Tom Poulton - Artist
Che ore di tensione l’indomani!
A
scuola? Anziché riuscire a concentrarmi sulle lezioni penso alle
tette, alle cosce e al culo di mia mamma!
E il suo odore? Solo a
ricordarlo mi eccito tanto che il cazzo mi fa male, sento ancora
nelle nari l’odore forte, speziato, della sua figa! L’odore che
mi era rimasto sulla mano e che non volevo più lavare! Ormai tutto è
una febbre. Forte dell’esperienza avuta con Elsa conosco il piacere
che può dare il mettere il mio cazzo in una figa calda.
Scopare,
venire dentro.
E sogno farlo con mia madre! Inaudito!
Mi sento
talmente eccitato che mi manca il fiato.
Non mi trattiene nessuno
scrupolo, se va bene a lei io sono più che pronto.
Prontissimo.
L’unica cosa è di poterlo fare, sperare che quella
stronza di mia sorella Lisa resti fuori casa il tempo
necessario.
Sono nella mia stanza. Aspetto. Ho il cazzo di pietra
da tanto è duro. Me lo sto menando lentamente, la mia mano scorre
lungo l’asta rigida. Il mio sguardo è incollato al quadrante
dell’orologio. I minuti non sembrano passare mai. Vedo con
l’immaginazione mia madre lasciare l’ufficio, ora salire sulla
macchina… ora partire… arrivare… parcheggiare
…salire!!!!
Quando sento il rumore della porta d’ingresso mi
fiondo in corridoio, lei entra, è trafelata. Sembra che abbia la mia
stessa impazienza, senza una parola mi prende per mano e mi trascina
in camera sua.
Dice che dobbiamo fare presto, che vuole avere il
mio cazzo, mi chiede concitata se l’ho giù duro. Me lo palpa sopra
i calzoncini.
In camera si spoglia frenetica e nuda con i capelli
scompigliati spoglia me!
Mi strappa di dosso quel poco che ho e mi
fa distendere a terra.
Prima si inginocchia e me lo prende in
bocca, me lo bagna e lo succhia! Che paradiso la sua bocca! Mi tiene
forte per la base dell’asta, lo inghiotte tutto e poi piano si
ritira.
La mia mano corre al suo culo, lo accarezza, quanto è
liscio e sodo! Bello grosso, due natiche imponenti! Cerco il varco
per arrivare al suo buco fradicio di umori, entro con un dito.
Lei
si alza, in piedi mi scavalca con una gamba, torreggia sopra di me
come una statua di dea, è bellissima…
Si abbassa lentamente
fino ad essere sulle ginocchia, mi tiene forte diritto e piano si
impala! Tutta! Sento il cazzo preso come da un guanto tenace e caldo,
umido e profumato. Ora il suo movimento si fa frenetico, si alza fino
a farlo uscire poi ricade con forza sul mio ventre! Continua
continua… ad ogni sua ricaduta mi fugge un gemito. Come sento la
sua figa calda e bagnata!
Sento che sto per godere e
l’avviso…
-Mammaaaa… sto per sborrare…-
E lei
aumentando ancora il suo ritmo frenetico mi incita a venirle
dentro!
-Sborra… sborra… piccolo porco degenerato che sei!
Sborra dentro la figa di tua madre…! Fallo.. fallo… fammi
godere…-
Un orgasmo pazzesco mi prende! Una cosa mille volte più
forte di quelli provati con Elsa. Urlo mentre mi svuoto dentro la sua
figa, mentre lei si abbassa e si alza freneticamente, i capelli
sciolti sul viso e le grosse tette che ballano nel movimento!
Si
ferma, stiamo respirando ambedue come dei mantici. Si leva. Hai dei
rivoli di sborra che le escono dalla figa larga e arrossata.
-Mi
hai fatto godere… porco che sei… hai scopato tua madre…
degenerato.-
Che fa ora?
Mi muove… si mette proprio sopra il
mio viso e si abbassa piano.
-Ora bevi… bevi quello che mi hai
sborrato dentro! Bevi tutto, succhia… pulisci la figa di tua
madre!-
Appoggia la figa proprio sulla mia bocca e la strofina,
sono costretto a leccare e bere quello che esce. Mi fa mancare l’aria
premendo così e per poter respirare la mordo forte, profondamente e
lei urla…
-Si così… mordimi! Mordi il clitoride… forte.
Fammi godere così.. dai continua... porco!-
Ora si solleva un poco
si china e comincia a leccarmi il cazzo. Succhio io e succhia lei. La
mordo sempre, sulla labbra esterne e sul clito che è turgido come
una fragolina.
Lei gode ancora, la sento fremere e urlare. Si alza
e si mette in ginocchio a bordo letto si apre le natiche.
-Leccami
anche il culo… porco degenerato, lecca il culo di tua
madre…-
Attacco la mia bocca al suo buco… bacio lecco e spingo
con la lingua.
Lei…
-Mettimi le dita in figa… tutte.. tutta
la mano come ieri.-
Lo faccio spingendo con forza le dita unite
fino al polso dentro di lei. Ruoto la mano per farla godere
ancora.
-Scopami il culo… porco! Inculami… incula tua
madre…-
Mi alzo e mi metto dietro lei che si apra le natiche per
favorire la penetrazione, appoggio il cazzo sul suo buco bagnato,
entro.
Magnifico sentire il suo muscolo stringermi, comincio a
muovermi forte incitato dalla sua voce. Entro dentro lei fino al
pelo, sbatto forte contro le sue natiche piene. I colpi sono forti,
ripetuti, sono forti schiocchi rumorosi. Continuo a lungo mentre lei
ora sembra ululare dal piacere!
Mi incita, mi dice di strizzarle
forte il clito, di strizzarle i capezzoli, di farle male, di tirarle
i capelli… di dirle che è una puttana! Una puttana che si scopa il
figlio, lo faccio urlandoglielo forte!
-Puttana… sei una
puttana! Ti stai facendo inculare da tuo figlio… troia che
sei!-
Faccio appena in tempo a sborrarle dentro anche l’anima
che bussano forte alla porta, provano alla maniglia, è Elsa che
urla…
-Che succede lì dentro… che succede mamma?-
Siamo
stravolti dal piacere e mamma fa fatica a rispondere, passano dei
secondi nei quali cerca di riprendersi…
-Nulla Elsa… non è
nulla, fammi riposare… vai a studiare tu…-
-Mamma? Ho sentito
la voce di Vittorio, che succede? Fatemi entrare…!-
La mamma
sottovoce a me…
-Stronza! Che stronza di figlia che ho! Dai
dobbiamo farla entrare… rivestiti, mettiti in ordine, e non dire
nulla. Fa parlare a me… devo trovare una scusa convincente.-
Ci
rivestiamo… lei si asseta i capelli velocemente e poi mi manda alla
porta ad aprire…
Elsa entra e ci guarda…
E’ uno sguardo
sbigottito il suo!
Non sa cosa pensare, ci scruta per
capire.
Mamma parla… parla… cerca di confonderla, dice che
stavamo provando scene da un film. Di non pensare ad altro.
Elsa
sembra scettica, ci guarda con sospetto ma non osa replicare. Non
alla mamma! Annusa. Che senta l’odore di fica e di sperma?
Io
sgombro veloce. Lascio a loro il campo e torno in camera mia. Sono
ancora sotto l’influsso dell’ultimo orgasmo. Non so capacitarmi
di quanto è successo, di quanto ho goduto. Di quella pelle di seta,
delle grosse tette e di quel culo splendido! Ho ancora voglia…
voglia di lei, di mia mamma! Di fotterla… di prenderla ancora nel
suo culone.
Elsa entra senza bussare… e mentre cerco di
protestare per l’intrusione mi allunga un ceffone fortissimo in
pieno viso!
-Porco… porco che sei! Cosa fai a mamma? Sei proprio
un degenerato! Uno schifoso… un porco… un miserabile! Ma non ti
vergogni di niente, tu?-
Non riesco a pronunciare neanche una
parola che riprende l’uscio e esce, ma non prima di
minacciare…
-Dirò tutto a papà… vedrai che ti mette a posto.
Porco!-
Sento che sbatte la porta della sua camera e cerco
mamma.
- Elsa dice che racconterà tutto a papà…-
-Quella
piccola troia è la mia rovina! Se gliene parla viene fuori un vero
casino! Tuo padre questa non me la perdona! Devo convincerla a non
farlo… dove è…?-
-In camera sua…-
-Ci vado… speriamo
di calmarla…-
L’accompagno fino alla porta e mi fermo ad
ascoltare, il battente è rimasto solo accostato.
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