Ci
vado a piedi. Voglio trovare uno di quei Würstelstand e ingozzarmi
fino a non poterne più! Mi sento svuotato. Già vaneggio e vedo
volare nell'aria: Hauswürstel, Wiener, Frankfurter! Tutto sopra
colline di senape piccante.
Ho
fame! Ma come allungo la prepagata? Quello la guarda da lontano e
neanche la vuole toccare! Che è? Urla!
-Italiani!!
No no... ancora di queste farfalle? Ma che Banco di Saluzzo! Sono
tarocche! O contanti o niente würst, paisà! Cà nisciuno è
fesso!-
Dio!
Ma questo è un mondo di bastardi! Il tuo Capo che ti manda in
missione con carte taroccate?
Oh...
lo so cosa mi dirà:
-Figliolo?
Nel nostro mestiere bisogna arrangiarsi, è una prova di
sopravvivenza! Ti faccio del bene... credimi!-
Mentre lo maledico e
stramaledico arrivo al Polizeikommissariat ed entro e al posto di
guardia? Altra virago simile a quella dell'Ospedale! Sembra la copia
conforme! Viso a cuore anche bellino e sotto un corpo da panzer, ma
non sgradevole, insomma dai! Devo dire che la divisa le dona. Mi
piacciono un sacco le donne in cravatta, così maschie!
Sta
mangiando un panino con dentro un salsicciotto enorme con la senape
che sbrodola fuori!
Mi
si riempie la bocca di bava, guardo adorante il panino e dico:
-E'
buono ?-
Lei.
-Sono
in pausa!-
-Posso
guardare?-
-Da
lontano, non avvicinarti così!-
-Volevo
solo sentire il profumo!-
Poi.
-Lo
mangi tutto?-
-Certo!
Ma che hai fame?-
-Un
pochino.-
-Ne
vuoi un pezzetto?-
-Siii!-
-Un
bel pezzettino di questa bella salciccia profumata con la senape?-
-Siiii!-
-Vorresti
il culo del wurst?-
-Siii!!
Si!-
-Saresti
disposto a qualsiasi cosa, bel fustacchione?-
-Siii!
Si. Si.-
-Vieni
con me-
Mette
sul bancone un -Ich
komme sofort -
e mi fa cenno di seguirla in una stanza.
-Lo
vuoi il culo del salsicciotto? Tu mi dai il tuo Schwanz in cambio.-
-Siiiiiiii!-
Che
dovevo fare? Che avreste fatto voi se non accettare? Alla fine che
voleva se non mangiare un po' del mio salsiccione? Con la variante
che il mio è senza senape e che succhiandomi mi mette le sue dita
tozze nel culo mentre mangio.
Io
provo a chiedere.
-Ficken...
no?-
Intendendo
che a sto punto mi andava anche di scopare.
Si
scandalizza! E urla...
-Io
NON ficken in servizio!-
E
va bé...
Più
tardi le racconto la storia, che cerco questa Helen per ritrovare
Gaia, l'amore di un uomo disperato e questo la commuove alquanto. Ha
gli occhi lucidi, ah le donne... hanno un cuore grande così.
Hanno
affidato Helen all'ospedale, dice, farneticava di star cercando una
certa Cleopatra e che a volte lei diventa invece Gaia, dopo un po'
anche Alice, drogata non era, ma confusa tanto si. Scappava stanca
di una vita vuota e senza variazioni, un amante sempre in tiro e da
un marito logorroico e sentenzioso, un tipo allucinante che sa
tutto. Dall'ospedale si è poi dileguata, è sospettata di aver
causato il ferimento di un certo Norman.
-Si,
Norman Bates.-
-Esatto,
alias Norman Trauerschirm, uno che a volte si spaccia come studente
per accalappiare delle sprovvedute. Per lo più di mezza età. Ma
questa Gaia che cerchi... Quanti anni ha?-
-Una
ventina... venticinque...-
-Helen
è molto più vecchia, sui quaranta.-
-Nessuna
traccia da seguire?-
-Mah,
una traccia porta ad un certo Myrto Club, dove bevono per lo più un
liquore dolciastro che viene della Sardegna, niente di paragonabile
al nostro Steinhaeger!- Esclama orgogliosa!
A
quelle parole un moto di vomito mi sale dallo stomaco! Ma è colpa
della fame.
Mirto?
Che sia un riferimento occulto?
Ma
sono sardi? Il mirto lo fanno loro. Quelli sono dei duri. Pastori
della Barbagia, sempre con la doppietta a tracolla! Inculano a morte
le pecore per divertimento.
Minchia!
E io? Ho solo il mio taglia unghie come arma di difesa!
Che
meraviglia questa donna! Tutta bontà, arriva a lasciarmi il suo
indirizzo, mi racconta brevemente di aver cacciato di casa il
marito, anche lui poliziotto perché oltre a bere non fa altro.
-Come
ti chiami... liebchen?-
Chiedo
guardandola ammirato.
-Rosamunde
Kleine Jung e tu?-
-Alan...
Alan Ford.-
-Vieni
a dormire da me, sono sola adesso che l'ho cacciato da casa e ho tre
giorni di riposo-
-Sono
senza soldi... Rosy cara.-
-Oh...
arme Sussy!-
Giuro
che nessuna mi aveva ancora chiamato Sussy, ma povero lo sono e
quando mi allunga tutte le banconote e monete che ha quasi mi viene
di amarla, dalla riconoscenza dico.
Se
mi sento un prostituto? Vorrei vedere voi! Cosa avreste fatto al mio
posto? Oh oh... ma certo che voi avreste rifiutato sdegnosi! Bravi
uomini virtuosi! Io no.
La
ringrazio e le dico che è probabile che verrò a dormire da lei,
almeno risparmio i soldi dell'albergo, penso.
Che
sia l'inizio di una splendida storia d'amore? Sono contento di
averla colpita al cuore!
Adesso
posso mangiare!!!
Per
finire mi bacia materna, oh si... anche se mi succhia per un po' la
lingua e dice:
-Chiedi
nella zona portuale. Dove partono i traghetti turistici, Sussy...-
Vado
alla metro e al solito mi esibisco nel salto del tornello! Mica
voglio sprecare i soldi di Rosy! Sono preziosi.
E
mi inchino davanti agli spettatori straniti, non conoscono questo
sport, qui tutti pagano. Che pochezza mentale sconfortante. Quando
impareranno? Testoni di Cruccken.
E
mentre mi inchino... urlo.
-Italiener...!
Ich bin Italiener! Sono italiano!- Giusto per fomentare “l'amore”
per il nostro Paese.
Nella
vettura mi metto con il culo contro la parete al riparo dalle
pervertite che mi stanno guatando, ma sono sempre a caccia di cazzo
nella metropolitana?
Ah...
che dramma essere così bello! Una discreta biondina brucia le altre
e si avvicina e si appoggia pesantemente! Ma cazzo! E' tutto vuoto,
possibile?
Lei
mi guarda negli occhi, sta dimenando il ventre contro il mio,
Spinge, struscia, dice che è colpa dell'affollamento! Ma quale?
Mi
morde il mento e sussurra:
-Lo
facciamo qui... bel fustacchione? Fra la gente? Sono senza
mutandine, alzo la gonna e noi... ficken! Ti va?-
E
mi cerca con la mano.
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