In omaggio a una donna che ricordo sempre.
Beatrice.
JEFF FAERBER -ARTIST
Più
che il solito triangolo, la figura geometrica che più si avvicina a
rappresentare la situazione è una retta.
Allora...
ad un capo c'è A. lo chiameremo banalmente Antonio. A circa metà
della retta c'è lei... B. le impongo d'imperio il nome di Beatrice
perché mi piace molto, all'altro capo l'altro uomo C. anche per lui
usiamo un nome comune, Carlo.
La
posizione di Beatrice fra i due uomini non è proprio equidistante,
oh no...! Diciamo che si sposta secondo il momento. A volte bascula
verso Antonio, ma molto più spesso verso Carlo.
Se
i due uomini fossero rappresentati da due treni e Beatrice la
stazione di arrivo, potremmo dire che Antonio viaggia arrancando
disturbato nella sua corsa da mille peripezie e ostacoli, mentre
Carlo è un veloce espresso che spesso addirittura prende dimora
nella stazione di Beatrice!
Ma
mai i due treni... stazionano assieme.
O
uno... o l'altro.
Certamente
Beatrice è la vera protagonista, oltre a legare usando se stessa
come tratto d'unione i due uomini, gioca, amministra la loro
libidine, li usa.
E'
una bella donna, bruna, un corpo perfetto, particolari fisici?
Ha
due capezzoli grossi come ditali e una fica ad ali di farfalla.
I
due uomini volutamente, d'accordo fra tutti loro, non si conoscono, a
volte comunicano ma sempre tramite Beatrice.
E
lei... non vuole usarli assieme.
Non
le interessa una cosa a tre.
Li
preferisce uno dopo l'altro. Distinti. Separati. Le da più piacere
giocare con la loro eccitazione.
“Diciamocelo...”
ragiona lei, “loro mi scopano più la mente che la fica.”
La
eccitano, la tengono in tensione erotica continua.
Beatrice
è libera.
Si
dice e ripete che non vuole relazioni h24.
Ha
una folta lista di amanti discontinui, ai quali... a volte
casualmente, a volte perché la cercano... si concede.
Ma
non vuole relazioni fisse.
A
volte è un cedere subitaneo, scatta l'attrazione e si da... gode
molto se l'uomo è un estraneo. Un cazzo mai visto, mai preso,
sconosciuto, spesso si trova a osservare, in treno e in bus, il
bacino di un uomo, fantasticare sulle dimensioni. L'avrà davvero
grosso come sembra? Si bagna Beatrice... pensa che se l'uomo
volesse, lei in questo momento gli si darebbe senza nessuna
resistenza, si farebbe riempire fica e culo. E godrebbe dell'orgasmo
tanto atteso?
Poi...
sul letto racconta dell'eccitazione, di come avrebbe voluto essere
presa, piegata in avanti o spinta contro un muro e penetrata...
penetrata a fondo, senza riguardi, riempita di sborra e poi lasciata
li... con le mutandine strappate, ansante ancora sotto orgasmo.
Racconta e loro... i suoi due uomini che sono simili in questo e
godono di riflesso del piacere di Beatrice, si eccitano. Vogliono
sapere cosa l'ha stimolata, il suo piacere.
Mentre
masturba colui che è con lei al momento si racconta e sente il suo
cazzo diventare di pietra e poi... la prende, le ficca in fica il
cazzo diventato esigente, famelico.
Ambedue
reagiscono allo stesso modo e la godono... ma non riescono a farle
provare L'ORGASMO.
E'
in un perenne stato di pre godimento e vuole prolungarlo
all'infinito.
Vuole
soddisfarli, la sua fica, il suo culo, la sua bocca sono per loro.
Le
piacciono i suoi due uomini, ma il famoso ORGASMO?
Crede
che non saranno loro a farglielo provare.
Quanto
dovrà cercare?
Parla
loro dei suoi incontri...
F...
verso il quale ha una attrazione particolare, lo subisce molto, le
piace il suo grosso e lungo cazzo, una vera arma, che la costringe a
rapporti dolorosi, neanche con lui riesce a raggiungere l'orgasmo ma
gode l'atto in se, la penetrazione. La costringe a prendere in fica
e nel culo cose enormi, gode della sua sottomissione totale, con lui
non ha difesa, ah... dice... sognante... “questi uomini molto
dotati non si curano il piacere della donna...”.
Non
ha nessuna attenzione nei suoi confronti, la trascura lungamente...
poi la chiama e lei corre.
Dice
ancora... “ah... sarebbe il mio uomo perfetto se mi amasse...”!
Ma...
L'ORGASMO tanto sognato... Beatrice?
Un
commerciante di fiori...
(sa
come si chiama? Lo ignora?), al quale si è concessa senza neanche un
tentennamento... ripete sognante.
Gli
ha ceduto per i suoi occhi prima che per il suo cazzo, pazzamente lo
ha portato in casa sua... dove l'ha scopata con energia sul suo
letto.
Ha
persino “urlato”... Beatrice...!
Pazza
Beatrice... si dice... a volte ragioni davvero con la fica.
L'ORGASMO?
Forse
era la cosa che più si è avvicinata, lo ha sentito lì che
arrivava... ha urlato pazzamente di libidine e poi...?
Sparito!
Ma le è piaciuto... lo rifarebbe in ogni momento della giornata.
Un
poliziotto.. dotato, anche con lui un cedimento improvviso, sembra
quasi che abbia timore di lei.
“Tranquillo...
lei dice, non voglio certo legami”.
Lui
scompare... ricompare... le manda foto di donne aperte da cazzi
enormi, lei ringrazia e gli dedica i suoi orgasmi (quelli solitari!)
“Se
mi cerca...” ripete... “lo scopo.”
“Lo
scopo a sangue ogni volta che mi cerca e mi vuole, non gli dico certo
di no!”
Un
musicista.
Amico
di Carlo. Lei accetta di vederlo, nessun problema, primo incontro un
pompino con ingoio in macchina, secondo incontro, sesso a casa di
Carlo... lei gli dice...
“quando
vuoi... io ci sono...”
Un
insegnante...
E'
lei a sedurlo, lui tiepido, pauroso delle conseguenze, non ha capito
che lei non gli farà storie?
Lei
non si innamora! Ha amato si... ed è donna che ama una volta sola
nella vita!
Lei
esce... insoddisfatta, infiammata.
Oh...
in quel momento si scoperebbe il primo uomo che incontra,
qualsiasi... bianco, nero, marrone... basso, alto... basta che abbia
un cazzo da ficcarglielo dentro e scoparla... scoparla fino a farla
urlare... e forse godere!
Altri...
senza coraggio, basterebbe poco per piegarla e prenderla. Tanti
altri...
Non
intuiscono la sua disponibilità.
Vero
Beatrice?
Beatrice
a volte imputa ad Antonio il suo risveglio sessuale, ma lui...
scettico risponde che è colpa dell'orologio biologico, doveva
capitare.
Era
convinta di essere anorgasmica, in realtà gode, orgasmi di lunghe
leccate, di lunghe carezze sulla fica, ma cerca e vorrebbe godere
durante la penetrazione!
Una
lunga... lunghissima penetrazione. Anche dolorosa.
Deve
solo trovare l'uomo-animale giusto.
Porco
e dotato.
Porco
e resistente, che duri... moltissimo.
Che
la prenda in fica e ancora più nel culo fino a farle provare...
L'ORGASMO!
L'orgasmo
maiuscolo, liberando la parte di lei che si nasconde, che vuole
liberarsi.
Dice
di sé...
“Il
godimento e il piacere seguono in me due percorsi paralleli. Non sono
ancora riuscita a farli incontrare.”
Ma
gode... si!
Ma
non come vorrebbe, gode ad essere lungamente leccata, gode di un
unico orgasmo, ma il raggiungerlo è per lei fonte di piacere, un
piacere diverso ma comunque gratificante.
“È
così bello arrivare al culmine che non voglio che quell'attimo
perfetto abbia fine. Desidero arrivarci più volte senza esaurirlo.“
Antonio
la paga.
La
paga come una puttana. Hanno concordato la tariffa e le prestazioni.
Antonio
sa che questo è un godimento in più per lei e a lui piace
intravvedere quel piccolo lampo di cupidigia nei suoi occhi.
Il
sentirsi TROIA...
A
Beatrice piace molto essere pagata, fosse nelle sue possibilità si
venderebbe davvero.
Uhm...
pensa.
Avere
altri uomini attenti come Antonio, come Carlo. Alcuni. Tanti.
“Farsi
pagare... essere disposta a ogni cosa. Molti uomini... magari mi
farebbero godere davvero!”
Si
chiede perplessa...
“Ma
è così? Faresti davvero ogni cosa... Beatrice?”
Antonio
è porco. Gode dei suoi eccessi.
Le
lecca il culo... la lecca dopo che le ha sborrato dentro, lecca
sborra e il contenuto del suo culo. Lei vorrebbe scappare in bagno,
lui la prende e la immobilizza, le lecca la sua cioccolata.
Lei
inorridisce!
Antonio...
ride.
Le
chiede di poterle leccarle la figa mentre piscia.
Beatrice?
Dice...
che non lo farà mai. Per nessuna cifra!
Oh...
Beatrice... una vera puttana lo fa!
Fa
tutto per soldi!
Le
piace raggiungere l'hotel dove si trova con Antonio, lo sguardo
d'approvazione del personale maschile, immagina che sappiano che
è
una puttana all'opera, in vendita.
La
stimola, si eccita.
In
realtà è stata lei a sedurre Antonio, con una lunga opera paziente
di coinvolgimento fino alla capitolazione di lui. Antonio che scappa
da ogni situazione che potrebbe coinvolgerlo sentimentalmente.
Con
Carlo invece nessuna difficoltà.
Le
piacciono i due uomini, diversi in tutto eppur simili. Li ritiene
“suoi” e speciali.
Porco...
Antonio. Donnaiolo. Riservato.
Più
cerebrale Carlo. Aperto. Disponibile. Innamorato?
La
fantasia sessuale di Beatrice più accesa è la penetrazione.
Grossi
oggetti, enormi cazzi. La sera prima di addormentarsi guarda,
toccandosi languidamente, lentamente, come le piace fare, figure di
mostri gigantescamente muniti che sventrano donne con i loro grossi
cazzi.
Si
tocca. Gode. Dorme.
Lei
dispone l'avvicendamento dei suoi uomini.
Ad
Antonio sarebbe andato bene scoparla dopo Carlo, prima di Carlo e
ancora dopo.
Ogni
cosa, basta che preveda l'altro uomo.
Beatrice
dispone allora.
Antonio
la scoperà prima, le piace che Carlo l'aspetti fremente, che
l'assalti appena entrata nella casa di lui, carico di libidine,
fremente in attesa.
Le
piace stimolare la sua libidine e prima... con Antonio, parlarne e
goderne mentalmente con lui.
Anche
ad Antonio piace pensare che sarà di nuovo scopata, dopo di lui, non
vorrebbe guardare solo immaginare.
Loro
due uomini e la loro donna condivisa.
Beatrice
deve pregare Antonio di non farla godere, se non alla fine, dopo
essere stata scopata e inculata a lungo, si conosce, sa che prima,
vogliosa come è, potrebbe fare ogni cosa, leccar loro il culo, farsi
penetrare da cose incredibili, ma dopo?
Diventa
sonnolente, innocente, dice addio alla sua libidine per un po'. I
suoi occhi da gatta si chiudono, le labbra si distendono in un
sorriso.
Le
ritornerà con Carlo, stimolata dalla situazione, con lui che
l'assale appena entrata, le scopa fica e culo, la riempie della sua
sborra.
La
lecca quindi a lungo, lei gode e ancora si assopisce.
Le
piace scopare Antonio, sa che lui ha sempre avuto donne multi
orgasmiche, forse lo ha cercato nella speranza che fosse lui a farle
provare finalmente l'ORGASMO.
Quello
maiuscolo, quello da partire di testa.
Non
succede.
Dovrà
ancora attendere.
Trovare
l'uomo animale, il grosso cazzo inesauribile che la scopi fino a
farla cedere.
“O
forse... dovrai tu evitare di trattenerti... Beatrice?”
...si
chiede.
Una
delle ultime volte hanno fatto macelleria nella stanza, certa di
essere alla fine del ciclo ha tolto il tampax e lo ha cavalcato a
lungo, freneticamente e quando si è levata?
Disastro.
Poi...
solo il suo culo.
Lungamente...
una lunga feroce inculata, anche usando R. il suo compagno di giochi
di lattice, un dildo lungo e largo, molto largo.
“Sai?”
ragguagliava Antonio mentre lui la prendeva... “è come quello di
F. quello che mi fa impazzire...”
E
mentre lui continuava a penetrarla nel suo culo, levandolo e
rimettendolo di colpo, lei urlando... diceva che ne avrebbe voluti
mille di cazzi, cazzi di uomini mai visti... e tutti nel culo, che la
riempissero di sborra... tanti uomini... tanti!
“Oh...
Beatrice... era vicino anche stavolta il cercato ORGASMO!”
Infine...
ogni volta la cena, il loro parlare, poi Antonio che chiama un taxi,
lo paga e la manda da Carlo con un biglietto elegantemente rinchiuso
in una busta.
Scrive.
“Caro
Carlo... te l'affido, sai che è una cosa preziosa senza eguali,
so
che la tratterai da quella dea che è.
Antonio”
Carlo...
è in attesa, Beatrice lo avvisa che arriva, lui freme.
E'
famelico. Vuole la bocca, fica e culo di Beatrice, è eccitato
dall'attesa e, non per spirito di competizione, vuole sapere cosa ha
fatto.
La
scopa.
Beatrice
da puttana vuole farlo impazzire.
Racconta.
Carlo
le lecca a lungo la fica.
Beatrice
gode.
Poi
manda un SMS ad Antonio mentre Carlo è in bagno.
“Ho
goduto tanto, ma adesso... aperta e piena di sborra sua, vorrei te.”
“Puttana!
Bugiarda. Stai addormentandoti.”
Risponde
Antonio.
Nessun commento:
Posta un commento