Era
un po’ che lo volevo fare…
Dopo
aver scopato con quei due escort insieme.. il mio regalo di
compleanno!!
Continuava
ad eccitarmi l’idea di essere una escort… una puttana si… a
pagamento.. e allora?
L’idea
di essere pagata mi eccita.. un uomo che apre il portafoglio, prende
i soldi e paga per scoparmi, quei soldi buttati sul comodino o sul
letto, io che li conto mentre inizia a palparmi il culo, le tette.
Cazzo,
sono una gatta in calore, non ne ho mai abbastanza... voglio provare
tutto... tutto!
E
cosi’, ho voluto prima giocarci col mio Lui.
Mi
telefona mentre sono al lavoro... ovviamente non ci conosciamo..
Parliamo
e prendiamo accordi per due giorni dopo, di mattina. Prenota una
suite in un bellissimo albergo di lusso e decidiamo di trovarci li’.
Scelgo
tutto l’abbigliamento.. gli chiedo se ha preferenze e lo assecondo.
Raccolgo
i capelli come mi chiede lui.
Tacchi
del 12.. come vuole lui..
Intimo
mozzafiato nero... due triangolini che mi coprono appena i capezzoli
e un perizoma con un filo di perle bianche, lucide che mi solleticano
tra le natiche fino a davanti.
Nessun
profumo... doccia la sera prima... poi nulla fino al nostro
incontro... come desidera lui..
E
ovviamente il prezzo per quella mattina con me: € 300,00 escluso
albergo e tutto il resto.
Ma
non mi bastava, volevo di più... volevo fosse vero, non più un
gioco... uno sconosciuto che mi pagasse per fare del sesso con lui.
Così
chiamo Alex, uno dei due ragazzi del mio incontro. Si ricorda di me e
che entusiasmo... spera in un altro téte a téte, senza essere
pagato mi dice... “Sara’ tutto piacere farlo con te”.
Gli
propongo la mia idea... fare la escort per un giorno... uno solo..
prometto.
Lui
ride di gusto, mi dice che tutte dicono cosi’ ma che poi...
In
ogni caso mi aiuterà. Mi chiede foto... vuole farmele lui... e ci
troviamo a casa sua dove tra un pranzetto a base di pesce e una
scopata... (non guardatemi così... sono di carne!!) facciamo
parecchi scatti.. scegliamo assieme sul suo letto le più belle e le
mettiamo sul suo sito.
Mentre
lui lo faceva nel suo studio, davanti alla scrivania, completamente
nudo...
(che
corpo…che statua.. un culo sodo, due gambe tornite come un
guerriero spartano.. spalle possenti.. e un cazzo… uuuhhh.. roba da
primo premio!!) e io tra le sue gambe a leccarglielo, succhiarglielo,
eccitandolo con la lingua sotto.. sui coglioni, passarla e
ripassarla... e farlo scivolare un po’ su quella poltrona per
allargargli le gambe e leccargli il culo….
Mmh
non fatemici pensare... non ora…
Dicevo...
lui ha un sito tutto suo.... in via del tutto eccezionale propone una
sua amica (IO) e vediamo come va.
Non
passa qualche ora da quando mettiamo tutto on line che il cellulare
inizia a squillare.
Certo,
posso permettermi di scegliere... mi lascio guidare dal mio istinto..
sento la voce, chiedo cosa vorrebbero... non mi interessa l’età...
mi devono intrigare in pochi attimi.
E
dopo... quattro telefonate eccolo..
Si
chiama Leo, 41 anni, medico... sarà a *** il prossimo sabato per
un convegno al quale parteciperà come relatore.
La
voce mi colpisce subito, quell’accento, caldo all’orecchio.
Mi
dice che ha visto le mie foto e che gli piaccio molto, mi vuole per
tutto il giorno e la notte chiaramente… mmhh come pronuncia il mio
nome..
Tentenno
... cosa mi posso inventare col mio Lui? Accipicchia, il rischio che
diventa adrenalina nel sangue..
Lui
insiste... “Voglio te e tu non hai prezzo... chiedimi qualsiasi
cifra...”
Vuole
una compagna durante il giorno, con lui al convegno, con gli altri
medici durante le cena e una puttana la notte... è la mia fantasia
che prende le sue sembianze... accetto... va bene.
Ci
risentiamo nei giorni successivi, mi piace stuzzicarlo, intrigarlo,
mi diverto addirittura a comprarmi qualcosina con lui al telefono tra
una sua visita e l’altra. E ancora leggo qualche libro che mi
suggerisce... certo, voglio essere una donna perfetta... bella e
colta.
Preparo
la mia valigia, a Lui racconto che vado da una mia carissima amica a
*** sono mesi che ci promettiamo di incontrarci... mi crede…
perché non dovrebbe?
Ci
troviamo all’uscita dell’autostrada, parcheggio la mia macchina e
salgo sulla sua. Non mi sbagliavo, il mio intuito mi aveva dato
ragione: un bell’uomo, affascinante, impeccabile nei modi e nel
porsi.
Il
suo sguardo mi spoglia senza pudore, mi mangia con gli occhi, felice
del suo acquisto. Ci presentiamo, qualche battuta per prendere
confidenza e un bacio... si, lo bacio... passo la mia lingua sulla
sua bocca... la lascio scivolare dentro, tutta... a cercare la sua...
Si eccita, me lo dice ridendo e partiamo per l’albergo dove
alloggeremo e dove ci saranno altri medici e partecipanti al
convegno.
Incontriamo
dei suoi colleghi e mi presenta come una cara amica, una laureanda in
farmacia. Si guardano, come se non sapessero chi sono... ma e’ un
gioco che mi piace, divertente, piacevole, intrigante.
Entriamo
nella stanza... richiude la porta dietro di noi e mi appoggia contro.
“Sei
bella Grazia, davvero bella ed eccitante. Stanotte sarai la mia
puttana... dovrai darmi piacere, farmi godere, dovrai fare tutto
quello che ti chiederò…”
Quelle
parole mi creano una sorta di eccitazione, mista ad ansia... paura...
un mix indescrivibile di sensazioni che mi travolge...
“Lo
sarò- .. mi hai pagato per questo, ti soddisferò come tu vorrai...
“
E
nel dirlo gli tolgo la giacca, slego il nodo della cravatta.
Le
sue mani prendono a palparmi.. stringono le natiche... forte... mi
prendono i seni... la sua bocca e’ come posseduta... la sento
dappertutto aperta a mordere, leccare, baciare, succhiare...
Mi
trascina sul letto... abbassa la cerniera del vestito che cade a
terra...
Mi
fa restare in piedi... sento la seta delle lenzuola che mi solletica
i polpacci.
Prende
a esaminarmi e lo sento compiaciuto. Passa le sue mani sui capelli,
mi accarezza il viso, la bocca... scende sulle spalle...
Sento
le sue dita che premono sugli slip... mi fa girare… sfiora la mia
schiena, ammira il mio tatuaggio proprio sopra il sedere... mi prende
per i fianchi e mi bacia le natiche… che brivido... tiro indietro
la testa... sono la sua bambola… un orgasmo e’ alla mia porta...
mi trattengo e resisto... voglio godermi quel piacere ancora.
Passa
una mano tra le cosce e mi allarga le gambe. Sento la sua mano,
vogliosa a stuzzicarmi tra le labbra ora gonfie... su’ e giù sopra
lo slip, lo sente bagnato e caldo.
Appoggia
le mani alla mia testa, mi fa abbassare in ginocchio davanti a lui.
“Dai
puttana... dai, slacciami i pantaloni... adesso..”
Lui
e’ visibilmente eccitato. Lo guardo negli occhi e comincio..
PIANO...
Slaccio
i bottoni, gli sfilo la cintura. Le sue mani restano sulla mia
testa.. tirano indietro i capelli, li accarezzano... che voglia che
ha... me la trasmette tutta.
Mi
mordo le labbra, passo la lingua a inumidirle... lucide...
Abbasso
la patta dei suoi pantaloni e li lascio scivolare ... li appoggia
alla poltrona... non abbiamo fretta, abbiamo tutto il tempo prima di
cena.
Via
le scarpe.. via i calzini (i calzini… certo!! Non c’è cosa che
possa darmi maggior fastidio!!)
Le
mie mani entrano nei suoi slip bianchi, appoggio la bocca sul
tessuto.. strofino il viso contro il suo sesso... lo sento gonfio che
preme.
Scopro
il seno abbassandomi il reggiseno... ai suoi occhi sono una dea… mi
guarda dall’alto estasiato... vede la mia bocca pronta... i seni
sodi, tondi.
“Dai...
fammi morire con quella bella bocca che hai... “
Allungo
la mano e lo tiro fuori. Un cazzo ancora coperto, leggermente
ricurvo... lo guardo estasiata e mugolo. Appoggio le labbra alla sua
carne, mentre la mano scende a tastare tutta l’asta. Lo prendo in
bocca.. mi eccita da morire prenderlo un attimo tutto in bocca... ora
che è ancora come dire... molle? Prenderlo in bocca completamente
fino al pelo e succhiarlo forte... così da sentire subito che si
ingrossa e tirarlo fuori. Ci gioco, passo la lingua dappertutto,
lascio cadere la mia saliva… lui parla, chiede... sa quello che mi
piace me lo ha chiesto...
“Dai..
leccalo... dai... leccami i coglioni, tirami la pelle.. guardalo..”
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