venerdì 25 maggio 2018

ALTA CUCINA.





Va bè... un invito simbolico ad una cena.

Il racconto l'ho già pubblicato, ma questa è la versione originale e completa.





ALTA CUCINA.

Mi piace cucinare.

Ma non cucina qualunque... no! 
Piatti raffinati di alta cucina. 
E sono bravo... metto nel preparare i miei piatti la stessa passione che metto nell'amore.
Questa sera ho cucinato per te.
Ti aspetto.
Tu vieni e sai che faro' di tutto per sedurti.

Si, lo so! 
Già il fatto che tu venga è un segno di disponibilità, ma il gioco va portato fino in fondo, al suo naturale compimento. 
Voglio sedurti come in un film, sarò gentile, premuroso e contemporaneamente deciso e se servirà... sarò anche un po' subdolo.
E ti mentirò, farò leva sulla tua naturale presunzione... ti adulerò.

E approfitterò di ogni tuo momento di debolezza.

Cosa sto preparando?

Devono essere piatti che non necessitano della mia presenza in cucina mentre sono con te, che possa portare in tavola in un attimo.
Fra un complimento... uno scambio allusivo di battute, un bacio, una carezza.

Adoro la cucina francese. 
Per la sua complessità, per la cura che si deve osservare in ogni particolare, per l'architettura dei sapori, la presentazione, la scena, l'osservanza di regole scritte e non scritte...

Piatti d'entrata:
Coulibiac di salmone con una mousse delicatissima di alicette e capperi.
Pane tostato e burro salato della Normandia.
Ostriche al gratin, gratinate con un appena un sentore di aglio fresco.
Minestra:
Zuppa di code di gamberi rosa di Finisterre insaporita da un goccio di sherry.
Piatto forte:
Rombo della Normandia sfilettato con salsa olandese con caviale del baltico.
Contorno:
Zucchine ripiene alla Mornay.
Dessert:
Nockerin di Salisburgo.

I vini?
No... niente champagne, no! 
Non mi piace, e' un vino che fa scena ma non mi piace.
Meglio vini di qualità e di grande spessore.
Vediamo... naturalmente bianchi. 
La scelta è fra dei Chàteau Carbonnieux di Lèognan e Chablis millesimato del convento omonimo, per la minestra... lo stesso sherry Don Viro Esteban riserva o un Chàteau Margaux secco... rosato.
Per finire del passito o del malvasia, liquori... cognac, brandy.

E' tutto pronto.
Un ultimo controllo e mi preparo, doccia, camicia bianca aperta sul collo, pantalone di shantung blu scuro, mocassini neri Gucci.
E ti aspetto.
Sono nervoso! 
Sono sempre nervoso... prima! 
Mi sento come un atleta che sta iniziando una gara importante. 
E' sempre così. 
Guardo il tavolo, accendo le candele, tovaglia di Fiandra, posateria d'argento, cristalli di Boemia e porcellane inglesi.
E' tutto perfetto!

Suona il campanello... 
Faccio scattare l'apri portone e ti aspetto, esci dall'ascensore, ti accolgo sulla soglia... sei bellissima e te lo dico... ti aiuto a togliere il leggero scialle che porti sulle spalle nude e lo poso assieme alla tua borsetta, poi mi giro per baciarti sulla guancia ti bacio e sento la levigatezza della tua gota. 
Sento il tuo profumo, ho voglia di ribaciarti e lo faccio, poi ne ho voglia ancora e ti cerco la bocca, gioco con le tue labbra, le dischiudo e ti bacio profondamente... ancora... ancora... ora ti stringo a me, tengo la tua nuca con una mano.
Il bacio diventa parossistico.
Ci mangiamo la bocca, le lingue giocano prepotenti, ognuna la vuole avere vinta, le mie mani corrono ad accarezzarti. 
No... non è più accarezzare e tu non ti sottrai... anzi collabori, sempre con le bocche incollate ci togliamo dalla porta.
Raggiungiamo il centro della stanza, cerco di aprire il tuo vestito, cerco il segreto... mi scosti la mano e fai tu, ti togli il corpetto... la gonna e scalci via tutto,
Io butto camicia e pantaloni, scarpe, ti tocco, ti accarezzo mentre anche tu ti denudi. 
Poi i nostri corpi si fondono, non e' un abbraccio ma una lotta, alla fine crolliamo sul tappeto. 
Cerchiamo di ottenere ciascuno la migliore posizione. 
Infine ci troviamo a divorarci il sesso.
Io sotto di te... che passo il viso sulla tua femminilità, per impregnarmi del tuo afrore, la bocca... il naso... la lingua... il mento... tutto uso per riuscire a darti il massimo del piacere, le mie mani ti aprono, ti frugano... ti penetrano e sento il caldo della tua bocca, la carezza suadente delle tue labbra e della tua lingua, il tuo risucchio, le mani che stringono forte la base dell'asta, che soppesano lo scroto.
L'iniziativa è tua.
Ti rialzi e raggiungi il mio ventre. 
Ti abbassi e ti lasci penetrare piano, mi mostri la schiena e le tue magnifiche natiche!
Si! Come ti sento! 
Sei bagnata, calda, stretta! 
Inizi la tua magnifica cavalcata...!
Ti alzi fino a farmi quasi uscire e poi ricadi con forza, sempre più velocemente, ti tengo per i fianchi e ti aiuto ad alzarti e poi ti tiro giù verso il mio bacino, mi piace così tanto che mi inarco e sento arrivare l'orgasmo... che è magnifico!
Lungo... mi inebria, mi sento urlare e grugnire dal piacere mentre anche tu gemi e urli con me.
Ti adagi con la tua schiena contro il mio petto.
Esco dalla tua femminilità e sento il mio seme uscire da te e bagnarmi il ventre, ti stringo e ti bacio dove posso, con te e' bello anche vivere gli attimi di rilassatezza dopo aver fatto l'amore!
Aspettiamo che l'ansito del nostro respiro scemi lentamente.

Giri il capo e mi guardi... sorridi, gli occhi irridenti.

"Allora...? E questa cena? Questo capolavoro di alta cucina?".

Cristo...!
La cena!

Mangeremo pane e burro salato, nudi... sul tappeto davanti al caminetto , la bottiglia di Chablis bevuta a canna.

Ti prenderò ancora... ancora.

Ti mangerò. mangerò te.
Metterò la mia bocca fra le tue cosce e fra le tue natiche, leccherò il tuo miele...

Nessun commento: