domenica 22 aprile 2018

CARTOLINE ILLUSTRATE DI FINE ESTATE (Modificato)


 Prima cartolina.
-Aprila..-
-Cosa..?-
-Stenditi sulla schiena.. apri le cosce e mostramela..-
-Porco..-
-Mostramela bene... aprila con le dita... poi masturbati. Con un dito solo... lenti e larghi movimenti circolari sul clitoride, premi... e fai girare il dito...-
-Così...?-
-Così... si... brava! Voglio rubare l'attimo del tuo orgasmo, quando i tuoi occhi si annebbiano dal piacere, quando tu.. non sei più tu, quando ti annulli e diventi tutta fica, quando i tuoi terminali nervosi si concentrano lì in quell'unico punto del tuo corpo...-
-Mi fai morire.. .solo tu mi fai sentire puttana cosi...-
-Ma va? Non è perché io so sempre cosa vuoi? Che sai che puoi pensare, desiderare, chiedermi ogni cosa? Ogni porca cosa? Sai quanto divento pazzo... mi basta poco e mi trasformo... anche a me il cervello sfuma e diventa inutile...-
-Si... che lo so... diventi un animale da sesso... sei porco... porco...!-
-Continua così... toccati, inarcati, ma non godere... NON GODERE! Fallo arrivare fino a lì... ma rimandalo... rimandalo fino al momento che ti dirò io... non prima, stai attenta...-
-Va bene...-
-Ora giochiamo. Sai? Per caso ho visto una foto di tua madre sul tuo profilo...-
-Mia mamma...?-
-Si... mami tua... che bella e'! Sembrate due sorelle... belle eguali! Era una foto di famiglia, ci sei tu e anche lui...-
-Porco... che vuoi?-
-Niente che non puoi fare, lo sai come sono, la mia libidine va a braccetto con la mia immaginazione, ambedue alimentano la mia mente che è come una fornace che ha un bisogno continuo di combustibile... pensieri, sensazioni... figure vere o virtuali...-
-Cosa vuoi? Porco... porco...-
-Voglio scoparla...! Immaginare di scoparla! Da quando l'ho vista non penso ad altro... la sua figura si sovrappone alla tua... è come un gioco di specchi... una volta è lei... una volta sei tu...-
-Non credo proprio che sia porca come me... o forse si? Da qualcuno devo aver preso...-
-Dimmi di lei... -
-Spesso ci troviamo nude in bagno... lo sai come siamo noi donne...-
-Continua... i particolari prego...-
-Ho lo stesso suo seno... sostenuto e sodo, lei... ha il culo più largo e leggermente più tondo... molto più bello del mio...-
-Forse si... forse no! Il tuo non potrebbe essere più bello. E l'inguine...?-
-Tiene il pelo... tutto... non credo si sia mai depilata, vuoi che glielo chieda? Mi piace la curva del suo ventre... spero alla sua età di essere come lei...-
-Vorrei il suo di culo... ora.... sbattere forte contro quelle natiche superbe.. la tua descrizione mi eccita...-
-L'altro giorno... era caldo e lei riposava sul divano, indossava solo degli slip bianchi ed era coricata sul fianco... mostrava il culo, le mutandine le si erano infilate fra le natiche... sai? Era come se avesse avuto il culo nudo...! Bellissimo... -
-Sei una stronza! Dovevi fotografarlo... portarmelo... lo sapevi che mi sarebbe piaciuto vederlo!-
-Si... lo sapevo! Chissà perché l'ho immaginato? Prima ancora di sapere che l'avevi vista in foto? Va bene... cercherò l'occasione e lo farò... per te...-
-Su continua con quel dito... perché ti fermi? Continua... cazzo!-
-Sto per venire... sono proprio lì, un attimo e vengo. Non te la lascio scopare porco... sono gelosa di lei... e se poi vuoi solo lei e non più me?-
-No... tu sei tu! Lei sarebbe per una sola volta. Uhmm... penso al suo culo ora. Dai... vieni... godi... immagina di stare ad osservarci mentre la scopo.. La scopo per ore... come faccio con te...-
-Porcoooo... vengooo... ora... ora... guardami...!-
-Vieni puttana...! Godi!! Volevi fotografare il culo di tua madre! Ma non ti rendi conto di quanto sei troia? Dai godi... godi e non smettere! Continua a toccarti... vieni ancora e poi... montami e fai godere me... fallo, fammi godere come sai fare solo tu...-
-Dai.. che bella sei quando godi! Sei magnifica..-
.-Tua madre la scoperò nella mia immaginazione... tantissime volte... ma portami la sua foto... il culo... e nuda, le tette.. .tutto quello che riesci a fare... capito? Montami... impalati... fammi godere... fammi urlare...-
-Tu sei mio... non ti cedo a nessuna... sei mio...-

Seconda cartolina.

Loro erano una coppia, stavano a forse 15 metri da noi.
Si.. su una spiaggia pressoché vuota a fine stagione. Certo... la spiaggia era spopolata, ai margini... abbastanza distante cerano due ragazzi nudi, uno steso e l'altro che gli spalmava della crema sulle natiche... va be'... nulla di straordinario.
Quindi loro... una donna e una ragazzina nude, lei.. sui quaranta, fisico morbido, grosse tette e un grosso culo, la ragazzina invece magra, filiforme.. due tettine con dei capezzolini a punta e il culetto rotondo, bellissimo viso.
Nulla di che... fino a quando la ragazzina (forse 13-14enne?) si mette a urlare, si alza e scappa disperata, infatti sembra che sia stata punta da qualcosa, una vespa? Un tafano? Entra in acqua sperando di trovare sollievo al dolore. La 40enne la segue... la sostiene e cerca di confortarla, le spruzza dell'acqua salata sul punto dolente.
Osserviamo... e fra noi...
-Le do lo stick per le punture di insetti...?-
-Si... daglielo...-
Lo applicano assieme, io osservo, la donna adulta rimprovera la giovane, le dice di non fare la bambina, l'accarezza e la bacia, sul viso... sulla guancia... sulla bocca. Le asciuga con i baci i lacrimoni che le rigano il visetto.
Trattengono lo stick... lo rimetteranno più volte.
Ora la ragazzina è serena.
Vanno in acqua... si mette dietro la donna adulta, le si appoggia... porta le mani davanti e le passa sui grossi seni, li stringe.
Ci guardiamo..
Siamo sempre convinti... madre e figlia, ok?
Vero che... si?
Forse un po' fuori le righe...?
Ok...
Ora si baciano... si stringono.
Ritornano fuori, la donna adulta ha davvero un bel seno grosso, voluminoso, due consistenti capezzoli, si stende sul bagnasciuga, la ragazzina le strizza un capezzolo, lei prima tiene la sua mano sopra quella della ragazza e poi le tira via la mano.
Passa il tempo... noi ci facciamo gli affari nostri, loro sono abbracciate.
Più tardi si rivestono... la donna precede la ragazzina, ci fa un cenno e lascia la spiaggia.
La ragazzina invece viene verso di noi, passa perché deve ridarci lo stick.
Ringrazia...
Le diciamo di salutarci mamma.
Lei risponde... con un sorrisino che ci sembra scaltro... divertito...

-Ma non è la mia mamma...-

Giusto!
Perché presupporre sempre l'eventualità più banale?
Altra lezione di vita, Tibet... prendi nota.

Terza cartolina.

C'è uno che passa, abbronzatissimo con un costume bianco, richiamo la sua attenzione, ma non serve, già se lo sta lumando.
Io...
-Ma guarda che roba... quello! Secondo me ha una protesi sotto il costume o forse un tovagliolo arrotolato...-
Lei...
-Cazzo... quel costume bianco! Io quello della pubblicità Dolce&Gabbana lo penso sempre.. uhhh... ha la faccia da porco... cazzo se me lo farei...-
Io...
-uhmm... e io mi farei lei, quella della barca...
Lei...
-Ahah... tu che c'entri? Parlavamo di lui...-
Io...
-Lo so che te lo faresti e poi mi guarderesti con quell'aria da santarella... cazzo!-
Lei...
-Che porco sei... ora ne scelgo un paio di quelli con i costumi aderenti e ti dico cosa ci farei, ti direi... guarda mi faccio quello e poi quello...!-
Si interrompe...
-Guarda è al bar! Vado a vedere bene, magari a parlargli... posso?-
Si alza, si fa per muovere, ahahah... scusate... sto ridendo ancora, nel frattempo lui esce ed è accompagnato da una ragazza, una con due tette al silicone che la deturpano, orrende!
TROPPO GROSSE!
Due bocce tonde senza forma, ma che tette sono? Chi te le ha fatte?
Lei... scrollando la testa.
-Uno... che va con una del genere? Ma come si fa?-
...E si tocca le tette, se le soppesa, come per dire... ma vuoi mettere le mie...?
Ahahah.... una comica...!

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