l’ometto e chiede sottovoce al Cancelliere.

“Ma che hai combinato? Cosa ci fa tutta questa gente?”

Il quale risponde…

“E’ per la causa… Eccellenza Illustrissima…”.

Il Giudice chiede ad alta voce. 

“Cosa trattiamo oggi… Cancelliere?”

“Eccellenza… abbiamo a ruolo la causa n. 156980624536ter Furia Rossa contro Ibanèz… - molestie sessuali-.”

Il Giudice in un attimo di lucidità guarda con odio il suo subordinato e sussurra…

“Attento cancelliere, non ammetto insolenze verso questo Alto Tribunale, ti faccio fare la fine di Papillon e di Dreyfus e ti mando a pulire i cessi dell’Isola del Diavolo, chi diamine è questa Furia Rossa?”

“E’ un cavallo… Eccellenza… uno stallone arabo puro sangue…”.

“Uno stallone? E dove è ora?”

“E’ qui fuori Eccellenza… ho pensato che forse la sua presenza era necessaria…”

E il Giudice… sottovoce… 

“Sei il solito coglione… e Ibanèz chi è?”

“Quella ragazza là… al banco degli imputati…”.

Marta Ibanèz sta guardando l’illustrissimo Giudice con i suoi occhioni neri e gli fa un sorriso malizioso.

L’Alto Magistrato si erge sul suo metro e sessanta scarso e si pavoneggia sotto lo sguardo ammirato della ragazza.

Questa è una giovane donna dalle forme prorompenti. E’ seduta in modo provocante con le gambe accavallate e mostra una bella porzione di cosce e più sopra un bel seno pieno. Due vere bocce candide di carne fremente che ora sussultano causando un fiotto di testosterone nel metabolismo dell’Eccellentissimo Giudice Supremo.

Il quale in piena confusione…

“Fate entrare lo stallone… fatelo giurare, voglio sentire da lui come sono andati i fatti…!”

In quel momento si alza l’avvocato Perez Climax, il quale si arriccia i folti baffi e arringa l’aula con voce stentorea…

“Protesto Eccellenza… rappresentiamo noi la parte lesa, noi della Associazione per i Diritti Sessuali degli Animali… che abbiamo a cuore la loro sorte e sentiamo profondamente l’obbligo morale di salvaguardare la loro singolare animalità dall’assalto di donne dedite alla più sfrenata libidine… chiediamo… Eccellenza… una condotta punitiva esemplare perché serva da monito a far desistere questa donna da successivi e ancora più depravati tentativi sessuali verso il nostro assistito…”

Il lungo e veemente intervento viene interrotto dall’urlo belluino della imputata, la quale si porta davanti all’avvocato Climax e tenta di aggredirlo, trattenuta a forza da tre militi della Gendarmeria che approfittano per palparla in ogni sua parte del corpo.

“Noooo…” urla la donna… “ Io lo amo… nessuno me lo toglierà! Nessuno mi fa godere quanto lui!”.

Un forte nitrito le fa l’eco fuori dall’aula…

“SILENZIO…!” 

Grida il Giudice… 

Vanamente… mentre l’aula sembra un suburbio della Casbah di Hammameth. 

Rivolto al Cancellere…

“Sei un incapace… dove è il mio mazzuolo?? Come faccio a riportare l’ordine?”

Mentre la solita voce da in fondo all’aula…

“Giudice… fai venire il cavallo e ricostruisci i fatti… facci godere…”.

“SILENZIO…! O faccio sgombrare l’aula…”.

Il giudice si alza e decide.

“L’attore e il convenuto nel mio studio… subito!”

L’avvocato Climax protesta violentemente, ma viene zittito dalla minaccia di essere messo alla gogna sulla piazza principale della città.

E’ un po’ faticoso riuscire a portare il cavallo nello studio del Giudice ma alla fine ci si riesce e il Giudice chiude la porta.

“Ora cara ragazza fammi capire… fammi vedere esattamente cosa hai fatto…”

“Vede Eccellenza… è iniziato tutto così… ho visto che Furia era eccitato e guardi… ho messo la mano proprio così come le sto facendo vedere… ho iniziato… ma se Vostra Eccellenza fa portare una panchetta in modo che possa sdraiarmi sotto… posso farle vedere tutto… proprio tutto…”

Il Magistrato va alla porta e tuona…

“Cancelliere porta subito qui la panchetta degli avvocati… subito nel mio studio…”.

L’acquisizione dei fatti da parte del Giudice richiede diverse ore.

E’ un uomo sfinito quello che riappare in Aula… e senza voce declama.

“SILENZIO… questa corte dichiara la convenuta Marta Ibanèz NON COLPEVOLE perché quanto imputatele non costituisce reato. Condanna l’attore di questa causa rappresentato dall’avvocato Orgasmo…”

“Climax… Eccellenza… Climax”… corregge il Cancelliere…

“rappresentato dall’Avvocato Climax alle spese e al mantenimento perpetuo di Furia Rossa che viene dato alla custodia amorevole della ammirevole Marta Ibanèz…”

“La Corte si ritira.” 

“Cancelliere faccia sgombrare l’aula… faccia prendere una decina dei più facinorosi dai Gendarmi e li metta dopo a pulire il mio studio.. e controlli che facciano bene…”.

Intanto nello studio del giudice… Marta sdraiata sta fumando una sigaretta… guarda Furia e gli chiede…

“Allora amore… ti è piaciuto…?”.

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