mercoledì 8 novembre 2017

LO SCIUPAFEMMINE. INIZIA L'INDAGINE SCIENTIFICA.



Milo Manara - artist

Che tipo questo Righetto!
Più largo che alto!
Brutto ma brutto....! Un nano!
Infatti è per quanto è brutto che lo chiamano "scorfano", ma... la natura lo ha compensato in un altro modo, oltre a essere un gran cuoco.
Gran cuoco? 
Ma si... insomma... pasticcia in cucina... un po' come voi, diciamo. Ma se venite a Roma... comunque telefonatemi e vi ci porto.
Oltre a quello... dicevo che ha un cazzo fenomenale.
La sua fama ha fatto il giro di Roma e le clienti vengono apposta per vederlo. Si perché lui lo mostra senza ritegno.
Immaginate un pantalone largo e un tronco che si intuisce lungo la coscia!
Un cazzo da primato.
Sto infatti raccontando a Mona... che ridete? Si chiama così la nostra cliente e dovete sentire come lo pronuncia il suo nome, le dico di questo cazzo che a riposo gli arriva al ginocchio. Lei è dubbiosa mentre al colonnello gli si sono accese le pupille. Vuole saperne di più... è eccitato. Quando gli parlate di grossi cazzi... a questo gli saltano le valvole.

Racconto loro la storia dei nani e dei loro cazzi spropositati.
Volete saperla anche voi?
Bene seguitemi... usate la mano destra, la vostra dico!!
Sveglia...!
Chiudete nel pugno le ultime tre dita, ma si... imbranate, chiudete il medio, l'anulare e il mignolo. Le altre due dita, l'indice e il pollice, distendetele bene... tenendo l'indice rivolto verso l'alto.
Vedete?
Allora l'indice è l'uomo normale e il pollice il suo cazzo.
Ora attente... ruotate la mano verso destra in modo che sia il pollice rivolto verso l'alto.
Ora avete un nano... il pollice e il suo cazzo l'indice.
Capito???


Sto anche dicendo che a volte Righetto fa delle riffe a fine serata... a volte mette proprio il suo cazzo in gioco e chi vince si fa il suo cazzo che sembra una manichetta da pompiere.
Il colonnello e' stravolto dalla notizia. Freme tutto e mi chiede se la faranno anche stasera.
Chiedo a Mona... dio! Che nome ha questa donna...solo a pensarci mi viene duro, le chiedo se ha una foto di suo marito e lei mi tira fuori una foto 24 per 36 a colori e la guardo, che faccia!
Ci credo che questo si mangerà tutti i soldi scopando. Ha la vera faccia di un puttaniere.
Chiamo Righetto.
-Aaaaa... Righèè... vieh n' po' qua...-
-A sciupa... a... che voj...-
- Righe'... a guarda sta foto... che hai visto sta' faccia qua da te...?-
Righetto guarda la foto e la gira, e la rigira e dice di no, mai visto.
Il colonnello si intromette e gli chiede se e' serata di riffa e anche Mona è interessata... chiede se può in via assolutamente eccezionale valutare il premio.
Righetto abbassa i pantaloni e batte sul tavolo un cazzo che sembra un manganello dei questurini. Lo batte e ribatte sotto lo sguardo stravolto del colonnello e quello acceso di Mona.
Mona chiede...
-E quanto costa il biglietto della riffa?-
Mi intrometto... eccheccazzo... dobbiamo lavorare... non perdere tempo con il cazzo di Righetto... siamo dietro a investigare scientificamente e non a perderci in orge con cazzi vari.
Ma i miei soci... mi zittiscono.
Righetto dice cinquanta euro a biglietto.
E Il colonnello urla... fuori completo... che ne vuole cinque! Ma insomma!! Questo ha perso la testa! Ha visto quella proboscide di carne ed è andato in tilt.
Righetto lo guarda e dice che per i froci il costo è doppio e allora ne prende solo due. Mona gli fa le belle e lui ne compera uno anche per lei.
Lui... riceve il 9 e 10 e lei il n. 11.
Mi annoio e mentre loro attendono la chiusura del locale, comincio ad accarezzare le cosce di Mona. Ora le sto sussurrando all'orecchio se vuole venire con me nel piccolo cesso del locale, le sto dicendo che la faccio appoggiare al lavabo con i gomiti e le faccio servizio completo, che le allargo fica e culo così!
La preparo per il cazzo del Righetto... le dico. Se eventualmente vince... eh!
Le sto facendo un ditalino sotto il tavolo e giuro che mi sta scottando le dita da quanto e' calda.
Quando entra una compagnia, cazzo... se sono fatti e bevuti. C'è di tutto... magnaccia... puttanone di strada e trans... alcune le conosco per uso e consumo, con loro un uomo vestito in doppio petto rigato che sembra un politico, fatto... eh? Fatto come un pero. Ma nonostante... gli tirano una striscia di roba bianca sul tavolo e lui fa rifornimento.
Giusto per non cadere in crisi di astinenza.
Mi viene in mente di andare a chiedere loro del nostro ricercato e lascio il lavoro che sto facendo a Mona... lei si incazza perché era proprio dietro a godere. Io dico al colonnello di procedere lui... di finire il lavoro, ma 'sto senza palle dice di no... non tocca una fica neanche morto.
Le puttanone stanno festeggiando! Una o due me le sono fatte e mi aggrego, faccio circolare la foto e chiedo loro se hanno visto il nostro uomo.
Niente... d'altra parte... Roma e' piena di puttane.
Professioniste... dilettanti... e semplici amatrici.
E quelle che scopano gratis? Una marea. La maggior parte iniziano da bambine... hanno proprio una vocazione a prendere cazzi.
Allora mi si accende il cervello come una lampadina di 100 watt!
Ecco il lampo di genio dei veri investigatori!
Vado da Righetto e mi faccio fare un bel po' di fotocopie a colori e le distribuisco. Le distribuisco e prometto una lauta mancia.
Righetto passa con i biglietti della riffa e il politico dalla faccia da pesce palla guarda il premio e tira fuori un rotolo di biglietti da cinquanta e li compra tutti. Sta dicendo che sono i fondi pubblici per le strade ma che lui delle strade se ne frega. Tanto gira sempre in auto blu. E con la scorta. E che gli elettori possono anche annegare cadendo nelle buche delle strade.
Poi la riffa!
Il colonnello è in assoluta fibrillazione! Tiene i due suoi biglietti e li sventola per aria.
Si vede già inculato da quel cazzo di elefante! Sicuro di vincere il fetecchione!
Poi il colpo di sorpresa... secondo voi chi vince?

Lo sapete che piove sempre sul bagnato! Vince il politico e il colonnello si incazza a morte! Urla che non voterà più per tutta la sua vita. Che lo hanno imbrogliato e via con queste sue chiassate. Che quelli del partito del vincitore sono tutti ladri e che dovrebbero spararci alle gambe.
Prendono il politico... (non dico il partito, ok?) e gli abbassano i calzoni... sotto il puttaniere ha degli slip da donna neri e il reggicalze. Lo mettono pancia sotto su di una sedia e il nano lo incula e lui urla... urla... come un agnello scannato. A me... fa senso vedere entrare tutto quel tronco di carne, ma al colonnello e a Mona fa tutt'altra impressione.
Sono le due... la notte e' giovane e le puttane sono tutte al lavoro, e' ora di darsi da fare...
A fatica li porto in strada, il colonnello ha la bava alla bocca...

giovedì 21 settembre 2017

LE CONSEGUENZE QUASI TRAGICHE DI UN TRADIMENTO.





racconto in PDF

https://drive.google.com/file/d/0BxxViQ6BxIvHSXlkMUlEd1Q0b2M/



oppure
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lunedì 21 agosto 2017

LA MIA FAMIGLIA - MIA SORELLA - MIA MADRE - MEMORIE DI UN GIOVANE INCESTUOSO. (11^ parte)

Note del narratore... l'incontro devastante con Massimo.


Mi tranquillizza. 
La mia apprensione si riduce ma non di molto mentre la seguo attraverso l’atrio, so che mi sta conducendo nella camera da letto dove mi aspetta Massimo, il suo amante. Mentre cammina osservo il suo culo opulento, vedo muoversi ritmicamente le sue natiche, ora mi fa entrare... ho nuovamente il respiro corto. Sono agitato ora, il cuore mi batte fortemente nel petto.

Cosa mi succederà? 
Vorrei essere a mille chilometri di distanza e contemporaneamente voglio vivere questa esperienza che mi eccita, so che godrò... so che avrò nuove esperienze. Non penso a mia madre come la mia genitrice ma la vedo come una donna, una donna calda e completamente disinibita. So che anche per lei c’è stato un cambiamento e questo è stato motivato dal fatto di averci scoperto a far sesso... io e mia sorella.
La stanza è in penombra, ma vedo distintamente un uomo sul letto. 
Un uomo massiccio, muscoloso...con molto pelo sul torace, vedo il suo cazzo che ricade mollemente su di una coscia.
Un cazzo molto largo... 
Sento la sua voce... è gradevole, calda.

-Ciao Vitt... sono contento che sei venuto e di conoscerti. Io sono Massimo come sai. Sono l’uomo di tua madre. Senti l’odore Vitt? Riconosci l’odore della sua figa? L’ho scopata fino a poco fa... tu sai ora quanto è troia. L’ho presa ripetutamente in figa e nel culo...-

Si che lo sento quell'afrore forte! Si che lo riconosco come suo ma sento anche l’odore di sborra, forte e acido. 
Poi si rivolge a mia madre...

-Spoglialo tesoro... voglio vederlo nudo.. spoglia tuo figlio... –

Un po' mi infastidisce il suo tono di comando e quando vedo lei obbedire prontamente, capisco che è lui che tira le fila del gioco. 
Lui dispone e lei esegue. 
Mi fa avvicinare e mi alza la maglietta sopra la testa, mi abbassa pantaloni e slip. Mi toglie scarpe e calze. 
Ora sono nudo davanti a lui.

-Sei un bel ragazzo... ben formato, diventerai un gran bell'uomo... e hai il cazzo duro! Hai voglia! Sei eccitato. Avvicinati...-
Eseguo e lui allunga la mano e me la posa sul cazzo. Lo strizza... ne tasta la rigidità, si mostra soddisfatto. Non mi da minimamente fastidio, mi piace la sua mano...

-Bello...! Bello e grosso. Largo... potente! Ora farai una cosa per me, per il mio piacere. Ora scopi tua madre... le riempi figa e culo e lo farai come io ti dirò. Dovrai usarla come faccio io, farla godere, dovrai farla urlare dalla libidine! Tua madre è puttana sai? Cominciamo... devi eccitarmi... far si che mi ridiventi duro!-

Si rivolge a lei... 
-Leva quella vestaglia... su toccati, porta le mani sulle tette e strizza quei capezzoli, non te li ho morsi abbastanza? Strizzali... falli diventare turgidi e duri come punte di matita! Brava puttana... così! Ora porta una mano sotto... e comincia a toccarti. Su aprila... falla vedere bene a tuo figlio, così! Ora... digli... che lo desideri... che vuoi che ti scopi, che deve farlo a lungo e farti godere dappertutto... su diglielo...-

Ora è lei che parla... mi si rivolge. Mi eccita... sento il cazzo che scoppia da quanto è duro.

-Scopami Vitt... scopami. Fottimi... chiavami.. inculami. Fai godere la puttana di tua madre. Ho bisogno del tuo cazzo. Sei bello. Sei grosso. Mi riempi tutta e mi fai godere come una vacca quando mi scopi tu...-

Interviene lui... Massimo.

-In ginocchio puttana... e poggia la testa sul pavimento. Allarga un po’ le gambe. Vitt... valle sopra, abbassarti un po’ sulle ginocchia e fottila... in figa, cerca l’apertura con le dita di una mano mentre tieni il cazzo con l’altra. L’hai trovata? E’ calda vero? Calda e bagnata... è un lago la puttana! Ora punta il cazzo... bravo e spingi. Spingi forte... tanto da entrare tutto. Sei dentro? Appoggia le tue mani sulla sua schiena... ora lei è la tua vacca e tu sei il toro. Montala forte. Forti colpi contro le sue chiappe. Dai ancora... ancora... non smettere. Ora toglilo e rimettilo forte, in un colpo solo! Entra dentro fino ai coglioni... vedi? Senti come gode già? Vero che stai godendo, puttana?-
-Siii... ahah... si che godo! Ha un gran cazzo! Mi sta arrivando fino allo stomaco e come mi strofina dentro! In figa... digli di continuare... di non smettere mai. Non smettere Vitt... porco mio... fai godere mamma... falla morire... dai... dai... più forte ancora...-

Sta godendo e davvero urla! Urla forti... intervallate da singhiozzi di piacere. Mai aveva goduto così nei giorni precedenti, capisco che il suo godimento è incrementato dalla presenza del suo uomo che guarda, deve sentirsi una vera troia, farsi scopare dal figlio davanti all'amante!

-Staccati Vitt... uhmm... come sei bagnato... dimmi come è la sua figa... dimmelo...-

Devo rispondere? Credo di si... sento la mia voce...

-Magnifica... è un guanto che ti prende e stringe... si... mi piace da morire...-
-Ora prendila nel culo... non farai fatica dato che te l’ho aperto io... prima... dai inculala!-

Anche in questo caso eseguo, appena spingo sento il suo culo tirarmi dentro, fagocitarmi e prendo a fotterla forte, fino a quando lui mi ordina di staccarmi!
Massimo ora si rivolge a lei.

-Tu... mettiti sul letto... qui vicino a me. Di traverso... le gambe fuori dal bordo. Ora piega le ginocchia e appoggia i piedi al bordo. Vitt... inginocchiati davanti a lei. Voglio vederti mentre la lecchi...-

Obbedisco, ormai sono inserito in questo gioco terribilmente eccitante. Ho passato ogni limite e potrei fare di tutto ora. Appoggio la mia bocca... succhio... lecco.

-Mordila... cerca il suo clito con le labbra... lo senti come è duro? E come è grosso... teso? Mordila lì... strizza prima con le labbra e poi con i denti, vedrai come scatta! Come gode... sentirai come si inarca sotto il godimento che prova!-

Faccio come lui mi dice. E lei salta davvero! Urla... mi tiene la testa con le mani e inarca il corpo mentre gode! 
Gode e gode ancora... continua.
Massimo mi sprona a non smettere.

-Mettile dentro due dita... Vitt... così bravo... strofina forte sotto il clito... dai... più forte! Vedrai che reazione! La stai facendo morire! Strofina... non smettere e mordi forte. Non aver paura di farle male... a lei piace, vero puttana che ti piace?-
-Siiii... continua Vitt... non smettere, capito? Sei davvero un pervertito... continua che mi stai dando quello che cerco... Un orgasmo infinitooooo! Continuaaa!-
-Bravo Vic... continua... falla morire dal godimento. Guardami..mi.  hai eccitato e sono nuovamente duro... su ora lasciala. Sali sul letto e stenditi... tu puttana... mettiti sopra e impalati, ti voglio prendere nel culo mentre hai lui nella figa!-

Lo faccio... mi stendo e subito lei mi si mette sopra. Tiene il mio cazzo durissimo con la mano e se lo mette dentro... si adagia su me. Sento le sue grosse tette sul petto... la sua bocca sulla mia... mi morde le labbra... mormora parole di assoluta libidine. Smania... vuole godere ancora!
Massimo lo vedo approssimarsi a lei, immagino che le cerchi il buco con le dita e ora la prende. Sento il suo cazzo entrare e strofinarsi con il mio attraverso la sottile parete fra vagina e ano. Ora la monta forte e lei aumenta la forza con la quale mi morde le labbra, io per ricambiare le strizzo fortissimamente i capezzoli. 
Ora ci incita... ci sprona a prenderla ancora con maggior forza. Massimo lo toglie e lo rimette con un colpo fortissimo. Siamo dentro lei fino ai coglioni... i suoi li sento sbattere a volte contro i miei... loro mi pesano addosso... ho voglia di venire... lo dico.

-Sto per venire...-
-Vieniiiii.. sborrami dentro... fallo anche tu Massimo... riempitemi della vostra sborra...-

Che godimento che provo! Potente e lungo... lo sento partire da lontano ed esplodere! Viene anche Massimo con delle urla belluine e viene lei... mia mamma... ancora una volta... per l’ennesima volta...
Dopo... esaurita e soddisfatta la voglia... Massimo dice a mamma di portargli anche mia sorella... vuole conoscere anche lei. Mamma dice che lo farà.
Torno con lei a casa, durante il breve viaggio in macchina le racconto del mio pomeriggio... di come ho violentato Elsa... lei mi ascolta... scuote la testa, dice che siamo incasinati. 
Ora dovremo portare Elsa da Massimo...

sabato 19 agosto 2017

LA MIA FAMIGLIA - MIA SORELLA - MIA MADRE - MEMORIE DI UN GIOVANE INCESTUOSO. (10^parte)

Boulton -Artist

La mattina mamma sta uscendo di fretta e sulla porta mi dice..

-Non ho tempo per tua sorella e il suo Tom... mi trovo con Massimo, tu vieni a casa sua verso le sei, abita in via… suona al nome... capito? Non aver paura... ti voglio assieme a lui... e lui è d’accordo, tu lo ecciti. Non dire nulla a tua sorella.-

E mi bacia... mi mette la sua lingua calda in bocca. 

Istantaneamente mi eccito.

Durante le lunghe ore di scuola non è che sono tranquillo. Penso a questo Massimo... a lui e mamma. Mi sento a disagio ma fremo di eccitazione e so anche che non voglio rinunciare.

Al ritorno a casa mangio qualcosa in cucina e dopo un po’ sento mia sorella rientrare... sbatte la porta della sua camera e dopo qualche minuto capita in cucina. Ha una canotta e slip. 

La canotta mette in evidenza le sue piccole tette e i grossi capezzoli turgidi.
Mi aggredisce subito... con rabbia.
-Tom non viene...-
-Sai che dispiacere! E chi se ne frega!-
-Mamma voleva che venisse... e che voi guardaste mentre scopavamo!-
-Se vuoi saperlo non viene neanche mamma... rientra tardi stasera... quindi non abbiamo perso nulla... e poi sai che spettacolo? Tu e quel testa di cazzo!-
-Stronzo...-
-Puttana...!-
Mi si butta addosso con la mano alzata per colpirmi ma stavolta l’aspetto e le fermo la mano. Gliela piego per farle male... la tengo per la vita con l’altra, lottiamo fino a cadere sul pavimento. Lei sotto e io sopra. E’ forte... ma non riesce a liberarsi.
Poi... in un attimo cambia tutto. Mi trovo fra le sue gambe aperte e le cerco la bocca con la mia, lei si contorce per evitare il bacio.
Le tengo le mani con una delle mie mentre con l’altra le palpo le tettine dure. Lei sta protestando... mi insulta.
-Porco... porco... cosa vuoi farmi? Violentarmi? Porco degenerato da quanto tempo scopi mamma? Hai violentato anche lei?-
Ora la mia mano le cerca la figa, la penetro con le dita, sposto il fondo degli slip.
-Tu puttana... hai scopato il ragazzo della tua amica... ti ha sverginata, ti ha sborrato dentro e ti sei fatta fottere da me e come ti piaceva! Come urlavi dal piacere... piccola troia! Mamma la scopo da giorni e siamo contenti di farlo! Che ti vada o no!-
Riesco a liberare il cazzo duro e glielo punto, la piccola puttana prima muove le gambe e il bacino per evitarlo ma poi... d’un tratto si ferma. Allarga bene le gambe e mi accoglie. La sua bocca cerca la mia, mi morde le labbra e io faccio altrettanto.
-Scopami maiale... scopami forte e fammi male. Dai... violentami! Ficcalo dentro fino ai coglioni... piccolo mostro degenere... fottimi... fotti tua sorella... sborrami dentro dai!-
La sto scopando con tutte le mie forze... le mie spinte la stanno spostando sul pavimento fino a fermarla contro una parete e lì resta! Lei porta le gambe in alto.. le allaccia alla mia vita sostenendole con le sue mani. 
-Puttana... puttana... ora ti sfondo la figa... te la rompo... ti apro in due a forza di colpi di cazzo!-
-Fallo... fallo... maiale! Dai fottimi più forte... fammi sanguinare a forza di ficcarlo dentro. Dai spingi ancora ancora... dai fammi godere porco!-
Con un urlo la riempio di sborra mentre lei urla anche. E continuo.. continuo fino a farla godere ancora e poi mi fermo ansante sopra lei. Che tiene le sue mani avvinte alle mie spalle.
-Porco porco…. mi hai fatto godere mille volte di più che Tom... porco porco...-
Tolgo il mio peso da lei... e mi stendo al suo fianco.
-Anch’io ti ho goduto... hai la figa stretta... quel strofinarti dentro mi fa godere presto...-
-Più di mamma... porco?-
-Uhmm... mamma è una cosa eccezionale. Non ha la tua figa stretta...ma è tanto puttana sai? E sa far godere in una maniera incredibile!-
-Ha fatto godere anche me... con la lingua... con le mani. Non vedo l’ora che lo rifaccia... oggi non viene? E quel grosso cazzo di lattice che vuole mettermi dentro? Dove è andata?-
-Non lo so...-
Devo mentirle. Non deve ancora sapere di Massimo.
-Sei piena della mia sborra.. guarda come ti esce dalla figa.-
Lei porta le dita, raccoglie e le porta alla bocca... lecca.
Porta la mano sul mio cazzo.
-Vuoi che te lo lecco? Te lo pulisco.-
-Si... fallo... leccalo bene.-
Ora la sua bocca lo prende tutto. Non è duro del tutto... 
-Hai voglia ancora? Lo rifacciamo?-
Presto il cazzo è nuovamente duro. Lo so che devo andare da questo Massimo ma non posso rinunciare a scopare ora.
-Dai... sul divano... mettiti a pecora.. appoggia il petto sul bordo... così!-
Si offre tutta... aperta... fra le natiche vedo il suo fiore scuro. Lo strofino brevemente sullo spacco e sono nuovamente dentro di lei... spingo.. mentre la tengo forte per i fianchi. Sbatto contro i suoi glutei. Ora la tengo con una mano, con l’altra prima le cerco il clitoride e glielo strizzo causandole un forte orgasmo e poi con il pollice le cerco il buco del culo. Glielo penetro... spingo dentro... mentre continuo a montarla. Lo tolgo... il cazzo è bagnatissimo, le cerco il buco fra le natiche, lo appoggio, lei prima recalcitra..- cerca di togliersi ma la tengo troppo stretta. 
Dice..
-No no..- mi fai troppo male..- smettila dai.. scopami in figa...-
Spingo... e lo levo. Spingo ancora e sento la cappella entrare. Lei hai il fiato corto. Anzi trattiene il respiro mentre sto inculandola. Lo tolgo ancora e lo rimetto, ora sono dentro. Il mio ventre sbatte contro le natiche e inizio a montarla forte.. voglio sborrarle nuovamente dentro ma stavolta nel suo culo, riempirle l’intestino.
Le sto facendo male ma ora non protesta più. Spinge invece ad incontrare i miei colpi sempre più violenti e gode. E dopo un po’ godo anch’io svuotandomi dentro.
Lo tolgo... esce un fiotto di sborra dal suo buco restato aperto come una caverna.
Si stende esausta.
-Ho male... il culo mi brucia come se avessi preso un ferro incandescente ma ho goduto anche... sei un porco... fratellino..-
Cazzo... ho scopato due volte! E dopo? Cosa combinerò con mamma e Massimo... cazzo cazzo! Spero che mi tiri...
Riposo fino a poco prima di lasciare casa. Dorme anche mia sorella, continuava a lamentarsi del dolore al culo, dice che non può neanche cacare.
Alle sei, anzi prima sono sotto la casa indicatami da mamma. Aspetto le sei esatte e suono, scatta il portone e salgo.

Mamma mi apre la porta, ha una vestaglia trasparente, reggicalze e calze nere e nient'altro. Mi prende per mano e mi tira dentro... sento il forte odore della sua figa nell'ambiente, odore di figa e di sborra..


giovedì 17 agosto 2017

LA MIA FAMIGLIA - MIA SORELLA - MIA MADRE - MEMORIE DI UN GIOVANE INCESTUOSO. (9^ PARTE)

Nota del narratore: La discesa verso la depravazione è sempre più rapida... 

Boulton - Artist.


La cena è surreale. Elsa che tiene gli occhi bassi, a tratti leva gli occhi e mi guarda e guarda mamma. Non proferisce parola.
Mamma parla tantissimo, chiede a papà della sua giornata e mille altre sciocchezze, vuole tenere banco.
Finalmente posso liberarmi e raggiungo camera mia.
Mi spoglio, mi metto nudo sotto il lenzuolo e penso a quanto mi accade.
Non so davvero quando mamma verrà...
Fino a pochissimo tempo fa ero un segaiolo incallito senza speranza di scopare e ora? 
Mi sono scopato mia cugina... mia madre e infine mia sorella! Tre… tre fighe mi sono fatto! Incredibile! E tutto in famiglia... mai lo avrei immaginato prima!
Di mia sorella non mi interessa... si che voglio fotterla ma non mi piace tanto! 
Troppo magra... troppo restia a lasciarti andare ed essere davvero puttana! Finora lei si trattiene, meglio mia cugina. Che è davvero una troietta patentata.
Ma... mamma?
Dio se è bella con quelle grosse tettone! Quel grosso culo sodo e la figa sempre bagnata e calda! E come sa scopare...! Gli orgasmi che ho provato con lei sono stati fantasmagorici! Ho davvero visto i fuochi d’artificio!
E venirle in figa? Nel culone? Sborrarle dentro l’anima?
Uhmm...
A pensare a lei inizio una lentissima masturbazione... rivivo i momenti vissuti... il piacere, l’ansia, l’eccitazione che mi prende la testa e il respiro.
L’aspetto... ma so che prima dovrà attendere che papà si addormenti.
Sono fisicamente stanco... ma il mio cervello non vuole sapere di riposare, è teso ad ascoltare ogni rumore di casa... dei passi verso il bagno... il rumore dell’acqua del lavabo, dello sciacquone... poi il silenzio.
Ho sempre il cazzo duro... lo scappello lentamente... mi fa quasi male da quanto è teso.
Finalmente arriva...!
E’ buio ma si intravede la sua sagoma... è lei... mamma! 
Si avvicina e si corica vicino a me, alza il lenzuolo e mi scopre, trova subito la torre di carne che è diventata il mio cazzo. 
Lo stringe.. mi fa sentire le sue unghie sull'asta.

-Uhm... sei ancora eccitato... povero caro. Sei proprio un porco... non è vero? Attendevi mamma non è così? Sapevi che sarei arrivata vogliosa e calda? Bisognosa di questo tuo cazzo splendido? La tua mamma puttana è qui... con te...-

Si leva la leggerissima camicia da notte e appoggia le grosse tette sul mio petto mentre la sua bocca vorace cerca la mia. 
Mi morde le labbra... mi mette la lingua fino in gola... mentre la mano continua la masturbazione...

-Toccami... tocca mamma... prima strizzami le tette... fammi male... strizza i capezzoli con tutta la tua forza... poi metti la mano sotto... dio sono tanto calda che ti scotterò le dita... piccolo porco che sei!-

E’ davvero calda! Ed è bagnata fino alle cosce, il suo umore profuma la stanza ora! Sa di figa... sa di sesso... sa di libidine.

-Vitt.. sono venuta per parlarti.. ma non ti nascondo che sono presa da questo tuo cazzo instancabile. Volevo dirti... uhmm... se l’hai duro... fammelo prendere in bocca... continuo dopo!-

Si porta sul mio ventre e sento la sua bocca calda lavorarmi... prima leccare la cappella e poi prendermi dentro la bocca fino al pelo!! Tutto ma proprio tutto mi prende! Dentro tutto... poi lo rilascia e lo riprende ancora e ancora! E’ bravissima in questo... Intanto le sto mettendo le dita fra le natiche e la penetro nel culo.
Si alza... pone le sue gambe aperte su una mia coscia e si strofina... sento la sua bocca aderente al mio orecchio...

-Ti devo parlare Vitt... seriamente. Io e tuo padre non ci amiamo più. Da tempo... sono mesi... che non scopiamo. Stiamo insieme solo per voi... per te e Elsa. Non so se lui abbia una altra donna... ma io ho un amante... un altro uomo... un vero porco sai? Ma non devi esserne geloso... tu sei mio figlio e ti preferirò sempre a lui. Ma lo voglio quest’uomo... mi capisci? Lui mi da l’emozione che tuo padre non mi ha mai dato! Ora tuo padre questo lo sospetta... ma non voglio che sappia di più, potrebbe utilizzare la cosa per una eventuale separazione, se poi sapesse di te e di Elsa... potrebbe addirittura pretendere la vostra custodia... quindi dobbiamo essere prudenti! Mi segui... si?-

Nel frattempo la sua mano non aveva abbandonato la base della mia verga dura.

-Si mamma... si che ti seguo...-
-A quest’uomo che ho... si chiama Massimo... non voglio negare nulla, nascondergli nulla. Voglio che tu lo conosci... e anche Elsa...-

Ora la sua carezza è più determinata...

-Toccami dai... mettimi dentro le dita... fottimi con le dita mentre mi strofino sulla tua coscia... voglio... uhm... mi stai facendo godere... porco che sei! Uhm dai continua... dai... spingi dentro le dita... fottimi... voglio che mi fotti... che mi inculi mentre gli telefono ora... vuoi? Dimmi di si... piccolo porco incestuoso... fai godere tanto la tua mamma... dai! Lo chiamo... e gli dico che mi stai fottendo... che mi stai riempiendo della tua sborra... questo lo renderà tanto eccitato che dovrà per forza masturbarsi... vuoi? Vuoi piccolo porco di mamma...?-

La cosa prima mi infastidisce, piccola gelosia? Ma poi... mi riempie di libidine. Fotterla mentre lei parla con il suo amante e farla godere?
Si… si... mille volte si!
Lei prende il cellulare che ha portato con se, cerca un numero... lo chiama.
Nel frattempo si mette a pecora, appoggia la testa sul letto e mi offre il suo didietro, quando mi accosto da dietro mi prende il cazzo in mano e se lo mette in figa... è caldissima, bagnatissima... entro come nella panna... inizio a scoparla.
Lei...

-Massimo? Non dormi vero... porco che sei! Mi aspettavi! Vuoi sapere cosa sto facendo? No... porco puttaniere... no... la tua puttana non sta masturbandosi, è nel letto di suo figlio e si sta facendo sbattere... in figa si! 
Vuoi sentire i colpi contro le mie chiappe? 
Dai... Vitt... piccolo porco... sbatti forte contro il culo di mamma!! Fagli sentire i colpi a questo puttaniere che mi sta ascoltando!-

Ora la sbatto davvero forte! La tengo per i fianchi mentre affondo con tutto il cazzo nella sua figa! Gli schiocchi si sentono eccome!

-Stai sentendo, maiale? Faccio tutto  come tu mi hai detto... sono la tua schiava, la tua cagna! Ho già goduto sai? Diverse volte... e ora sai cosa gli faccio fare? Mi faccio inculare... me lo mette nel culo! Me lo spacca...  me lo rompe come sai fare anche tu! Vorrei qui anche te... porco e ti vorrei assieme a lui... in figa e nel culo! Porco... porco... sei il mio padrone che possiede la mia mente! Farò sempre ogni cosa che mi ordinerai!! La più oscena! Voglio che veniamo tutti insieme... io... te e il mio ragazzo... voglio che lui mi riempia il culo della sua sborra e che tu ti sborri addosso... sul ventre voglio! Capito? Vitt... più forte tesoro... fai godere mamma ora... e vieni dai... sborrami dentro... riempi il culo di mamma con la tua sborraaaaa..!-

Trattengo l’urlo che mi sale... mi mordo le labbra per non emetterlo! E anche lei... ora geme solo... mentre godo.. e godo...!
Dopo mi accascio sulla sua schiena ancora dentro di lei...

-Come ho goduto Massimo... mi ha riempito sai il giovane stallone! Sento la sua sborra che esce.. vuoi leccarmi tu... porco? E tu ? hai sborrato? Tanto? Uhmm... vi leccherei tutti e due ora... tutti i vostri due cazzi in bocca voglio! Si... lo faremo... voglio farti conoscere Vitt... anche Elsa? Va bene anche lei... si si... a domani... ciao-

Poi a me...

-Uhmm... se mi fai godere! Non potrei più fare a meno del tuo cazzo... ora! Massimo vuole conoscervi... te e tua sorella. 
Lo faremo... va bene? Ti piacerà...-

Mi lecca davvero il cazzo che sa di sborra e del suo culo e se ne va silenziosa dopo essersi rivestita.
Io crollo... un attimo prima di addormentarmi penso a cosa succederà ora...
Qulsiasi cosa succeda non posso rifiutarmi.
Sono preso nel gorgo...



lunedì 14 agosto 2017

LA MIA FAMIGLIA - MIA SORELLA - MIA MADRE - MEMORIE DI UN GIOVANE INCESTUOSO. (8^ parte)

Nota del narratore: 
Un altro passo, una ulteriore tappa verso la depravazione assoluta...


Bernard Monturguel - Artist.



Entro…


La mamma...
-Guardalo il piccolo porco.. guardalo come è eccitato, che cazzo duro ha! Ora te lo metterà dentro... sai? Vero che lo vuoi? Vero... piccola puttana...?-
-Si mamma... come vuoi tu...-
-Dimmi... puttanella... il tuo Tom lo ha più grosso?-
-Mmmmm… grosso eguale... però coperto... ha la cappella coperta che si scopre a fatica.-
-Scommetto che gliela hai scoperta con la bocca... puttana, ora girati... ti scopa a pecora sai? E io gli prenderò il cazzo in mano e te lo infilerò, lo aiuterò a mettertelo dentro...-
Elsa si gira prontamente e mostra il culo, allarga leggermente le cosce, io mi approssimo e mi preparo ma è la mamma che mi prende il cazzo nella sua mano... lo tiene forte e lo passa lungamente lungo lo spacco e sul buchino del culo di Elsa e poi lo posiziona e mi spinge dentro.
Cazzo... che stretta è! 
Mi sento sforzare forte la sua fighetta... ora mamma mi ha lasciato il cazzo, mi si è messa dietro e mi spinge dentro, sento le sue tette sulla schiena... e le sue mani che mi toccano i fianchi, il culo... passano fra le mie gambe e raggiungono i coglioni, li strizza... tiene le dita sulla verga che entra e esce dalla figa. Mamma mi morde le spalle e mi sussurra…
-Sfondala... sfonda questa piccola troia...sbattila... fottila con tutte le tue forze dai... e sborrale dentro...-
La tengo forte per i fianchi mentre la sbatto... e sento la mano di mamma muoversi e arrivare sulla sua figa, credo che le stia strizzando forte il clito e la puttanella parte... inizia a urlare in preda ad un orgasmo pazzesco e io la scopo ancora più forte. Ora sono lì, sto venire...
-Mamma... vengo...-
-Sborrale dentro... la puttana si è fatta riempire da Tom... ora prenderà anche la tua sborra...-
L’orgasmo di Elsa continua... mentre io urlo e le vengo dentro. La mamma le spalma la sborra su tutta la figa... mentre continua feroce a strizzarle il clito.
Elsa crolla... si distende sul letto. Il suo respiro è affannoso e ci vuole alcuni minuti che torni normale.
La mamma...
-Leccale la figa... succhia la tua sborra e poi dammela in bocca, passamela in un bacio...-
Lo faccio... passo la bocca e succhio. Poi la bacio.
Mamma si avvicina a Elsa e bacia anche lei, le passa parte di quello che ha in bocca, la costringe a deglutire.
-Domani. Domani pomeriggio farai venire qui Tom. Lo porterai qui sul mio letto... e lo scopi. Capito puttanella? D’ora in avanti farai quanto ti si chiede... voglio guardarti mentre ti fai scopare da questo ragazzo e dovrai essere troia, capito? E poi... dopo di lui... prenderai noi... guarda cosa prenderai...-
Si alza e va al cassettone e fruga al suo interno, poi si gira.
Ha fra le mani un cazzo enorme, uno strap on con delle cinghie che si legano ai fianchi. Il cazzo è lungo e grosso.
-Allora...? Vuoi ancora andare dal tuo papi e dirgli cosa succede in casa mentre lui non c’è?-
-No mamma... non gli dirò mai niente...-
-Andate in camera vostra...-
Prima di uscire mi ferma e mi dice...
-La cosa si allarga... vuoi guardare anche tu? E poi... ti devo parlare... stanotte vengo a trovarti appena tua padre crolla...-
-Va bene mamma... ti aspetto...-

domenica 13 agosto 2017

LA MIA FAMIGLIA - MIA SORELLA - MEMORIE DI UN GIOVANE INCESTUOSO. (7^ parte)

Nota del narratore:
Successivamente venni a sapere che mamma era continuamente in contatto telefonico con il suo porco e depravato amante e che era lui che gestiva tutto. Ogni nostra mossa era prevista e gestita da lui, nella sua immensa libidine e depravazione, anche in questo parte della storia, è mamma che lo chiama... che gli chiede come comportarsi e lui che le dice come fare...


FAMENI LEPORINI - ARTIST

-Elsa? Perché hai colpito Vittorio? Ma che ti succede?-

-Mamma… che ti faceva in camera? Ho sentito bene, sai? E sono due giorni che ti cerco per parlarti… e tu sei sempre chiusa in camera con lui…-

-Ma niente ti ho detto… stavamo scherzando, dimmi piuttosto di te, che volevi dirmi?-

E qui Elsa scoppia a piangere… immagino allora che mamma l’abbracci e poi la porti sul letto.

Ascolto il racconto di Elsa… le sue parole interrotte da crisi di pianto. E la voce di mamma che la consola e la stimola a proseguire.

In breve… la puttanella si è vista con il ragazzo di sua cugina, quel famoso Tom e si è fatta scopare. Quella zoccola! Racconta a mamma che non ha saputo resistere, lui l’ha caricata in macchina e ha cominciato a baciarla, ad accarezzarla e lei ha perso la testa, si è lasciata spogliare tutta e dopo un po’… lui glielo ha messo dentro. Ha sentito appena un po’ di dolore quando ha spinto forte e poi basta. Lui le ha sborrato dentro e dopo una mezz'ora lo ha rifatto. 

E ora Elsa trema di paura…

Mamma chiede quando è successo. L’altro ieri e ieri… confessa Elsa.

E qui interviene mamma…

-Fammi vedere… spogliati tutta…-

Ora la mia curiosità mi costringe a spingere lentamente la porta quel tanto che mi permette di vedere…
Elsa è in ginocchio sul letto, si toglie maglietta e reggiseno poi il resto. Mamma la mette distesa e le apre le gambe.
-Uhmm… sei tutta arrossata! Deve averci dato dentro quel porco! Ora ti toccherò… voglio vedere…-
Bagna bene un dito di saliva e lo spinge nella vagina causando un fremito a mia sorella. Lo gira e rigira… lo ritira, lo ribagna e lo rimette. Poi sono due le dita che inserisce in figa.
-Eh si… sei proprio sverginata. E anche ieri ti è venuto dentro? Non poteva usare il preservativo?-
-Non ho potuto rifiutarmi… mamma…-
-Non hai potuto rifiutarti? Ti sei comportata da puttana…-
Le due dita continuano a rovistare e ora il pollice inizia a strofinare il clito. Elsa si sta contorcendo… sta provando piacere.
-Ormai il danno è fatto! Hai appena avuto le mestruazioni e quello dovrebbe tenerci fuori da ulteriori guai. Solo che dobbiamo decidere cosa fare con babbo. Tu hai detto che vuoi dirgli tutto… anche questa cosa tua? E credi che la prenderà bene?-
Elsa non sa rispondere perché sta provando un lungo e forte orgasmo sotto le dita sapienti della mamma. E' bagnata e bagnata è la mano che la lavora.
-Ora… facciamo un patto, va bene Elsa? Con papa stiamo tutti zitti. Tu… io e Vittorio. Siccome presumo che continuerai a vedere questo Tom ti porto dal mio ginecologo e prenderai l’anticoncezionale… Sei d’accordo? Sai che sei infiammata…? Vuoi che ti dia sollievo a modo mio…?-
Senza aspettare il suo consenso appoggia la bocca al suo ventre, vedo la lingua passare ripetutamente sul clitoride… e lei.. Elsa sobbalzare ad ogni leccata!
-Sai Elsa… cosa stavamo facendo io e Vittorio? Oggi? Quando sei arrivata?-
Mentre glielo chiede stacca la bocca e la guarda…
Elsa…
-Non ci posso credere che ci facevi…. –
-Si… scopavamo… fattene una ragione ora. E tuo fratello sa come farmi godere. E sai una cosa? Nel nostro accordo devi inserirci anche lui. Capito?-
-Lui…? Cosa vuoi dire…?-
Lei mentre riprende a leccarla… ora vuole farla godere e usa le dita per penetrarla a fondo. Due e poi tre dita mentre la bocca morde il clito. E mentre Elsa gode… è tesa come un arco e gode… lei stacca la bocca e dice…
-Voglio che ti scopi tuo fratello… qui… davanti a me.-
Io sono eccitato… ho nuovamente il cazzo come marmo. Mai mi sarei aspettato una cosa così. Me lo tocco sotto i pantaloni.
-No no… no mamma, non lui… e poi mi vergogno, ma deve proprio sapere di Tom?-
-Già lo sa il porco… mi sa che sta origliando… guardando…-
Poi verso la porta…
-Non è vero Vitt che sei lì che guardi…? Dai entra… -
Entro…

sabato 12 agosto 2017

LA MIA FAMIGLIA - MEMORIE DI UN GIOVANE INCESTUOSO. (6^parte)


Tom Poulton - Artist

Che ore di tensione l’indomani!

A scuola? Anziché riuscire a concentrarmi sulle lezioni penso alle tette, alle cosce e al culo di mia mamma!

E il suo odore? Solo a ricordarlo mi eccito tanto che il cazzo mi fa male, sento ancora nelle nari l’odore forte, speziato, della sua figa! L’odore che mi era rimasto sulla mano e che non volevo più lavare! Ormai tutto è una febbre. Forte dell’esperienza avuta con Elsa conosco il piacere che può dare il mettere il mio cazzo in una figa calda. 

Scopare, venire dentro.

E sogno farlo con mia madre! Inaudito!

Mi sento talmente eccitato che mi manca il fiato.
Non mi trattiene nessuno scrupolo, se va bene a lei io sono più che pronto. Prontissimo.
L’unica cosa è di poterlo fare, sperare che quella stronza di mia sorella Lisa resti fuori casa il tempo necessario.
Sono nella mia stanza. Aspetto. Ho il cazzo di pietra da tanto è duro. Me lo sto menando lentamente, la mia mano scorre lungo l’asta rigida. Il mio sguardo è incollato al quadrante dell’orologio. I minuti non sembrano passare mai. Vedo con l’immaginazione mia madre lasciare l’ufficio, ora salire sulla macchina… ora partire… arrivare… parcheggiare …salire!!!!
Quando sento il rumore della porta d’ingresso mi fiondo in corridoio, lei entra, è trafelata. Sembra che abbia la mia stessa impazienza, senza una parola mi prende per mano e mi trascina in camera sua.
Dice che dobbiamo fare presto, che vuole avere il mio cazzo, mi chiede concitata se l’ho giù duro. Me lo palpa sopra i calzoncini. 
In camera si spoglia frenetica e nuda con i capelli scompigliati spoglia me!
Mi strappa di dosso quel poco che ho e mi fa distendere a terra.
Prima si inginocchia e me lo prende in bocca, me lo bagna e lo succhia! Che paradiso la sua bocca! Mi tiene forte per la base dell’asta, lo inghiotte tutto e poi piano si ritira. 
La mia mano corre al suo culo, lo accarezza, quanto è liscio e sodo! Bello grosso, due natiche imponenti! Cerco il varco per arrivare al suo buco fradicio di umori, entro con un dito. 
Lei si alza, in piedi mi scavalca con una gamba, torreggia sopra di me come una statua di dea, è bellissima… 
Si abbassa lentamente fino ad essere sulle ginocchia, mi tiene forte diritto e piano si impala! Tutta! Sento il cazzo preso come da un guanto tenace e caldo, umido e profumato. Ora il suo movimento si fa frenetico, si alza fino a farlo uscire poi ricade con forza sul mio ventre! Continua continua… ad ogni sua ricaduta mi fugge un gemito. Come sento la sua figa calda e bagnata! 
Sento che sto per godere e l’avviso…
-Mammaaaa… sto per sborrare…-
E lei aumentando ancora il suo ritmo frenetico mi incita a venirle dentro!
-Sborra… sborra… piccolo porco degenerato che sei! Sborra dentro la figa di tua madre…! Fallo.. fallo… fammi godere…-
Un orgasmo pazzesco mi prende! Una cosa mille volte più forte di quelli provati con Elsa. Urlo mentre mi svuoto dentro la sua figa, mentre lei si abbassa e si alza freneticamente, i capelli sciolti sul viso e le grosse tette che ballano nel movimento!
Si ferma, stiamo respirando ambedue come dei mantici. Si leva. Hai dei rivoli di sborra che le escono dalla figa larga e arrossata.
-Mi hai fatto godere… porco che sei… hai scopato tua madre… degenerato.-
Che fa ora?
Mi muove… si mette proprio sopra il mio viso e si abbassa piano. 
-Ora bevi… bevi quello che mi hai sborrato dentro! Bevi tutto, succhia… pulisci la figa di tua madre!-
Appoggia la figa proprio sulla mia bocca e la strofina, sono costretto a leccare e bere quello che esce. Mi fa mancare l’aria premendo così e per poter respirare la mordo forte, profondamente e lei urla…
-Si così… mordimi! Mordi il clitoride… forte. Fammi godere così.. dai continua... porco!-
Ora si solleva un poco si china e comincia a leccarmi il cazzo. Succhio io e succhia lei. La mordo sempre, sulla labbra esterne e sul clito che è turgido come una fragolina.
Lei gode ancora, la sento fremere e urlare. Si alza e si mette in ginocchio a bordo letto si apre le natiche.
-Leccami anche il culo… porco degenerato, lecca il culo di tua madre…-
Attacco la mia bocca al suo buco… bacio lecco e spingo con la lingua.
Lei…
-Mettimi le dita in figa… tutte.. tutta la mano come ieri.-
Lo faccio spingendo con forza le dita unite fino al polso dentro di lei. Ruoto la mano per farla godere ancora.
-Scopami il culo… porco! Inculami… incula tua madre…-
Mi alzo e mi metto dietro lei che si apra le natiche per favorire la penetrazione, appoggio il cazzo sul suo buco bagnato, entro.
Magnifico sentire il suo muscolo stringermi, comincio a muovermi forte incitato dalla sua voce. Entro dentro lei fino al pelo, sbatto forte contro le sue natiche piene. I colpi sono forti, ripetuti, sono forti schiocchi rumorosi. Continuo a lungo mentre lei ora sembra ululare dal piacere! 
Mi incita, mi dice di strizzarle forte il clito, di strizzarle i capezzoli, di farle male, di tirarle i capelli… di dirle che è una puttana! Una puttana che si scopa il figlio, lo faccio urlandoglielo forte!
-Puttana… sei una puttana! Ti stai facendo inculare da tuo figlio… troia che sei!-
Faccio appena in tempo a sborrarle dentro anche l’anima che bussano forte alla porta, provano alla maniglia, è Elsa che urla…
-Che succede lì dentro… che succede mamma?-
Siamo stravolti dal piacere e mamma fa fatica a rispondere, passano dei secondi nei quali cerca di riprendersi…
-Nulla Elsa… non è nulla, fammi riposare… vai a studiare tu…-
-Mamma? Ho sentito la voce di Vittorio, che succede? Fatemi entrare…!-
La mamma sottovoce a me…
-Stronza! Che stronza di figlia che ho! Dai dobbiamo farla entrare… rivestiti, mettiti in ordine, e non dire nulla. Fa parlare a me… devo trovare una scusa convincente.-
Ci rivestiamo… lei si asseta i capelli velocemente e poi mi manda alla porta ad aprire…
Elsa entra e ci guarda…



E’ uno sguardo sbigottito il suo!

Non sa cosa pensare, ci scruta per capire.

Mamma parla… parla… cerca di confonderla, dice che stavamo provando scene da un film. Di non pensare ad altro.

Elsa sembra scettica, ci guarda con sospetto ma non osa replicare. Non alla mamma! Annusa. Che senta l’odore di fica e di sperma?

Io sgombro veloce. Lascio a loro il campo e torno in camera mia. Sono ancora sotto l’influsso dell’ultimo orgasmo. Non so capacitarmi di quanto è successo, di quanto ho goduto. Di quella pelle di seta, delle grosse tette e di quel culo splendido! Ho ancora voglia… voglia di lei, di mia mamma! Di fotterla… di prenderla ancora nel suo culone.

Elsa entra senza bussare… e mentre cerco di protestare per l’intrusione mi allunga un ceffone fortissimo in pieno viso!
-Porco… porco che sei! Cosa fai a mamma? Sei proprio un degenerato! Uno schifoso… un porco… un miserabile! Ma non ti vergogni di niente, tu?-
Non riesco a pronunciare neanche una parola che riprende l’uscio e esce, ma non prima di minacciare…
-Dirò tutto a papà… vedrai che ti mette a posto. Porco!-
Sento che sbatte la porta della sua camera e cerco mamma.
- Elsa dice che racconterà tutto a papà…-
-Quella piccola troia è la mia rovina! Se gliene parla viene fuori un vero casino! Tuo padre questa non me la perdona! Devo convincerla a non farlo… dove è…?-
-In camera sua…-
-Ci vado… speriamo di calmarla…-
L’accompagno fino alla porta e mi fermo ad ascoltare, il battente è rimasto solo accostato.

giovedì 10 agosto 2017

LA MIA FAMIGLIA - MEMORIE DI UN GIOVANE INCESTUOSO. (5^PARTE)

Nota del narratore:
Ora... con il senno di poi... rivedendo gli attimi di pazzia vissuti, sono sempre più convinto che mamma era costretta ad agire così dal suo perfido amante depravato! Non intendo scusarla con questa considerazione, né scusare me, poi credo che si lasciò coinvolgere dal gioco trasgressivo e di depravazione estrema che ci prese tutti...




So che non è finita… 

Infatti… il giorno dopo…



Mia sorella ora sta fuori buona parte del pomeriggio e stranamente mia madre non l’assilla per sapere dove va e cosa fa. 

La vedo assorta, come presa da pensieri. Rientra presto dall'ufficio e la sorprendo a osservarmi. 

-Vieni in camera mia…- 

Ora la seguo senza ribattere o protestare, ho il cuore in gola, sono eccitato per il giorno precedente e contemporaneamente a disagio. Mi siedo sul letto, penso che la cosa sarà il seguito di quanto occorso ieri. 

Infatti… 

Lei si spoglia, ha un vestito stretto e se lo sfila dalla testa. Sotto ha dell’intimo velato, trasparente. Vedo l’ombra in trasparenza del suo pelo inguinale e l’areola larga e scura dei suoi seni. 

Non mi chiede di girare la testa… 

-Ieri mi hai vista dallo specchio e quindi non ti faccio né girare, né chiudere gli occhi… guardami pure…- 
Si toglie reggiseno e slip, rimane nuda così. 
-Che liberazione sai? Avere le tette tutto il giorno compresse in quell’involucro è un tormento. Non vedo l’ora di liberarle e massaggiarle un po’, farle rivivere… riprendere vita.- 
Se le massaggia, preme e le soppesa, mi sorprendo a desiderare di massaggiarle io quelle tette favolose. 
Come se mi leggesse nel pensiero… 
-Me lo fai tu…Vitt? Mi massaggi? Vuoi…?- 
Si avvicina e in piedi davanti a me mi prende le mani e se le porta sul seno. Mi tiene le mani mentre mi insegna a palparla, se le passa sulle tette, le porta sui capezzoli che sono diventati duri. Mi apre le dita e me li fa stringere. 
-Così… stringili… stringili forte… più forte… più forte che puoi…- 
-Bravo… così… così… oh… che sollievo mi dai…- 
Mi guida sempre con le sue mani, le stringo forte i capezzoli, ci metto tutta la mia forza. Lei ad occhi chiusi mugola piano. 
Mormora… 
-Ieri… mi è piaciuto molto toccarti sai? E a te…?- 
-Moltissimo mamma… moltissimo…- 
Mugola ancora, ho la testa all’altezza del suo stomaco, gli occhi ora sono calamitati sul suo pube. Vedo il suo pelo curato e l’inizio del suo spacco vaginale. 
-Sai…? Devo insegnarti…! Non credo che quelle due puttanelle ti abbiano dato le cognizioni giuste…- 
-Ti hanno fatto guardare bene la figa? Ti hanno spiegato? Non credo…- 
Ora parla ma non vuole risposta… 
Mi lascia le mani, io continuo a stringere i capezzoli che ora sono duri come ditali, e porta le mani all’inguine. 
-Ti faccio vedere una figa di donna adulta… la mia! Vuoi? Vuoi… Vitt…?- 
Si stacca dalle mie mani, si piega un pò indietro con il busto, apre le gambe e porta le mani fra le cosce… 
-Te la faccio vedere… guarda…- 
Apre le labbra esterne, mostra l’interno di un rosa corallo intenso, è lucida dei suoi abbondanti umori… 
-Guarda… questo è il clitoride…- 
Mostra una canocchia di carne rosea, alla sua estremità spunta una minuscola porzione del clitoride vero e proprio, lei tira indietro la pelle che lo copre e lo mostra. 
E’ grosso, lucido, color rosso scuro. 
-Toccalo… toccalo… ma prima bagnati le dita, è sensibilissimo sai?- 
Faccio quanto dice, ho il cuore che mi batte in gola dalla eccitazione, bagno le dita e accarezzo proprio quel pisello di lucida carne… lei scatta! Sobbalza… e geme. 
Mi fa alzare e si stende lei sul letto… apre bene le gambe. 
-Spogliati… spogliati tutto. E mettiti fra le mie gambe… mi puoi vedere meglio…- 
Mi libero dei vestiti in un attimo e mi colloco fra le sue gambe in ginocchio. 
-Toccami di nuovo… passa le dita bagnate sul clitoride in larghi movimenti circolari… dai! Siiii….! Così…! Bravissimo… Ora… muovi le dita… lungo lo spacco… fino a raggiungere il buco… bagna dentro le dita… così!!! Bravo… ora torna a muovere le dita circolarmente… Spingi forte contro il clito!! Ora… strizzalo! Spingilo da una parte e dall’altra! Stringilo forte con le dita!- 
Si inarca mentre lo faccio… 
-Uhmm… mi fai godere sai? Sei bravo… dai… dimmi come hai il cazzo… fammelo vedere…- 
Mi rialzo in ginocchio e lo mostro. Ho il cazzo durissimo, completamente scappellato e paonazzo dal desiderio. 
-Dai… menalo un po’ per me… fammi vedere… menati dai…- 
Lo faccio. Copro e scopro la cappella lentamente. 
-Uhmm. Se sei bello! Hai un gran cazzo. sai?- 
Si sta toccando mentre mi guarda. 
-Dai… torna a toccarmi… dai…- 
Mi rimetto chino e le metto la mano in figa. Lei si sta divincolando tutta. Mostra tutto il godimento che prova. 
-Ora… attento… unisci due dita e mettimele dentro. Dentro fino al palmo me le devi mettere, capito? E strofinami… muovile forte! Più forte…! Uhmm… si! Ora tre dita… dai spingile dentro… dai! Si.. dai fottimi così! Con le dita dai! Fottimi forte dai!! Ora unisci tutte le dita… anche mignolo e pollice… così! A cuneo… e spingi… dai ti voglio tutto dentro. Voglio dentro la mano… dai fammi godere!- 
Spingo con tutta la mia forza… la mia mano è dentro di lei fino a oltre le nocche! Strofino e gratto le pareti della sua figa. E lei… gode! Si muove tutta… sbatte la testa da una parte e dall'altra e urla!! Urla tantissimo! E il suo umore diventa tanto abbondante che sono bagnato fino al polso… mi spinge via la mano, è che lì, nella sua figa, è diventato tutto insopportabilmente sensibile. Sta ansimando forte, è ancora sotto l’effetto del forte orgasmo!
Bussano alla porta… tentano di aprirla ma per fortuna mamma l’ha chiusa a chiave! 
-MAMMA! Che succede? Stai bene? Ho sentito urlare…- 
E’ Elsa… la rompicoglioni! Proprio ora doveva rientrare? 
-Tutto bene Elsa… ho avuto un incubo… riposo ancora un po’…- 
Poi sottovoce a me… 
-In collegio la metto! Dalle suore! Quella ragazza è nata per rovinarci la vita… lei e quel cretino di suo padre. Bella coppia di scassaminchia fanno!- 
Niente…! Per oggi finisce così. 
Attendiamo un po’. Mi rivesto e appena siamo sicuri che Elsa sia in camera sua… scivolo fuori e mi precipito nella mia stanza. 
A cena… ha il modo di sussurrarmi… 
-Domani… domani… sarà per domani…-

mercoledì 9 agosto 2017

LA MIA FAMIGLIA - MIA SORELLA - MEMORIE DI UN GIOVANE INCESTUOSO. (4^parte)


Nota del narratore...
Se avessi saputo allora, in quei giorni che sto narrando, cosa sarebbe successo... se avessi previsto la rapida folle discesa verso la depravazione assoluta... non so, forse mi sarei comportato diversamente, ma ero un ragazzo... con gli ormoni in subbuglio e... ogni tipo di godimento mi attirava in una maniera assoluta, ero senza difesa. E davvero non avevo nessuna valida obbiezione verso i rapporti incestuosi.
E poi... aver saputo dopo che mamma e papà erano in crisi coniugale da anni, che vivevano una vita di facciata aspettando che noi, mia sorella e io, diventassimo maggiorenni per potersi dividere, che non c'era più nulla fra loro.
Sapere infine che dietro ad ogni azione di mamma c'era la depravata regia di Massimo, il suo amante e padrone, che era lui che tirava le fila di noi burattini. Lui che dopo aver saputo dei rapporti incestuosi fra me e mia sorella costringe mamma a...


FAMENI LEPORINI - ARTIST


Oggi è venerdì, mia sorella è a lezione di musica quando la mamma rientra dall'ufficio.

“Vittorio…”.

Entra nella stanza….

“Si…”.

Si siede….

“Ho ancora qualche dubbio, sono andate veramente così le cose fra te e tua sorella…?”.

“Si mamma…”.

“Voglio che mi racconti tutto bene, non l’hai… beh… mi hai capito…”.

“No… non ha voluto…”.

“Non hai avuto scrupoli? E’ quello che si chiama incesto fare sesso con la propria sorella…”

“Veramente… non ci ho pensato, ero eccitato… e poi facevano tutto loro…”

“L'hai toccata… lì…?”.

“Si…”.

“E poi…? Dai non farti levare le parole di bocca con la tenaglia…”.

“E’ che sono… imbarazzato…”.

“Non eri tanto imbarazzato con il… coso di fuori… eh? Dai… dimmi tutto anche i particolari…”.
“Abbiamo fatto tutto fuorché… quello…”.
“E dai…! Le hai toccate lì… e le hai fatte godere…?”.
“Si…”.
“Le hai anche baciate? Lì…”.
“Si…”.
“E loro…?”.
“Anche loro…”.
“Ti hanno preso in bocca il… coso?”.
“Si…”.
“E sei venuto in bocca…?”.
“Nella sua no… ma in quella di Lisa… si…”
“Quella puttanella! E ancora…?”.
“Lisa ci ha insegnato il… 69… e lo abbiamo fatto… poi le ho messo il… coso fra le cosce e ha goduto così…”.
“E con Lisa…?”.
“Con lei ho fatto tutto… il 69… la… spagnola… e le varie posizioni…”.
“Accidenti che maestra…! E per caso anche nel… didietro?”.
“No… però le ho infilato un dito…”.
“E tutto questo in questi pochi pomeriggi e sempre davanti a tua sorella?”.
“No… ci siamo visti anche tre volte da soli a casa sua…”.
“Ma quante altre cose mi nascondi? Ma ne riparleremo… ora basta… è ora che prepari la cena….”.
“Un’ultima cosa… avete usato sempre il preservativo? E chi li procurava?”.
“Si, Lisa… da una sua amica che lavora al super market…”.
Rientro in camera, chi la capisce è bravo…! Prima sembrava che fosse tutto finito, ora continua con tutte queste domande… e cosa avete fatto… e come, e dove… ma cosa vuole?
Mah… 
E appena due giorni dopo riprende la cosa.
Appena rientra mi dice che deve parlarmi, ancora dico? Ma non è finita sta storia?
Mi dice di seguirla nella sua camera che me lo dice mentre si cambia. In camera mi siedo sul letto e davanti a me si leva il vestito, mai prima mi aveva dato occasione di vederla così… mai. 

Lascia cadere la gonna e si toglie la camicetta. Resta in slip e reggiseno. Ha un corpo pieno, maturo, grosse tette e un culo formoso. 

Mi mette in imbarazzo…

-Girati… mentre mi spoglio… è stata una giornata tremenda e sono tutta sudata.- 

Giro la testa da una parte… non vorrei guardarla, ma casualmente la vedo di scorcio dallo specchio dell’armadio, la vedo slacciarci il reggiseno e liberare due grosse tette, con le mani le massaggia come per dar loro vita, poi chinata si leva gli slip, mi da la schiena e vedo il suo culo, è una visione che mi inquieta. Tondo e grosso, due natiche divise da un profondo solco. Si china a raccogliere e riesco a scorgere lo spacco della sua figa…

Sto andando in fibrillazione, vorrei andarmene e vorrei restare. Sono confuso, sto desiderando mia madre?

Si mette delle mutandine e si copre con una vestaglietta. Dice che posso girarmi, il suo sguardo corre allo specchio… 

-Mi hai guardata…? Non mi sono accorta dello specchio…-

Poi si siede accanto a me e inizia…

-Raccontami dei pomeriggi a casa di Lisa… di questo non mi avevi parlato…-

-Mamma…! Ancora?-

-Mi preoccupo per te! Chissà cosa ti ha fatto quella puttanella! Racconta…!-

Mi costringo a ripercorrere con la memoria quelle ore. Mentre le dico di Lisa carponi sul pavimento, poggiata sulle ginocchia e sulle mani e io che la scopavo da dietro… sbotta!

-Che puttana quella ragazza… con il mio ragazzo…-

-Senti Vittorio devi tranquillizzarmi… io sono preoccupata, ho timore che ti abbiano fatto dei danni… hai dolore lì… sul coso… si… insomma hai capito…-

-No mamma.. assolutamente…-

-Neanche da… duro? Insomma da eccitato? Ti sei masturbato da allora?-

Masturbato mi ero… eccome, ma le dico di no… di non averlo fatto.
-Dobbiamo verificare… dai… sono in pensiero…-
-Dai Vittorio… levati pantaloncini e slip e stenditi sul mio letto, voglio vedere, stai tranquillo… sono tua madre, no?-
Ancoraaaaa? Ora anche ‘sta storia? Ma obbedisco… mi stendo sul letto.
Lei mi siede accanto e mi prende il cazzo in mano. Lo esamina… lo scappella, guarda la cappella.
-Ti fa male così…?-
-No mamma…-
-Dobbiamo farlo diventare duro… ti devo masturbare…-
Inizia a farlo… mi mena. La sua mano è decisa, esperta.
-Sei troppo asciutto… te lo devo bagnare…-
Mi lascia cadere un filo di saliva proprio sulla cappella… e poi con la lingua la sparge…
Il cazzo in un attimo diventa duro. Lo sento fremere mentre lei mi masturba.
Mia madre…? 

Mai avrei pensato che mi masturbasse! Lei è assorta nel suo compito mentre io mi inarco!

-Ti fa male così…?-

-Noooo… no mamma…-

-Ora ti devo far venire… bambino mio. Controllare se hai male mentre eiaculi…-

La sua mano lavora veloce.. esperta. In breve mi fa sborrare anche l’anima mentre seguita a menarmi. L’orgasmo è fortissimo, urlo e gemo mentre godo. Poi mi distendo esausto. Sto sudando e ansando dal forte piacere provato.

-Hai avuto male? Mentre sborravi? Mentre godevi…?-

-No… no… solo un piacere mai provato… fortissimo.-

-Davvero? Più che con Lisa o con tua sorella…?-

-Oh… si si… mamma… molto di più.-

-Bene per ora basta… mi sono tranquillizzata… questa cosa resta un segreto fra noi… lo sai vero?-

Mi pulisce bene il ventre e le cosce con le sue mutandine usate in mattinata. Sono completamente impregnate di sborra, le annusa.

-Sai un buon odore… vai ora…-



Torno in camera mia. So che non è finita… 



Infatti… il giorno dopo…