Siamo arrivati al terzo e ultimo racconto dell’(autore/autrice) sconosciuto/a,
a mio modesto parere, molto bello, strano ma bello. Sempre secondo me… da questo racconto è troppo facile stabilire il sesso di chi ha scritto, ah si… d’ora in avanti camminerà con le sue proprie gambe.
L'amore
Umberto
è un uomo non bello, ma sicuramente affascinante, sui 40 anni,
fisico asciutto non palestrato, alto, moro e sempre molto
elegante.
Camicie rigorosamente inamidate, collo all'italiana,
doppio bottone ai polsi, scarpe lucide e stringate, sobrietà la sua
parola... sempre di moda, sempre piacevole da guardare.
20 anni
all'interno della società lo hanno portato pian pianino ad arrivare
al fantomatico nono piano, quello dei super mega boss.
Lui occupa
l'ufficio sulla sinistra, ha la sua bella segretaria e la sua
impeccabile reputazione. Nessuno scandalo, nè diceria su di lui, non
esistono pettegolezzi sul suo conto se non quello che sulla sua vita
privata non si sa nulla, all'anulare nessun anello fa intuire un
matrimonio o fidanzamento, sulla scrivania nessuna foto, la
segretaria giura di non avergli mai passato in ufficio una telefonata
che non fosse di lavoro.
Ha un rapporto molto professionale con
tutti, nessun amico ma tutti colleghi con il quale si confronta con
grande educazione.
Sono le 18:00 e tutti escono finalmente
dall'ufficio, anche Umberto non vede l'ora di tornare a casa, prende
il suo scooter e si dirige finalmente a casetta.
-Cara? Sono a
casa, dove sei? Eccola, ma quanto sei bella oggi? Ma ti sei sporcata
tutta come una bimba, aspetta che mi tolgo tutto e arrivo ad
aiutarti.
Umberto si toglie il bel cappotto di cammello, si lava
le mani in bagno e poi si spoglia, piegando tutto accuratamente e
mettendosi un pò più comodo.
-Ecco splendore mio, prendo questo
canovaccio e ti pulisco, ma come fai ogni volta a finire così? Non
ti posso lasciare proprio un attimo da sola. Tremenda!
Lo sai che
mi sei mancata oggi a lavoro? Non vedevo l'ora di tornare dal mio
amoruccio. Hai fame? Bella lei, ora vado a prenderti qualcosa di
la, non muoverti.-
Umberto è premuroso, va in cucina, apre il bel
frigo a due ante e tira fuori un grosso salame, della maionese, una
bottiglia di coca cola, un insalatiera piena di pasta.
-Vuoi pure
un dolcetto??? Ci penso io.-
Apre la dispensa, una quantità
industriale di patatine, merendine, biscotti, creme spalmabili,
cioccolato in qualsiasi forma e colore.
Umberto tituba un po'...
prende un Toblerone.
Con l'aiuto di un carrello mette tutto su e
lo porta di là.
–Ta…da! E la cena è fatta... no, lo sai che
io mangio dopo, mi piace troppo guardarti. Sai ho una voglia
stasera.
Umberto non è matto, o meglio… non sta parlando da
solo, davanti a se ha qualcuno.
Una donna, o forse era una donna
ora è un ammasso di carne, si intravedono degli occhi, sulla testa
ci sono capelli, ma è davvero una palla.
Fa fatica a parlare
Giulia, sta su una poltrona... saranno 6 mesi che non si alza da
quella poltrona, da quando Umberto un giorno le ha detto… "tu
sei la mia regina, mi occuperò io di te"
Umberto si prende
cura di Giulia, le da quello che Giulia ama di più… il cibo,
quantità enormi di cibo.
La lascia la mattina per andare a lavoro
circondata di qualsiasi schifezza vi possa venire in mente,
assolutamente vietato tutto ciò che non ha zuccheri raffinati,
grasso e una patina gialla sopra.
Lui la guarda affascinato,
poteste vedere gli occhi di lui, vedreste lo sguardo di un uomo
innamorato per la sua donna.
Vederla mangiare per lui è la cosa
più eccitante in assoluto, lei si è abituata a mangiare mentre lui
si masturba davanti a lei.
Umberto a ogni morso di lei, a ogni
schifezza che lei ingurgita prova un desiderio fortissimo.
Si mena
per ore e viene una quantità impressionante di volte per la sua
Giulia, la sua Giulia ferma, la sua Giulia consenziente e innamorata
a sua volta.
Qualcuno, forse tutti, potrebbero trovare tutto ciò
assolutamente sbagliato e non capire il perché.
Probabilmente
Umberto vi risponderebbe che Giulia è l'esempio stesso di cosa sia
l'amore.
L'amore cresce se nutrito, L'amore vero resta immutato,
non ha sbalzi resta esattamente invariato, l'amore è darsi
totalmente all'altro.
Giulia è L'amore per Umberto.
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