venerdì 30 agosto 2019

LE MIGLIORI COPPIE SONO COSTITUITE DA TRE PERSONE.








Che io sia subito attratto da lei è un fatto.

Ho questa particolare attrazione per le donne intelligenti e se poi assieme all'intelligenza portano in dote l'aspetto fisico e la sensualità è facile che queste caratteristiche mi portino all'infatuazione.

Lei sensuale lo è.

Una sensualità trasgressiva fatta di bisogno di violenza, di sottomissione e di umiliazione.

Lei è Susy, ha un compagno, Massimo.

Chiarisce subito che non lo tradirà mai Massimo ...ma come? Insisto io... se fai sesso con uomini sconosciuti incontrati in qualche locale. Si... ribadisce lei ma sono con lui. Scopiamo altre coppie, mai abbiamo incontrato singoli. Mai ho incontrato uomini da sola. Sono fedele e lui è etero, purtroppo... dice contrita.

Comunque fantastichiamo, abbiamo una particolare attrazione in comune.

Io dare... dolore e lei riceverlo.

Portare le cose all'eccesso. Oltre al limite.

Hai mai pensato... le chiedo, di arrivare ad un passo dalla fine?

Di avere il timore di non riuscire a frenare all'ultimo momento?

Io... temo di uccidere e tu di morire. E questo ci fa volare in circolo come falene difronte alla candela che le brucerà.

Parliamo... di sigarette spente sui capezzoli, nastri di seta allacciati alla gola e stretti per provare più piacere durante l'orgasmo. Dei seni... legati così strettamente per diventare insensibili per poi essere immensamente doloranti alla ripresa della circolazione sanguigna, dei suoi buchi violentemente usati, penetrati.

E il frustarla, colpirla fra le cosce, proprio sulla fica, non smettere, farlo fino a gonfiarla. Fino a farle perdere i sensi.

Lui... mi dice lei parlando del suo uomo non ce lo permetterebbe mai. Lui è si... violento, mi colpisce forte sul viso mentre mi scopa, anche con pugni, mi incula senza nessun preliminare. Mi stringe alla gola fino a farmi mancare l'aria.

Ma... non ha intuito il mio vero bisogno.

La ricerca dell'atto estremo.

Insisti... le chiedo... voglio vederti... averti, insisti.

Digli che sono disposto a tutto.

A tutto pur di averti, gli succhio il cazzo, gli lecco il culo.

E ti faresti inculare? Chiede lei.

Si... e non mi dispiacerebbe e mi andrebbe di farlo a lui dopo aver preso il tuo di culo.

Ci provo... ci provo... giuro che ci provo.

Lui sa di te.

Ha letto cosa scrivi, lo hai affascinato. Ti ammira. Giuro che ci provo.

Poi... succede. Finalmente.

Cosa fa cedere Massimo non è molto chiaro.

Decidono per casa loro ed è lei che apre la porta.

Mi emoziona la cosa di poterla avere finalmente, di soddisfare il desiderio lievitato e cresciuto in queste lunghe settimane di corteggiamento, di contatti, foto, telefonate, proposte.

Massimo? Dov'è?

E' sotto la doccia.

Le passo la mano sul seno, cerco il capezzolo, lo strizzo.

Sei figa... le dico... una gran figa.

Sono eccitato, ho una erezione da spavento.

Lei passa la mano sul mio inguine. Tutto sembra naturale, senza nessuna forma di imbarazzo.

Mi dice che andrà tutto bene, che viene subito.

Rispondo... che ho una gran voglia di scoparla, di leccarla, di avere sulla bocca il sapore del suo sesso, del suo buco del culo e di sentirla urlare sotto orgasmo.

Dovrai conquistare lui... precisa, a me lo hai già fatto.

Lo farò... dico... lui mi piace.

Ecco il suo uomo... in accappatoio.

Ci stringiamo la mano, ci osserviamo con curiosità, Massimo fa una osservazione ma senza acrimonia su quanto sono alto e grosso.

Parliamo un po' ma non c'è disagio ed è lei ad iniziare i giochi, gli è accanto, gli appoggia una mano sulla coscia, con noncuranza fa scivolare a lato il lembo dell'accappatoio, mi mostra il cazzo già duro, lo accarezza.

Ora lo sta masturbando piano, gli tira la pelle del prepuzio sull'asta, si inginocchia fra le sue gambe, gli apre del tutto l'accappatoio.

Il cazzo è bello.

La forma, la larghezza... il colore.

Ora lo sta succhiando, lui le tiene la testa e mi guarda.

Io guardo lui.

Lei riesce a spogliarsi non cessando di succhiarlo, è nuda.

Io mi slaccio la cinta, apro il pantalone lo tiro fuori, me lo meno piano, glielo mostro, a lui.

Ora ci stiamo osservando, io guarda loro, loro guardano me.

Lei... stacca la bocca e dice...

-Vieni dai... vieni da noi...-

Mi avvicino e in quel breve tragitto butto maglietta, jeans, slip, scarpe, sono nudo.

Mi inginocchio fra le gambe di lui, lei mi da spazio, mi prende la mano e la posa sul cazzo che sta succhiando a tratti, io lo tengo per la base mentre lei lo ingoia.

Ora stiamo succhiando il cazzo a turno.

Lei lo bagna con la sua saliva, io... succhio la sua saliva, lei bagna di nuovo facendo scivolare dalla bocca un sottile filo di bava, io lecco.

Lo stiamo lavorando intorno alla cappella, sulle palle gonfie, sul tratto perineo, le nostre lingue si sfiorano nel gioco come in un lungo bacio sensuale.

Poi... noi siamo seduti uno accanto all'altro e lei passa da un cazzo all'altro in una lunga sessione di baci, leccamenti, succhiamenti, introduzioni a fondo.

Prende le nostre mani e le posa sul pene dell'altro seduto accanto. Ci masturbiamo... con desiderio.

Io lo desidero.

Desidero lei... lui... entrambi.

Ora lei è carponi, testa a terra.

Si apre le belle natiche.

Ci invita.

Ci stimola, ci implora di essere crudeli, violenti.

Ci vuole nel culo... vuole soffrire.

Vuole essere rotta, sfasciata, demolita.

Lo facciamo... a turno.

Prima Massimo, non usa condom.

Poi io... lo metto veloce e spingo nel buco ormai largo, usato, con le mucose dell'ano gonfie e tumefatte.

Le metto un piede sul collo mentre sprofondo dentro.

In quei lunghi momenti io e lei siamo soli... so che pensiamo alla stessa cosa.

Al suo supplizio.

Legarla, incaprettarla, polsi legati alle caviglie e prenderla, prenderla in una sodomizzazione violenta senza fine.

Glielo dico.

Di volerla inculare assieme a lui, due cazzi uniti che le rompono il culo!

Due cazzi che le scavano nell'intestino, due cazzi che la riempiono, che le sfasciano il buco del culo.

Poi... ora è lei che si tocca languidamente e guarda.

Noi siamo uno difronte all'altro.

I nostri cazzi ridiventati duri si sfiorano, si toccano.

Massimo dice... è chiaro che non sono gay... lo sai vero?

Chiaro, non lo sono neanch'io... rispondo.

Sei qui per Susy, vero?

Si... ma ora anche per te...


Poi... la lunga notte.

Sarò io a prendermi il suo cazzo nel culo dopo che lei mi avrà sputato sul buco e bagnato.

Glielo devo.

Ne godo.

Mentre Massimo spinge... lei mi bacia e mi succhia il cazzo, posso dirle...

-Ne vali la pena... ne vali la pena... oh... se ne vali la pena!

So che io e lei pensiamo le medesime cose.

Che vogliamo le medesime cose, io e lei... e magari riusciamo a implicare anche Massimo usando accortezza.

Dobbiamo provarci.

Con pazienza, con intelligenza.

Abbiamo feeling, abbiamo complicità io e lei.

Mentre lui mi scopa, mi vedo a marchiarla con le bruciature di sigarette, segnarla sul seno con piccole ferite sulla sua carne morbida e... perdere la testa nel modo che abbiamo fantasticato!

Ricordo quel senso di pazzia che provammo quando ne parlammo.

Di non essere capaci di fermarsi.

Di arrivare all'estremo.

Dio...! Che sensazione assolutamente fantastica!

Godere fino a uccidersi!

Cazzo... via questa cosa dalla mente!

Per ora.

Oh si... abbiamo il nostro segreto, ci penso mentre Massimo mi sta possedendo, mi incula.

Ci penso mentre continuiamo.


Massimo gode, si leva.

Ora vorrei incularlo, entrare nel suo culo mentre lei gli succhia il cazzo pieno di sborra.

Lo voglio... ci provo a puntargli il cazzo sul buco, lui rifiuta ma non con decisione, riprovo a puntarlo, la cappella proprio sul buco del culo... sento il buco cedere.

Ma non voglio rischiare.

Ora... staccarmi e mettere il condom?

E ricominciare a premere?

Brucerebbe la sua “quasi” disponibilità. Lo Sento.

So che riuscirò ad averlo. Devo stare calmo... giocare con lui.

E penso a lei, non so stancarmi di di desiderarla, devo farmi la sua fica, quella fica dalle grosse labbra che mi tormentano. Mordere da farla sanguinare. Cazzo cazzo!



Lei mi piace.

Lui mi piace.



Incularlo a mia volta?

Ci riuscirò, è solo questione di tempo, il ragazzo si farà inculare da me e lo farò succedere in questa lunga notte.


E gli succhierò il cazzo e mi farò succhiare.

E avrò pienamente lei.

Pienamente... dovremo mettere in atto il nostro desiderio.

Scoparci fino a... “quasi” morire.



E siamo, comunque... noi tre... una magnifica coppia.

Lo siamo da questa notte.



Tibet.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Cazzo Tib!! Sei sempre il numero uno. Un bacio, Tata