martedì 17 settembre 2019

L'AMORE DI F. E LA SUA VOGLIA DI UCCIDERE! (racconto completo)




Breve premessa.
Questo racconto è datato, iniziato e mai finito, questa cosa mi ha sempre urtato per la mia incapacità di finirlo in maniera coerente, ora... nei giorni scorsi l'ho terminato e lo ripropongo.

"E’ proprio vero che le disgrazie non capitano mai sole! Vengono a
grappolo, una tira l’altra come le ciliegie! Ma guarda che troia!”

E’ questa l’amara constatazione mentre percorre il solito tratto che
usa per fare jogging.

Basta! E’ il momento di mostrare la mia capacità di analizzare
freddamente i problemi! Freddamente, hai capito, coglione? Senza
lasciarti prendere dalla rabbia!”

Primo guaio: il piccolo guaio!
L’azienda per la quale lavora, no... lavorava, ha ritenuto... che
termine ha usato? “...di dover fare a meno della Sua preziosa
collaborazione...”!
E lui? E’ senza lavoro, se non alza il culo e non si da una mossa fra
poco mangerà alla Caritas!

Secondo guaio: il GRANDE guaio!
La moglie lo tradisce!
Lo tradisce con la persona più gretta e stupida che mai ha
conosciuto, il suo principale! Un grasso lumacone ottuso e
arrogante.
Arturo!
Come si fa a chiamarsi così? Persino il nome è ridicolo! Da quando
la scopa non lo sa. Non aveva su di lei il minimo sospetto, finché...
per caso, nel portatile personale della moglie ha trovato una foto
che lei probabilmente ha scordato di eliminare o nascondere.
Lei, la cagna... è a pecora con la testa a terra, con una faccia da
troia sotto orgasmo e lui, grasso e viscido, è dietro di lei che la
scopa.
In figa? No... nel culo!
E’ in questo buco che la fotte, lei con le due mani che si apre le
chiappe e leggendo la frase che accompagna la foto se ne ha la
certezza:
Ricordi puttana come ti ho sfondato il culo? Urlavi dal piacere come
la troia che sei! Saluti al cornuto!
Ecco! Evidentemente il cornuto è lui!
La cosa gli è particolarmente dolorosa, proprio ora che avrebbe più
bisogno di lei, del suo appoggio morale e lei lo tradisce!
Dio! La rabbia!
Metterla di fronte alla sua colpa?

No! Non subito almeno! Il gioco lo vuole condurre diversamente.
Intanto ha fatto copia della foto e del testo. Deve solo cercare di
controllarsi per aspettare il momento giusto!
Ma che voglia di ucciderli! Lei e il viscido lumacone!
Quando entra sudato fradicio sente lo scrosciare della doccia... è lei!
Mentre correva, nei suoi pensieri li ha uccisi in mille modi diversi!
Vedeva il loro sangue scorrere come un fiume in piena, per poi
sentirsi... senza lei, come un naufrago su una zattera alla deriva!
Lui l’ama questa puttana traditrice! Se pensa ad una vita senza lei
si sente morire!
E’ bella la puttana! Belle tette, bel culo, è anche tanto troia ma solo
con il suo amante! Certamente una parte di colpa del suo
tradimento è anche sua, preso dai suoi problemi di lavoro la sua
virilità è sparita chissà dove e da tempo!
Ma adesso? Saranno le corna ma si sente un toro!
Si spoglia velocemente ed entra nell'angusto box doccia, le si
strofina addosso, le fa sentire la sua eccitazione.
Lei si schermisce.
Non ha voglia di lui questa troia!
-Amore... no. Sono sfinita! E’ stata una giornata massacrante...-
-Amore... una sveltina! Non vorrai lasciarmi così... senti come mi
tira!-
E’ vero! E’ da un tempo infinito che non gli tira il cazzo così!
E’ grosso e duro come una spranga di ferro!
-Va bene... ma una veloce, eh?-
La tira fuori dalla doccia, non ha molta delicatezza e così grondante
la costringe con il busto sul lavabo. La tiene forte mentre la cerca.
La infila di colpo, inizia a penetrarla forte e veloce, la tiene chinata
con una mano sulla nuca.
-Oh... amore! Ma come sei larga, ci nuoto nella tua figa! Ma sei
larghissima come se ti avesse scopato un toro! Ma hai scopato,
amore?-
Lei...
-Scemo! Dai dai... vieni... che ora ho tanta voglia! Voglia del tuo
cazzo... ma quanto sei duro...

Puttana...” pensa lui... “ora mi voglio divertire...”

-Si che vengo... lo sai quanto ti desidero, ma ora su... da brava...
girati... fammela leccare...
La fa ruotare a forza, le apre le gambe, le si inginocchia davanti.
-Ma guarda te! Sei tutta rossa e infiammata! Ti fa male...?
-Si... conseguenze del ciclo... sai... i tampax...

Si!” pensa sempre lui... “il ciclo e i tampax di stò cazzo! Ti sei
fatta fottere... troia! Anche oggi!”

-Aspetta che ora te la lecco, voglio darti sollievo con la mia
lingua...
Intanto oltre alla lingua mette in azione le dita, le entra prepotente
dentro e inizia a ravanarla forte nel suo interno.
-Caro... mi fai male... smetti dai...

Troia...” pensa lui... “ora passo al tuo culo...”-

-Oh... mi dispiace cara... sai... è la passione, l’amore che mi fa
essere così violento...
La rigira, la spinge stavolta con maggior forza sul lavabo, stavolta
è il suo culo ad interessarlo.
-Si, povero amore mio... ho visto che hai la micia infiammata,
perché così larga poi?? Come se ti avesse scopato uno con un cazzo
enorme! Non è che sia successo davvero? Ah ah! Sicura amore
che non mi hai tradito?
-Ma che dici? Lo sai che non mi piace scherzare su queste cose!
-Scusami amore... era solo una battuta...
Intanto le apre le natiche, il buco del culo è nelle stesse condizioni
della figa, rosso sangue, gonfio.

L’hai preso ancora nel culo... cazzo...! Ma che puttana sei?”
Pensa... mentre le mette dentro un dito e le provoca un grido di
dolore.

-Oh... amore che bel culo hai! Ora... ti inculo sai? Qui non sarai larga
come in figa...
-Mi fai male... fai piano...
La donna non vuole incrementare eventuali dubbi del marito,
stringe i denti mentre il cazzo entra e sforza!

Ma quanto sei larga anche qui? Ma quanto ti ha scopato?” pensa
lui mentre spinge la verga a fondo.

-Oh amore... sei larga anche qui! Larga... larga! Pensa che non ho
fatto nessuna fatica ad entrarti dentro... proprio come se fossi
l’ultimo della serie di cazzi che hai preso oggi...!
-Ma quanto sei scemo! Dai dai... vieni dentro che piace anche a
me...

Ti piace? Stronza e bugiarda! Ora devi sopportare... ti voglio far
male, puttana”
si dice mentalmente mentre la monta con violenza.
Dura tantissimo e infine le sborra dentro. Si stacca, la bacia e senza
una parola entra in doccia, si lava.

Lei... passa al bidet.
-Caro... cosa hai deciso per il nuovo lavoro? Se accetti, sarai solo e
distante... io non posso certo lasciare il mio...

Certamente...! Il tuo lavoro e quel grasso porco del tuo amante! Ti
andrebbe da dio mandarmi il più lontano possibile!” pensa lui.

-Ho preso tempo... magari trovo qualcosa di più vicino...
-Sai? Ma non so se vorrai abbassarti ma al mio capo, servirebbe
uno che aiutasse il figlio nel prepararsi ai test per l’università, sei
laureato in chimica, ti darebbe il compenso di un professore che da
lezioni private.

Ma quanto sei presa... troia? E da un lumacone che si chiama
Arturo?”
Pensa mentre dentro gli monta la rabbia ma subito la
vince. Deve avere il tempo per agire.

-Lo farei volentieri! Ma ha due figli, no? Un maschio e una
femmina...
-Si, sono gemelli... la loro mamma vive lontano, sono separati...

Come no! Per fortuna che ha te che gli soddisfi la voglia di
scopare! Puttana...!”
Se la ride lui.

-Va bene allora, gli dico che sei disponibile e che inizi subito...
-Ma certo! Grazie, cara di aver pensato a me...

Ti odio, troia...” pensa invece.

Ma il sesso fatto in maniera violenta gli ha allontanato
momentaneamente la voglia di ucciderla...

Non va a casa loro certo per i due soldi delle lezioni.
Ci va per sete di vendetta!
Viene osservato con curiosità dai due ragazzi, maschio e femmina e più che somiglianti sono eguali, gemelli omozigoti evidentemente.
Non ha molto tempo per mettere in atto il suo programma, deve bruciare un po' i tempi e mentre esamina il corposo volume del programma dei test, li guarda, li studia.
Il ragazzo è evidentemente il soggetto più debole, sarà lui l'obbiettivo, poi la sorella che gli sembra più tosta.
F. constata che la preparazione del ragazzo è più che lacunosa, glielo dice ma ottiene solo una alzata di spalle.

Cosa sanno di lui?
E di sua moglie?
Sanno che è l’amante del padre?
Magari il porco l’ha portata in casa per scoparla.

Troia!
Vi ucciderò... pensa. Vi ucciderò tutti!

Mentre sono seduti al tavolo, lui e il ragazzo, lei assiste
seduta contro la parete.
Non gli va bene, per poter procedere deve essere solo con lui e con
la scusante che vengono distratti la prega per l'avvenire di lasciarli soli.

Torna a casa e appena lei fa ritorno non aspetta neanche che si
spogli e la sbatte alla parete.
Non finge, la sua libidine si è risvegliata affamata come non
succedeva da una vita!
Le strappa i vestiti e la spinge a terra, la prende con violenza.
Le morde la bocca lasciandole i segni dei denti.
Così come sul seno che appare ora tutto torturato.

Puttana...” pensa, “voglio che veda che sei stata scopata, morsa,
masturbata e presa in tutti i buchi! Sia mai che diventi geloso...
lui!”

Lei all'inizio protesta e si nega ma via via si adatta e sembra quasi che ne prenda gusto!
Che abbia piacere del risveglio sessuale del marito?
Comunque non si nega in maniera convincente.
Lui torna alla carica prima di dormire. E la mattina al risveglio.
La segna con i suoi morsi e le carezze violente come per marchiare
una vacca al pascolo per definirne la proprietà.
Le cerca ogni volta il culo.

Il ragazzo. Il punto da colpire.
Si siedono accanto al tavolo, hanno davanti dei libri e seguono i test
dell’ammissione.
Ma cosa gli interessa se la preparazione del ragazzo è lacunosa?
Nulla.
Il ragazzo, Andrea, indossa una t-shirt e calzoncini, piedi nudi.
F. mentre leggono si sporge verso il ragazzo, spalla a spalla, la
sua coscia si accosta a quella di lui.
Attende.
Ancora un po' e ora la sua mano si adagia leggermente sulla coscia
di Andrea.
Attende ancora, a lungo, con la mano ferma sulla coscia del
giovane.
Il ragazzo non scosta la mano, non si allontana.
Allora procede, sale lungo la coscia.
Accarezza e infine si posa sul pube.
Sente che è eccitato, che ha la verga dura, la stringe sopra il leggero tessuto dei calzoncini.
Lo mena. Lo accarezza e lo strizza, il ragazzo accetta pienamente la carezza.
-Toglili, spogliati, nudo.-
Sussurra Franco all'orecchio del giovane e questi si alza e abbassa
ai piedi i calzoncini, leva la maglietta.
E’ nudo ora, il suo giovane cazzo svetta verso l’alto.
E’ duro, dritto e chiaro di epidermide, coperto.
Si risiede, si offre alla carezza che non tarda a giungere.
La mano lo raggiunge, inizia a scappellare il glande, lo masturba.
Il movimento è sapiente.
Vuole far godere il ragazzo.
Pochi minuti mentre il respiro di Andrea si fa affannoso, pochi
minuti e il cazzo erutta una quantità enorme di sborra calda che in
parte ricopre anche la mano che lo masturba.

F. ha un attimo di ripensamento!!
Ma che cazzo faccio? Cosa è questa libidine che provo ora? Ora mi
faccio anche i ragazzi? Colpa di quella troia che mi ha sconvolto la
vita! Mi voglio solo vendicare di quel grasso porco che la scopa!
Devo farlo! Mi voglio fottere i suoi due figli! Rovinarli!”

Ritira la mano, la pulisce.
Andrea è ancora rapito dal piacere, dal suo cazzo sgocciolano le
ultime tracce del suo sperma.
-Ora tu soddisfi me...-
-Si...-
-Voglio venire nel tuo culo...-
-Si... non farmi male...-
-No... ora tu me lo bagni bene con la tua saliva, me lo prendi in
bocca e poi io ti bacerò e leccherò il culo, te lo lavorerò con la
lingua e con le dita e poi ti prenderò...-
F. si libera dei vestiti e rimane nudo, il suo corpo è robusto, muscoloso, è il
doppio di quello del ragazzo. Il cazzo è largo, scuro.
Andrea prende ad accarezzarlo, passa le mani sulle grosse vene in rilievo, gli palpa i grossi coglioni.
-Sei grosso... sei tanto... sei bello.-
-Prendilo in bocca e bagnalo bene, sputa sulla cappella, dai...-
Esegue.
Freme dalla voglia di farsi penetrare dalla grossa verga di carne
dura, lo vuole prendere, lo vuole nel culo, ma ancora chiede a F. di
essere delicato, questi lo rassicura.
-Vedrai, ora alzati e chinati in avanti, allarga le gambe e appoggia
le mani alla seduta della sedia...-
-Così?-
-Bravo!Così.-
Il ragazzo gli sta offrendo il culo.
F. si inginocchia e glielo lecca, lo bagna bene, gli mette dentro un
dito e lo lavora. Gli allarga il buco, vuole che diventi morbido e
elastico.
Quando crede che sia il momento si alza, prende forte il ragazzo
per le anche e punta la cappella.
La punta sul buco. Lo tiene ben dritto con una mano e spinge.
Lo lavora, spinge e ritira, spinge e ritira, finalmente senta la grossa cappella violare l’anello elastico del buco, altri colpi più decisi ed è dentro!
Fuori e dentro, fuori e dentro e ora è tutto inserito, è nel
culo del ragazzo e inizia a pomparlo, a fotterlo forte mentre lo
tiene, una mano al fianco, l’altra sulla nuca a tenerlo piegato in avanti.
-Non è la prima volta, vero? Ti hanno già aperto il culo...-
Gli dice ansando mentre continua a montarlo.
-Si...-
-Chi? Chi ti incula?-
-Alessandro...-
-Chi è?-
-Il ragazzo di Giulia... mia sorella...-
-Sei la sua puttana, giusto? E Giulia?-
-Anche lei è la sua puttana... uhm, ci costringe a metterci in
ginocchio a bordo letto... uhm, accanto uno all'altra e ci incula a
ripetizione, ha un cazzo sempre duro...-
-E tu con Giulia che fai?-
-Dormiamo assieme, siamo gemelli, ma non la scopo, non mi
piace anche se lei vorrebbe, lei mi prende nel culo con i suoi
giocattoli.-
-Che troia sei! Ora ti sborro nel culo!-
-Dai dai... fammelo! Fammelo!!-
Franco aumenta la velocità e l’intensità dei colpi! Ora sbatte forte
contro le natiche del ragazzo e gode!!
Urla mentre gli riempie l’intestino!
Poi... dopo aver goduto se ne va.

La sera prende la moglie con la solita violenza, non si è neppure
lavato, la scopa con il cazzo ancora sporco del precedente coito.
Vuole prenderla come nella foto!! La costringe a terra e con le mani
lei deve aprirsi il culo!
Il giorno seguente quando suona alla porta questa gli viene aperta
da Giulia.
Neanche lo saluta, lo aggredisce subito.
-Cosa fai a mio fratello?-
-Nulla che lui non voglia... che cosa vuoi tu?-
-Lo devi lasciare in pace, capito?-
-Altrimenti...?-
-Sei un cornuto! Anziché inculare mio fratello perché non soddisfi la
puttana di tua moglie? Lo sai che si scopa mio padre?-
-Tu come lo sai?-
-Li abbiamo visti, qualche volta la porta qui, proprio nella camera
che divideva con la mamma! Abbiamo origliato e spiato, ma lo sai
quanto è puttana la tua donna? Una volta abbiamo sentito delle
grida fortissime e quando abbiamo sbirciato dentro... abbiamo visto
lei con il culo per aria e nostro padre che la prendeva e lei... urlava...
si... si... zio! Così... così...!”
Zio? Ma di che zio parla? Ma è proprio troia!-
-Non è che sei gelosa e vorresti essere te colei che suscita la sua
voglia? Sei abbastanza puttana... so di Andrea e di Alessandro, so
tutto!-
-Bastardo!
F. le mette la mano fra i capelli e la tira violentemente a sé, le cerca
con forza la bocca e gliela morde.
-Vuoi essere scopata anche tu, vero? Lo vuoi nel culo, puttanella?
Come Andrea?-
-Lasciami andare, schifoso e vai a soddisfare la vacca di tua
moglie!-
Ma i suoi movimenti di ribellione sono sempre più deboli. Fino al
punto che si lascia mettere una mano fra le cosce. Ora è disponibile. Tutta scena la sua.
-Dov'è Andrea?-
-In camera...-
-Chiamalo... voglio che ci sia anche lui!-
-Perché? Sei un eunuco! Neanche sei capace a soddisfarci! Sai...
mio padre? L’ha scopata per tutto un pomeriggio qui la tua troia!
Abbiamo contato cinque sborrate!! In figa, nel culo, sulle tette e in
bocca! Tu... che sai fare?-
-Chiamalo!! Puttana... chiamalo!-
-Ci sta già osservando da dietro la porta... ANDREA...vieni.-
Il ragazzo entra nella camera, è visibilmente eccitato.
Franco urla.
-In ginocchio... tutti e due! Qui davanti a me... ora... vi scopo la
bocca e poi tutto il resto! Vediamo se non riesco a venire più di
cinque volte!-
La cosa dura tutto il pomeriggio senza un momento di pausa, prova
una eccitazione assurda, mai conosciuta prima. Prende i due
ragazzi in tutte le maniere, Giulia è bellissima, una fica molto
marcata, dopo che le ha sborrato dentro la fa mettere sul divano,
stesa con una gamba sopra lo schienale e l’altra a terra e glielo
mette in bocca.
La tiene forte per la testa mentre le spinge l'asta dura in gola, il suo
cazzo non mostra cedimenti, anzi! Gli sembra diventare sempre più
largo e duro!
Lei mostra di apprezzarlo...
-Avresti dovuto scopare tua moglie così!-
A F. non va che lei parli della moglie e affonda nuovamente nella
sua bocca.
-Zitta puttana! Tieni aperta la bocca solo per prendere il cazzo!-
Ha avuto il cazzo duro per ore, ha sborrato cinque volte!
E la sera, si ritrova nuovamente eccitato e usa la moglie per
scaricare la propria libidine violenta.
Il sesso lo trattiene dall'ucciderla ma si trova a stringerla alla gola e sa che la sua possibilità di controllarsi sta cedendo.
Il suo amore si sta trasformando in qualcosa di ibrido. Non è più
amore, è odio, un odio strano e perverso...

Nel pomeriggio seguente... Giulia.
-Vuoi vedere un gioco che faccio spesso ad Andrea?-
-Certo.-
Svelta esce e torna brandendo uno strap on con un grosso cazzo di lattice.
Andrea si mette carponi, lei riesce a infilare il grosso aggeggio nel
culo del fratello.
Che porci!
Lei lo guarda...
-Vuoi provare?-
-Con quel cazzo? No... è enorme!-
-Esagerato! Una volta io e mio fratello ci siamo presi una cosa
incredibile proprio! Grossa da spavento! Ma prima Alessandro ci aveva fatto fiutare del nitrato di... amile, mi sembra si chiami così... non ricordo bene, insomma Ale lo chiama popper, ci spezzò una fialetta sotto il naso e poco dopo so che il buco del culo era diventato così largo e insensibile da poter prendere qualsiasi cosa. Non vuoi succhiare il cazzo di Andrea mentre tu scopi me?-
F. è davvero impressionato da questi ragazzi!
Ma davvero fanno uso di tutte queste sostanze pericolose?
Il nitrato di amile è pericolosissimo! Sa che è usato dai gay per
dilatarsi l’ano! Ma ti spappola il cervello!
Ma ormai anche lui è disponibile a tutto o meglio quasi tutto.
Dura ore la cosa.
Giulia gli da una pasticca e lui la prende, neanche chiede cosa sia,
ormai i suoi freni inibitori sono spariti e si fida di quanto lei
gli dice e cioè che lo aiuterà a restare duro per tutta la giornata.
Alla fine smette di eiaculare e i suoi orgasmi sono senza sperma. E
sono brucianti e dolorosi e gli sembra che il cazzo gli si frantumi da
tanto è duro!
Prendono a fumare ora.
La stanza è impregnata dall'odore della droga.
Giulia...
-Dammi mille euro...-
-Perché...?-
-Devo comprare roba...-
-Ma sei matta? Non ti finanzio una cosa così! E chi te la procura?-
-Alessandro, lo vuoi conoscere? Così mi scopi con lui e mi
distruggete! Per i mille euro ti faccio una copia di tutte le mail che
si sono scambiate mio padre e la tua troia... e anche della cartella
delle foto e dei video, così vedi quanto è puttana tua moglie...-
-Da quanto dura?-
-Poco più di sei mesi... allora?-
-Domani te li porto... prepara la copia.-
Non sa davvero che cosa gli abbia dato, ma la cosa che preso non
lo fa neppure dormire.
A casa non risparmia la moglie da una seduta di sesso senza mai
fine. Non sborra. Gode ma è asciutto. Gli brucia il cazzo ma il dolore
non fa che amplificare la sua libidine.
La mattina successiva va in banca, ritira i mille euro e già che c’è
sposta in un nuovo conto la sua parte di risparmi. Non vuole più
dividere nulla con lei.
Prima o poi dovrà affrontare il problema.
Ma rimanda. Ora vuole leggere le loro mail.
Altra giornata di sesso.
Mille varianti, loro tre e tutto l'ampio corredo di strumenti sessuali di Giulia.
Finisce con lui con un plug anale infilato nel culo, Andrea impalato sul suo cazzo e Giulia con la fica sulla sua bocca.
Le notti seguenti le passa interamente a leggere le mail dei due amanti, a guardare le immagini, i video.
Man mano che prosegue nella lettura sente crescere a dismisura il suo odio e stranamente nonostante questo si eccita.
Si eccita tantissimo.
Si ritrova a masturbarsi senza godere mentre legge e guarda le
numerose foto e i video che li mostrano impegnati in pazzeschi congiungimenti.

Tutto inizia sei mesi prima.
F. può vedere il momento esatto leggendo le loro mail.
Lei... la puttana deve andare ad un funerale di uno zio e lui, il porco, le si accoda con la scusa fittizia di un viaggio di lavoro.
Devono passare fuori la notte e mentre lui, F., è in angosce per
il proprio lavoro, questi due scopano per la prima volta.
A cena Arturo riesce a trovare il modo di farla cedere, a farle la proposta giusta, fino a quel momento lei aveva resistito alle sue assillanti proposte.
Quale la frase che la fa arrendere e cedere immantinente?
Con la quale lei crolla?
Lui che le dice che la raggiungerà in camera, che si abbasserà i pantaloni e lei dovrà mettersi in ginocchio e leccargli i coglioni, leccargli i coglioni e il buco del culo!
Ecco la cosa che la fa cedere! E impazzire!
Questa proposta diretta e oscena la fa bagnare all'istante fino alle ginocchia! Parole sue! Nelle mail di giorni dopo rivela che si scioglie letteralmente, tanto che a fatica raggiungono la camera di lui, iniziano a scopare già in ascensore e nel corridoio e lui ottiene il suo primo esplosivo orgasmo!
Lei non è più in grado di connettere razionalmente e si trasforma pienamente, diventa pronta ad ogni cosa, a subire sia nell'immediato che nel successivo futuro anche la più umiliante sottomissione. E diventa un'altra donna, disponibile e si invaghisce pazzamente per Arturo che diventa il suo dominatore sessuale.

Poi... la loro pazzia.
Scopano, in ufficio, nel garage dell'ufficio, in ogni attimo e dappertutto, in tutte le occasioni possibili. E in ogni altra situazione. In macchina, nei motel, per strada, a casa di lui, persino in casa di F. e nel suo letto... scopano!
Lui marchia il territorio come un animale, lascia segni del suo passaggio pulendosi il cazzo sporco di sborra sul cuscino di F.! Loro che ridono! E poi lo scherniscono crudelmente nel loro scambio di mail appena successivo.
Bastardi!
Lei si è trasformata! Ora è una puttana senza limiti, non solo si fa
scopare, inculare, ma adora farsi pisciare in bocca e sul corpo! Si fa picchiare e frustare, ne gode pazzamente, certa comunque che lui, F., in quel periodo non se ne può accorgere!
E... non solo!
In altre due occasioni, nel pomeriggio vanno fuori città, si incontrano in un motel con una escort e fanno sesso a tre, lei che per la prima volta si trova a dover leccare la figa di una donna e ne gode! In un incontro successivo il terzo sarà un gigolò e Arturo guarda mentre questi la scopa. La guarda e ne gode per quanto l'ha resa depravata e dipendente dal suo volere!
Il seguito di esagerazioni ed efferatezze sessuali è lunghissimo. Arturo che diventa dispotico e tiranno, crudelmente geloso della sua mente, che non le lascia via via nessuna indipendenza di pensiero e che la usa senza che lei possa mai concepire una minima protesta.

Le ultime mail di Arturo sono diverse, cattive, diventa esigente.
E' geloso in maniera ossessiva e vuole che lei lasci F., s’incazza per i segni che questi le lascia sul corpo.
Insiste. Lei in questo caso gli chiede di aspettare, dice che F. andrà lontano per lavoro, che lo spingerà e convincerà a farlo e subito dopo inizierà a vivere con lui.
Troia!

Poi la ragione di questo suo cambiamento repentino.
Del perché della sua caduta verticale.
Inizia con la morte dello zio e il relativo funerale, da quella sera. Viene fuori la storia, è lei che si racconta ad Arturo in diverse mail, lunghissime e dettagliate, gli spiega cosa ha davvero vissuto.
I suoi genitori l'affidano ad un fratello del padre. Sono in crisi e in difficoltà economiche. Lui, lo zio, in pratica ne diventa il tutore, i suoi genitori partono e non si interessano più di lei, spariscono.
Il zio la insidia e la possiede violentandola quasi da subito.
E’ un uomo vizioso, libidinoso, violento e quando ne ha modo la possiede continuamente, anche dieci volte al giorno... così scrive lei.
E se non lo soddisfa sono frustate. Torture, punizioni.
E le piscia addosso, la usa da latrina.
La lega come una cagna!
Lei è vittima ma non solo, quello che subisce finisce per piacerle e la segna profondamente nell’inconscio e non può più fare a meno di lui che diventa una necessità, una vera droga mentale della quale lei è dipendente.
Lo ama. Ama profondamente il suo torturatore. Lo ama e lo idolatra come la migliore delle persone.
E lui si fa leccare i coglioni e il culo! Sempre... come segno della sua sottomissione!
I coglioni e il culo!
Ecco!
Proprio questa richiesta fatta da Arturo durante la loro cena la fa
precipitare nuovamente nel baratro! Apre una voragine!
Ora, con Arturo, lei rivive pienamente ciò che ha vissuto con lo zio, la cosa si ripete e Arturo ne approfitta cinicamente ma ne è anche personalmente preso.
Arturo diventa lo zio!
Ne prende il posto!

Puttana... puttana! “.
Pensa, ma la vede ora quasi come una vittima, vittima delle circostanze e del suo passato.
E’ lui, quel porco... il vero e unico colpevole! Ucciderò lui!”
Decide!
Non dorme quelle notti e verso mattina esce prima che la moglie si
svegli.
Cammina a lungo cercando una soluzione.
Appena è possibile si precipita a casa dei due ragazzi, a volte aspetta che Arturo esca per entrare.
Li possiede con una violenza estrema, ora sono tutti in preda ad un parossistico modo di far sesso. Sesso sempre più estremo, violento!
Impone a Giulia di far intervenire Alessandro. Questi viene con tutto il suo campionario di droghe varie, è una pessima persona... Alessandro. Uno studente-pusher. Vende droga all'università. Corrotto mentalmente!
Tutto il giorno dura la cosa. Fumano e scopano. Si impasticcano e scopano. Legano Giulia e la prendono assieme fino a farla letteralmente svenire. Si impasticcano di nuovo e riprendono. Lui e Alessandro, loro dominatori, uno a fianco all'altro che scopano nel culo i due ragazzi.
Giulia e Andrea che bevono litri di sborra.
Giulia che gli dice che ha mostrato i video di suo padre e della troia ad Alessandro. Lui si incazza e la colpisce forte al viso.
La sera non guarda la moglie, ha timore di fissarla negli occhi, non mangiano assieme né dormono assieme, la evita.
Vorrebbe parlarle di quello che stanno vivendo ma non sa come iniziare e cosa dire.

Le notti le passa a leggere e rileggere le loro mail e a guardare le
molte foto.
Lo urta moltissimo questo: vederla con la bocca avidamente aperta mentre beve il piscio di Arturo e poi che gli lecca e succhia il cazzo bagnato!
Puttana!

Infine una mattina, quasi senza volerlo, si trova in camera, lei dorme, la raggiunge a letto. Il suo odio trasformato in desiderio, in voglia pazza di lei, della puttana che nonostante tutto ancora ama!
Le si accosta, le si pone sopra, le apre a forza le gambe, la cerca con il cazzo nuovamente duro e la prende senza preparazione, la prende a forza nella figa asciutta, spinge e inizia a scoparla con quella violenta frenesia che prova.
E si sente urlare...

-Ti amo... puttana! Ti amo! Sei una puttana schifosa, ma ti amo!-

E lei... sveglia ora.
-Da quanto lo sai?-
-Da pochi giorni, ma che razza di troia sei? E ora godi anche me? Puttana!-
-Si... lo sono! lo sono una puttana! Sono una puttana schifosa! Faccio schifo!-
Aumenta il ritmo e la forza dei suoi affondi e sborra dentro di lei!
Lei urla! Ulula come una lupa!
Sono bestie, hanno poco di umano!
Dopo, lui ansante.
-Lascialo, lascia quel porco e ricominciamo!-
-Non posso! Te lo giuro! Non posso lasciarlo, mi è diventato indispensabile, non posso, non posso!-
-Allora ti lascio io!-
-Non voglio che mi lasci! Sono puttana e sono marcia dentro ma amo anche te, sei l'unica cosa che ancora tiene a bada la pazzia!-

In quel lungo sabato non lasciano mai il letto.
Scopano in continuazione.

Lei si racconta, racconta tutto.
Tutto è come descritto nelle mail che ha letto F., dall’inizio alla fine.
Gli dice dello zio, del suo precipitare nuovamente nel mondo oscuro
della sottomissione, del suo cedere solo e semplicemente in seguito alla richiesta di leccargli i coglioni, come se queste parole fossero la chiave di volta che le scardina la mente e fa crollare tutto!

-Lecca anche i miei coglioni... troia! Leccami!-

Lei si mette in ginocchio fra le sue gambe, gli prende i coglioni in
bocca. Una mano lo mena e l’altra gli infila le dita nel culo.
Freme, è evidentemente in preda a un raptus! Lei è ingestibile, ormai la mente è fuori controllo.
La lascia fare a lungo, poi la alza e la penetra con forza.
-Poi? Che altro avete fatto? Troia!-
-Mmh... sbattimi forte! Più forte! Fammi male! Picchiami! Bastonami! Siii... così! Sai? Due volte ha pagato una donna, lei me l’ha leccata tantissimo, io leccavo lei, ho goduto moltissimo! Lui guardava...-
F. aumenta ancora la forza dei colpi.
-E... cosa ancora?-
-Un uomo... lui mi guardava godere, mentre questo mi scopava, figa e culo sai? Era davvero molto grosso...-
-Puttana!!!!!-
-Sfondami! Picchiami! Che aspetti? Sai? Lo fece quando gli dissi che mio zio mi faceva scopare dai suoi amici... tanti sai? Tanti e tutti porci, mi tenevano e... a turno mi possedevano... e pagavano lo zio per scoparmi.-
-Dioooooo! Ora ti riempio di sborra! Troiaaaaa!-
-Siiiii! Sborrami dentro! Dimmi che sono anche la tua troia e che non mi lascerai mai!-

Incredibilmente il cazzo di F. non cede. Vero che continua a prendere le pasticche di Alessandro, ma il vero motivo è l’immensa voglia che lei, con quanto gli racconta, gli provoca.
-Continua... dimmi ancora... puttana.-
Lei ora gli accarezza la grossa e dura verga, lo succhia, lo inghiotte.
-Più volte... mi ha scopato mentre ero al telefono con te, cercava in
ogni modo di farmi gemere e gridare, sai? E io gli resistevo... e più
resistevo... più lui mi scopava forte, mi mordeva e strizzava le tette... e quando non resistevo più... chiudevo la comunicazione...-
-Si! Ricordo! Poi mi richiamavi... puttana, e mi dicevi che era
caduta la linea, ma che troia sei?-
-La tua! Giura che non mi lascerai mai!-
-E lui?-
-Lui resta! Non lo amo come amo te, ma è un legame talmente forte che supera a volte l'amore, è come rivivessi mio zio, il mio torturatore, il mio primo uomo, del quale non potevo fare a meno, non pretendo che mi capisci, lo so che è difficile...-
-Chiamalo... al cellulare! Chiamalo mentre ti scopo! Ti farò morire...
puttana! Ti scoperò così forte che dovrai interrompere la telefonata
anche con lui!-
-Si... lo faccio!-
Si mette veloce a pecora e mentre lui affonda violento il cazzo, lei
chiama Arturo.
Questi le chiede come mai non si sia fatta sentire, lei tergiversa,
prende tempo mentre Franco le sta devastando la figa con i suoi
colpi potenti, poi... quando sente montare l’orgasmo e prima di
cominciare a gemere e urlare stacca la comunicazione!
Franco continua a vangarla, lei gode a ripetizione.

-Sai... lo zio mi frustava. E mi pisciava in bocca.-
-Anche Arturo?-
-Si... anche lui! Accetterai la situazione, tu con me e io con lui?
Capisci che non posso farne a meno? Te ne prego! Accettami come
sono, vivimi così, non mi lasciare!-
-Ho voglia di ucciderlo quel tuo porco!-
-E lui vorrebbe uccidere te! Ma gli ho posto la stessa condizione,
la stessa che ho posto ora a te. Vivermi per quella che sono. Sarò la
vostra troia... di tutti e due! Amore, non siete in competizione, non
devi dimostrarmi di essere più porco di lui! Potete tutti e due farmi
vivere sensazioni diverse, sempre più estreme ma ognuno nel suo spazio e nel suo tempo, sarà così difficile accettarlo per te?-
-Provo, posso provare ma non so se funziona... -
-Devi... se mi vuoi! E l’alternativa è... perdermi, ricorda, io ho te, senza di te non voglio stare ma voglio anche vivere quello che vivo ora.-

F. riesce a non pensare ad Arturo, a quello che scopa e si gode sua moglie, ma il germe della gelosia è dentro di lui... e lavora. Lavora giorno e notte e gli inquina il pensare, lui lo inganna usando la moglie e i ragazzi in atti sempre più depravati, ma ogni volta dopo riemerge, diventa assillante.
La moglie lo coinvolge pienamente nella sua pazzia, F. è consapevole che lei è presa da qualcosa che non può combattere, qualcosa che la condiziona profondamente.

Poi la cosa che provoca la tragedia!

-Dio! Non so come dirtelo...
-Dirmi cosa...
-Sono incinta...
-Di chi? Cazzo! Di chi?
-Di Arturo.
-Cazzoooooooooooooo!! Puttana! Con me prendevi l'anticoncezionale per non restarci! Dicevi che non volevi rinunciare alla carriera, al lavoro e con lui? Ti sei fatta sbattere fino a restare pregna, sei una schifosa troia! Una cagna in calore!
-Lui vuole un figlio da me...
-E io? Puttana? E io? Immagino che la sua richiesta prossima sarà quella di andare a vivere con lui, a casa sua! E tu obbedirai e ci andrai!!!! E io? Mi vuoi lontano! Tutte le tue chiacchiere su quanto ti sono necessario per non impazzire! Tutte balle... tutte menzogne, tu hai sempre riso di me! Mentre lui mi umiliava!

E... la voglia di uccidere ora prende il sopravvento, non è più controllabile, sente il cervello frantumarsi proprio come fosse una coppa di cristallo scagliata violentemente a terra e sente mille schegge penetrargli dolorosamente in ogni parte del corpo.
Ora non si vede ma è sopra di lei a terra e le stringe le mani alla gola per ucciderla, stringe e lei annaspa.
Ma si ferma all'ultimo momento, la lascia mentre lei ansimante cerca di tornare a respirare.
Ormai la sua mente è collassata, è solo in grado di elaborare un piano crudele e definitivo.
Li ucciderà tutti!
Ancora boccheggiante la trascina in camera, la butta sul letto, recupera delle cravatte e la lega. I polsi uniti tenuti sopra la testa fissati alla testiera e le caviglie ai piedi del letto, gambe aperte.
E' nuda, è offerta, è disponibile.
Di certo non immagina cosa pensa di fare F., ritiene sia un gioco sessuale che forse supererà il limite sopportabile del dolore, questo si aspetta fremendo, poi dice con la voce rauca e sibilante.

-Prima... mentre mi stringevi le mani alla gola... ho goduto! Un orgasmo tanto forte mai provato! Giura che se mi ucciderai... mi ucciderai così!-

La guarda.
Cazzo... è bella la troia!
Un corpo pressoché perfetto, il seno generoso e sodo che si piega appena sotto il peso delle mammelle verso l'esterno del busto, la linea dei fianchi, il ventre piatto e il monte di Venere, il pube e la vagina leggermente prominenti.
Tanto bella quanto pazzamente troia!

-Stai buona e zitta, troia! Avremo ospiti, lo sai? E ti piacerà un sacco!-

Il suo sguardo si posa casualmente sul grande specchio dell'armadio, chi è quell'estraneo?
Lui?
Il viso trasformato in un ghigno, i tratti modificati da una smorfia che poco ha dell'umano!
Non è più F., ora è... “l'altro”!

Torna in soggiorno e prende il cellulare, chiama Giulia.
-Alza il culo, puttanella... preparati, siete invitati ad un sexyparty! Ti piacerà... chiama anche Ale e digli di portare un po' di roba forte! Gli darò i soldi... passo a prenderti fra un'ora! Muovi il culo! Dov'è tuo padre?-
-Fuori... non so dove...-

Torna in camera e si siede sul letto, accanto a lei sdraiata.
-Tra poco uscirò... e tornerò con gente e ti benderò, voglio che tu goda di questo, di ogni cosa che ti faranno, capito?-
Lei già si vede! Si vede sottomessa e umiliata, già gode mentalmente e la figa le si inonda.
-Oh... già ci godi? Dai che passiamo un po' di tempo fra noi! Siamo una bella coppia noi, ahah... una coppia formata da tre persone! Io... te e lui. Ma non pensiamo a questo adesso... ora ti bendo.-
Si piega su di lei e la bacia e via via il bacio si trasforma in un morso crudele, le stringe le labbra fra i denti tanto da farla sanguinare! La mano strizza un capezzolo ferocemente e infine raggiunge la sua figa bagnata, le mette dentro le dita e spinge, spinge fortemente.
-Vuoi dentro la mano intera, troia? Tutta? A pugno chiuso? Vuoi che te la sfasci completamente la figa? Dimmi... te lo faceva il tuo zio- padrone? E il padrone di adesso?-
-Oh si... si! Mi sfasciava! Ma non solo la figa!! Oh cazzo! Anche il culo mi sfasciava! Nessuno mai... potrà farmi godere quanto lui! Si che me lo fa anche Arturo con la sua mano enorme!-
-Non hai mai scritto nelle mail perché lasciasti tuo zio.-
-Non per mia volontà! Avrei fatto tutto per lui! La sua serva e la sua puttana, la sua schiava. L'avrei mantenuto facendo la puttana se fosse stato necessario! Poco prima dei miei diciotto anni subì un ictus, perse l'uso del corpo e della mente, stranamente aveva quasi previsto questo, aveva dato disposizione per un fondo fiduciario a mio favore che mi consentì di studiare e decise che non potessi mai più andare a trovarlo... ma da allora non passò giorno senza che non lo pensassi... e questo tutt'ora!-
-Troia... se tu mi avessi amato un decimo di quanto amavi lui, amore che hai riversato sul porco di Arturo!-
Intanto la mano lavora dentro la sua figa e lei si contorce dal piacere, F. aumenta la frequenza dei colpi e la forza, vuole che lei goda e goda, vuole portarla all'esasperazione erotica, ora lei rantola mentre muove scompostamente il bacino sotto i colpi e sotto orgasmo inizia ad emettere dei suoni rauchi di piacere.
-Non smettere... non smettere! Continua... dai dai! Dammene ancora... dai! Sei un porco anche tu... come tutti, tutti mi hanno scopato e goduto... continua!-
-Io ti ho amato... puttana! Ora basta, devo andare, ma non ti lascerò a figa vuota... aspetta!-
-Tu mi ami ancora! E lo sai...-
F. si riveste velocemente e scende nel garage della villetta, prende da uno scaffale un oggetto, lo pulisce con uno straccio umido e risale.
Torna a mettersi fra le sue gambe.
-Ora ti metterò in figa qualcosa che ti piacerà, sei già bagnata a sufficienza e te la lascerò dentro fino al mio ritorno, so che ne godrai... potrai stringere i muscoli vaginali, lo sai fare, no... puttana? E arrivare a godere e godere...-
-Porco porco... -
-Ora ti metterò anche qualcosa in bocca, una cravatta? Ma fra le labbra aperte e la legherò, potrai gemere e mugolare e respirare. Ora inizio a metterti in figa... sai cosa? Una bellissima mazza da baseball, quella comprata a Cuba, ricordi? Di mogano scuro... lucido!-
Inizia, mette la punta tonda a contatto con il solco e spinge, gira la mazza e spinge... poco a poco forza l'apertura della figa che cede fino a lasciarsi penetrare, spinge e la leva, fino a introdurla per una buona parte.
-Va bene? La senti bene? Dimmi di si... mugola dai e non spingerla fuori!-
Lei stringe la mazza in figa, le piace questa esagerazione, più la cosa diventa eccessiva più si sente coinvolta.
F. la lascia, prende la macchina e va a prendere i ragazzi, prima passa da un distributore, riempie una tanica di benzina.
Li fa salire in macchina, evita le domande e li porta a casa, mentre entrano...
-C'è una persona che ci aspetta, una persona disposta a tutto pur di godere e noi ci daremo da fare. E' ammesso tutto... ogni cosa, capito? Specialmente tu Giulia, saremo una sorpresa, ora spogliatevi, nudi e tu Alessandro, dammi qualcosa che mi tenga duro per tutto il giorno...-
Nudi li porta in camera.
-Amore... ho una sorpresa per te, soddisferai qualcosa che la tua depravazione non ha ancora conosciuto, ho qui... nudi e al piedi del letto... i figli del tuo amante.-
I ragazzi la vedono, nuda e con inserita in figa la mazza.
-Alessandro? Cosa hai detto quando hai visto i video e le foto mentre si scopava il padre di Giulia? Che figa! E che te la saresti scopata... bene! Ora puoi farlo... puoi farle tutto quello che vuoi e a lei piacerà e pure tu Giulia! Non vorrai perdere l'occasione di farla soffrire un po' la tua matrigna... a proposito, sai che è incinta? E che scodellerà un fratellino a te e Andrea? Su cazzo! Datevi da fare! Montate sul letto e datevi da fare!-
Coinvolti?
O allarmati dallo sguardo folle di F.? O sotto l'effetto della droga presa poco prima?
Comunque sia i due salgono sul letto e iniziano, ora è Giulia che la scopa ferocemente usando la mazza.
-Levale il bavaglio... Alessandro, non protesterà, non griderà, tu mettile il cazzo in bocca e vedrai l'accoglienza! E tu Giulia... voglio vederti leccarle il clitoride mentre al posto della mazza metterai la tua mano!-
F. si siede sulla poltrona e guarda, chiama vicino a se Andrea.
-Andrea... a te non interessa scopare la tua matrigna, vero? Non ti attira. Dai, mettiti in ginocchio e succhiami il cazzo! Voglio vederlo sparire tutto nella tua bocca di succhiacazzi! Tutto...-
Per un po' guarda, Alessandro si è messo a cavalcioni e per un po' stringe il cazzo fra le tette di lei e per un po' glielo mette in bocca. Giulia è persa a leccarle la figa, la mano dentro e la bocca a succhiare.
E' ora di cambiare scena.
Si alza e porta Andrea in cucina. Lo fa sedere, gli dice che è un nuovo gioco. Velocemente, con un nastro adesivo da imballaggio, lo fissa alla sedia, glielo passa sulla bocca. Torna in camera.
-Giulia... vieni qui, siediti su di me, prendimi dentro...-
Giulia esegue, si siede e con la mano si inserisce il cazzo di F., inizia ad alzarsi e ricadere mentre guardano Alessandro.
-Alessandro? Scopala... dai! Nel culo, alzale il bacino, mettile sotto dei cuscini e prendila dal davanti... su fallo! Tu... Giulia vieni con me, ho un nuovo gioco...-
La porta in soggiorno, la fa sedere e senza difficoltà la immobilizza con il nastro, le chiude la bocca.
Con Alessandro è un altro discorso, il ragazzo è più robusto dei due gemelli e meno fiducioso, usa la mazza ora inutilizzata e mentre sta scopando lo colpisce fortemente sulla testa, lui crolla sul corpo della donna.
Che gli interessa se è morto?
Ha solo anticipato di poco la sua fine.
Lo leva e lo porta in soggiorno, lo fissa alla sedia che ora sistema intorno al tavolo da pranzo.
Ora tocca al porco.
Torna in camera...
-Eccomi amore... ora faremo una cosa che ti piacerà tanto, fino ad ora... hai goduto, no? E vedrai che continuerai a farlo... voglio una cosa da te... non ti slego ma ti libero la bocca, telefoneremo al tuo porco, allo zio di adesso... gli dirai esattamente questo, non sbagliare: “amore... sono sul letto, calda... piena di voglia, mi sto masturbando vieni subito e scopami sul suo posto del letto... voglio che il cornuto dorma stanotte sul lenzuolo pieno della tua sborra...”, capito tesoro? Lui verrà ti scoperà... e io vi spierò! Vi guarderò! Dammi il numero di sblocco del cellulare, amore.-
Forse riluttante, forse dubbiosa ma alla fine lei lo fa, la sua voce roca è ancora più sensuale, una voce porca, porca quanto lei...
-Amore... sono sul letto, nuda, gambe larghe... la figa che brucia, mi sto masturbando, ho goduto ma non mi basta, vieni... vieni subito... e scopami sulla sua parte di letto, voglio che il... cornuto...-

E qui lo guarda e fa una brevissima pausa...
troia, puttana schifosa! Meriti di morire, pensa F.!
E lei continua...

-...che il cornuto... dorma stanotte sul lenzuolo bagnato della tua sborra... vieni.-
Arturo conferma, pochi minuti e arriva.
-Uhm... quanto sei brava e troia, amore. Godrò moltissimo a guardarti con lui... ora però faremo un giochino tu e io, ti slego e ti porto in soggiorno...-
-I ragazzi?-
-Andati tesoro... siamo soli, saremo soli... io con te, tu con lui. Non hai detto così pochi giorni fa?-

Tutto semplice.
E' ora di preparare la scena.
Il tavolo

e intorno tutti loro, legati e impossibilitati a parlare, a capotavola siede F. mentre una sedia vuota aspetta Arturo, la mazza da baseball pronta all'uso, è quasi l'ora di partire.
Suona, lui apre e nascosto dietro al battente lo colpisce forte alla testa, non ha importanza se è cosciente. Lo mette seduto e lo immobilizza.
Scende in garage e prende la tanica di benzina, la svuota sui pavimenti, ne impregna le tende e i mobili, apre il gas domestico e torna a sedersi.

-Voglio partire. Mi è diventato pesante vivere qui, troppe cose si sono verificate e non mi piacciono e voglio che voi tutti, tu mia cara e tu Arturo, oh... spiacente che tu non possa sentire le mie parole... e voi ragazzi, mi accompagniate nel viaggio. Cercheremo un mondo nuovo, dove tutto è sereno, dove non esiste la cattiveria, né la menzogna, dove le persone si rispettano e non si ingannano, vedrete che lo troveremo, è il momento di partire.-

Accende un fiammifero e lo getta a terra.
Il viaggio inizia e il viaggio finisce.

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