venerdì 22 dicembre 2017
mercoledì 8 novembre 2017
LO SCIUPAFEMMINE. INIZIA L'INDAGINE SCIENTIFICA.
Milo Manara - artist
Che
tipo questo Righetto!
Più largo che alto!
Più largo che alto!
Brutto
ma brutto....! Un nano!
Infatti
è per quanto è brutto che lo chiamano "scorfano", ma...
la natura lo ha compensato in un altro modo, oltre a essere un gran
cuoco.
Gran
cuoco?
Ma si... insomma... pasticcia in cucina... un po' come voi, diciamo. Ma se venite a Roma... comunque telefonatemi e vi ci porto.
Oltre a quello... dicevo che ha un cazzo fenomenale.
Ma si... insomma... pasticcia in cucina... un po' come voi, diciamo. Ma se venite a Roma... comunque telefonatemi e vi ci porto.
Oltre a quello... dicevo che ha un cazzo fenomenale.
La
sua fama ha fatto il giro di Roma e le clienti vengono apposta per
vederlo. Si perché lui lo mostra senza ritegno.
Immaginate
un pantalone largo e un tronco che si intuisce lungo la coscia!
Un
cazzo da primato.
Sto
infatti raccontando a Mona... che ridete? Si chiama così la nostra
cliente e dovete sentire come lo pronuncia il suo nome, le dico di
questo cazzo che a riposo gli arriva al ginocchio. Lei è dubbiosa
mentre al colonnello gli si sono accese le pupille. Vuole saperne di
più... è eccitato. Quando gli parlate di grossi cazzi... a questo
gli saltano le valvole.
Racconto loro la storia dei nani e dei loro cazzi spropositati.
Volete saperla anche voi?
Bene seguitemi... usate la mano destra, la vostra dico!!
Sveglia...!
Chiudete
nel pugno le ultime tre dita, ma si... imbranate, chiudete il medio,
l'anulare e il mignolo. Le altre due dita, l'indice e il pollice,
distendetele bene... tenendo l'indice rivolto verso
l'alto.
Vedete?
Allora l'indice è l'uomo normale e il pollice il suo cazzo.
Vedete?
Allora l'indice è l'uomo normale e il pollice il suo cazzo.
Ora
attente... ruotate la mano verso destra in modo che sia il pollice
rivolto verso l'alto.
Ora avete un nano... il pollice e il suo cazzo l'indice.
Capito???
Sto anche dicendo che a volte Righetto fa delle riffe a fine serata... a volte mette proprio il suo cazzo in gioco e chi vince si fa il suo cazzo che sembra una manichetta da pompiere.
Ora avete un nano... il pollice e il suo cazzo l'indice.
Capito???
Sto anche dicendo che a volte Righetto fa delle riffe a fine serata... a volte mette proprio il suo cazzo in gioco e chi vince si fa il suo cazzo che sembra una manichetta da pompiere.
Il
colonnello e' stravolto dalla notizia. Freme tutto e mi chiede se la
faranno anche stasera.
Chiedo a Mona... dio! Che nome ha questa donna...solo a pensarci mi viene duro, le chiedo se ha una foto di suo marito e lei mi tira fuori una foto 24 per 36 a colori e la guardo, che faccia!
Chiedo a Mona... dio! Che nome ha questa donna...solo a pensarci mi viene duro, le chiedo se ha una foto di suo marito e lei mi tira fuori una foto 24 per 36 a colori e la guardo, che faccia!
Ci
credo che questo si mangerà tutti i soldi scopando. Ha la vera
faccia di un puttaniere.
Chiamo Righetto.
Chiamo Righetto.
-Aaaaa...
Righèè... vieh n' po' qua...-
-A
sciupa... a... che voj...-
- Righe'... a guarda sta foto... che hai visto sta' faccia qua da te...?-
Righetto guarda la foto e la gira, e la rigira e dice di no, mai visto.
Il colonnello si intromette e gli chiede se e' serata di riffa e anche Mona è interessata... chiede se può in via assolutamente eccezionale valutare il premio.
Righetto abbassa i pantaloni e batte sul tavolo un cazzo che sembra un manganello dei questurini. Lo batte e ribatte sotto lo sguardo stravolto del colonnello e quello acceso di Mona.
Mona chiede...
- Righe'... a guarda sta foto... che hai visto sta' faccia qua da te...?-
Righetto guarda la foto e la gira, e la rigira e dice di no, mai visto.
Il colonnello si intromette e gli chiede se e' serata di riffa e anche Mona è interessata... chiede se può in via assolutamente eccezionale valutare il premio.
Righetto abbassa i pantaloni e batte sul tavolo un cazzo che sembra un manganello dei questurini. Lo batte e ribatte sotto lo sguardo stravolto del colonnello e quello acceso di Mona.
Mona chiede...
-E
quanto costa il biglietto della riffa?-
Mi
intrometto... eccheccazzo... dobbiamo lavorare... non perdere tempo
con il cazzo di Righetto... siamo dietro a investigare
scientificamente e non a perderci in orge con cazzi vari.
Ma i miei soci... mi zittiscono.
Righetto dice cinquanta euro a biglietto.
Ma i miei soci... mi zittiscono.
Righetto dice cinquanta euro a biglietto.
E
Il colonnello urla... fuori completo... che ne vuole cinque! Ma
insomma!! Questo ha perso la testa! Ha visto quella proboscide di
carne ed è andato in tilt.
Righetto
lo guarda e dice che per i froci il costo è doppio e allora ne
prende solo due. Mona gli fa le belle e lui ne compera uno anche per
lei.
Lui... riceve il 9 e 10 e lei il n. 11.
Mi annoio e mentre loro attendono la chiusura del locale, comincio ad accarezzare le cosce di Mona. Ora le sto sussurrando all'orecchio se vuole venire con me nel piccolo cesso del locale, le sto dicendo che la faccio appoggiare al lavabo con i gomiti e le faccio servizio completo, che le allargo fica e culo così!
Lui... riceve il 9 e 10 e lei il n. 11.
Mi annoio e mentre loro attendono la chiusura del locale, comincio ad accarezzare le cosce di Mona. Ora le sto sussurrando all'orecchio se vuole venire con me nel piccolo cesso del locale, le sto dicendo che la faccio appoggiare al lavabo con i gomiti e le faccio servizio completo, che le allargo fica e culo così!
La
preparo per il cazzo del Righetto... le dico. Se eventualmente
vince... eh!
Le
sto facendo un ditalino sotto il tavolo e giuro che mi sta scottando
le dita da quanto e' calda.
Quando entra una compagnia, cazzo... se sono fatti e bevuti. C'è di tutto... magnaccia... puttanone di strada e trans... alcune le conosco per uso e consumo, con loro un uomo vestito in doppio petto rigato che sembra un politico, fatto... eh? Fatto come un pero. Ma nonostante... gli tirano una striscia di roba bianca sul tavolo e lui fa rifornimento.
Quando entra una compagnia, cazzo... se sono fatti e bevuti. C'è di tutto... magnaccia... puttanone di strada e trans... alcune le conosco per uso e consumo, con loro un uomo vestito in doppio petto rigato che sembra un politico, fatto... eh? Fatto come un pero. Ma nonostante... gli tirano una striscia di roba bianca sul tavolo e lui fa rifornimento.
Giusto
per non cadere in crisi di astinenza.
Mi viene in mente di andare a chiedere loro del nostro ricercato e lascio il lavoro che sto facendo a Mona... lei si incazza perché era proprio dietro a godere. Io dico al colonnello di procedere lui... di finire il lavoro, ma 'sto senza palle dice di no... non tocca una fica neanche morto.
Le puttanone stanno festeggiando! Una o due me le sono fatte e mi aggrego, faccio circolare la foto e chiedo loro se hanno visto il nostro uomo.
Mi viene in mente di andare a chiedere loro del nostro ricercato e lascio il lavoro che sto facendo a Mona... lei si incazza perché era proprio dietro a godere. Io dico al colonnello di procedere lui... di finire il lavoro, ma 'sto senza palle dice di no... non tocca una fica neanche morto.
Le puttanone stanno festeggiando! Una o due me le sono fatte e mi aggrego, faccio circolare la foto e chiedo loro se hanno visto il nostro uomo.
Niente...
d'altra parte... Roma e' piena di puttane.
Professioniste...
dilettanti... e semplici amatrici.
E
quelle che scopano gratis? Una marea. La maggior parte iniziano da
bambine... hanno proprio una vocazione a prendere cazzi.
Allora mi si accende il cervello come una lampadina di 100 watt!
Allora mi si accende il cervello come una lampadina di 100 watt!
Ecco
il lampo di genio dei veri investigatori!
Vado
da Righetto e mi faccio fare un bel po' di fotocopie a colori e le
distribuisco. Le distribuisco e prometto una lauta mancia.
Righetto passa con i biglietti della riffa e il politico dalla faccia da pesce palla guarda il premio e tira fuori un rotolo di biglietti da cinquanta e li compra tutti. Sta dicendo che sono i fondi pubblici per le strade ma che lui delle strade se ne frega. Tanto gira sempre in auto blu. E con la scorta. E che gli elettori possono anche annegare cadendo nelle buche delle strade.
Poi la riffa!
Righetto passa con i biglietti della riffa e il politico dalla faccia da pesce palla guarda il premio e tira fuori un rotolo di biglietti da cinquanta e li compra tutti. Sta dicendo che sono i fondi pubblici per le strade ma che lui delle strade se ne frega. Tanto gira sempre in auto blu. E con la scorta. E che gli elettori possono anche annegare cadendo nelle buche delle strade.
Poi la riffa!
Il
colonnello è in assoluta fibrillazione! Tiene i due suoi biglietti e
li sventola per aria.
Si
vede già inculato da quel cazzo di elefante! Sicuro di vincere il
fetecchione!
Poi il colpo di sorpresa... secondo voi chi vince?
Poi il colpo di sorpresa... secondo voi chi vince?
Lo
sapete che piove sempre sul bagnato! Vince il politico e il
colonnello si incazza a morte! Urla che non voterà più per tutta la
sua vita. Che lo hanno imbrogliato e via con queste sue chiassate.
Che quelli del partito del vincitore sono tutti ladri e che
dovrebbero spararci alle gambe.
Prendono il politico... (non dico il partito, ok?) e gli abbassano i calzoni... sotto il puttaniere ha degli slip da donna neri e il reggicalze. Lo mettono pancia sotto su di una sedia e il nano lo incula e lui urla... urla... come un agnello scannato. A me... fa senso vedere entrare tutto quel tronco di carne, ma al colonnello e a Mona fa tutt'altra impressione.
Sono le due... la notte e' giovane e le puttane sono tutte al lavoro, e' ora di darsi da fare...
A fatica li porto in strada, il colonnello ha la bava alla bocca...
Prendono il politico... (non dico il partito, ok?) e gli abbassano i calzoni... sotto il puttaniere ha degli slip da donna neri e il reggicalze. Lo mettono pancia sotto su di una sedia e il nano lo incula e lui urla... urla... come un agnello scannato. A me... fa senso vedere entrare tutto quel tronco di carne, ma al colonnello e a Mona fa tutt'altra impressione.
Sono le due... la notte e' giovane e le puttane sono tutte al lavoro, e' ora di darsi da fare...
A fatica li porto in strada, il colonnello ha la bava alla bocca...
giovedì 21 settembre 2017
LE CONSEGUENZE QUASI TRAGICHE DI UN TRADIMENTO.
racconto
in PDF
https://drive.google.com/file/d/0BxxViQ6BxIvHSXlkMUlEd1Q0b2M/
oppure
cliccate sul titolo del racconto qui a sinistra.
lunedì 21 agosto 2017
LA MIA FAMIGLIA - MIA SORELLA - MIA MADRE - MEMORIE DI UN GIOVANE INCESTUOSO. (11^ parte)
Note del narratore... l'incontro devastante con Massimo.
Mi tranquillizza.
La mia apprensione si
riduce ma non di molto mentre la seguo attraverso l’atrio, so che
mi sta conducendo nella camera da letto dove mi aspetta Massimo, il
suo amante. Mentre cammina osservo il suo culo opulento, vedo
muoversi ritmicamente le sue natiche, ora mi fa entrare... ho
nuovamente il respiro corto. Sono agitato ora, il cuore mi batte
fortemente nel petto.
Cosa mi succederà?
Vorrei essere a
mille chilometri di distanza e contemporaneamente voglio vivere
questa esperienza che mi eccita, so che godrò... so che avrò nuove
esperienze. Non penso a mia madre come la mia genitrice ma la vedo
come una donna, una donna calda e completamente disinibita. So che
anche per lei c’è stato un cambiamento e questo è stato motivato
dal fatto di averci scoperto a far sesso... io e mia sorella.
La
stanza è in penombra, ma vedo distintamente un uomo sul letto.
Un
uomo massiccio, muscoloso...con molto pelo sul torace, vedo il suo
cazzo che ricade mollemente su di una coscia.
Un cazzo molto
largo...
Sento la sua voce... è gradevole, calda.
-Ciao Vitt... sono contento che sei venuto e di conoscerti. Io sono Massimo come
sai. Sono l’uomo di tua madre. Senti l’odore Vitt? Riconosci
l’odore della sua figa? L’ho scopata fino a poco fa... tu sai ora quanto è troia. L’ho presa ripetutamente in figa e nel culo...-
Si
che lo sento quell'afrore forte! Si che lo riconosco come suo ma
sento anche l’odore di sborra, forte e acido.
Poi si rivolge a
mia madre...
-Spoglialo tesoro... voglio vederlo nudo.. spoglia tuo
figlio... –
Un po' mi infastidisce il suo tono di comando e
quando vedo lei obbedire prontamente, capisco che è lui che tira le
fila del gioco.
Lui dispone e lei esegue.
Mi fa avvicinare e
mi alza la maglietta sopra la testa, mi abbassa pantaloni e slip. Mi
toglie scarpe e calze.
Ora sono nudo davanti a lui.
-Sei un
bel ragazzo... ben formato, diventerai un gran bell'uomo... e hai il
cazzo duro! Hai voglia! Sei eccitato. Avvicinati...-
Eseguo e lui
allunga la mano e me la posa sul cazzo. Lo strizza... ne tasta la
rigidità, si mostra soddisfatto. Non mi da minimamente fastidio, mi
piace la sua mano...
-Bello...! Bello e grosso. Largo... potente! Ora
farai una cosa per me, per il mio piacere. Ora scopi tua madre... le
riempi figa e culo e lo farai come io ti dirò. Dovrai usarla come
faccio io, farla godere, dovrai farla urlare dalla libidine! Tua
madre è puttana sai? Cominciamo... devi eccitarmi... far si che mi
ridiventi duro!-
Si rivolge a lei...
-Leva quella vestaglia... su toccati, porta le mani sulle tette e strizza quei capezzoli, non
te li ho morsi abbastanza? Strizzali... falli diventare turgidi e duri
come punte di matita! Brava puttana... così! Ora porta una mano
sotto... e comincia a toccarti. Su aprila... falla vedere bene a tuo
figlio, così! Ora... digli... che lo desideri... che vuoi che ti scopi,
che deve farlo a lungo e farti godere dappertutto... su
diglielo...-
Ora è lei che parla... mi si rivolge. Mi eccita... sento il cazzo che scoppia da quanto è duro.
-Scopami Vitt... scopami. Fottimi... chiavami.. inculami. Fai godere la puttana di tua
madre. Ho bisogno del tuo cazzo. Sei bello. Sei grosso. Mi riempi
tutta e mi fai godere come una vacca quando mi scopi tu...-
Interviene
lui... Massimo.
-In ginocchio puttana... e poggia la testa sul
pavimento. Allarga un po’ le gambe. Vitt... valle sopra, abbassarti
un po’ sulle ginocchia e fottila... in figa, cerca l’apertura con
le dita di una mano mentre tieni il cazzo con l’altra. L’hai
trovata? E’ calda vero? Calda e bagnata... è un lago la puttana!
Ora punta il cazzo... bravo e spingi. Spingi forte... tanto da entrare
tutto. Sei dentro? Appoggia le tue mani sulla sua schiena... ora lei è
la tua vacca e tu sei il toro. Montala forte. Forti colpi contro le
sue chiappe. Dai ancora... ancora... non smettere. Ora toglilo e
rimettilo forte, in un colpo solo! Entra dentro fino ai coglioni... vedi? Senti come gode già? Vero che stai godendo, puttana?-
-Siii... ahah... si che godo! Ha un gran cazzo! Mi sta arrivando fino allo
stomaco e come mi strofina dentro! In figa... digli di continuare... di
non smettere mai. Non smettere Vitt... porco mio... fai godere mamma... falla morire... dai... dai... più forte ancora...-
Sta godendo e
davvero urla! Urla forti... intervallate da singhiozzi di piacere. Mai
aveva goduto così nei giorni precedenti, capisco che il suo
godimento è incrementato dalla presenza del suo uomo che guarda,
deve sentirsi una vera troia, farsi scopare dal figlio davanti
all'amante!
-Staccati Vitt... uhmm... come sei bagnato... dimmi come è
la sua figa... dimmelo...-
Devo rispondere? Credo di si... sento la
mia voce...
-Magnifica... è un guanto che ti prende e stringe... si... mi piace da morire...-
-Ora prendila nel culo... non farai
fatica dato che te l’ho aperto io... prima... dai inculala!-
Anche
in questo caso eseguo, appena spingo sento il suo culo tirarmi
dentro, fagocitarmi e prendo a fotterla forte, fino a quando lui mi
ordina di staccarmi!
Massimo ora si rivolge a lei.
-Tu... mettiti sul letto... qui vicino a me. Di traverso... le gambe fuori dal
bordo. Ora piega le ginocchia e appoggia i piedi al bordo. Vitt... inginocchiati davanti a lei. Voglio vederti mentre la
lecchi...-
Obbedisco, ormai sono inserito in questo gioco
terribilmente eccitante. Ho passato ogni limite e potrei fare di
tutto ora. Appoggio la mia bocca... succhio... lecco.
-Mordila... cerca il suo clito con le labbra... lo senti come è duro? E come è
grosso... teso? Mordila lì... strizza prima con le labbra e poi con i
denti, vedrai come scatta! Come gode... sentirai come si inarca sotto
il godimento che prova!-
Faccio come lui mi dice. E lei salta
davvero! Urla... mi tiene la testa con le mani e inarca il corpo
mentre gode!
Gode e gode ancora... continua.
Massimo mi sprona
a non smettere.
-Mettile dentro due dita... Vitt... così bravo... strofina forte sotto il clito... dai... più forte! Vedrai che
reazione! La stai facendo morire! Strofina... non smettere e mordi
forte. Non aver paura di farle male... a lei piace, vero puttana che
ti piace?-
-Siiii... continua Vitt... non smettere, capito? Sei davvero un pervertito... continua che mi stai dando quello
che cerco... Un orgasmo infinitooooo! Continuaaa!-
-Bravo Vic... continua... falla morire dal godimento. Guardami..mi. hai eccitato e
sono nuovamente duro... su ora lasciala. Sali sul letto e stenditi... tu puttana... mettiti sopra e impalati, ti voglio prendere nel culo
mentre hai lui nella figa!-
Lo faccio... mi stendo e subito lei mi
si mette sopra. Tiene il mio cazzo durissimo con la mano e se lo
mette dentro... si adagia su me. Sento le sue grosse tette sul petto... la sua bocca sulla mia... mi morde le labbra... mormora parole di
assoluta libidine. Smania... vuole godere ancora!
Massimo lo vedo
approssimarsi a lei, immagino che le cerchi il buco con le dita e ora
la prende. Sento il suo cazzo entrare e strofinarsi con il mio
attraverso la sottile parete fra vagina e ano. Ora la monta forte e
lei aumenta la forza con la quale mi morde le labbra, io per
ricambiare le strizzo fortissimamente i capezzoli.
Ora ci
incita... ci sprona a prenderla ancora con maggior forza. Massimo lo
toglie e lo rimette con un colpo fortissimo. Siamo dentro lei fino ai
coglioni... i suoi li sento sbattere a volte contro i miei... loro mi
pesano addosso... ho voglia di venire... lo dico.
-Sto per
venire...-
-Vieniiiii.. sborrami dentro... fallo anche tu Massimo... riempitemi della vostra sborra...-
Che godimento che provo! Potente
e lungo... lo sento partire da lontano ed esplodere! Viene anche Massimo con delle urla belluine e viene lei... mia mamma... ancora una
volta... per l’ennesima volta...
Dopo... esaurita e soddisfatta la
voglia... Massimo dice a mamma di portargli anche mia sorella... vuole
conoscere anche lei. Mamma dice che lo farà.
Torno con lei a
casa, durante il breve viaggio in macchina le racconto del mio
pomeriggio... di come ho violentato Elsa... lei mi ascolta... scuote la
testa, dice che siamo incasinati.
Ora dovremo portare Elsa da
Massimo...
sabato 19 agosto 2017
LA MIA FAMIGLIA - MIA SORELLA - MIA MADRE - MEMORIE DI UN GIOVANE INCESTUOSO. (10^parte)
Boulton -Artist
La mattina mamma sta uscendo di fretta
e sulla porta mi dice..
-Non ho tempo per tua sorella e il suo
Tom... mi trovo con Massimo, tu vieni a casa sua verso le sei,
abita in via… suona al nome... capito? Non aver paura... ti voglio
assieme a lui... e lui è d’accordo, tu lo ecciti. Non dire nulla a
tua sorella.-
E mi bacia... mi mette la sua lingua calda in bocca.
Istantaneamente mi eccito.
Durante le lunghe ore di scuola non
è che sono tranquillo. Penso a questo Massimo... a lui e mamma. Mi
sento a disagio ma fremo di eccitazione e so anche che non voglio
rinunciare.
Al ritorno a casa mangio qualcosa in cucina e dopo un
po’ sento mia sorella rientrare... sbatte la porta della sua camera
e dopo qualche minuto capita in cucina. Ha una canotta e slip.
La
canotta mette in evidenza le sue piccole tette e i grossi capezzoli
turgidi.
Mi aggredisce subito... con rabbia.
-Tom non
viene...-
-Sai che dispiacere! E chi se ne frega!-
-Mamma voleva
che venisse... e che voi guardaste mentre scopavamo!-
-Se vuoi
saperlo non viene neanche mamma... rientra tardi stasera... quindi non
abbiamo perso nulla... e poi sai che spettacolo? Tu e quel testa di
cazzo!-
-Stronzo...-
-Puttana...!-
Mi si butta addosso con la
mano alzata per colpirmi ma stavolta l’aspetto e le fermo la mano.
Gliela piego per farle male... la tengo per la vita con l’altra,
lottiamo fino a cadere sul pavimento. Lei sotto e io sopra. E’
forte... ma non riesce a liberarsi.
Poi... in un attimo cambia
tutto. Mi trovo fra le sue gambe aperte e le cerco la bocca con la
mia, lei si contorce per evitare il bacio.
Le tengo le mani con
una delle mie mentre con l’altra le palpo le tettine dure. Lei sta
protestando... mi insulta.
-Porco... porco... cosa vuoi farmi?
Violentarmi? Porco degenerato da quanto tempo scopi mamma? Hai
violentato anche lei?-
Ora la mia mano le cerca la figa, la
penetro con le dita, sposto il fondo degli slip.
-Tu puttana... hai
scopato il ragazzo della tua amica... ti ha sverginata, ti ha sborrato
dentro e ti sei fatta fottere da me e come ti piaceva! Come urlavi
dal piacere... piccola troia! Mamma la scopo da giorni e siamo
contenti di farlo! Che ti vada o no!-
Riesco a liberare il cazzo
duro e glielo punto, la piccola puttana prima muove le gambe e il
bacino per evitarlo ma poi... d’un tratto si ferma. Allarga bene le
gambe e mi accoglie. La sua bocca cerca la mia, mi morde le labbra e
io faccio altrettanto.
-Scopami maiale... scopami forte e fammi
male. Dai... violentami! Ficcalo dentro fino ai coglioni... piccolo
mostro degenere... fottimi... fotti tua sorella... sborrami dentro
dai!-
La sto scopando con tutte le mie forze... le mie spinte la
stanno spostando sul pavimento fino a fermarla contro una parete e lì
resta! Lei porta le gambe in alto.. le allaccia alla mia vita
sostenendole con le sue mani.
-Puttana... puttana... ora ti sfondo
la figa... te la rompo... ti apro in due a forza di colpi di
cazzo!-
-Fallo... fallo... maiale! Dai fottimi più forte... fammi
sanguinare a forza di ficcarlo dentro. Dai spingi ancora ancora... dai
fammi godere porco!-
Con un urlo la riempio di sborra mentre lei
urla anche. E continuo.. continuo fino a farla godere ancora e poi mi
fermo ansante sopra lei. Che tiene le sue mani avvinte alle mie
spalle.
-Porco porco…. mi hai fatto godere mille volte di più
che Tom... porco porco...-
Tolgo il mio peso da lei... e mi
stendo al suo fianco.
-Anch’io ti ho goduto... hai la figa
stretta... quel strofinarti dentro mi fa godere presto...-
-Più di
mamma... porco?-
-Uhmm... mamma è una cosa eccezionale. Non ha la
tua figa stretta...ma è tanto puttana sai? E sa far godere in una
maniera incredibile!-
-Ha fatto godere anche me... con la lingua... con le mani. Non vedo l’ora che lo rifaccia... oggi non viene? E
quel grosso cazzo di lattice che vuole mettermi dentro? Dove è
andata?-
-Non lo so...-
Devo mentirle. Non deve ancora sapere di
Massimo.
-Sei piena della mia sborra.. guarda come ti esce dalla
figa.-
Lei porta le dita, raccoglie e le porta alla bocca... lecca.
Porta la mano sul mio cazzo.
-Vuoi che te lo lecco? Te
lo pulisco.-
-Si... fallo... leccalo bene.-
Ora la sua bocca lo
prende tutto. Non è duro del tutto...
-Hai voglia ancora? Lo
rifacciamo?-
Presto il cazzo è nuovamente duro. Lo so che devo
andare da questo Massimo ma non posso rinunciare a scopare
ora.
-Dai... sul divano... mettiti a pecora.. appoggia il petto sul
bordo... così!-
Si offre tutta... aperta... fra le natiche vedo il
suo fiore scuro. Lo strofino brevemente sullo spacco e sono
nuovamente dentro di lei... spingo.. mentre la tengo forte per i
fianchi. Sbatto contro i suoi glutei. Ora la tengo con una mano, con
l’altra prima le cerco il clitoride e glielo strizzo causandole un
forte orgasmo e poi con il pollice le cerco il buco del culo. Glielo
penetro... spingo dentro... mentre continuo a montarla. Lo tolgo... il
cazzo è bagnatissimo, le cerco il buco fra le natiche, lo appoggio,
lei prima recalcitra..- cerca di togliersi ma la tengo troppo stretta.
Dice..
-No no..- mi fai troppo male..- smettila dai.. scopami in
figa...-
Spingo... e lo levo. Spingo ancora e sento la cappella
entrare. Lei hai il fiato corto. Anzi trattiene il respiro mentre sto
inculandola. Lo tolgo ancora e lo rimetto, ora sono dentro. Il mio
ventre sbatte contro le natiche e inizio a montarla forte.. voglio
sborrarle nuovamente dentro ma stavolta nel suo culo, riempirle
l’intestino.
Le sto facendo male ma ora non protesta più.
Spinge invece ad incontrare i miei colpi sempre più violenti e gode.
E dopo un po’ godo anch’io svuotandomi dentro.
Lo tolgo... esce
un fiotto di sborra dal suo buco restato aperto come una caverna.
Si
stende esausta.
-Ho male... il culo mi brucia come se avessi preso
un ferro incandescente ma ho goduto anche... sei un porco... fratellino..-
Cazzo... ho scopato due volte! E dopo? Cosa combinerò
con mamma e Massimo... cazzo cazzo! Spero che mi tiri...
Riposo fino
a poco prima di lasciare casa. Dorme anche mia sorella, continuava a
lamentarsi del dolore al culo, dice che non può neanche cacare.
Alle
sei, anzi prima sono sotto la casa indicatami da mamma. Aspetto le
sei esatte e suono, scatta il portone e salgo.
Mamma mi apre la
porta, ha una vestaglia trasparente, reggicalze e calze nere e
nient'altro. Mi prende per mano e mi tira dentro... sento il forte
odore della sua figa nell'ambiente, odore di figa e di sborra..
giovedì 17 agosto 2017
LA MIA FAMIGLIA - MIA SORELLA - MIA MADRE - MEMORIE DI UN GIOVANE INCESTUOSO. (9^ PARTE)
Nota del narratore: La discesa verso la depravazione è sempre più rapida...
Boulton - Artist.
La cena è surreale. Elsa che tiene
gli occhi bassi, a tratti leva gli occhi e mi guarda e guarda mamma.
Non proferisce parola.
Mamma parla tantissimo, chiede a papà della sua giornata e mille altre sciocchezze, vuole tenere banco.
Finalmente posso liberarmi e raggiungo camera mia.
Mi spoglio, mi metto nudo sotto il lenzuolo e penso a quanto mi accade.
Non so davvero quando mamma verrà...
Fino a pochissimo tempo fa ero un segaiolo incallito senza speranza di scopare e ora?
Mamma parla tantissimo, chiede a papà della sua giornata e mille altre sciocchezze, vuole tenere banco.
Finalmente posso liberarmi e raggiungo camera mia.
Mi spoglio, mi metto nudo sotto il lenzuolo e penso a quanto mi accade.
Non so davvero quando mamma verrà...
Fino a pochissimo tempo fa ero un segaiolo incallito senza speranza di scopare e ora?
Mi sono scopato mia cugina... mia madre e infine mia sorella! Tre…
tre fighe mi sono fatto! Incredibile! E tutto in famiglia... mai lo
avrei immaginato prima!
Di mia sorella non mi interessa... si che voglio fotterla ma non mi piace tanto!
Di mia sorella non mi interessa... si che voglio fotterla ma non mi piace tanto!
Troppo magra... troppo
restia a lasciarti andare ed essere davvero puttana! Finora lei si
trattiene, meglio mia cugina. Che è davvero una troietta
patentata.
Ma... mamma?
Dio se è bella con quelle grosse tettone! Quel grosso culo sodo e la figa sempre bagnata e calda! E come sa scopare...! Gli orgasmi che ho provato con lei sono stati fantasmagorici! Ho davvero visto i fuochi d’artificio!
E venirle in figa? Nel culone? Sborrarle dentro l’anima?
Uhmm...
A pensare a lei inizio una lentissima masturbazione... rivivo i momenti vissuti... il piacere, l’ansia, l’eccitazione che mi prende la testa e il respiro.
L’aspetto... ma so che prima dovrà attendere che papà si addormenti.
Sono fisicamente stanco... ma il mio cervello non vuole sapere di riposare, è teso ad ascoltare ogni rumore di casa... dei passi verso il bagno... il rumore dell’acqua del lavabo, dello sciacquone... poi il silenzio.
Ho sempre il cazzo duro... lo scappello lentamente... mi fa quasi male da quanto è teso.
Finalmente arriva...!
E’ buio ma si intravede la sua sagoma... è lei... mamma!
Ma... mamma?
Dio se è bella con quelle grosse tettone! Quel grosso culo sodo e la figa sempre bagnata e calda! E come sa scopare...! Gli orgasmi che ho provato con lei sono stati fantasmagorici! Ho davvero visto i fuochi d’artificio!
E venirle in figa? Nel culone? Sborrarle dentro l’anima?
Uhmm...
A pensare a lei inizio una lentissima masturbazione... rivivo i momenti vissuti... il piacere, l’ansia, l’eccitazione che mi prende la testa e il respiro.
L’aspetto... ma so che prima dovrà attendere che papà si addormenti.
Sono fisicamente stanco... ma il mio cervello non vuole sapere di riposare, è teso ad ascoltare ogni rumore di casa... dei passi verso il bagno... il rumore dell’acqua del lavabo, dello sciacquone... poi il silenzio.
Ho sempre il cazzo duro... lo scappello lentamente... mi fa quasi male da quanto è teso.
Finalmente arriva...!
E’ buio ma si intravede la sua sagoma... è lei... mamma!
Si avvicina e si corica vicino a me, alza il
lenzuolo e mi scopre, trova subito la torre di carne che è
diventata il mio cazzo.
Lo stringe.. mi fa sentire le sue unghie
sull'asta.
-Uhm... sei ancora eccitato... povero caro. Sei proprio un porco... non è vero? Attendevi mamma non è così? Sapevi che sarei arrivata vogliosa e calda? Bisognosa di questo tuo cazzo splendido? La tua mamma puttana è qui... con te...-
Si leva la leggerissima camicia da notte e appoggia le grosse tette sul mio petto mentre la sua bocca vorace cerca la mia.
Mi morde le labbra... mi mette la lingua fino in gola... mentre la mano continua la
masturbazione...
-Toccami... tocca mamma... prima strizzami le tette... fammi male... strizza i capezzoli con tutta la tua forza... poi metti la mano sotto... dio sono tanto calda che ti scotterò le dita... piccolo porco che sei!-
E’ davvero calda! Ed è bagnata fino alle cosce, il suo umore profuma la stanza ora! Sa di figa... sa di sesso... sa di libidine.
-Vitt.. sono venuta per parlarti.. ma non ti nascondo che sono presa da questo tuo cazzo instancabile. Volevo dirti... uhmm... se l’hai duro... fammelo prendere in bocca... continuo dopo!-
Si porta sul mio ventre e sento la sua bocca calda lavorarmi... prima leccare la cappella e poi prendermi dentro la bocca fino al pelo!! Tutto ma proprio tutto mi prende! Dentro tutto... poi lo rilascia e lo riprende ancora e ancora! E’ bravissima in questo... Intanto le sto mettendo le dita fra le natiche e la penetro nel culo.
Si alza... pone le sue gambe aperte su una mia coscia e si strofina... sento la sua bocca aderente al mio orecchio...
-Ti devo parlare Vitt... seriamente. Io e tuo padre non ci amiamo più. Da tempo... sono mesi... che non scopiamo. Stiamo insieme solo per voi... per te e Elsa. Non so se lui abbia una altra donna... ma io ho un amante... un altro uomo... un vero porco sai? Ma non devi esserne geloso... tu sei mio figlio e ti preferirò sempre a lui. Ma lo voglio quest’uomo... mi capisci? Lui mi da l’emozione che tuo padre non mi ha mai dato! Ora tuo padre questo lo sospetta... ma non voglio che sappia di più, potrebbe utilizzare la cosa per una eventuale separazione, se poi sapesse di te e di Elsa... potrebbe addirittura pretendere la vostra custodia... quindi dobbiamo essere prudenti! Mi segui... si?-
Nel frattempo la sua mano non aveva abbandonato la base della mia verga dura.
-Si mamma... si che ti seguo...-
-A quest’uomo che ho... si chiama Massimo... non voglio negare nulla, nascondergli nulla. Voglio che tu lo conosci... e anche Elsa...-
Ora la sua carezza è più determinata...
-Toccami dai... mettimi dentro le dita... fottimi con le dita mentre mi strofino sulla tua coscia... voglio... uhm... mi stai facendo godere... porco che sei! Uhm dai continua... dai... spingi dentro le dita... fottimi... voglio che mi fotti... che mi inculi mentre gli telefono ora... vuoi? Dimmi di si... piccolo porco incestuoso... fai godere tanto la tua mamma... dai! Lo chiamo... e gli dico che mi stai fottendo... che mi stai riempiendo della tua sborra... questo lo renderà tanto eccitato che dovrà per forza masturbarsi... vuoi? Vuoi piccolo porco di mamma...?-
La cosa prima mi infastidisce, piccola gelosia? Ma poi... mi riempie di libidine. Fotterla mentre lei parla con il suo amante e farla godere?
Si… si... mille volte si!
Lei prende il cellulare che ha portato con se, cerca un numero... lo chiama.
Nel frattempo si mette a pecora, appoggia la testa sul letto e mi offre il suo didietro, quando mi accosto da dietro mi prende il cazzo in mano e se lo mette in figa... è caldissima, bagnatissima... entro come nella panna... inizio a scoparla.
Lei...
-Massimo? Non dormi vero... porco che sei! Mi aspettavi! Vuoi sapere cosa sto facendo? No... porco puttaniere... no... la tua puttana non sta masturbandosi, è nel letto di suo figlio e si sta facendo sbattere... in figa si!
Vuoi sentire i colpi contro
le mie chiappe?
Dai... Vitt... piccolo porco... sbatti forte contro il
culo di mamma!! Fagli sentire i colpi a questo puttaniere che mi sta
ascoltando!-
Ora la sbatto davvero forte! La tengo per i fianchi mentre affondo con tutto il cazzo nella sua figa! Gli schiocchi si sentono eccome!
-Stai sentendo, maiale? Faccio tutto come tu mi hai detto... sono la tua schiava, la tua cagna! Ho già goduto sai? Diverse volte... e ora sai cosa gli faccio fare? Mi faccio inculare... me lo mette nel culo! Me lo spacca... me lo rompe come sai fare anche tu! Vorrei qui anche te... porco e ti vorrei assieme a lui... in figa e nel culo! Porco... porco... sei il mio padrone che possiede la mia mente! Farò sempre ogni cosa che mi ordinerai!! La più oscena! Voglio che veniamo tutti insieme... io... te e il mio ragazzo... voglio che lui mi riempia il culo della sua sborra e che tu ti sborri addosso... sul ventre voglio! Capito? Vitt... più forte tesoro... fai godere mamma ora... e vieni dai... sborrami dentro... riempi il culo di mamma con la tua sborraaaaa..!-
Trattengo l’urlo che mi sale... mi mordo le labbra per non emetterlo! E anche lei... ora geme solo... mentre godo.. e godo...!
Dopo mi accascio sulla sua schiena ancora dentro di lei...
-Come ho goduto Massimo... mi ha riempito sai il giovane stallone! Sento la sua sborra che esce.. vuoi leccarmi tu... porco? E tu ? hai sborrato? Tanto? Uhmm... vi leccherei tutti e due ora... tutti i vostri due cazzi in bocca voglio! Si... lo faremo... voglio farti conoscere Vitt... anche Elsa? Va bene anche lei... si si... a domani... ciao-
Poi a me...
-Uhmm... se mi fai godere! Non potrei più fare a meno del tuo cazzo... ora! Massimo vuole conoscervi... te e tua sorella.
Lo faremo... va bene? Ti
piacerà...-
Mi lecca davvero il cazzo che sa di sborra e del suo culo e se ne va silenziosa dopo essersi rivestita.
Io crollo... un attimo prima di addormentarmi penso a cosa succederà ora...
Qulsiasi cosa succeda non posso rifiutarmi.
Sono preso nel gorgo...
martedì 15 agosto 2017
lunedì 14 agosto 2017
LA MIA FAMIGLIA - MIA SORELLA - MIA MADRE - MEMORIE DI UN GIOVANE INCESTUOSO. (8^ parte)
Nota del narratore:
Un altro passo, una ulteriore tappa verso la depravazione assoluta...
Un altro passo, una ulteriore tappa verso la depravazione assoluta...
Bernard Monturguel - Artist.
Entro…
La mamma...
-Guardalo il piccolo porco.. guardalo come è eccitato, che cazzo duro ha! Ora te lo metterà dentro... sai? Vero che lo vuoi? Vero... piccola puttana...?-
-Si mamma... come vuoi tu...-
-Dimmi... puttanella... il tuo Tom lo ha più grosso?-
-Mmmmm… grosso eguale... però coperto... ha la cappella coperta che si scopre a fatica.-
-Scommetto che gliela hai scoperta con la bocca... puttana, ora girati... ti scopa a pecora sai? E io gli prenderò il cazzo in mano e te lo infilerò, lo aiuterò a mettertelo dentro...-
Elsa si gira prontamente e mostra il culo, allarga leggermente le cosce, io mi approssimo e mi preparo ma è la mamma che mi prende il cazzo nella sua mano... lo tiene forte e lo passa lungamente lungo lo spacco e sul buchino del culo di Elsa e poi lo posiziona e mi spinge dentro.
Cazzo... che stretta è!
-Guardalo il piccolo porco.. guardalo come è eccitato, che cazzo duro ha! Ora te lo metterà dentro... sai? Vero che lo vuoi? Vero... piccola puttana...?-
-Si mamma... come vuoi tu...-
-Dimmi... puttanella... il tuo Tom lo ha più grosso?-
-Mmmmm… grosso eguale... però coperto... ha la cappella coperta che si scopre a fatica.-
-Scommetto che gliela hai scoperta con la bocca... puttana, ora girati... ti scopa a pecora sai? E io gli prenderò il cazzo in mano e te lo infilerò, lo aiuterò a mettertelo dentro...-
Elsa si gira prontamente e mostra il culo, allarga leggermente le cosce, io mi approssimo e mi preparo ma è la mamma che mi prende il cazzo nella sua mano... lo tiene forte e lo passa lungamente lungo lo spacco e sul buchino del culo di Elsa e poi lo posiziona e mi spinge dentro.
Cazzo... che stretta è!
Mi sento sforzare forte la sua fighetta... ora mamma mi ha
lasciato il cazzo, mi si è messa dietro e mi spinge dentro, sento le
sue tette sulla schiena... e le sue mani che mi toccano i fianchi, il
culo... passano fra le mie gambe e raggiungono i coglioni, li
strizza... tiene le dita sulla verga che entra e esce dalla figa.
Mamma mi morde le spalle e mi sussurra…
-Sfondala... sfonda questa piccola troia...sbattila... fottila con tutte le tue forze dai... e sborrale dentro...-
La tengo forte per i fianchi mentre la sbatto... e sento la mano di mamma muoversi e arrivare sulla sua figa, credo che le stia strizzando forte il clito e la puttanella parte... inizia a urlare in preda ad un orgasmo pazzesco e io la scopo ancora più forte. Ora sono lì, sto venire...
-Mamma... vengo...-
-Sborrale dentro... la puttana si è fatta riempire da Tom... ora prenderà anche la tua sborra...-
L’orgasmo di Elsa continua... mentre io urlo e le vengo dentro. La mamma le spalma la sborra su tutta la figa... mentre continua feroce a strizzarle il clito.
Elsa crolla... si distende sul letto. Il suo respiro è affannoso e ci vuole alcuni minuti che torni normale.
La mamma...
-Leccale la figa... succhia la tua sborra e poi dammela in bocca, passamela in un bacio...-
Lo faccio... passo la bocca e succhio. Poi la bacio.
Mamma si avvicina a Elsa e bacia anche lei, le passa parte di quello che ha in bocca, la costringe a deglutire.
-Domani. Domani pomeriggio farai venire qui Tom. Lo porterai qui sul mio letto... e lo scopi. Capito puttanella? D’ora in avanti farai quanto ti si chiede... voglio guardarti mentre ti fai scopare da questo ragazzo e dovrai essere troia, capito? E poi... dopo di lui... prenderai noi... guarda cosa prenderai...-
Si alza e va al cassettone e fruga al suo interno, poi si gira.
Ha fra le mani un cazzo enorme, uno strap on con delle cinghie che si legano ai fianchi. Il cazzo è lungo e grosso.
-Allora...? Vuoi ancora andare dal tuo papi e dirgli cosa succede in casa mentre lui non c’è?-
-No mamma... non gli dirò mai niente...-
-Andate in camera vostra...-
Prima di uscire mi ferma e mi dice...
-La cosa si allarga... vuoi guardare anche tu? E poi... ti devo parlare... stanotte vengo a trovarti appena tua padre crolla...-
-Va bene mamma... ti aspetto...-
-Sfondala... sfonda questa piccola troia...sbattila... fottila con tutte le tue forze dai... e sborrale dentro...-
La tengo forte per i fianchi mentre la sbatto... e sento la mano di mamma muoversi e arrivare sulla sua figa, credo che le stia strizzando forte il clito e la puttanella parte... inizia a urlare in preda ad un orgasmo pazzesco e io la scopo ancora più forte. Ora sono lì, sto venire...
-Mamma... vengo...-
-Sborrale dentro... la puttana si è fatta riempire da Tom... ora prenderà anche la tua sborra...-
L’orgasmo di Elsa continua... mentre io urlo e le vengo dentro. La mamma le spalma la sborra su tutta la figa... mentre continua feroce a strizzarle il clito.
Elsa crolla... si distende sul letto. Il suo respiro è affannoso e ci vuole alcuni minuti che torni normale.
La mamma...
-Leccale la figa... succhia la tua sborra e poi dammela in bocca, passamela in un bacio...-
Lo faccio... passo la bocca e succhio. Poi la bacio.
Mamma si avvicina a Elsa e bacia anche lei, le passa parte di quello che ha in bocca, la costringe a deglutire.
-Domani. Domani pomeriggio farai venire qui Tom. Lo porterai qui sul mio letto... e lo scopi. Capito puttanella? D’ora in avanti farai quanto ti si chiede... voglio guardarti mentre ti fai scopare da questo ragazzo e dovrai essere troia, capito? E poi... dopo di lui... prenderai noi... guarda cosa prenderai...-
Si alza e va al cassettone e fruga al suo interno, poi si gira.
Ha fra le mani un cazzo enorme, uno strap on con delle cinghie che si legano ai fianchi. Il cazzo è lungo e grosso.
-Allora...? Vuoi ancora andare dal tuo papi e dirgli cosa succede in casa mentre lui non c’è?-
-No mamma... non gli dirò mai niente...-
-Andate in camera vostra...-
Prima di uscire mi ferma e mi dice...
-La cosa si allarga... vuoi guardare anche tu? E poi... ti devo parlare... stanotte vengo a trovarti appena tua padre crolla...-
-Va bene mamma... ti aspetto...-
domenica 13 agosto 2017
LA MIA FAMIGLIA - MIA SORELLA - MEMORIE DI UN GIOVANE INCESTUOSO. (7^ parte)
Nota del narratore:
Successivamente venni a sapere che mamma era continuamente in contatto telefonico con il suo porco e depravato amante e che era lui che gestiva tutto. Ogni nostra mossa era prevista e gestita da lui, nella sua immensa libidine e depravazione, anche in questo parte della storia, è mamma che lo chiama... che gli chiede come comportarsi e lui che le dice come fare...
FAMENI LEPORINI - ARTIST
-Elsa? Perché hai colpito Vittorio? Ma
che ti succede?-
-Mamma… che ti faceva in camera? Ho sentito
bene, sai? E sono due giorni che ti cerco per parlarti… e tu sei
sempre chiusa in camera con lui…-
-Ma niente ti ho detto…
stavamo scherzando, dimmi piuttosto di te, che volevi dirmi?-
E
qui Elsa scoppia a piangere… immagino allora che mamma l’abbracci
e poi la porti sul letto.
Ascolto il racconto di Elsa… le sue
parole interrotte da crisi di pianto. E la voce di mamma che la
consola e la stimola a proseguire.
In breve… la puttanella si è
vista con il ragazzo di sua cugina, quel famoso Tom e si è fatta
scopare. Quella zoccola! Racconta a mamma che non ha saputo
resistere, lui l’ha caricata in macchina e ha cominciato a
baciarla, ad accarezzarla e lei ha perso la testa, si è lasciata
spogliare tutta e dopo un po’… lui glielo ha messo dentro. Ha
sentito appena un po’ di dolore quando ha spinto forte e poi basta.
Lui le ha sborrato dentro e dopo una mezz'ora lo ha rifatto.
E
ora Elsa trema di paura…
Mamma chiede quando è successo.
L’altro ieri e ieri… confessa Elsa.
E qui interviene
mamma…
-Fammi vedere… spogliati tutta…-
Ora la mia
curiosità mi costringe a spingere lentamente la porta quel tanto che
mi permette di vedere…
Elsa è in ginocchio sul letto, si toglie
maglietta e reggiseno poi il resto. Mamma la mette distesa e le apre
le gambe.
-Uhmm… sei tutta arrossata! Deve averci dato dentro
quel porco! Ora ti toccherò… voglio vedere…-
Bagna bene un
dito di saliva e lo spinge nella vagina causando un fremito a mia
sorella. Lo gira e rigira… lo ritira, lo ribagna e lo rimette. Poi
sono due le dita che inserisce in figa.
-Eh si… sei proprio
sverginata. E anche ieri ti è venuto dentro? Non poteva usare il
preservativo?-
-Non ho potuto rifiutarmi… mamma…-
-Non hai
potuto rifiutarti? Ti sei comportata da puttana…-
Le due dita
continuano a rovistare e ora il pollice inizia a strofinare il clito.
Elsa si sta contorcendo… sta provando piacere.
-Ormai il danno è
fatto! Hai appena avuto le mestruazioni e quello dovrebbe tenerci
fuori da ulteriori guai. Solo che dobbiamo decidere cosa fare con
babbo. Tu hai detto che vuoi dirgli tutto… anche questa cosa tua? E
credi che la prenderà bene?-
Elsa non sa rispondere perché sta
provando un lungo e forte orgasmo sotto le dita sapienti della mamma.
E' bagnata e bagnata è la mano che la lavora.
-Ora… facciamo un
patto, va bene Elsa? Con papa stiamo tutti zitti. Tu… io e
Vittorio. Siccome presumo che continuerai a vedere questo Tom ti
porto dal mio ginecologo e prenderai l’anticoncezionale… Sei
d’accordo? Sai che sei infiammata…? Vuoi che ti dia sollievo a
modo mio…?-
Senza aspettare il suo consenso appoggia la bocca al
suo ventre, vedo la lingua passare ripetutamente sul clitoride… e
lei.. Elsa sobbalzare ad ogni leccata!
-Sai Elsa… cosa stavamo
facendo io e Vittorio? Oggi? Quando sei arrivata?-
Mentre glielo
chiede stacca la bocca e la guarda…
Elsa…
-Non ci posso
credere che ci facevi…. –
-Si… scopavamo… fattene una
ragione ora. E tuo fratello sa come farmi godere. E sai una cosa? Nel
nostro accordo devi inserirci anche lui. Capito?-
-Lui…? Cosa
vuoi dire…?-
Lei mentre riprende a leccarla… ora vuole farla
godere e usa le dita per penetrarla a fondo. Due e poi tre dita
mentre la bocca morde il clito. E mentre Elsa gode… è tesa come un
arco e gode… lei stacca la bocca e dice…
-Voglio che ti scopi
tuo fratello… qui… davanti a me.-
Io sono eccitato… ho
nuovamente il cazzo come marmo. Mai mi sarei aspettato una cosa così.
Me lo tocco sotto i pantaloni.
-No no… no mamma, non lui… e
poi mi vergogno, ma deve proprio sapere di Tom?-
-Già lo sa
il porco… mi sa che sta origliando… guardando…-
Poi verso la
porta…
-Non è vero Vitt che sei lì che guardi…? Dai
entra… -
Entro…
sabato 12 agosto 2017
LA MIA FAMIGLIA - MEMORIE DI UN GIOVANE INCESTUOSO. (6^parte)
Tom Poulton - Artist
Che ore di tensione l’indomani!
A
scuola? Anziché riuscire a concentrarmi sulle lezioni penso alle
tette, alle cosce e al culo di mia mamma!
E il suo odore? Solo a
ricordarlo mi eccito tanto che il cazzo mi fa male, sento ancora
nelle nari l’odore forte, speziato, della sua figa! L’odore che
mi era rimasto sulla mano e che non volevo più lavare! Ormai tutto è
una febbre. Forte dell’esperienza avuta con Elsa conosco il piacere
che può dare il mettere il mio cazzo in una figa calda.
Scopare,
venire dentro.
E sogno farlo con mia madre! Inaudito!
Mi sento
talmente eccitato che mi manca il fiato.
Non mi trattiene nessuno
scrupolo, se va bene a lei io sono più che pronto.
Prontissimo.
L’unica cosa è di poterlo fare, sperare che quella
stronza di mia sorella Lisa resti fuori casa il tempo
necessario.
Sono nella mia stanza. Aspetto. Ho il cazzo di pietra
da tanto è duro. Me lo sto menando lentamente, la mia mano scorre
lungo l’asta rigida. Il mio sguardo è incollato al quadrante
dell’orologio. I minuti non sembrano passare mai. Vedo con
l’immaginazione mia madre lasciare l’ufficio, ora salire sulla
macchina… ora partire… arrivare… parcheggiare
…salire!!!!
Quando sento il rumore della porta d’ingresso mi
fiondo in corridoio, lei entra, è trafelata. Sembra che abbia la mia
stessa impazienza, senza una parola mi prende per mano e mi trascina
in camera sua.
Dice che dobbiamo fare presto, che vuole avere il
mio cazzo, mi chiede concitata se l’ho giù duro. Me lo palpa sopra
i calzoncini.
In camera si spoglia frenetica e nuda con i capelli
scompigliati spoglia me!
Mi strappa di dosso quel poco che ho e mi
fa distendere a terra.
Prima si inginocchia e me lo prende in
bocca, me lo bagna e lo succhia! Che paradiso la sua bocca! Mi tiene
forte per la base dell’asta, lo inghiotte tutto e poi piano si
ritira.
La mia mano corre al suo culo, lo accarezza, quanto è
liscio e sodo! Bello grosso, due natiche imponenti! Cerco il varco
per arrivare al suo buco fradicio di umori, entro con un dito.
Lei
si alza, in piedi mi scavalca con una gamba, torreggia sopra di me
come una statua di dea, è bellissima…
Si abbassa lentamente
fino ad essere sulle ginocchia, mi tiene forte diritto e piano si
impala! Tutta! Sento il cazzo preso come da un guanto tenace e caldo,
umido e profumato. Ora il suo movimento si fa frenetico, si alza fino
a farlo uscire poi ricade con forza sul mio ventre! Continua
continua… ad ogni sua ricaduta mi fugge un gemito. Come sento la
sua figa calda e bagnata!
Sento che sto per godere e
l’avviso…
-Mammaaaa… sto per sborrare…-
E lei
aumentando ancora il suo ritmo frenetico mi incita a venirle
dentro!
-Sborra… sborra… piccolo porco degenerato che sei!
Sborra dentro la figa di tua madre…! Fallo.. fallo… fammi
godere…-
Un orgasmo pazzesco mi prende! Una cosa mille volte più
forte di quelli provati con Elsa. Urlo mentre mi svuoto dentro la sua
figa, mentre lei si abbassa e si alza freneticamente, i capelli
sciolti sul viso e le grosse tette che ballano nel movimento!
Si
ferma, stiamo respirando ambedue come dei mantici. Si leva. Hai dei
rivoli di sborra che le escono dalla figa larga e arrossata.
-Mi
hai fatto godere… porco che sei… hai scopato tua madre…
degenerato.-
Che fa ora?
Mi muove… si mette proprio sopra il
mio viso e si abbassa piano.
-Ora bevi… bevi quello che mi hai
sborrato dentro! Bevi tutto, succhia… pulisci la figa di tua
madre!-
Appoggia la figa proprio sulla mia bocca e la strofina,
sono costretto a leccare e bere quello che esce. Mi fa mancare l’aria
premendo così e per poter respirare la mordo forte, profondamente e
lei urla…
-Si così… mordimi! Mordi il clitoride… forte.
Fammi godere così.. dai continua... porco!-
Ora si solleva un poco
si china e comincia a leccarmi il cazzo. Succhio io e succhia lei. La
mordo sempre, sulla labbra esterne e sul clito che è turgido come
una fragolina.
Lei gode ancora, la sento fremere e urlare. Si alza
e si mette in ginocchio a bordo letto si apre le natiche.
-Leccami
anche il culo… porco degenerato, lecca il culo di tua
madre…-
Attacco la mia bocca al suo buco… bacio lecco e spingo
con la lingua.
Lei…
-Mettimi le dita in figa… tutte.. tutta
la mano come ieri.-
Lo faccio spingendo con forza le dita unite
fino al polso dentro di lei. Ruoto la mano per farla godere
ancora.
-Scopami il culo… porco! Inculami… incula tua
madre…-
Mi alzo e mi metto dietro lei che si apra le natiche per
favorire la penetrazione, appoggio il cazzo sul suo buco bagnato,
entro.
Magnifico sentire il suo muscolo stringermi, comincio a
muovermi forte incitato dalla sua voce. Entro dentro lei fino al
pelo, sbatto forte contro le sue natiche piene. I colpi sono forti,
ripetuti, sono forti schiocchi rumorosi. Continuo a lungo mentre lei
ora sembra ululare dal piacere!
Mi incita, mi dice di strizzarle
forte il clito, di strizzarle i capezzoli, di farle male, di tirarle
i capelli… di dirle che è una puttana! Una puttana che si scopa il
figlio, lo faccio urlandoglielo forte!
-Puttana… sei una
puttana! Ti stai facendo inculare da tuo figlio… troia che
sei!-
Faccio appena in tempo a sborrarle dentro anche l’anima
che bussano forte alla porta, provano alla maniglia, è Elsa che
urla…
-Che succede lì dentro… che succede mamma?-
Siamo
stravolti dal piacere e mamma fa fatica a rispondere, passano dei
secondi nei quali cerca di riprendersi…
-Nulla Elsa… non è
nulla, fammi riposare… vai a studiare tu…-
-Mamma? Ho sentito
la voce di Vittorio, che succede? Fatemi entrare…!-
La mamma
sottovoce a me…
-Stronza! Che stronza di figlia che ho! Dai
dobbiamo farla entrare… rivestiti, mettiti in ordine, e non dire
nulla. Fa parlare a me… devo trovare una scusa convincente.-
Ci
rivestiamo… lei si asseta i capelli velocemente e poi mi manda alla
porta ad aprire…
Elsa entra e ci guarda…
E’ uno sguardo
sbigottito il suo!
Non sa cosa pensare, ci scruta per
capire.
Mamma parla… parla… cerca di confonderla, dice che
stavamo provando scene da un film. Di non pensare ad altro.
Elsa
sembra scettica, ci guarda con sospetto ma non osa replicare. Non
alla mamma! Annusa. Che senta l’odore di fica e di sperma?
Io
sgombro veloce. Lascio a loro il campo e torno in camera mia. Sono
ancora sotto l’influsso dell’ultimo orgasmo. Non so capacitarmi
di quanto è successo, di quanto ho goduto. Di quella pelle di seta,
delle grosse tette e di quel culo splendido! Ho ancora voglia…
voglia di lei, di mia mamma! Di fotterla… di prenderla ancora nel
suo culone.
Elsa entra senza bussare… e mentre cerco di
protestare per l’intrusione mi allunga un ceffone fortissimo in
pieno viso!
-Porco… porco che sei! Cosa fai a mamma? Sei proprio
un degenerato! Uno schifoso… un porco… un miserabile! Ma non ti
vergogni di niente, tu?-
Non riesco a pronunciare neanche una
parola che riprende l’uscio e esce, ma non prima di
minacciare…
-Dirò tutto a papà… vedrai che ti mette a posto.
Porco!-
Sento che sbatte la porta della sua camera e cerco
mamma.
- Elsa dice che racconterà tutto a papà…-
-Quella
piccola troia è la mia rovina! Se gliene parla viene fuori un vero
casino! Tuo padre questa non me la perdona! Devo convincerla a non
farlo… dove è…?-
-In camera sua…-
-Ci vado… speriamo
di calmarla…-
L’accompagno fino alla porta e mi fermo ad
ascoltare, il battente è rimasto solo accostato.
giovedì 10 agosto 2017
LA MIA FAMIGLIA - MEMORIE DI UN GIOVANE INCESTUOSO. (5^PARTE)
Nota del narratore:
Ora... con il senno di poi... rivedendo gli attimi di pazzia vissuti, sono sempre più convinto che mamma era costretta ad agire così dal suo perfido amante depravato! Non intendo scusarla con questa considerazione, né scusare me, poi credo che si lasciò coinvolgere dal gioco trasgressivo e di depravazione estrema che ci prese tutti...
So che non è finita…
Infatti…
il giorno dopo…
Mia sorella ora sta fuori buona parte del
pomeriggio e stranamente mia madre non l’assilla per sapere dove va
e cosa fa.
La vedo assorta, come presa da pensieri. Rientra presto
dall'ufficio e la sorprendo a osservarmi.
-Vieni in camera
mia…-
Ora la seguo senza ribattere o protestare, ho il cuore in
gola, sono eccitato per il giorno precedente e contemporaneamente a
disagio. Mi siedo sul letto, penso che la cosa sarà il seguito di
quanto occorso ieri.
Infatti…
Lei si spoglia, ha un vestito
stretto e se lo sfila dalla testa. Sotto ha dell’intimo velato,
trasparente. Vedo l’ombra in trasparenza del suo pelo inguinale e
l’areola larga e scura dei suoi seni.
Non mi chiede di girare
la testa…
-Ieri mi hai vista dallo specchio e quindi non ti
faccio né girare, né chiudere gli occhi… guardami pure…-
Si
toglie reggiseno e slip, rimane nuda così.
-Che liberazione sai?
Avere le tette tutto il giorno compresse in quell’involucro è un
tormento. Non vedo l’ora di liberarle e massaggiarle un po’,
farle rivivere… riprendere vita.-
Se le massaggia, preme e le
soppesa, mi sorprendo a desiderare di massaggiarle io quelle tette
favolose.
Come se mi leggesse nel pensiero…
-Me lo fai
tu…Vitt? Mi massaggi? Vuoi…?-
Si avvicina e in piedi davanti
a me mi prende le mani e se le porta sul seno. Mi tiene le mani
mentre mi insegna a palparla, se le passa sulle tette, le porta sui
capezzoli che sono diventati duri. Mi apre le dita e me li fa
stringere.
-Così… stringili… stringili forte… più forte…
più forte che puoi…-
-Bravo… così… così… oh… che
sollievo mi dai…-
Mi guida sempre con le sue mani, le
stringo forte i capezzoli, ci metto tutta la mia forza. Lei ad occhi
chiusi mugola piano.
Mormora…
-Ieri… mi è piaciuto molto
toccarti sai? E a te…?-
-Moltissimo mamma… moltissimo…-
Mugola ancora, ho la testa all’altezza del suo stomaco, gli
occhi ora sono calamitati sul suo pube. Vedo il suo pelo curato e
l’inizio del suo spacco vaginale.
-Sai…? Devo insegnarti…!
Non credo che quelle due puttanelle ti abbiano dato le cognizioni
giuste…-
-Ti hanno fatto guardare bene la figa? Ti hanno
spiegato? Non credo…-
Ora parla ma non vuole risposta…
Mi
lascia le mani, io continuo a stringere i capezzoli che ora sono duri
come ditali, e porta le mani all’inguine.
-Ti faccio vedere una
figa di donna adulta… la mia! Vuoi? Vuoi… Vitt…?-
Si stacca
dalle mie mani, si piega un pò indietro con il busto, apre le gambe
e porta le mani fra le cosce…
-Te la faccio vedere… guarda…-
Apre le labbra esterne, mostra l’interno di un rosa corallo
intenso, è lucida dei suoi abbondanti umori…
-Guarda… questo
è il clitoride…-
Mostra una canocchia di carne rosea, alla sua
estremità spunta una minuscola porzione del clitoride vero e
proprio, lei tira indietro la pelle che lo copre e lo mostra.
E’
grosso, lucido, color rosso scuro.
-Toccalo… toccalo… ma
prima bagnati le dita, è sensibilissimo sai?-
Faccio quanto
dice, ho il cuore che mi batte in gola dalla eccitazione, bagno le
dita e accarezzo proprio quel pisello di lucida carne… lei scatta!
Sobbalza… e geme.
Mi fa alzare e si stende lei sul letto…
apre bene le gambe.
-Spogliati… spogliati tutto. E mettiti fra
le mie gambe… mi puoi vedere meglio…-
Mi libero dei vestiti
in un attimo e mi colloco fra le sue gambe in ginocchio.
-Toccami
di nuovo… passa le dita bagnate sul clitoride in larghi movimenti
circolari… dai! Siiii….! Così…! Bravissimo… Ora… muovi le
dita… lungo lo spacco… fino a raggiungere il buco… bagna dentro
le dita… così!!! Bravo… ora torna a muovere le dita
circolarmente… Spingi forte contro il clito!! Ora… strizzalo!
Spingilo da una parte e dall’altra! Stringilo forte con le dita!-
Si inarca mentre lo faccio…
-Uhmm… mi fai godere sai? Sei
bravo… dai… dimmi come hai il cazzo… fammelo vedere…-
Mi
rialzo in ginocchio e lo mostro. Ho il cazzo durissimo, completamente
scappellato e paonazzo dal desiderio.
-Dai… menalo un po’ per
me… fammi vedere… menati dai…-
Lo faccio. Copro e scopro la
cappella lentamente.
-Uhmm. Se sei bello! Hai un gran cazzo.
sai?-
Si sta toccando mentre mi guarda.
-Dai… torna a
toccarmi… dai…-
Mi rimetto chino e le metto la mano in figa.
Lei si sta divincolando tutta. Mostra tutto il godimento che prova.
-Ora… attento… unisci due dita e mettimele dentro. Dentro
fino al palmo me le devi mettere, capito? E strofinami… muovile
forte! Più forte…! Uhmm… si! Ora tre dita… dai spingile
dentro… dai! Si.. dai fottimi così! Con le dita dai! Fottimi forte
dai!! Ora unisci tutte le dita… anche mignolo e pollice… così! A
cuneo… e spingi… dai ti voglio tutto dentro. Voglio dentro la
mano… dai fammi godere!-
Spingo con tutta la mia forza… la
mia mano è dentro di lei fino a oltre le nocche! Strofino e gratto
le pareti della sua figa. E lei… gode! Si muove tutta… sbatte la
testa da una parte e dall'altra e urla!! Urla tantissimo! E il suo
umore diventa tanto abbondante che sono bagnato fino al polso… mi
spinge via la mano, è che lì, nella sua figa, è diventato tutto
insopportabilmente sensibile. Sta ansimando forte, è ancora sotto
l’effetto del forte orgasmo!
Bussano alla porta… tentano di
aprirla ma per fortuna mamma l’ha chiusa a chiave!
-MAMMA! Che
succede? Stai bene? Ho sentito urlare…-
E’ Elsa… la
rompicoglioni! Proprio ora doveva rientrare?
-Tutto bene Elsa…
ho avuto un incubo… riposo ancora un po’…-
Poi sottovoce a
me…
-In collegio la metto! Dalle suore! Quella ragazza è nata
per rovinarci la vita… lei e quel cretino di suo padre. Bella
coppia di scassaminchia fanno!-
Niente…! Per oggi finisce così.
Attendiamo un po’. Mi rivesto e appena siamo sicuri che Elsa
sia in camera sua… scivolo fuori e mi precipito nella mia stanza.
A cena… ha il modo di sussurrarmi…
-Domani… domani…
sarà per domani…-
mercoledì 9 agosto 2017
LA MIA FAMIGLIA - MIA SORELLA - MEMORIE DI UN GIOVANE INCESTUOSO. (4^parte)
Nota del narratore...
Se avessi saputo allora, in quei giorni che sto narrando, cosa sarebbe successo... se avessi previsto la rapida folle discesa verso la depravazione assoluta... non so, forse mi sarei comportato diversamente, ma ero un ragazzo... con gli ormoni in subbuglio e... ogni tipo di godimento mi attirava in una maniera assoluta, ero senza difesa. E davvero non avevo nessuna valida obbiezione verso i rapporti incestuosi.
E poi... aver saputo dopo che mamma e papà erano in crisi coniugale da anni, che vivevano una vita di facciata aspettando che noi, mia sorella e io, diventassimo maggiorenni per potersi dividere, che non c'era più nulla fra loro.
Sapere infine che dietro ad ogni azione di mamma c'era la depravata regia di Massimo, il suo amante e padrone, che era lui che tirava le fila di noi burattini. Lui che dopo aver saputo dei rapporti incestuosi fra me e mia sorella costringe mamma a...
Sapere infine che dietro ad ogni azione di mamma c'era la depravata regia di Massimo, il suo amante e padrone, che era lui che tirava le fila di noi burattini. Lui che dopo aver saputo dei rapporti incestuosi fra me e mia sorella costringe mamma a...
FAMENI LEPORINI - ARTIST
Oggi è venerdì, mia
sorella è a lezione di musica quando la mamma rientra
dall'ufficio.
“Vittorio…”.
Entra nella
stanza….
“Si…”.
Si siede….
“Ho ancora qualche
dubbio, sono andate veramente così le cose fra te e tua
sorella…?”.
“Si mamma…”.
“Voglio che mi racconti
tutto bene, non l’hai… beh… mi hai capito…”.
“No…
non ha voluto…”.
“Non hai avuto scrupoli? E’ quello che si
chiama incesto fare sesso con la propria sorella…”
“Veramente…
non ci ho pensato, ero eccitato… e poi facevano tutto loro…”
“L'hai toccata… lì…?”.
“Si…”.
“E poi…? Dai non
farti levare le parole di bocca con la tenaglia…”.
“E’ che
sono… imbarazzato…”.
“Non eri tanto imbarazzato con il…
coso di fuori… eh? Dai… dimmi tutto anche i
particolari…”.
“Abbiamo fatto tutto fuorché… quello…”.
“E
dai…! Le hai toccate lì… e le hai fatte godere…?”.
“Si…”.
“Le
hai anche baciate? Lì…”.
“Si…”.
“E loro…?”.
“Anche
loro…”.
“Ti hanno preso in bocca il… coso?”.
“Si…”.
“E
sei venuto in bocca…?”.
“Nella sua no… ma in quella di
Lisa… si…”
“Quella puttanella! E ancora…?”.
“Lisa
ci ha insegnato il… 69… e lo abbiamo fatto… poi le ho messo il…
coso fra le cosce e ha goduto così…”.
“E con Lisa…?”.
“Con
lei ho fatto tutto… il 69… la… spagnola… e le varie
posizioni…”.
“Accidenti che maestra…! E per caso anche
nel… didietro?”.
“No… però le ho infilato un dito…”.
“E
tutto questo in questi pochi pomeriggi e sempre davanti a tua
sorella?”.
“No… ci siamo visti anche tre volte da soli a
casa sua…”.
“Ma quante altre cose mi nascondi? Ma ne
riparleremo… ora basta… è ora che prepari la cena….”.
“Un’ultima
cosa… avete usato sempre il preservativo? E chi li
procurava?”.
“Si, Lisa… da una sua amica che lavora al super
market…”.
Rientro in camera, chi la capisce è bravo…! Prima
sembrava che fosse tutto finito, ora continua con tutte queste
domande… e cosa avete fatto… e come, e dove… ma cosa
vuole?
Mah…
E appena due giorni dopo riprende la
cosa.
Appena rientra mi dice che deve parlarmi, ancora dico? Ma
non è finita sta storia?
Mi dice di seguirla nella sua camera che
me lo dice mentre si cambia. In camera mi siedo sul letto e davanti a
me si leva il vestito, mai prima mi aveva dato occasione di vederla
così… mai.
Lascia cadere la gonna e si toglie la camicetta. Resta
in slip e reggiseno. Ha un corpo pieno, maturo, grosse tette e un
culo formoso.
Mi mette in imbarazzo…
-Girati… mentre mi
spoglio… è stata una giornata tremenda e sono tutta sudata.-
Giro
la testa da una parte… non vorrei guardarla, ma casualmente la vedo
di scorcio dallo specchio dell’armadio, la vedo slacciarci il
reggiseno e liberare due grosse tette, con le mani le massaggia come
per dar loro vita, poi chinata si leva gli slip, mi da la schiena e
vedo il suo culo, è una visione che mi inquieta. Tondo e grosso, due
natiche divise da un profondo solco. Si china a raccogliere e riesco
a scorgere lo spacco della sua figa…
Sto andando in
fibrillazione, vorrei andarmene e vorrei restare. Sono confuso, sto
desiderando mia madre?
Si mette delle mutandine e si copre con una
vestaglietta. Dice che posso girarmi, il suo sguardo corre allo
specchio…
-Mi hai guardata…? Non mi sono accorta dello
specchio…-
Poi si siede accanto a me e inizia…
-Raccontami
dei pomeriggi a casa di Lisa… di questo non mi avevi
parlato…-
-Mamma…! Ancora?-
-Mi preoccupo per te! Chissà
cosa ti ha fatto quella puttanella! Racconta…!-
Mi costringo a
ripercorrere con la memoria quelle ore. Mentre le dico di Lisa
carponi sul pavimento, poggiata sulle ginocchia e sulle mani e io che
la scopavo da dietro… sbotta!
-Che puttana quella ragazza… con
il mio ragazzo…-
-Senti Vittorio devi tranquillizzarmi… io
sono preoccupata, ho timore che ti abbiano fatto dei danni… hai
dolore lì… sul coso… si… insomma hai capito…-
-No mamma..
assolutamente…-
-Neanche da… duro? Insomma da eccitato? Ti sei
masturbato da allora?-
Masturbato mi ero… eccome, ma le dico di
no… di non averlo fatto.
-Dobbiamo verificare… dai… sono in
pensiero…-
-Dai Vittorio… levati pantaloncini e slip e
stenditi sul mio letto, voglio vedere, stai tranquillo… sono tua
madre, no?-
Ancoraaaaa? Ora anche ‘sta storia? Ma obbedisco… mi
stendo sul letto.
Lei mi siede accanto e mi prende il cazzo in
mano. Lo esamina… lo scappella, guarda la cappella.
-Ti fa male
così…?-
-No mamma…-
-Dobbiamo farlo diventare duro… ti
devo masturbare…-
Inizia a farlo… mi mena. La sua mano è
decisa, esperta.
-Sei troppo asciutto… te lo devo bagnare…-
Mi
lascia cadere un filo di saliva proprio sulla cappella… e poi con
la lingua la sparge…
Il cazzo in un attimo diventa duro. Lo
sento fremere mentre lei mi masturba.
Mia madre…?
Mai avrei
pensato che mi masturbasse! Lei è assorta nel suo compito mentre io
mi inarco!
-Ti fa male così…?-
-Noooo… no mamma…-
-Ora
ti devo far venire… bambino mio. Controllare se hai male mentre
eiaculi…-
La sua mano lavora veloce.. esperta. In breve mi fa
sborrare anche l’anima mentre seguita a menarmi. L’orgasmo è
fortissimo, urlo e gemo mentre godo. Poi mi distendo esausto. Sto
sudando e ansando dal forte piacere provato.
-Hai avuto male?
Mentre sborravi? Mentre godevi…?-
-No… no… solo un piacere
mai provato… fortissimo.-
-Davvero? Più che con Lisa o con tua
sorella…?-
-Oh… si si… mamma… molto di più.-
-Bene per
ora basta… mi sono tranquillizzata… questa cosa resta un segreto
fra noi… lo sai vero?-
Mi pulisce bene il ventre e le cosce con
le sue mutandine usate in mattinata. Sono completamente impregnate di
sborra, le annusa.
-Sai un buon odore… vai ora…-
Torno
in camera mia. So che non è finita…
Infatti… il giorno dopo…
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