Nota del narratore:
Ora... con il senno di poi... rivedendo gli attimi di pazzia vissuti, sono sempre più convinto che mamma era costretta ad agire così dal suo perfido amante depravato! Non intendo scusarla con questa considerazione, né scusare me, poi credo che si lasciò coinvolgere dal gioco trasgressivo e di depravazione estrema che ci prese tutti...
So che non è finita…
Infatti…
il giorno dopo…
Mia sorella ora sta fuori buona parte del
pomeriggio e stranamente mia madre non l’assilla per sapere dove va
e cosa fa.
La vedo assorta, come presa da pensieri. Rientra presto
dall'ufficio e la sorprendo a osservarmi.
-Vieni in camera
mia…-
Ora la seguo senza ribattere o protestare, ho il cuore in
gola, sono eccitato per il giorno precedente e contemporaneamente a
disagio. Mi siedo sul letto, penso che la cosa sarà il seguito di
quanto occorso ieri.
Infatti…
Lei si spoglia, ha un vestito
stretto e se lo sfila dalla testa. Sotto ha dell’intimo velato,
trasparente. Vedo l’ombra in trasparenza del suo pelo inguinale e
l’areola larga e scura dei suoi seni.
Non mi chiede di girare
la testa…
-Ieri mi hai vista dallo specchio e quindi non ti
faccio né girare, né chiudere gli occhi… guardami pure…-
Si
toglie reggiseno e slip, rimane nuda così.
-Che liberazione sai?
Avere le tette tutto il giorno compresse in quell’involucro è un
tormento. Non vedo l’ora di liberarle e massaggiarle un po’,
farle rivivere… riprendere vita.-
Se le massaggia, preme e le
soppesa, mi sorprendo a desiderare di massaggiarle io quelle tette
favolose.
Come se mi leggesse nel pensiero…
-Me lo fai
tu…Vitt? Mi massaggi? Vuoi…?-
Si avvicina e in piedi davanti
a me mi prende le mani e se le porta sul seno. Mi tiene le mani
mentre mi insegna a palparla, se le passa sulle tette, le porta sui
capezzoli che sono diventati duri. Mi apre le dita e me li fa
stringere.
-Così… stringili… stringili forte… più forte…
più forte che puoi…-
-Bravo… così… così… oh… che
sollievo mi dai…-
Mi guida sempre con le sue mani, le
stringo forte i capezzoli, ci metto tutta la mia forza. Lei ad occhi
chiusi mugola piano.
Mormora…
-Ieri… mi è piaciuto molto
toccarti sai? E a te…?-
-Moltissimo mamma… moltissimo…-
Mugola ancora, ho la testa all’altezza del suo stomaco, gli
occhi ora sono calamitati sul suo pube. Vedo il suo pelo curato e
l’inizio del suo spacco vaginale.
-Sai…? Devo insegnarti…!
Non credo che quelle due puttanelle ti abbiano dato le cognizioni
giuste…-
-Ti hanno fatto guardare bene la figa? Ti hanno
spiegato? Non credo…-
Ora parla ma non vuole risposta…
Mi
lascia le mani, io continuo a stringere i capezzoli che ora sono duri
come ditali, e porta le mani all’inguine.
-Ti faccio vedere una
figa di donna adulta… la mia! Vuoi? Vuoi… Vitt…?-
Si stacca
dalle mie mani, si piega un pò indietro con il busto, apre le gambe
e porta le mani fra le cosce…
-Te la faccio vedere… guarda…-
Apre le labbra esterne, mostra l’interno di un rosa corallo
intenso, è lucida dei suoi abbondanti umori…
-Guarda… questo
è il clitoride…-
Mostra una canocchia di carne rosea, alla sua
estremità spunta una minuscola porzione del clitoride vero e
proprio, lei tira indietro la pelle che lo copre e lo mostra.
E’
grosso, lucido, color rosso scuro.
-Toccalo… toccalo… ma
prima bagnati le dita, è sensibilissimo sai?-
Faccio quanto
dice, ho il cuore che mi batte in gola dalla eccitazione, bagno le
dita e accarezzo proprio quel pisello di lucida carne… lei scatta!
Sobbalza… e geme.
Mi fa alzare e si stende lei sul letto…
apre bene le gambe.
-Spogliati… spogliati tutto. E mettiti fra
le mie gambe… mi puoi vedere meglio…-
Mi libero dei vestiti
in un attimo e mi colloco fra le sue gambe in ginocchio.
-Toccami
di nuovo… passa le dita bagnate sul clitoride in larghi movimenti
circolari… dai! Siiii….! Così…! Bravissimo… Ora… muovi le
dita… lungo lo spacco… fino a raggiungere il buco… bagna dentro
le dita… così!!! Bravo… ora torna a muovere le dita
circolarmente… Spingi forte contro il clito!! Ora… strizzalo!
Spingilo da una parte e dall’altra! Stringilo forte con le dita!-
Si inarca mentre lo faccio…
-Uhmm… mi fai godere sai? Sei
bravo… dai… dimmi come hai il cazzo… fammelo vedere…-
Mi
rialzo in ginocchio e lo mostro. Ho il cazzo durissimo, completamente
scappellato e paonazzo dal desiderio.
-Dai… menalo un po’ per
me… fammi vedere… menati dai…-
Lo faccio. Copro e scopro la
cappella lentamente.
-Uhmm. Se sei bello! Hai un gran cazzo.
sai?-
Si sta toccando mentre mi guarda.
-Dai… torna a
toccarmi… dai…-
Mi rimetto chino e le metto la mano in figa.
Lei si sta divincolando tutta. Mostra tutto il godimento che prova.
-Ora… attento… unisci due dita e mettimele dentro. Dentro
fino al palmo me le devi mettere, capito? E strofinami… muovile
forte! Più forte…! Uhmm… si! Ora tre dita… dai spingile
dentro… dai! Si.. dai fottimi così! Con le dita dai! Fottimi forte
dai!! Ora unisci tutte le dita… anche mignolo e pollice… così! A
cuneo… e spingi… dai ti voglio tutto dentro. Voglio dentro la
mano… dai fammi godere!-
Spingo con tutta la mia forza… la
mia mano è dentro di lei fino a oltre le nocche! Strofino e gratto
le pareti della sua figa. E lei… gode! Si muove tutta… sbatte la
testa da una parte e dall'altra e urla!! Urla tantissimo! E il suo
umore diventa tanto abbondante che sono bagnato fino al polso… mi
spinge via la mano, è che lì, nella sua figa, è diventato tutto
insopportabilmente sensibile. Sta ansimando forte, è ancora sotto
l’effetto del forte orgasmo!
Bussano alla porta… tentano di
aprirla ma per fortuna mamma l’ha chiusa a chiave!
-MAMMA! Che
succede? Stai bene? Ho sentito urlare…-
E’ Elsa… la
rompicoglioni! Proprio ora doveva rientrare?
-Tutto bene Elsa…
ho avuto un incubo… riposo ancora un po’…-
Poi sottovoce a
me…
-In collegio la metto! Dalle suore! Quella ragazza è nata
per rovinarci la vita… lei e quel cretino di suo padre. Bella
coppia di scassaminchia fanno!-
Niente…! Per oggi finisce così.
Attendiamo un po’. Mi rivesto e appena siamo sicuri che Elsa
sia in camera sua… scivolo fuori e mi precipito nella mia stanza.
A cena… ha il modo di sussurrarmi…
-Domani… domani…
sarà per domani…-
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