giovedì 22 novembre 2018

ERA UNO DI QUEI GIORNI NEI QUALI IL DIAVOLO SI ANNOIAVA...

Un episodio della continua partita fra il diavolo e la sua controparte.
L'epilogo.




Era pressoché l’alba quando lasciarono la sua casa, lei si prese un breve riposo e attese.



Lo aspettò nuda e ancora piena di sperma, si assopì brevemente e si svegliò quando lui arrivò.

-Come è andata?-

-Tutto come da programma…-

Scoprì voluttuosamente il bel corpo…

-Ma ho ancora voglia! Di te. Non vuoi? Per favore…-

Lui le passò la mano fra le cosce, intensificò la pressione proprio fra le tumide labbra esterne… annusò la mano…

-Sei ancora piena di sborra… puttana…-

-Non mi lavo mai… lo sai… aspetto te… so che ti piace…-

-Ah… sei la mia anima prediletta e lo sai e lo meriteresti ma ho avuto anch’io una notte molto impegnativa… la risposta è no.-

-Anche la mia lo è stata… impegnativa e ho preso due piccioni con una fava o meglio due fave… e che fave, con una micia. La mia. Sono stata brava e merito un premio…-

Il diavolo sorrise compiaciuto, lei gli avrebbe dato ancora molte, molte soddisfazioni!

La tirò a forza giù dal letto e la costrinse in ginocchio davanti a lui, la prese bene per i capelli e le mise il cazzo in bocca, i colpi che le dava erano talmente forti che la cappella arrivava in gola. Gli piaceva stimolare quei principi di vomito e lei doveva controllarli o erano guai.

-Ti piace così…?-
 Lei mugolò soddisfatta… si… le piaceva subire tutto da lui, anche essere punita duramente ma non è che poteva esprimere sempre la sua approvazione, lui era difficile… un padrone davvero crudele e imprevedibile.

La cosa durò alcuni minuti e lui le riversò direttamente in gola tutta la sua sborra, lei si staccò e gli mostrò la bocca piena… assaporò bene e poi inghiottì, si portò su letto e si stiracchiò soddisfatta come una gatta, mentre lui prendeva il suo particolare taccuino e nella prima pagina disponibile segnò la data e scrisse…

Due a zero.

Più due…!

Ancora…?! 
Perché nessuna reazione dalla sua controparte? Non è che esistesse invece qualche intenzione nascosta, incomprensibile, quasi geniale?

Doveva sempre vincere facile? Troppo facile?

-Me ne vado… tra poco arriva il tuo maritino… che anima buona! Fa il turno di notte per guadagnare di più… devi farlo scopare…-

-Non se ne parla! Sono stanchissima…-

-Invece lo farai... è un ordine. Lo farai e ti farai riempire anche da lui... e godrai da quella vacca che sei... gli darai la figa e il culo... e gli dirai che lo ami...-

-A lui...? Che schifo...! Va bene... obbedirò come sempre..
Il diavolo sparì.
E ora? Che inventarsi per combattere la noia tremenda?
Uh…! Era forse questa l’intenzione segreta del suo eterno avversario?
Esaurirlo per noia? 
 

Doveva pensarci…

Tibet.

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