-Sara...
ho bisogno di soldi...-
-Niente
da fare Alain. Se vuoi soldi... devi tornare da lei, me lo ha
imposto... niente più soldi da me.-
-Cazzo!
Sara! Ma che avete nella testa? Dio... lo so cosa vuole!-
-E
allora? Tu sei porco quanto basta o no?-
-Sara...
duecento euro... dai!-
-Lo
sai cosa abbiamo deciso, ti mantengo in questo periodo, ti lascio
stare a casa mia, ma tutto ha un costo... se vuoi duecento euro io te
li do... ma dovrai fare una cosa...-
-Cazzo...
te e i tuoi baratti... cosa?-
-Il
gioco del piccolo camionista...-
-Dio!
Se sei depravata... finisce che mi beccano... e mi fanno passare dei
guai, quando?
-Oggi
pomeriggio... ti vengo a prendere alla scuola.-
-Va
bene, dammi i duecento...-
Alain
aveva provato altre soluzioni ma né Akhmed né Alina potevano
disporre di contante, facevano tutto tramite carta e erano
controllati. Akhmed addirittura gli voleva regalare un orologio d'oro
sapendolo in difficoltà, ma che cazzo se ne faceva di un oggetto
simile del valore di molte migliaia di euro? Lo avrebbero preso per
un ladro che vuole liberarsi della refurtiva, no... troppo complicato
e aveva rifiutato.
Nei
giorni trascorsi non era cambiato nulla, durante le ore nelle quali
Akhmed dopo pranzo si ritirava nella sua camera, lui scopava Alina,
ormai anche lei non aveva più nessuna remora né paura e aspettava
fremente quel momento, il momento che si trovavano nel gabinetto
dello spogliatoio, dove la costringeva di volta in volta o chinata in
avanti con le mani a sostenersi sulla tazza o presa sul lavabo con le
natiche appoggiate al bordo. Orgasmi feroci, esplosivi.
Poi,
poco più tardi era il momento di Akhmed, si faceva succhiare il
cazzo e godeva nel farsi leccare ancora bagnato di sperma e anche
dell'umore della fica di sua madre, poi lo possedeva inculandolo.
Infine
arrivava il periodo fertile di Alina e tutto si fermava. Rimandato il
programma del sabato fra lui, Alina e Sara e rimandato l'ancora più
interessante momento che prevedeva l'iniziazione di Akhmed con Sara,
di questo intendeva parlarne ad Alina ed ottenerne l'approvazione
anche se sentiva a pelle la sua strana gelosia.
Sara!!
Cazzo!
L'adorava
ma a volte riusciva a stupirlo con la sua continua perversione, come
non ricordare la cosa di “Cazzo di Toro”? O quella dell'Escort? E
ancora l'orgia nella casa al mare? E lo scambio di coppia?
Ora...
questa cosa del “Piccolo Camionista”! Ma come l'aveva potuta
immaginare?
Certo
lo eccitava farla e anche molto ma se lo avessero fermato? Lui
diciottenne ancora senza patente alla guida di una potente macchina
sportiva come quella di Sara?
Quel
primo pomeriggio si scusava con Alina e saliva sulla Porsche nera
cabriolet di Sara, poche centinaia di metri e si scambiavano di
posto, lui alla guida della vettura scoperta e lei al posto del
passeggero.
-Guarda
Alain... dai guardami!-
E
si alzava alla vita la gonna larga che portava.
-Già
grondo... e sai? Mi sono masturbata prima di salirci in macchina e
poi mentre guidavo! Questa cosa mi manda fuori di testa! E guarda che
capezzoli ho... duri come nocciole!-
Si
apriva completamente la camicetta lasciandola aperta con le tette al
vento.
-Dai
prendi l'autostrada... ti dico io quando cominciare...-
Ormai
conosceva quanto doveva fare, ma seguiva comunque le sue istruzioni,
il percorso era sempre il medesimo, il parcheggio lo stesso... ma era
lei che sceglieva il camion.
Lui
si affiancava... e lei si esprimeva al meglio, se qualche vettura
sopraggiungeva dietro di loro lui sorpassava e dava spazio per poi
rimettersi di nuovo a fianco.
-Ora...
questo! Questo lo faccio impazzire! Vedrai quanto gli faccio tirare
il cazzo! Dai... affiancati! Vicino e suona il clacson!-
E
lui lo faceva, il camionista li guardava e lei iniziava il suo
spettacolo, si metteva in ginocchio sul sedile, apriva completamente
la blusa e gli mostrava le grosse tette sostenute, si palpava e
tirava i capezzoli e con la bocca mimava di succhiargli il cazzo e il
camionista apriva il finestrino e gridava parole incomprensibili ma
certamente sconce e lei? Si piegava in avanti mostrandogli il grosso
culo nudo, poi la fica e si toccava! L'apriva con le dita, si
penetrava! Gli faceva il segno dello scopare e che voleva farlo con
lui. Indicava prima lei e poi lui e muoveva la mano a pugno chiuso su
e giù.
Il
camionista non era più in grado di pensare, la guardava e si toccava
il cazzo sopra i pantaloni.
-Dai...
mettiti davanti e segnala che deve seguirci... dai... segnala che
deve uscire con noi... dai!-
Il
grosso mezzo segnalava anche lui che voleva lasciare l'autostrada e
al parcheggio li seguiva.
Fermavano
la vettura e mentre lei continuava a mostrarsi attendevano che il
camionista scendesse, che si avvicinasse, un grosso uomo panciuto che
già apriva la cerniera e tirava fuori il grosso cazzo duro, si
avvicinava e loro partivano sgommando lasciandolo lì a maledirli e a
bestemmiare!
Poi...
uscivano al vicino casello e riprendevano la corsa in senso opposto e
incrociando il mezzo pesante sull'opposta corsia gli suonavano
beffardi.
Si
fermavano nel parcheggio di fronte a quello che avevano usato per il
camionista, Sara apriva la propria portiera, scendeva, alzava la
gonna alla vita, appoggiava le braccia al sedile, apriva le gambe e
lo invitava...
-Vieni...
vieni piccolo camionista! Ho una voglia che mi fa impazzire, vieni...
e sventrami con quel grosso cazzo che hai! Sazia la mia fame!!
Rompimi... come se tu fossi quel porco! Hai visto che cazzo duro
aveva? Duro come un ramo! Oh cazzo... sto impazzendo! Scopami fica e
culo! Rompimi!! Sbattimi!-
Alain
la prendeva da dietro, feroce, violento, i colpi che le dava
l'alzavano da terra!
L'orgasmo?
E i successivi?
I
gemiti del piacere sembravano emessi non da umani, no... no, ma da
animali! E l'urlo belluino di Alain!
Più
tardi riprendevano la strada per tornare a casa.
-Prima
o poi... ci bloccheranno, non credere che non si dicano fra loro cosa
facciamo, scommetto che tramite la radio che hanno a bordo parlano di
noi... prima o poi ci bloccheranno con il camion e ti violenteranno,
cazzo! Ti romperanno davvero la fica e il culo! E io li lascerò
fare! -
-Diooo!
Non vedo l'ora che accada! Tanti tanti camionisti porci e infoiati e
tu mi proteggerai ed eviterai che mi facciano troppo male, vero? Ma
lasciali fare... eh! Tutto quello che vorranno farmi! Tutto!-
-Che
magnifica puttana sei... Sara!-
-Oh...
lo puoi dire... eccome lo sono! Allora che le dico? Domenica torni da
lei? Darà una piccola festa per te, alla sera... in piscina... -
-Che
festa? Chi ci sarà?-
-Io
e te faremo coppia, lei e il giamaicano e altre tre coppie che non
conosco... lei dice molto belli...-
-Cazzo!
Cazzo... immagino! Cazzo...-
-Ragazzo...
se vuoi i soldi... devi tornare. Allora?-
-Va
bene... cazzo! Va bene... -
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