martedì 27 marzo 2018

LA STORIA DI RADIGUET, IL 14ENNE CHE SEDUCEVA DONNE ADULTE.

(LE ILLUSTRAZIONI SONO DEL GRANDE ROJANKOVSKY. TESTO RICAVATO DA STILE ARTE.)




Raymond Radiguet, figlio di un farmacista, nasce a Saint-Maur il 18 giugno 1903 e muore 20 anni dopo a Parigi. Un’esistenza breve in cui tutte le esperienze paiono concentrarsi in modo incredibilmente rapido. A 17 anni scrive Il diavolo in corpo, un romanzo destinato ad avere un grandissimo successo, ispirato a una storia di sesso e di amore che l’autore aveva avuto quando aveva 14 anni, con una donna più grande di lui, una vicina di casa dei suoi genitori, Alice, che si era sposata da poco.
Il marito era partito per la guerra. E lui l’aveva, di fatto sostituito, offrendo alla donna un amore tenero e furibondo che l’aveva riportata all’adolescenza. Il rapporto sarebbe durato un anno.

A Parigi, consegnando a un giornale i disegni prodotti per hobby da suo padre, era riuscito a mostrare ai responsabili della pubblicazione le proprie poesie. In breve, si era inserito nel mondo artistico e letterario, come un piccolo Rimbaud. Cocteau, che era molto influente, l’aveva protetto e lanciato nel mondo della letteratura d’avanguardia. Il rapporto con Cocteau, che era omosessuale non è mai stato completamente capito, considerato il fatto che il loro era un legame particolarmente forte. Comunque il giovanissimo autore era passato da una donna all’altra.





Cinque le relazioni ufficiali. Al di là del rapporto con Alice, ha una storia con Beatrice Hastings dopo la rottura con Amedeo Modigliani. Quindi nel 1919, si era legato alla pittrice pittrice Irène Lagut, poi con Bronia Perlmutter, mannequin alla casa di moda Poiret e futura moglie de René Clair. Radiguet aveva frequentato, e non si sa quanto in maniera platonica o carnale, Valentine Hugo, Thora de Dardel, Marcelle Meyer, Mary Beerbohm, et Bolette Natanson, senza contare Eugénie Cocteau, la madre di Jean, Misia Sert e Coco Chanel.





Questo lungo elenco getta una luce particolare sulla necessità drammatica di consumare ogni esperienza, con una rapidità tale che Raymond sembra incarnare il mito della sessualità eversiva e presagire una morte vicina, che sarebbe effettivamente avvenuta il 12 dicembre 1923, a causa di una febbre tifoide che non era stata correttamente diagnosticata dal medico che gli aveva messo a disposizione Cocteau. Tra le opere di poesia, scrisse la raccolta “Versi liberi” caratterizzata da un’esplorazione del mondo erotico adolescenziale e dalla scoperta del sesso.








Ritratto di RADIGUET

di

MODIGLIANI.


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