Ma
torniamo al secondo...
...lo incontro a una festa di matricole
dell'università, è un vero colpo di fulmine! Alto, bruno e bello,
è un dio!
Capisco
subito che è l'uomo per la vita, quello che sposerò e con il
quale farò i miei figli.
Chiedo
in giro chi è, poi mi do da fare per farci presentare.
Detto
fatto, accidenti è anche timido…
Quanta
fatica mi costerà sedurlo!
Nei
giorni seguenti lo tampino con discrezione, vedo che non gli sono
indifferente ma evita di farsi mettere il laccio al collo!
Frequenta
l’associazione cattolica o qualcosa del genere, è religioso e devo
frenarmi e dissimulare per entrare nelle sue grazie. Dopo essere
stata ore con lui a parlare, parlare e non fare altro, quando rientro
a casa salto letteralmente addosso al primo e mi faccio scopare a
più non posso... tanto sono infuocata!
Finalmente
mi dice che è innamorato di me, che vuole che io sia la sua ragazza
e che dopo l’università vuole sposarmi!
Calma… piccolo!
D’accordo, ma non correre tanto!
Si,
ci baciamo, baci da fidanzatini senza passione, non sono i baci che
vorrei da lui, sono baci che non mi scaldano i sensi e quando
addirittura dice che dobbiamo arrivare vergini al matrimonio… mi
cadono le braccia!
Ma
mi piace così tanto!
Piano
piano, un passo alla volta riesco a entrare nella sua corazza di
castità. Comincio a portarmi la sua mano sulle tette… che mi
accarezza.
Gli
piace!
Avanti
per gradi!
Qualche
giorno dopo, mi metto la sua mano fra le gambe e lascio che mi
strofini piuttosto goffamente, intanto gli accarezzo il pene sopra i
pantaloni… come gli tira!
Quando
lo lascio corro a casa per farmi dare una ripassata come si deve!
Ormai
però sono entrata nelle sue difese… è solo questione di tempo!
La
volta successiva e lui che mi sposta gli slip e mi tocca!
Non ci sa
fare ma riesce a farmi avere lo stesso un orgasmo!
Ora tocca a me,
slaccio la cintura… apro la patta e gli estraggo il pene, normale
come lunghezza e grosso in proporzione, niente di eccezionale, ma per
me è magnifico, il più bel pene del mondo perché lo amo tanto.
E
poi non è la grandezza che conta, oddio… se fosse un tantino più
dotato, ma tant'è!
Glielo
meno, mentre lui vibra tutto, qualche attimo e viene, quanto mi
piacerebbe prendere in bocca il suo sperma… ma mi devo trattenere!
Ora
è tutto in discesa, giorno per giorno lo trascino sempre più nel
mio gioco, nel gioco del sesso che lui ipocritamente disprezza, ma
che accetta.
Ci
stendiamo sul suo letto a baciarci, la volta successiva
ci togliamo i vestiti… e ci tocchiamo. Ma non gli basta più, apro
le gambe, appoggia la punta alla mia fica, forse vuole solo giocarci
un po’, ma io mi inarco, lo prendo per i glutei e lo tiro a me, il
suo cazzo non trova la strada, allora la mia mano l'aiuta… e me
lo ficco dentro!
E
ho il coraggio, la sfacciataggine, la freddezza... di emettere un
grido di dolore… quando mi penetra... come se fossi ancora vergine!
Sono
veramente un po' puttana!
Mi
monta selvaggiamente e mi fa venire, anche se non è bravo… né
esperto!
Mi
muovo sotto di lui e lo sento venire, sento il suo sperma caldo
riempirmi!
Mi
lascia e mi si stende accanto, il suo cazzo è colorato dal mio
sangue!
Come hai fatto… mi chiederete? Dato che non sei vergine…
E’
semplice… ho atteso l’inizio del ciclo e poi mi sono fatta
scopare, e gli lascio credere di avermi di avermi sverginato!
Lo
so che non è bello, ma vi assicuro che l’ho fatto a fin di bene!
I
due, tre giorni seguenti, fino a che mi finisce il ciclo, gli dico
che mi fa male, che se vuole posso farlo venire con la mano, si va
bene.
Comincio,
provo con la bocca… gli chiedo, acconsente, prendo a leccarlo,
voglio che tutto sembri naturale, un percorrere insieme il sentiero
del piacere.
Me
lo metto in bocca, un po’ mi lascio trascinare, non è lunghissimo
e riesco a prenderlo fino in fondo, fino al pelo dell’inguine, mi
piace da morire… mi viene in bocca, quasi subito, faccio finta di
essere arrabbiata!
Dovevi
avvertirmi… gli dico!
Che bugiarda puttana... sono!
Poi
lo bacio è gli dico che lo perdono e che non era poi così
schifoso!
Finito il ciclo, riproviamo... gli dico, ma mi fa ancora male, prova un po’
a baciarmela, me la devi bagnare bene… per fare entrare il tuo
cazzone, lo guido nell'operazione, gli insegno come muovere la
lingua, dove e come! Faccio tutto come se fosse lui ad arrivarci da
solo… e ci riesco alla grande!
Il
fingere, il dissimulare, mi dà un piacere imprevisto.
Lui
si stende su di me e mi penetra e mi fa godere, godere!
Ora
comincia a piacermi veramente far l'amore con lui!
Passano
i giorni, le settimane e diventa un esperto!
Mi
spiace di averlo manipolato, a volte provo un po’ di rimorso… ma lo amo tanto e si…
voglio rimediare!
Voglio
che lui abbia almeno una vera mia verginità, si… il mio sedere, il
mio primo non l’ha mai fatto, a volte mi penetra con le dita ma il
suo pene è troppo grosso e ho paura del dolore. Ha cercato di
convincermi ma glielo ho sempre negato.
Ora
pompini e leccate di fica sono di routine, scopiamo a ripetizione,
prendo l'anticoncezionale, ma gli faccio credere che seguo il metodo
Ogino-Knaus e che stiamo scopando solo nei giorni sicuramente non
fertili, lui ci crede.
Gli
dico che sto entrando nel periodo pericoloso e non possiamo scopare.
Non gliela do ma contemporaneamente lo eccito, lo tocco, lo lecco,
ma senza dargli soddisfazione, alla fine è infoiato al massimo.
Naturalmente
non parlo dei preservativi che lui ancora li ritiene contrari al suo
credo.
Io
lo voglio nel sedere e mi preparo, in bagno mi lavo inserendo le dita
fino a dove mi è possibile e mi lubrifico bene con la vaselina che
ho portato.
Mi
distendo sul letto… a gambe larghe, mi metto un cuscino sotto le
natiche, vieni gli dico, ho voglia di giocare con il tuo cazzone! Si
mette fra le mie gambe, si appoggia sulle braccia distese, alzo le
gambe piegate fino a premerle sulle spalle, sono tutta aperta, prendo
in mano la sua asta… e la strofino forte sul clitoride, si… così…
bravo… gli dico, mi fai godere, poi mi distendo sul fianco, lui
dietro di me… alzo la gamba, tengo sempre la sua asta in mano, gli
dico… appoggialo solo, mi metto la sua cappella sulla vagina, si,
così… ma non spingere, non voglio che me lo metti dentro, intanto
lo bagno dei miei umori, poi lo strofino su tutto il solco aperto,
sul tratto perineo e sul buchetto, passo e ripasso il tutto, infine è
pronto e lo porto fino a posizionarlo sul fiore, spingo e sento la
cappella premere, lascio l’asta e con la mano prendo a tirare i
suoi glutei verso di me, ora lui d’istinto preme con forza e entra
favorito dalla vaselina e dalla mia spinta…
Quando
è ben dentro e comincia a montarmi, prendo a lamentarmi...
No…
ma cosa mi stai facendo, non voglio che me lo metti lì, mi fai male,
ma ormai lui è partito e non può tornare indietro e sto ben attenta
a dirgli di toglierlo, anzi lo tengo ben stretto! Non si sa mai che
gli vengano scrupoli! Mi fa male, ma voglio che lui prenda piacere
dal mio sedere, per me è più un piacere psicologico, voglio che sia
il primo uomo a riempirmi l’intestino con il suo seme, il primo a
rompermi il culo…
Dolore
ne provo ancora ma sta passando e ora vorrei che mi facesse alla
pecorina, comincio a sentire piacere dal suo sbattere. Porto la mano
sul clitoride e mi tocco…
Lui
si agita, grugnisce, sento il suo seme caldo, si abbatte esausto.
Metto
una mano sul buchino e corro in bagno. Il suo liquido mi ha fatto
l’effetto di un clistere e mi libero sulla tazza con uno scroscio.
Mi lavo e torno da lui, vigliacco… gli dico, mi hai fatto male…
me l’hai messo nel sedere.
Mi
guarda più soddisfatto che dispiaciuto, più tardi mi chiederà se
mi fa male, io gli dirò di si… e mi farò leccare il buco.
Ormai
l’ho cucinato al punto giusto!
Glielo
darò ancora?
Si…
e con una certa frequenza e sarà lui a chiedermelo e glielo
concederò come un dono, con un aria di… non voglio… ma se ti dà
tanto piacere!
Parliamo
e decidiamo che è meglio che prenda la pillola, che già prendevo
naturalmente, tutte le sue concezioni bigotte del sesso sono svanite
come neve al sole, ora parla di scopare e non più di preti, suore e
chiesa!
Ora
posso avere un rapporto più franco con lui e non gli mento più, o
quasi insomma… certo non vado a raccontargli proprio tutto!
Mi
presenta ai suoi, che risiedono a ****, io lo porto a casa mia, per
farlo conoscere ai miei genitori, ho già rassicurato il primo che
non cambierà niente, niente gelosie… erano i patti!
Ancora
non conviviamo anche se mi fermo a dormire da lui spesso, stiamo
insieme tutto il giorno, studiamo anche, ma per la maggior parte del
tempo facciamo sesso! Ritorno a casa di solito solo quando so che mia
madre è assente ed è nuovamente sesso!
Sono
fedele ai due, o almeno cerco di esserlo...
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