domenica 22 novembre 2020

L'AMORE.

 

Siamo arrivati al terzo e ultimo racconto dell’(autore/autrice) sconosciuto/a,

a mio modesto parere, molto bello, strano ma bello. Sempre secondo me… da questo racconto è troppo facile stabilire il sesso di chi ha scritto, ah si… d’ora in avanti camminerà con le sue proprie gambe.





L'amore


Umberto è un uomo non bello, ma sicuramente affascinante, sui 40 anni, fisico asciutto non palestrato, alto, moro e sempre molto elegante.
Camicie rigorosamente inamidate, collo all'italiana, doppio bottone ai polsi, scarpe lucide e stringate, sobrietà la sua parola... sempre di moda, sempre piacevole da guardare.
20 anni all'interno della società lo hanno portato pian pianino ad arrivare al fantomatico nono piano, quello dei super mega boss.
Lui occupa l'ufficio sulla sinistra, ha la sua bella segretaria e la sua impeccabile reputazione. Nessuno scandalo, nè diceria su di lui, non esistono pettegolezzi sul suo conto se non quello che sulla sua vita privata non si sa nulla, all'anulare nessun anello fa intuire un matrimonio o fidanzamento, sulla scrivania nessuna foto, la segretaria giura di non avergli mai passato in ufficio una telefonata che non fosse di lavoro.
Ha un rapporto molto professionale con tutti, nessun amico ma tutti colleghi con il quale si confronta con grande educazione.
Sono le 18:00 e tutti escono finalmente dall'ufficio, anche Umberto non vede l'ora di tornare a casa, prende il suo scooter e si dirige finalmente a casetta.
-Cara? Sono a casa, dove sei? Eccola, ma quanto sei bella oggi? Ma ti sei sporcata tutta come una bimba, aspetta che mi tolgo tutto e arrivo ad aiutarti.
Umberto si toglie il bel cappotto di cammello, si lava le mani in bagno e poi si spoglia, piegando tutto accuratamente e mettendosi un pò più comodo.
-Ecco splendore mio, prendo questo canovaccio e ti pulisco, ma come fai ogni volta a finire così? Non ti posso lasciare proprio un attimo da sola. Tremenda!
Lo sai che mi sei mancata oggi a lavoro? Non vedevo l'ora di tornare dal mio amoruccio. Hai fame? Bella lei, ora vado a prenderti qualcosa di la, non muoverti.-
Umberto è premuroso, va in cucina, apre il bel frigo a due ante e tira fuori un grosso salame, della maionese, una bottiglia di coca cola, un insalatiera piena di pasta.
-Vuoi pure un dolcetto??? Ci penso io.-
Apre la dispensa, una quantità industriale di patatine, merendine, biscotti, creme spalmabili, cioccolato in qualsiasi forma e colore.
Umberto tituba un po'... prende un Toblerone.
Con l'aiuto di un carrello mette tutto su e lo porta di là.
–Ta…da! E la cena è fatta... no, lo sai che io mangio dopo, mi piace troppo guardarti. Sai ho una voglia stasera.
Umberto non è matto, o meglio… non sta parlando da solo, davanti a se ha qualcuno.
Una donna, o forse era una donna ora è un ammasso di carne, si intravedono degli occhi, sulla testa ci sono capelli, ma è davvero una palla.
Fa fatica a parlare Giulia, sta su una poltrona... saranno 6 mesi che non si alza da quella poltrona, da quando Umberto un giorno le ha detto… "tu sei la mia regina, mi occuperò io di te"
Umberto si prende cura di Giulia, le da quello che Giulia ama di più… il cibo, quantità enormi di cibo.
La lascia la mattina per andare a lavoro circondata di qualsiasi schifezza vi possa venire in mente, assolutamente vietato tutto ciò che non ha zuccheri raffinati, grasso e una patina gialla sopra.
Lui la guarda affascinato, poteste vedere gli occhi di lui, vedreste lo sguardo di un uomo innamorato per la sua donna.
Vederla mangiare per lui è la cosa più eccitante in assoluto, lei si è abituata a mangiare mentre lui si masturba davanti a lei.
Umberto a ogni morso di lei, a ogni schifezza che lei ingurgita prova un desiderio fortissimo.
Si mena per ore e viene una quantità impressionante di volte per la sua Giulia, la sua Giulia ferma, la sua Giulia consenziente e innamorata a sua volta.
Qualcuno, forse tutti, potrebbero trovare tutto ciò assolutamente sbagliato e non capire il perché.
Probabilmente Umberto vi risponderebbe che Giulia è l'esempio stesso di cosa sia l'amore.
L'amore cresce se nutrito, L'amore vero resta immutato, non ha sbalzi resta esattamente invariato, l'amore è darsi totalmente all'altro.
Giulia è L'amore per Umberto.



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