Oh...
è una specie di diario, quarto e ultimo racconto dedicato all'India.
Mumbay
– La Porta dell'India.
Isola
di Elephanta.
Una
cosa è certa... sceso dall'aereo dovrei smettere di pensare nel modo
abituale ed entrare in una altra dimensione.
Più
trascendentale, mistica.
Da
subito.
Cercare
la comunione dello spirito!
Ma
con... chi? Con cosa? Non mi viene!
Ma
se sto cercando la fase mistica perché guardo con libidine tutte le
donne dell'aereo?
Sono
un morto di fame di fica, ecco la risposta.
Ho
guardato il culo di tutte e alcune me le sono scopate due o tre volte
durante il lungo volo con l'immaginazione!
No...
no, non va bene così.
Stacco
a fatica la mente da una serie infinita di perizoma e brasiliani
intrisi di succo femminile, odorosi di umori, stimolanti di
sensazioni, come devono sapere di fica e di culo di femmina!
E
scendo.
Caldo.
Umidità.
Poi
l'Hotel. L'aria condizionata e le pale dei ventilatori sul soffitto.
Il
letto...
Un
breve sonno drogato e poi? La frenesia al risveglio!
Sono
in India!
Devo
vedere tutto!
Poi
realizzo... è notte!
Aspetto
con impazienza il giorno e subito parto per visitare le grotte di
Elephanta che sono su un isola al largo di Mumbay, luogo sacro per
induisti e buddhisti.
Scendo
dal traghetto, c'è una fila di uomini con una specie di sedia sulla
schiena.
Una
fila in attesa di clienti, li trasportano fino al pianoro delle
grotte.
Le
grotte sono in alto forse un centinaio di metri e si sale scalando
dei ripidi gradini. Guardo i gradini e guardo l'omino che mi si
propone come portatore e se a metà strada mi rovescia giù e mi fa
fare il viaggio di ritorno in un attimo?
Cazzo!
Sarà
cinquanta chili... ma forse!
E
io ne peso ottanta, ma davvero posso pensare di usarlo?
Di
sfruttarlo come una bestia da soma?
Mi
rifiuto di farlo.
Salgo.
Fatica.
Caldo.
Sudore.
In
cima mi si offre una guida.
Mi
associa ad una coppia!
Italiani...
no!
Ma
poi mi ravvedo, sono giovani, simpatici e belli.
Lui
lavora a Mumbay, la sua ragazza è in vacanza.
Passiamo
nelle grotte induiste.
-Ho
visto che sei salito a piedi...-
Mi
dice lui...
-Si...
quell'omino minuscolo... e io ottanta chili?
-Devi
entrare presto in un altro ordine d'idee in India, lui... le puttane,
i mendicanti, i lustrascarpe... sfamano la famiglia.
Sono
ottuso.
Ho
affamato l'India!
Qualcuno
morirà di fame per colpa mia.
Passiamo
nelle grotte buddhiste.
Poi
torniamo giù, tacito la mia coscienza e do una manciata di monete e
banconote a uno che sembra quello che ho rifiutato ma forse anche no.
Vanessa
e Franco. Si chiamano così.
Allo
sbarco con un taxi raggiungiamo il fresco di un bar.
Mumbay
è una megalopoli da depressione, ho vissuto anni in paesi
disgraziati ma una povertà così non l'ho mai neanche immaginata.
Chiudo
gli occhi.
Come
ho fatto sempre per non sommergere.
Mi
piace Vanessa.
E'
fica.
Mi
piace il suo seno che ondeggia libero sotto la camicetta.
Mi
piace il suo culo.
Dico
a Franco...
-Hai
una gran bella ragazza ma come fai a starle lontano? Per quanto
tempo... poi? Mesi...-
Mi
risponde lei.
-Oh...
non credere faccia una vita da santo... ha modo per distrarsi...-
Franco
ride... ma non commenta.
-Vuoi
dire che ha una donna anche qui?-
-Una?
Questo porco va a puttane!-
Per
quello che ne so... l'India è piena di puttane, tutte le figlie che
non possono sposarsi per la mancanza di dote finiscono così, o serve
se brutte... o puttane se passabili. L'india esporta serve e puttane
in tutto l'oriente.
Osservo
critico.
-Ma...
sono squallide...-
-No...
ci sono delle vere dee, solo che devi entrare negli ambienti
giusti...-
-E
tu ci sei introdotto...-
-Tramite
i miei capi, il figlio. Un puttaniere che ha studiato in America ma
qui vive come in un film, sai quei film indiani? Quelli di Bolliwood?
Incredibile i soldi che hanno questi...-
Continua...
-Ma
non ci posso andare da solo, solo con lui. Qui si che sono razzisti.
Sai la storia dei Maharajah e i pària...? Tutto vero.-
Poco
dopo andiamo a casa sua, cioè dove abita.
Una
torre ultra moderna, tutta dell'impresa, dice.
Passa
il tardo pomeriggio, arriva sera.
Ordina
la cena al ristorante del palazzo e mangiamo sul terrazzo.
Lui
beve... troppo.
E'
evidente che è sotto stress.
E'
al limite di rottura.
Facciamo
tardi.
Voglio
dormire da loro? C'è una stanza per gli ospiti.
Accetto
per stanchezza, non ho voglia di passare un'ora o più nel traffico
per tornare in hotel.
Poi...
nel corso della serata me ne pento.
Mi
mettono a disagio.
Penso
che avrei fatto meglio a tornare in albergo e far fuori tutte quelle
mignon di liquore del frigo bar e poi precipitare in un sonno senza
sogni.
Non
so che robaccia fuma lui ma so una cosa, che non gli fa certo bene.
Presto
parte di testa e si assopisce non prima di aver litigato con Vanessa.
Li
sento urlare nella loro stanza che da sul terrazzo come la mia.
Lei
parla... di una promessa.
Lui
farfuglia che è impossibile... che non può andarci.
^^^^^^^^^^^^^
...Amarnath.
I
pellegrini percorrono strade impervie per arrivare a questo luogo,
tra i più sacri dell’induismo, salendo fino a poco meno di 4000
metri tra le montagne innevate del Kashmir indiano. Arrivano su su
fino alla grotta di Amarnath per omaggiare una stalagmite di ghiaccio
formatasi nel tempo dal gocciolare dell’acqua che scende
all’interno della caverna alta ben 40 metri. Questa formazione,
venerata come lingam di Shiva, è il simbolo fallico devozionale di
questa divinità conosciuta come una delle forme primarie di Dio;
nella religione indu il lingam rappresenta sia la forza maschile (la
Conoscenza), sia quella femminile (la Saggezza).
^^^^^^^^^^^
Non riesco a
dormire.
Esco sul
terrazzo e guardo la città. Immensa e caotica.
Mi deprime.
Poi sento
lei... Vanessa.
Mi raggiunge
e guarda con me l'infinito senz'anima.
-Ci hai
sentito?-
-Si...-
-Sono
venuta apposta, voglio che lui mi porti a Amarnath,
me lo ha promesso, sai di cosa si tratta?-
-Uhhh...
qualcosa... il Pene sacro di Shiva, una stalagmite di ghiaccio
eterno, il simbolo della fecondità, ma è pericoloso andarci...
giorni di cammino su un terreno impervio e... è una zona di
guerra...-
-Ma
no! Ci si arriva anche in elicottero! Figurarsi se riesco a farlo
camminare per quattro giorni! Voglio andarci e toccare il Pene di
Shiva! -
-Per
diventare immortale?-
-Per
me è importante, è da tempo che ho un presentimento, sento che
morirò presto... è un modo per esorcizzare questa paura, sono mesi
che ci conto e lui? Hai visto in che condizioni è? Parla delle
puttane ma non riesce più a far sesso...-
^^^^^^^^^^^^^^^^
...vi
racconto la storia del lingam
della
grotta di Amarnath. Sul monte Kailash il saggio Narada convinse
Parvati a farsi raccontare da Shiva il mantra per diventare
immortale. Parvati si recò così da Shiva che indossava una collana
di teschi ognuno dei quali simboleggiava le varie vite di Parvati.
Dopo aver esitato, Shiva acconsentì alla richiesta di Parvati
decidendo tuttavia di fare la segreta rivelazione in un luogo
discreto, lontano da orecchie mortali. Andarono quindi in Kashmir, a
Pahalgam dove egli lasciò Nandi, il suo toro. Proseguendo per
Chandanwadi, Shiva lasciò il suo sandalo e la luna. Raggiunse poi
Pisu Top dove Parvati si perse in una fitta foresta. Così Shiva aprì
il suo terzo occhio e bruciò la giungla che, come lui gli aveva
comandato, non era riuscita a trovare Parvati. Ecco perché Pisu Top
è oggi un deserto. Poi Shiva lasciò il suo serpente e, a
Panchtarni, lasciò il Ganga. Così tutto ciò che era vivente non
sarebbe stato con loro durante quella rivelazione. Ordinò che fosse
realizzato un luogo nascosto per lui e sua moglie. Così la montagna
venne spaccata e fu creata la grotta di Amarnath...
^^^^^^^^^^^^^^^^
L'ascolto e
penso.
Ognuno di noi
si auto infligge il tormento.
Fortunato il
giudeo che è stato crocifisso da altri, dai romani, quando noi
dobbiamo portare la stessa croce e ci immoliamo da soli.
E ognuno
cerca il talismano che faccia da antidoto all'angoscia.
Lei... questo
irrazionale viaggio per convincere la paura ad allontanarsi da lei e
io?
Il sesso su
tutto... per dimenticare.
L'immortalità?
Per me
sarebbe il peggior castigo possibile.
Immagino la
Morte come l'amica, dispensatrice di oblio e di una nuova vita,
pagare le mie colpe...
^^^^^^^^^^^^^^^^^^
...Per
arrivare alla grotta di Amarnath i devoti devono raggiungere via
strada carrabile Pahalgam (a 315 Km. da Jammu e 96 km. da Srinagar) e
poi Chandanwari (16 km.) dove vengono allestiti campi tendati
(pandals) e forniti approvvigionamenti alimentari. Poi iniziano la
salita per arrivare al Pissu Top che si crede di essere formato dai
cadaveri dei Rakshas, malvagi e cannibali umanoidi mitologici, che
sono stati uccisi da Shiva.
^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Lei...
-Vuoi far
l'amore con me?-
E' bella, nel
gioco vedo-non vedo della trasparenza del suo sari, il seno si
profila saldo.
-E...
Franco...?-
-Dormirà
fino a domani... e poi non me ne importa. Ho bisogno di un uomo
adesso... e ci sei tu.-
Non è certo
far l'amore prendersi come facciamo. Ognuno di noi due rincorre
qualcosa di diverso e lo fa usando il sesso. Il sesso feroce e
crudele. Il sesso per uscire da questa dimensione di paura e
infelicità.
Prendersi...
e dilaniarsi.
Usare il
corpo per estraniarsi.
Provo
piacere? Da animale... si, da uomo no.
^^^^^^^^^^^^^^
...Secondo il
credo Hindu, la dimensione del lingam aumenta e diminuisce con le
diverse fasi della luna. In alcune stagioni il lingam si è sciolto
per l’effetto dell’innalzamento delle temperature e certamente
anche per cause antropogeniche cioè a causa dell’afflusso dei
pellegrini (a volte 25.000 al giorno); gli induisti tuttavia non
cadono in sconforto credendo che ciò succeda quando Shiva torna in
anticipo a meditare in Kailash.
La gente del
luogo racconta che la grotta è stata scoperta da un pastore. Certo è
che se ne parla negli antichi testi sacri dell’induismo.
^^^^^^^^^^^^^^
Poi la
mattina con lei addormentata mi rivesto e li lascio, ho una
sensazione strana... che ambedue siano senza futuro. Che siano solo
giochi di luce o ombre cinesi.
Non li
rivedrò mai più, pochi giorni dopo... raggiungo Nuova Delhi dove mi
arriva comunicazione che mi viene rifiutato il visto per il Tibet.
Addio al mio
Shangri la.
India
infelice.
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