Boulton -Artist
La mattina mamma sta uscendo di fretta
e sulla porta mi dice..
-Non ho tempo per tua sorella e il suo
Tom... mi trovo con Massimo, tu vieni a casa sua verso le sei,
abita in via… suona al nome... capito? Non aver paura... ti voglio
assieme a lui... e lui è d’accordo, tu lo ecciti. Non dire nulla a
tua sorella.-
E mi bacia... mi mette la sua lingua calda in bocca.
Istantaneamente mi eccito.
Durante le lunghe ore di scuola non
è che sono tranquillo. Penso a questo Massimo... a lui e mamma. Mi
sento a disagio ma fremo di eccitazione e so anche che non voglio
rinunciare.
Al ritorno a casa mangio qualcosa in cucina e dopo un
po’ sento mia sorella rientrare... sbatte la porta della sua camera
e dopo qualche minuto capita in cucina. Ha una canotta e slip.
La
canotta mette in evidenza le sue piccole tette e i grossi capezzoli
turgidi.
Mi aggredisce subito... con rabbia.
-Tom non
viene...-
-Sai che dispiacere! E chi se ne frega!-
-Mamma voleva
che venisse... e che voi guardaste mentre scopavamo!-
-Se vuoi
saperlo non viene neanche mamma... rientra tardi stasera... quindi non
abbiamo perso nulla... e poi sai che spettacolo? Tu e quel testa di
cazzo!-
-Stronzo...-
-Puttana...!-
Mi si butta addosso con la
mano alzata per colpirmi ma stavolta l’aspetto e le fermo la mano.
Gliela piego per farle male... la tengo per la vita con l’altra,
lottiamo fino a cadere sul pavimento. Lei sotto e io sopra. E’
forte... ma non riesce a liberarsi.
Poi... in un attimo cambia
tutto. Mi trovo fra le sue gambe aperte e le cerco la bocca con la
mia, lei si contorce per evitare il bacio.
Le tengo le mani con
una delle mie mentre con l’altra le palpo le tettine dure. Lei sta
protestando... mi insulta.
-Porco... porco... cosa vuoi farmi?
Violentarmi? Porco degenerato da quanto tempo scopi mamma? Hai
violentato anche lei?-
Ora la mia mano le cerca la figa, la
penetro con le dita, sposto il fondo degli slip.
-Tu puttana... hai
scopato il ragazzo della tua amica... ti ha sverginata, ti ha sborrato
dentro e ti sei fatta fottere da me e come ti piaceva! Come urlavi
dal piacere... piccola troia! Mamma la scopo da giorni e siamo
contenti di farlo! Che ti vada o no!-
Riesco a liberare il cazzo
duro e glielo punto, la piccola puttana prima muove le gambe e il
bacino per evitarlo ma poi... d’un tratto si ferma. Allarga bene le
gambe e mi accoglie. La sua bocca cerca la mia, mi morde le labbra e
io faccio altrettanto.
-Scopami maiale... scopami forte e fammi
male. Dai... violentami! Ficcalo dentro fino ai coglioni... piccolo
mostro degenere... fottimi... fotti tua sorella... sborrami dentro
dai!-
La sto scopando con tutte le mie forze... le mie spinte la
stanno spostando sul pavimento fino a fermarla contro una parete e lì
resta! Lei porta le gambe in alto.. le allaccia alla mia vita
sostenendole con le sue mani.
-Puttana... puttana... ora ti sfondo
la figa... te la rompo... ti apro in due a forza di colpi di
cazzo!-
-Fallo... fallo... maiale! Dai fottimi più forte... fammi
sanguinare a forza di ficcarlo dentro. Dai spingi ancora ancora... dai
fammi godere porco!-
Con un urlo la riempio di sborra mentre lei
urla anche. E continuo.. continuo fino a farla godere ancora e poi mi
fermo ansante sopra lei. Che tiene le sue mani avvinte alle mie
spalle.
-Porco porco…. mi hai fatto godere mille volte di più
che Tom... porco porco...-
Tolgo il mio peso da lei... e mi
stendo al suo fianco.
-Anch’io ti ho goduto... hai la figa
stretta... quel strofinarti dentro mi fa godere presto...-
-Più di
mamma... porco?-
-Uhmm... mamma è una cosa eccezionale. Non ha la
tua figa stretta...ma è tanto puttana sai? E sa far godere in una
maniera incredibile!-
-Ha fatto godere anche me... con la lingua... con le mani. Non vedo l’ora che lo rifaccia... oggi non viene? E
quel grosso cazzo di lattice che vuole mettermi dentro? Dove è
andata?-
-Non lo so...-
Devo mentirle. Non deve ancora sapere di
Massimo.
-Sei piena della mia sborra.. guarda come ti esce dalla
figa.-
Lei porta le dita, raccoglie e le porta alla bocca... lecca.
Porta la mano sul mio cazzo.
-Vuoi che te lo lecco? Te
lo pulisco.-
-Si... fallo... leccalo bene.-
Ora la sua bocca lo
prende tutto. Non è duro del tutto...
-Hai voglia ancora? Lo
rifacciamo?-
Presto il cazzo è nuovamente duro. Lo so che devo
andare da questo Massimo ma non posso rinunciare a scopare
ora.
-Dai... sul divano... mettiti a pecora.. appoggia il petto sul
bordo... così!-
Si offre tutta... aperta... fra le natiche vedo il
suo fiore scuro. Lo strofino brevemente sullo spacco e sono
nuovamente dentro di lei... spingo.. mentre la tengo forte per i
fianchi. Sbatto contro i suoi glutei. Ora la tengo con una mano, con
l’altra prima le cerco il clitoride e glielo strizzo causandole un
forte orgasmo e poi con il pollice le cerco il buco del culo. Glielo
penetro... spingo dentro... mentre continuo a montarla. Lo tolgo... il
cazzo è bagnatissimo, le cerco il buco fra le natiche, lo appoggio,
lei prima recalcitra..- cerca di togliersi ma la tengo troppo stretta.
Dice..
-No no..- mi fai troppo male..- smettila dai.. scopami in
figa...-
Spingo... e lo levo. Spingo ancora e sento la cappella
entrare. Lei hai il fiato corto. Anzi trattiene il respiro mentre sto
inculandola. Lo tolgo ancora e lo rimetto, ora sono dentro. Il mio
ventre sbatte contro le natiche e inizio a montarla forte.. voglio
sborrarle nuovamente dentro ma stavolta nel suo culo, riempirle
l’intestino.
Le sto facendo male ma ora non protesta più.
Spinge invece ad incontrare i miei colpi sempre più violenti e gode.
E dopo un po’ godo anch’io svuotandomi dentro.
Lo tolgo... esce
un fiotto di sborra dal suo buco restato aperto come una caverna.
Si
stende esausta.
-Ho male... il culo mi brucia come se avessi preso
un ferro incandescente ma ho goduto anche... sei un porco... fratellino..-
Cazzo... ho scopato due volte! E dopo? Cosa combinerò
con mamma e Massimo... cazzo cazzo! Spero che mi tiri...
Riposo fino
a poco prima di lasciare casa. Dorme anche mia sorella, continuava a
lamentarsi del dolore al culo, dice che non può neanche cacare.
Alle
sei, anzi prima sono sotto la casa indicatami da mamma. Aspetto le
sei esatte e suono, scatta il portone e salgo.
Mamma mi apre la
porta, ha una vestaglia trasparente, reggicalze e calze nere e
nient'altro. Mi prende per mano e mi tira dentro... sento il forte
odore della sua figa nell'ambiente, odore di figa e di sborra..
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