venerdì 2 novembre 2018

JULES ET JIM. La fine.

La fine.






Sei abituato a prenderlo...!!

Ancora il nero che subisce la violenza del bianco dominatore...!

Mi sale una rabbia!!!!!
Che ci sto a fare... io?

Ma forse... potrei scivolare fra loro due, mettermi in ginocchio con la schiena contro il cassettone e prendere in bocca il corno di Jim... ci provo, li raggiungo, mi abbasso e striscio, si... è fatta, il membro di Jim è fenomenale... è ancora più lungo, me lo metto in bocca e subisco di riflesso le spinte di Jules mentre monta Jim, che a sua volta mi scopa in bocca... sento le sue contrazioni mentre gode della penetrazione.

Sarà poi vero che i maschi godono anche con il culo?
Che lo strofinamento del pene contro la prostata provoca un orgasmo più forte che il coito normale...?
Sono ubriaca... fatta di canne e in preda a un delirio erotico e mi viene in mente... questo...?
Non sono normale...!
Ma quanto durano...?
E' un infinità che lo sta montando e ancora non vengono, la bocca mi fa male, questo affare è veramente grosso e mi violenta la bocca, a volte la grossa cappella mi tocca in gola provocandomi dei conati di vomito.
Poi finalmente cominciano a rantolare... ambedue, hanno anche la fortuna di venire assieme... i bastardi!
Le spinte diventano più violente e profonde, e fiotti di sperma calda cominciano a eruttare nella mia bocca, tracimano e mi rigano il mento, quello che posso inghiotto ma è la minima parte, il resto lo sputo fuori, il gusto... è acido e forte, strafatta... fantastico che sia lo sperma di un animale africano, un leone... no meglio... un grosso bufalo...!

Ci distendiamo tutti e tre... io non sono stanca... per niente!
E... mi viene una intuizione, delle volte mi capita cosi', anche perché conosco la mentalità' di Jules. Vado in bagno da noi... faccio pipì e poi cerco un particolare tubetto nella cassetta dei medicinali e... ne faccio uso. Generosamente.

Torno da loro... sono abbracciati e si parlano.
Bastardi...!
E io che ci sto a fare?
"Giulia... ora e' il tuo momento...".
Sono stesi sulla schiena, mi avvicino e mi abbasso sui loro ventri. Prendo a leccarli, a baciarli... pulisco sommariamente quello di Jules che sa dell'ano di Jim... non mi piace quel sapore... passo alternativamente da uno all'altro, ottengo il risultato voluto.
"La notte scorsa hai negato qualcosa a Jim... e mi hai detto una bugia...".

Accidenti a me quando gli ho raccontato anche di questo.
"Ma adesso glielo darai... vero...?".
Non rispondo... e chi tace acconsente.

Jules si mette un cuscino sotto le reni e mi fa segno di cavalcarlo, lo scavalco con una gamba e mi abbasso fino ad incontrarlo, mi penetra mentre mi abbasso ulteriormente fino ad premere contro il suo ventre, mi tira a se... mi allarga le natiche e offre la mia porzione posteriore a Jim.
Questi si sta preparando alla penetrazione... e' più che eccitato, penso che non ci sia nulla di più arrapante per lui, nero... di metterlo in un grosso culone bianco, si inginocchia e spinge senza tanti tentennamenti... niente preparazione, niente saliva... niente di niente...

Visto che ho avuto ragione a mettermi quanta più vaselina potevo...?
Speriamo che non dica niente... se lo sa Jules non me la fa passare liscia...!
Accidenti a loro... e la seconda volta a distanza di poche ore... mi fa ancora male.

Il lubrificante lo favorisce, piano piano riesce a violarmi con il grosso arnese e spinge ancora, ora e' inserito per buona parte, spero che si accontenti, prende a montarmi con forza, sento il suo grosso tubo di carne forzare le pareti del mio intestino.
Si strofina attraverso la sottile parete anche sul pene di Jules inserito fino in fondo.
Questi sta fermo e gode del movimento del compagno.
Va e viene...
Va e viene... lentamente comincio a godere...

"Dai Jim, dacci dentro... bello, dai... che sento il tuo cazzo che struscia sul mio... dai... che e' favoloso...".

Ora il lungo pene entra maggiormente... e il dolore diventa una componente del piacere che mi prende...
E' possibile... l'equazione... più dolore più piacere...?

Mi appoggio maggiormente su Jules.
Parto....
Si... bel nero... vendica su di me tutte le sopraffazioni...
le angherie... che avete subito dai bianchi... imperialisti... colonialisti...!

Ma che cazzo c'entra...?
Niente... ma sono strafatta!

Dai... dai... dai... dagli dentro a questa puttana... sento le incitazioni di Jules che sprona sempre di più il compagno... questi diventa sempre più violento... un selvaggio... ritorna agli albori dell’umanità...
Ora si muove anche Jules davanti... è entrato in sincronia con Jim e spinge anche lui... si... avanti così... bei maschioni... ancora... ancora un po'... sto arrivando anch'io... si... il treno rapido dell'orgasmo è all'ingresso della stazione... sta entrando... fischia... fischia... e arriva... arriva...!!!

Non mi accorgo dell'inondazione che mi provocano i due uomini,
loro escono e si complimentano a vicenda per la..."testuale"...
"MAGNIFICA CAVALCATA..."
e per essere venuti assieme...
SI DANNO IL CINQUE...!!!!!

E già...!
Come al solito e' tutto merito dei cavalieri e nessun merito alla... giumenta...!
Alla cavalla... protagonista passiva della loro cavalcata brucia maledettamente il sedere... le sembra di avere dentro un ferro rovente... si tasta... l'ano è rimasto aperto, li lascia e corre all'esterno, accende la luce sulla scala che porta al mare e corre giù... e dentro!
Che sollievo l'acqua fredda... temporaneo purtroppo... i due uomini dalla terrazza mi chiamano... dicono di non fare pazzie... di che pazzie parlano non so... quando esco mi stanno attendendo e finisce... la mia nottata.
Fortunatamente per me.
Loro parlano e parlano... io dormo.

In fin dei conti... ho avuto anch'io la mia storia tipo Jules et Jim del romanzo, non vi pare?


Poi vi chiederete, com'è finita?
Jim e io viviamo assieme nell'appartamento che paga Jules, lui va matto per queste cose anticonvenzionali, ora siamo in due ad essere mantenuti, lavoriamo per lui e ci paga diciamo bene, la speranza è che prima o poi ci pubblicherà qualcosa di nostro.
Lo accompagniamo nei suoi viaggi d’affari, ora io... ora Jim e a volte assieme, a seconda delle inclinazioni sessuali degli interlocutori in affari di Jules.



A noi va bene così.
Non è una brutta vita.
E' comunque sempre meglio che lavorare! 


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