lunedì 23 aprile 2018

DIARIO DI UN PORCO.


Diario di un porco.
Sottotitolo:
Le donne sono tutte puttane?


Si dice che il denaro non dia la felicità.
E’ una sciocchezza. Lo sai tu e lo so io. Usalo bene e sarai felice. Nel limite del possibile. Chi dice che il denaro è la merda del diavolo ti vuole far fesso. E’ solo che il suo non lo vuole dividere con te… e magari ha adocchiato il tuo gruzzoletto e te lo vuole fregare.

Non le pago le donne…
O almeno non abitualmente.

Una volta si… eccome! 
Ero un puttaniere a tempo pieno, ma solo perché non volevo perdere tempo a far aprire loro le gambe, mi sembrava tempo sprecato. 
Beh…?
Apprezzate la franchezza, no? 
Uno ogni tanto che non ha ipocrisia e dice la verità.
Ora uso il denaro.
Certo… non tutte sono al mio livello, tante sono inavvicinabili. Dovrei svenarmi per averle, fare un mutuo a vent'anni e non basterebbe. Ma mica puoi scoparti tutte le donne del mondo. 
Pazienza! Bisogna saper scegliere il meglio possibile.
Ma comunque è solo questione di prezzo.
Le donne sono su diversi piani di puttanaggine ma tutte puttane sono!
Tutte.
Bisogna saperla gestire questa cosa, cercare di non violentare la loro suscettibilità, aggirarle, affascinarle un po’.

Guardate queste due…
 Sono sorelle, non si direbbe vero? Non si assomigliano per nulla. Hanno 24 e 23 anni.
I nomi?? Come cazzo si chiamano? Ma che razza di nomi hanno? Impronunciabili.
Boh… le chiamerò una tesoro e l’altra amore, che ne dite? 
Così non sbaglio.
Allora “Tesoro” è la più carina e la più vecchia ma sembra la più giovane, la più giovane, “Amore”, sembra la più vecchia ma è più puttana della più giovane. Ma la più giovane è più alta della più vecchia. La più vecchia ha meno seno della più giovane ma la più giovane non ha il culo della più vecchia.
Capito?
Allora adocchio Tesoro, è una impiegata al banco del grande complesso dove mi trovo. 
Mi avvicino e inizio a parlare del più e del meno.
Cioè all'incirca così:
Come ti chiami…
Che sciccheria sei…
Scopi…?
Capisce forse la metà di quello che dico ma l’ultima cosa non le sfugge.
In risposta ai suoi risolini prendo una banconota e con discrezione, senza farmi notare, gliela metto fra i seni appuntiti, che roba! I capezzoli che sembrano puntine da disegno… pungono proprio!
Lei si schermisce, finge una protesta simbolica. Mi guarda imbronciata. Fa l’offesa.
Poi…
Leva la banconota e sbalordisce!
Si… si…! Tesoro bello! Sono cento bei dollaroni!
Tu che ti credevi?? Un misero dollaro? Due? Beh… ora i suoi occhi sono lucidi.

Ahah… donne! Che puttane siete!

Ora divento, da subito, il suo caro Lus, si si… distorce il mio nome ma cosa volete che sia? L’amo è infilato per bene nel delizioso palato, nella sua deliziosa boccuccia.
Dura due giorni l’inseguimento poi riesco a portarla in camera.
Quel corpicino da adolescente, il suo culetto piccolo e sodo. Il piccolo seno che ti sta nel palmo delle mani. La sua figa depilata, quello spacco deciso fra le cosce. E il suo modo di fare sesso, il suo inarcarsi quando è in preda all'orgasmo, quello che mi stupisce è la sua figa, con il mio dito teso le tocco l’apice dell’utero ma poi prende il mio cazzo fino al pelo senza difficoltà e i suoi versi mentre gode? I suoi gemiti che sono dei singulti, sembra che pianga.
E la sua bocca? Quella piccola bocca? Vederla lavorare con la dovuta solerzia la mia asta di carne, divorarla… inserirsela in gola, renderla alla luce lucida della sua saliva e riprenderla in un gioco senza fine.

Il giorno dopo al banco mi dice che vuole farmi conoscere sua sorella più giovane, si si… esatto quella più giovane, meno bella ma più puttana.
Mi dice: Sai… Lus… mia sorella deve sposarsi.
Ahah… siete lenti di comprendonio voi? Io no! Capisco al volo, bene… un regalino anche a lei, a buon rendere, no?


E il buon rendere arriva presto, senza problemi. Vi dicevo che era la più puttana? Volete sapere come mi ha steso? Quando ha finito non riuscivo neanche a raggiungere il bagno, non che lei fosse tanto in forma. Ma almeno aveva dalla sua la giovane età.
Il recupero veloce.
Io meno.



T.

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