mercoledì 28 novembre 2018

IL MONDO DI TESS.





Le cose precipitano…

Comincio a raccontare del rapporto con Giacomo e Gabriella.
Vi ho detto come prima era si… un rapporto sessuale, incestuoso e anche depravato, ma aveva una caratteristica bellissima di sincerità, di condivisione, era un inno sensuale alla vita!


Ora l’abbiamo contagiato, sporcato, e' malato, malato di falsità.


Ora Giacomo mi viene a trovare in camera, la notte, nella casa silenziosa.
Mio nipote è diventato il mio amante.
Viene spesso e facciamo sesso, un sesso violento. Senza altro scopo se non quello di sedare il desiderio immane di godere! Mi prende dove voglio essere presa… mi toglie per un attimo quella smania di essere aperta, sfasciata, smania che appena dopo mi ritorna ancora più prepotente.
E Gabriella non ne e' a conoscenza. Non glielo diciamo, l'abbiamo esclusa.
E' questa la cosa che inquina tutto, la menzogna.


Inizia così.
Succede al mio ritorno da uno di quei incontri con i tre del capanno di pesca. Rientro, non voglio essere vista e mi ritiro frettolosamente in camera, mi butto sul letto. Piango… mi odio al solito per la mia debolezza, per la mia libidine assurda. Ho male… l'ano violentemente penetrato mi brucia come se fosse stato usato un ferro incandescente ma non sono sazia, la fame di essere straziata mi divora.
Quando…


-Tess… sono io. Lasciami entrare…-
Giacomo.
Gli apro la porto e mi ributto sul letto. Vede che piango.
-Ancora quello…? Sempre lui?-
-Lui…? Giacomo… ma non sai che puttana e' tua zia? Non sai che mi trovo con lui e altri due… e mi faccio inculare fino ad essere rotta? Sono malata… Giacomo… sono ninfomane…-
-Tess… non dire cose così…-


Mi abbraccia, mi tiene forte fra le sue braccia e io gli racconto tutto… tutto.., ogni cosa. 

I tre… l'umiliazione che provo, quanto la cosa mi fa star male ma come godo… come godo innaturalmente. 
Poi il rapporto con Sandro… il prete. 
Gli dico dei nostri incontri sempre più bestiali. 
Di come mi prende e del mio piacere di essere sfondata da lui.
Ora gli racconto con la bocca accanto al suo orecchio, sottovoce… il mio fiato gli solletica il collo. Lo sento irrigidirsi…


-Basta Tess… smettila di denigrarti così. Sei una donna splendida… e poi basta perché mi stai eccitando…-


Lo sento… sento il suo bastone di carne che preme contro di me.


-Hai voglia Giacomo? Di tua zia puttana? Vuoi scoparla dopo quei tre porci? Mentre e' ancora piena della loro sborra?-
-Si… lo voglio! Voglio fotterti come loro… voglio mescolare la mia sborra alla loro…-
-Loro mi inculano… godono a rompermi il culo! Vuoi farlo anche tu? Adesso? Mentre ancora mi fa male? Vuoi farmi piangere dal dolore e contemporaneamente farmi morire di piacere e di libidine?-
-Si… si… mille volte SI…-
-Fallo allora…!! Dai… scopami… inculami… riempimi di sborra… fai il porco come loro!-


Mi alzo… mi denudo strappandomi da addosso gli indumenti e mi metto a sua disposizione a pecora sul bordo letto. Appoggio la testa alle coltri e con le mani mi apro le natiche.


-Fallo… Dammi il tuo cazzo prepotente e fottimi con forza e a lungo… fammi godere… saziami!-
-Che buco hai! Sei gonfia…-
-Fottimi… fottimi nel culo… daiiii!-


E' caduta tutta la sua commiserazione. 

Ora e' solo un animale come gli altri. 
Vuole fottere. Vuole godere. Ogni altra cosa e' stata messa da parte. Vuole fottere e non gli importa se sono sua zia.
Lo sento entrare… mi fa male. Un dolore atroce ma provo altrettanto piacere ad essere usata. Il godimento è mentale? Forse, ma presto diventa fisico e gli orgasmi si susseguano senza soluzione di continuità.
Il ragazzo ha resistenza e mi fotte a lungo… molto a lungo, mi schiaffeggia le natiche, mi strizza i capezzoli e mi tira i capelli mentre mi monta e mi dice le cose che voglio sentirmi dire…


…che sono una puttana, una troia… un culo rotto... una vera ninfomane affamata di cazzi…


Siiiiiiiiiiiiiii… si… lo sono!


Infine gode… si trattiene dall'urlare, ma gode tantissimo. Mi viene dentro, mi riempie.
Poi nel corso della notte lo rifà altre due volte.
Dice che vuole farlo spesso, ogni volta che possiamo. Ogni notte. E comunque sempre ogni volta dopo i tre o dopo Don Sandro.
Gli chiedo...


-E Gabriella…?-
-Gabriella non deve sapere nulla… deve restarne fuori…-


Ecco il momento dove inizia il mio malessere, dover accogliere Gabriella... il mio angelo biondo… con il sorriso di Giuda…

Tess chiede di respirare e
 poi racconta di Don Sandro e dei tre...

Sandro peggiora di volta in volta. 

Che brutta bestia la libidine! 
Ti afferra fra le fauci e non ti molla più. Non ha resistito con la ragazzina. Mi dice piangendo di come ha subito la tentazione senza potersi opporre… di come ha approfittato di lei rubandole non solo la verginità ma anche l'innocenza. 
Lei… e' come succube, una vittima presa nel vortice delle cose. 
Lo cerca… lo stuzzica… lo tenta, non sa quanto lui e' facile alle cadute. 
La prende ogni volta che può… così… senza nessuna precauzione, da pazzo completo. Crede che i suoi superiori subodorino qualcosa… ma tacciono. Ma questo scandalo, se scoppierà… sarà la sua fine. Ben che vada lo manderanno in qualche missione in Africa o chissà dove, in un posto dove le vittime eventuali non hanno mai voce, sono mute perenni.

Ora vuole essere punito più duramente. 

Il pazzo ha trovato un flagello medievale fra i reperti del museo diocesano e lo ha preso. 
E' un manico di legno con diverse corde di cuoio sulle quali sono come appese delle sfere con aculei in piombo. Veniva usato dai flagellanti per punirsi dei mali del mondo durante le loro processioni fanatiche.

Pazzi tutti. Siamo tutti pazzi.


Vuole che lo frusti con quello, ho resistito… ho fatto presente che avrebbe avuto la schiena completamente scorticata e sanguinante ma non c'e' stato verso di convincerlo.
Quando lo frusto e' un massacro. 

Urla e sangue. 
Dolore che dovrebbe essere castigo e diventa godimento. 
La sua schiena e' orribile a vedersi, eppure non gli basta… io credo che prima o poi cercherà un incontro definitivo con la morte. 
E' come predestinato.
Pur con la nausea non posso negarmi il mio di martirio… le solite sonore e forti sculacciate con la sua manona ruvida e poi il violento possesso. 

Più lui e' violento più aumenta il mio piacere dissoluto.
Poi il rientro e nuovamente Giacomo… vuole vedere, esaminarmi. Mi fa mettere nuda a pecora e guarda quanto sono stata penetrata. Prova con le dita e mi fa raccontare per poi prendermi violentemente e io provo altro godimento. 

E altra angoscia…

Poi… il rapporto con i tre…
Lui… il mio vecchio amante mi telefona per dirmi l'ora e il giorno del prossimo incontro e io… sciocca puttana affamata lancio per provocazione questa frase assurda…


-Siete sempre solo in tre…?-
-Quanto sei puttana…! Quanti ne vorresti per essere finalmente soddisfatta? Sei? Sette? Di più…?-
-Di più!! Io mi fotterei nel culo il mondo intero…!-
-Cominci a darmi la nausea… mi sa che ti mando a fanculo… puttana...!-


All'appuntamento si presenta solo.


-Dove sono gli altri?-
-Ti stanno aspettando… ti avviso che e' l'ultima volta per me, mi fai schifo!-


Perché la cosa mi deprime? 

Invece di darmi sollievo? Perché mi verrà a mancare questa occasione di sentirmi umiliata e di godere? Di liberarmi almeno temporaneamente della mia febbre?

-E loro… gli altri…?-
-Prendi tu accordi se ti va… non sanno nulla di te. Dai loro il tuo numero e arrangiati… non azzardarti a chiamare me!-


Poi la sorpresa.
Entro nello chalet… e trovo una folla. Ma quanti sono? Vedo un insieme di facce e figure indistinte.
Uomini e tanti cazzi duri. Larghi… stretti, lunghi e corti, scappellati o coperti. 

Devo prenderli a turno tutti in bocca mentre sento infinite mani tastarmi, palpare le mie carni, penetrarmi con le dita fica e culo… 
Dita prepotenti che mi allargano come se volessero entrare con la mano intera! Faccio scatenare la loro furia eccitandoli ancora di più, li stimolo ad essere delle bestie e di scopare la loro puttana nel culo!
Urlo loro che li voglio tutti nel culo! 

Uno dopo l'altro o se riescono anche due alla volta nel buco! Urlo come una invasata di fottermi! Di incularmi forte!
Primo e' lui… mi dice che e' l'ultima volta e che mi farà davvero male! Il porco vuole mettere la mano dentro di me oltre al suo cazzo! Spinge dentro le dita… ora davvero il buco e' sfasciato… sento l'ano perdere la sua elasticità… e' dentro con la verga e con tre dita... il porco! E quanto spinge…! E quanto io godo di questo! Mi fotte a lungo mentre altri cazzi cercano la mia bocca. Poi gode… viene dentro e mi lascia. Ora è un seguito di cazzi che si propone. Uno dopo l'altro. Cercano davvero di usarmi in due. Mi devo impalare su uno disteso mentre un altro cerca di entrare da dietro… ora la mia mente e' confusa. Non realizzo più il singolo momento. 

So… di una serie di penetrazioni… di sborrate, di urla e risa di scherno. So alla fine che la cosa dura ore. So di godere e godere. So di essere costretta a bere quantità assurde di sperma.
Riprendo me stessa quando mi lascia al parcheggio.
Mi rendo conto di cosa ho fatto… subìto… voluto!


Mi chiedo se sono ancora una donna o solo un buco. Una specie di orinatoio.
Vorrei non esistere… vorrei non vivere…
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Qui finisce la storia dell’estate di Tess. 

So che non è stato tranquillizzante leggerla. 
Ma questa è la vita… non sempre sono rose e fiori. 
E' questa.
Non so altro… quello che sapevo ve l’ho raccontato. Lei sparì e non la sentii più.

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