Avete visto quel
bellissimo film con la Jeanne Moreau, intitolato così e tratto dal
racconto di Henri-Pierre Rochè, con lei che aveva una relazione con
due uomini e passava da uno all'altro, insomma un "mènage à
trois"?
Datato... eh? Addirittura in bianco e nero.
Ricordo
che mi innamorai pazzamente di Jeanne Moreau... ma ero ragazzino...
Ecco la mia versione di Jules et Jim... la faccio narrare dalla
moderna Jeanne... che per l'occasione si chiama Giulia...
T.
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...All'inizio dell'estate avevo trovato alloggio in
una villetta bifamiliare sul mare o meglio dentro il mare, dato che
era costruita su uno sperone di roccia a strapiombo sulle onde, una
ripida scala di pietra portava ad una piccola caletta di sassi e
sabbia.
Certo costava una cifra da giugno a fine agosto, ma dato
che pagava il mio lui, chi se ne frega...!
Lui e' anche il mio
datore di lavoro, o meglio lavoro per la sua casa editrice, traduco e
immagino commenti più' o meno sintonizzati con i reportage
fotografici che una sua rivista pubblica.
Avete intuito qualcosa?
No...?
Vi aiuto io, si chiama Giulio, anagraficamente
intendo, ma per vezzo si fa chiamare Jules, alla francese, ha un
quarant'anni, è alto e biondo, longilineo e piuttosto belloccio.
Abbiamo una relazione burrascosa e nel corso del mio racconto
capirete perché.
Quanto guadagno con il mio lavoro non e'
granché, diciamo che lui è piuttosto generoso... e esigente!
A questo punto vi chiederete... e Jim?
Un
momento che ci arrivo, fatemi raccontare...
Allora... il giorno della consegna dell'alloggio
passiamo a prendere l'incaricato dell'agenzia e andiamo alla
villetta, l'agente e Jules in una macchina, io nella mia piccola
Clio, arriviamo, provvediamo al tutto, noto che il parcheggio per le
vetture e' veramente poca cosa. Le due parti della struttura sono
unite, il lato davanti e' diviso da una alta cannicciata, un piccolo
cancelletto si apre per ogni abitazione sul minuscolo spiazzo del
parcheggio.
L'incaricato mi assicura che mi troverò benissimo,
l'altro inquilino e' anche lui una persona di cultura, ma che fa? Mi
pare che sorrida lubricamente mentre lo dice, forse e' la mia
immaginazione, dato che vedo maiali dappertutto!
Guardo, esamino,
mi piace, l'incaricato della consegna prende congedo e se ne va.
Dovrò accompagnare Jules alla sua macchina, ma intanto per prima
cosa mi spoglio completamente, ho intenzione di stare nuda tutta
l’estate.
Jules è sceso intanto al mare.
Nell'ingresso c'è uno specchio, mi guardo, sono
bianca da fare schifo, mi esamino criticamente, forse se madre natura
mi avesse dato un pelo di più di seno e un po' meno di sedere, ma
dai... non sono male... proprio per niente!
Raggiungo Jules alla piccola spiaggetta, proprio minuscola e faccio il primo bagno della stagione, l'acqua e' fredda ma ritemprante, invito il mio uomo a raggiungermi, mi fa segno di no, anzi mi mostra l’orologio, ma si... so che devo accompagnarlo alla sua macchina.
Esco e risaliamo all'abitazione, sono bagnata e ho
tutti gli asciugamani ancora nelle valigie, ne apro una sperando che
sia quella giusta, intanto sento una macchina arrivare e fermarsi
davanti a casa.
Il tempo di asciugarmi che Jules mi raggiunge e
con il dito davanti alle labbra, in segno di far silenzio, mi fa
cenno di seguirlo, mi trascina fino alla cannicciata che divide il
cortile piastrellato, mi fa segno di abbassarmi e di guardare di la'
attraverso una piccola fessura fra le canne, è il nostro vicino
penso… che motivo c'è...?!
Guardo... oddio...!
Sto
chinata completamente in avanti, il viso accostato alla parete di
canne, quando sento Jules appoggiarsi con forza al mio culo, mi si
strofina addosso e ho modo di sentire la sua erezione, io mi sono
eccitata... d'accordo, ma lui perché?
Ora la sua mano mi tocca,
le dita mi penetrano con violenza, mi fanno male anche se sono
parzialmente bagnata, sento il suo pene che cerca di prendere il
posto delle dita, entra... ma non sono pronta, si... poco a poco mi
bagno, chiudo gli occhi e penso a quella bellezza d'ebano che ho
visto, in breve collaboro con Jules andando a incontrare le sue
spinte... sto per venire... ecco...!
Mi alza dalla posizione chinata che avevo
assunto e mi tira a se, appoggia la bocca all'orecchio, mi morde il
lobo, mi fa male....
Sussurra...
"Hai visto che maschione
nero? E che affare che ha... vorresti fartelo, vero...? Dimmi che te
lo faresti... qui... in piedi... dillo...".
"Si... me
lo farei qui in piedi...".
"E dove... lo prenderesti?".
"Dappertutto... in bocca... davanti... dietro...".
Mi fa chinare nuovamente, il mio viso e'
nuovamente vicino alle canne della separazione, lo cerco con lo
sguardo... intanto vengo sbattuta sempre più' violentemente.
Chiudo
gli occhi....
Ho emesso dei gemiti?
Spero che il mio vicino
non abbia sentito, riapro gli occhi... ora e' fermo e sembra tendere
le orecchie come una bestia nella savana, poi riprende il suo lavoro.
Jules continua e continua, poi finalmente viene
dentro di me e mi provoca un altro orgasmo, io gemo... lui
grugnisce... solo un sordo non sentirebbe...!
Mi rivesto, maglietta, short e via, ha lasciato la
macchina all'inizio della strada sterrata che raggiunge la villetta,
a pochi minuti...
"Che bel vicino, vorrei che tu ne facessi
la conoscenza, devi invitarlo da noi per domani sera, a cena, porterò
io tutto dalla città, questa sera telefonami per riferirmi, va
bene...?".
Mi bacia frettolosamente e corre alla sua auto,
che gli succede?
Io devo rimorchiare il bel nero e portarlo a
cena con lui?
Boh... fra le tante sue stranezze registro anche
questa!
Torno, mi tolgo di dosso i vestiti, fra le cosce
ho ancora lo sperma rappreso di Jules, scendo la scala e mi getto in
mare.
Che goduria, l'acqua e' frizzante, mi stendo e galleggio
sulle onde, alzo lo sguardo verso l'abitazione, lui e' lassù e mi
sta guardando, gli faccio un cenno di saluto da buona vicina, lui
risponde.
Esco e mi sdraio sui ciottoli misti a sabbia della
minuscola spiaggia, chiudo gli occhi....
Non lo sento
arrivare....
2 commenti:
Mi ricordo questo racconto Tibet!! E' uno dei più belli ed eccitanti che tu abbia scritto. Non chiedermi il perchè ma, per me, è così. Non vedo l'ora che posti anche il seguito!
Un bacio, Tata
Lieto di risentirti. Grazie dei complimenti...
Un abbraccio.
T.
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