Va bè... un invito simbolico ad una
cena.
Il racconto l'ho già pubblicato, ma questa è la versione
originale e completa.
ALTA CUCINA.
Mi piace
cucinare.
Ma non cucina qualunque... no!
Piatti
raffinati di alta cucina.
E sono bravo... metto nel preparare i
miei piatti la stessa passione che metto nell'amore.
Questa sera
ho cucinato per te.
Ti aspetto.
Tu vieni e sai che faro'
di tutto per sedurti.
Si, lo so!
Già il fatto che tu
venga è un segno di disponibilità, ma il gioco va portato fino in
fondo, al suo naturale compimento.
Voglio sedurti come in un
film, sarò gentile, premuroso e contemporaneamente deciso e se
servirà... sarò anche un po' subdolo.
E ti mentirò, farò leva sulla tua naturale presunzione... ti adulerò.
E
approfitterò di ogni tuo momento di debolezza.
Cosa sto
preparando?
Devono essere piatti che non necessitano della mia
presenza in cucina mentre sono con te, che possa portare in tavola in
un attimo.
Fra un complimento... uno scambio allusivo di battute, un bacio, una carezza.
Adoro la cucina francese.
Per
la sua complessità, per la cura che si deve osservare in ogni
particolare, per l'architettura dei sapori, la presentazione, la scena, l'osservanza di regole scritte e non scritte...
Piatti
d'entrata:
Coulibiac di salmone con una mousse delicatissima di
alicette e capperi.
Pane tostato e burro salato della
Normandia.
Ostriche al gratin, gratinate con un appena un
sentore di aglio fresco.
Minestra:
Zuppa di code di gamberi
rosa di Finisterre insaporita da un goccio di sherry.
Piatto
forte:
Rombo della Normandia sfilettato con salsa olandese con caviale del
baltico.
Contorno:
Zucchine ripiene alla
Mornay.
Dessert:
Nockerin di Salisburgo.
I
vini?
No... niente champagne, no!
Non mi piace, e' un vino
che fa scena ma non mi piace.
Meglio vini di qualità e di grande
spessore.
Vediamo... naturalmente bianchi.
La scelta è fra
dei Chàteau Carbonnieux di Lèognan e Chablis millesimato del
convento omonimo, per la minestra... lo stesso sherry Don Viro
Esteban riserva o un Chàteau Margaux secco... rosato.
Per
finire del passito o del malvasia, liquori... cognac, brandy.
E' tutto pronto.
Un ultimo controllo e mi
preparo, doccia, camicia bianca aperta sul collo, pantalone di
shantung blu scuro, mocassini neri Gucci.
E ti aspetto.
Sono
nervoso!
Sono sempre nervoso... prima!
Mi sento come un
atleta che sta iniziando una gara importante.
E' sempre
così.
Guardo il tavolo, accendo le candele, tovaglia di
Fiandra, posateria d'argento, cristalli di Boemia e porcellane
inglesi.
E' tutto perfetto!
Suona il campanello...
Faccio scattare l'apri portone e ti aspetto, esci
dall'ascensore, ti accolgo sulla soglia... sei bellissima e te lo
dico... ti aiuto a togliere il leggero scialle che porti sulle spalle
nude e lo poso assieme alla tua borsetta, poi mi giro per baciarti
sulla guancia ti bacio e sento la levigatezza della tua gota.
Sento il tuo profumo, ho voglia di ribaciarti e lo faccio, poi
ne ho voglia ancora e ti cerco la bocca, gioco con le tue labbra, le dischiudo e ti bacio profondamente... ancora... ancora... ora ti
stringo a me, tengo la tua nuca con una mano.
Il bacio diventa
parossistico.
Ci mangiamo la bocca, le lingue giocano
prepotenti, ognuna la vuole avere vinta, le mie mani corrono ad
accarezzarti.
No... non è più accarezzare e tu non ti
sottrai... anzi collabori, sempre con le bocche incollate ci
togliamo dalla porta.
Raggiungiamo il centro della stanza, cerco di aprire il tuo vestito, cerco il segreto... mi scosti la
mano e fai tu, ti togli il corpetto... la gonna e scalci via
tutto,
Io butto camicia e pantaloni, scarpe, ti
tocco, ti accarezzo mentre anche tu ti denudi.
Poi i nostri
corpi si fondono, non e' un abbraccio ma una lotta, alla fine
crolliamo sul tappeto.
Cerchiamo di ottenere ciascuno la
migliore posizione.
Infine ci troviamo a divorarci il
sesso.
Io sotto di te... che passo il viso sulla tua
femminilità, per impregnarmi del tuo afrore, la bocca... il naso...
la lingua... il mento... tutto uso per riuscire a darti il massimo
del piacere, le mie mani ti aprono, ti frugano... ti penetrano e sento il caldo della tua bocca, la carezza suadente delle tue
labbra e della tua lingua, il tuo risucchio, le mani che
stringono forte la base dell'asta, che soppesano lo
scroto.
L'iniziativa è tua.
Ti rialzi e raggiungi il mio
ventre.
Ti abbassi e ti lasci penetrare piano, mi mostri
la schiena e le tue magnifiche natiche!
Si! Come ti
sento!
Sei bagnata, calda, stretta!
Inizi la tua
magnifica cavalcata...!
Ti alzi fino a farmi quasi uscire e poi
ricadi con forza, sempre più velocemente, ti tengo per i fianchi e
ti aiuto ad alzarti e poi ti tiro giù verso il mio bacino, mi
piace così tanto che mi inarco e sento arrivare l'orgasmo... che è magnifico!
Lungo... mi inebria, mi sento urlare e grugnire
dal piacere mentre anche tu gemi e urli con me.
Ti adagi con
la tua schiena contro il mio petto.
Esco dalla tua femminilità e sento il mio seme uscire da te e bagnarmi il ventre, ti stringo e
ti bacio dove posso, con te e' bello anche vivere gli attimi di
rilassatezza dopo aver fatto l'amore!
Aspettiamo che l'ansito del
nostro respiro scemi lentamente.
Giri il capo e mi guardi...
sorridi, gli occhi irridenti.
"Allora...? E questa cena?
Questo capolavoro di alta cucina?".
Cristo...!
La
cena!
Mangeremo pane e burro salato, nudi... sul tappeto davanti
al caminetto , la bottiglia di Chablis bevuta a
canna.
Ti prenderò ancora... ancora.
Ti mangerò. mangerò te.
Metterò la mia bocca fra le tue cosce e fra le tue
natiche, leccherò il tuo miele...
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