Seconda parte del racconto di Francesca.
Mi
giro verso di te, è te che voglio guardare mentre mi siedo sul
ragazzo, mentre con le mani prendo il suo cazzo e lo lascio entrare
dentro di me. Che sospiro per lui, per me, per te. Ti sei seduto di
fronte a noi, lui mi prende le gambe con le mani, me le fa piegare,
sollevare e parte.
Mi
sbatte con tutta la sua voglia, e' tanta, troppa, grugnisce. Deve
levarsi la fame di donne che ha addosso, sento le sue mani che mi
sollevano le chiappe, poi mi spinge in basso, e’ una furia, un
toro, uno stallone che sembra non avere pace, non aver sollievo ma
una voglia che aumenta con le mie urla di piacere.
L’altro
ragazzo viene di fianco e continua a menarsi. Sento le sue mani sul
viso, le sue dita in bocca, sento il suo odore di sesso, il suo
sapore. Il ragazzo sul quale sono seduta mi gira il viso verso
l’amico che mi passa la cappella del suo cazzo sulle labbra, me lo
sbatte, mi fa sentire quanto sia duro, mi chiede se mi piace, se lo
voglio.
Guardo
te, non voglio staccare gli occhi dai tuoi, lo sai vero cosa ti
stanno dicendo i miei occhi?
Ti
dicono “Papi ora mi faccio scopare da tutti e due, li voglio,
voglio essere riempita dai loro cazzi, essere aperta, sfondata”.
Mi
alzo e vado sull’altro ragazzo, e’ la sua volta e un orgasmo
dietro l’altro mi fanno mancare il respiro, mi fanno tremare le
gambe e loro, loro sembrano non averne abbastanza. Sono la loro
bambola, loro mi cercano con le mani, i ca@@i, mi sento piena e
affamata come e piu’ di loro.
Prendo
l’iniziativa e inizio a montarlo. Forte, gli graffio, le spalle, il
petto, gli sbottono la camicia, lo mordo.. lui mi sculaccia, mi
sbatte con forza, chiama l’amico.. gli dice di in@ularmi, gli dice
che vuole sentire il suo cazzo fino a fondo. Le loro voci mi danno
alla testa, sono loro adesso, tu stai morendo dalla voglia di godere,
sei rapito dalla tua donna, dal suo piacere, da quello che riesce a
fare e a far fare agli uomini.. non ho limiti vero? No, non ne
voglio, con te tutto.
L’amico
si abbassa per bene i pantaloni bianchi e si avvicina a me. Lo tiene
in mano, sento il mio odore, il loro.. di tanto in tanto mi giro
intorno, abbiamo gia’ passato alcune fermate ma ho troppa voglia,
non so resisterle.
Si
aiutano a vicenda i porci, gli apre le chiappe, l’altro si abbassa
e sputa proprio sul buco. Sento le sue dita entrare forte, nooo
nooo.. mi fa partire.. io godo a essere presa cosi’.
Si
eccita ancora di piu’, mi sente disponibile e lo appoggia, lo punta
ed entra tutto in un colpo solo. Mi urla, mi mette una mano davanti
sulla bocca, lo mordo, mentre inizia a muoversi l’amico resta
fermo, sento le sue dita sui capezzoli, me li stringe. Resto ferma
tra loro due, godo dei loro movimenti, godo del loro piacere, godo a
essere trattata cosi’. Li incito, ora li voglio animali come mai,
senza sosta e anche l’altro comincia a muoversi sotto di me.
Urlo,
gli succhio e mordo le labbra, vedo nel vetro del finestrino il
ragazzo dietro di me, vedo te. So cosa stai pensando, so quanto tu
sia eccitato nel vedermi fare la troia, parto ancora, godo di
continuo… lo sai che godo cosi’, posso avere orgasmi e orgasmi,
uno dietro l’altro e avere ancora voglia, accompagnarti nel tuo
piacere, fino a goderlo insieme.
Mi
sento larga, i loro sessi si strofinano dentro di me, il male e’
ora piacere, libidine, eccitazione, voglio, voglio.. all’infinito.
Ed
eccoli raggiungere il piacere con me, sono stretta tra i loro corpi,
sudati, tesi, con le loro mani addosso…
“Mmh
amore e’ arrivato il nostro amico, guardalo, e’ gia’ alla
finestra”.
“Ahaha
putttnella, ti piace vero che lui ci guardi mentre ti faccio godere?
Pensavi a lui come uno dei due marinari? Dimmelo!”
“Si,
amore si.. si sta spogliando.. e’ bello vero?”
“Eccome,
un bel ragazzotto.. dai girati, gli voglio far vedere quanto sei
bagnata, voglio che veda il mio cazzo.. chissa’ se.. ”
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