domenica 18 ottobre 2020

LE PETIT MORT.




Manca poco, a breve tutto finirà, sono momenti interminabili quelli che mi dividono dalla fine.

Costretto in questa posizione apparentemente comoda, seduto e legato stretto mani e piedi.

Quest’ambiente che mi circonda è così sterile, poca luce per sentirsi al sicuro, emozioni contrastanti vivono in me.

So cosa mi aspetta e non sono pronto, temo per quello che accadrà.

Il collo lo muovo a fatica, percepisco una presenza alle mie spalle.

Sento il rumore dei passi che mi girano intorno.

L'aguzzino che ho davanti mi tocca con una certa prepotenza, deglutisco nervosamente, so che arrivati a questo punto non mi è più permesso parlare.

Lascio cadere la testa indietro, sono pronto a qualsiasi cosa mi capiti.

Sono in balia della persona che ho davanti, potrebbe fare il suo dovere in modo violento o con clemenza accompagnarmi verso la fine.

Capisco dai movimenti che fa che non è la prima volta, sono stato fortunato.

Sono stato molto spesso vicino a questo epilogo ma stavolta non so, è davvero tutto diverso.

Sento che inizia, a breve non sarò più io.

E’ strano come si percepisca diversamente il proprio corpo prima di...

Sento i muscoli irrigidirsi e le interiora torcersi in un crescente spasmodico.

Il respiro sembra venire meno, le mie pulsazioni sono incontrollate e la vista mi si annebbia.

E’ strano quanto ci si senta vivi prima che tutto cessi.

Il sangue si riversa vorticoso nelle vene, sto descrivendo attimi che sembrano scorrere con un tempo diverso rispetto a tutto ciò che mi circonda.

Ancora poche boccate d'aria, sento la vita scorrere dentro di me... ancora per poco.

Non sono più la persona di qualche minuto fa.


Guardo in basso, il ventre e il mio sesso sono scoperti e l’aguzzino si ripulisce la bocca, intravedo qualche goccia del mio seme sui miei pantaloni…

Non ci vuole poi molto per morire…


Le petit Mort.



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