Il pomeriggio seguente sono già in
tiro mentre aspetto, vorrei farmi una pugnetta per diminuire la
tensione che provo, ma resisto.
Eccole… entrano in camera,
naturalmente da padrone, quanto mi dà fastidio ma anche
trepidazione, sollievo.
“Dai… sbrigati... vieni di
là…”.
“Su spogliamoci…”.
Mentre loro si spogliano
lentamente io sono già nudo… così posso esaminarle per
bene.
“Guarda il piccolo pervertito che cazzo ha… e come
gli tira…”.
Non stacca gli occhi dalla mia verga,
completamente scappellata e rivolta in su, anch'io la studio, è
slanciata… due belle tette con le areole chiare, dei capezzoli come
fragoline, un vitino sottile e dei fianchi ben formati, un culetto
prominente, belle natiche, un filo di pelo nero sopra la vagina.
infine delle belle gambe lunghe e slanciate, mentre si piega per
riporre i vestiti lascia intravedere fra le cosce la prugna della sua
vagina.
Mia sorella? Snella… due tette a punta con dei grossi
capezzoli, le anche strette e le gambe lunghe, il culetto sodo e fra
le cosce si indovina lo spacco della vulva coperto da una rada
peluria nera.
“Tu… siediti sul letto e aspetta…”.
“Dai…
racconta cosa avete fatto…”
“Siamo andati a casa sua… sai
lui ha già ventun anni, nessuno lo controlla… abbiamo ancora
giocato e mi ha insegnato il “69” e poi “la spagnola”, ora ti
faccio vedere… è roba da sballo…”.
Mi costringe supino e mi
scavalca mettendomi le gambe ai lati della testa, prende in mano il
pene e comincia a leccarlo, baciarlo e inserirselo in bocca… smette
e mi ordina…
“Dai… toccami con le mani e comincia a
baciarmi con la lingua sulla figa, leccami bene… bagnamela con la
saliva, più forte… mica ti morde! Ora qui…”.
Con la mano mi
indica di leccare un rigonfiamento della sua vulva, come lo faccio
comincia a saltare come una invasata.
“Si… proprio lì…!
Dai ancora… più forte ora succhialo e mordilo… piano e poi
forte, dai che mi fai venire, dai ancora un po’… si… vengo…
vengo…”.
Intanto continua a strofinare la bocca e la faccia
sulla mia asta che sembra il manico di un badile.
“Basta…
basta…”.
Si toglie… e si abbandona sdraiata al mio
fianco.
“E’ stato bello… è bravo questo piccolo
pervertito…”.
Si alza…
“Dai… vuoi provare anche
tu…?”.
Mia sorella prende la posizione di Lisa, la sua vagina
è più stretta e il suo punto del piacere è più consistente, dal
cappuccio fa mostra un pisellino di carne rosea e lucida, di istinto
capisco che è là che devo insistere con la lingua e presto la
faccio gemere e smaniare, cerca come Lisa di prendere in bocca la mia
verga, ma anche lei è presa dal godimento.
Verifico quanta
diversità c’è fra le due e anche la differenza di afrore, ognuna
ha un odore suo particolare….
Lisa…
“Questo era il 69,
vero che è uno sballo…? Poi mi ha insegnato la spagnola, che tu
con quelle tettine che hai non la puoi fare, ti faccio vedere…”.
Mi
fa alzare… si stende sdraiata e mi fa mettere a cavalcioni sulla
sua pancia, prende l’asta e se la posizione fra le tette, oh…
come sono morbide! Stringe le tette e io d’istinto comincio a
spingere e ritirare il pene fra di loro, lei viene con il viso verso
di me e mi lecca quando ha vicino la cappella, guardo verso l’altra
spettatrice, si sta toccando fra le cosce… la cosa mi ingrippa
ancora di più e accelero i movimenti, Lisa allarga per un attimo le
tette mi alza la verga e sputa saliva ripetutamente fra i seni, ora
il movimento è più fluido e in breve sono pronto a
venire.
L’avviso…
Anche lei accelera i movimenti dei seni
e apre la bocca invitandomi a schizzarle in faccia, cosa che faccio…
con dei spruzzi ripetuti di sperma che sgorgano con forza!
Lei
riceve tutto, in bocca, sul viso, lecca con la lunga lingua
aiutandosi con le dita, mi prende in bocca la cappella e mi tiene a
lungo fino a che si ammoscia.
Mi butto sul letto.
“Visto che
forte…? Non che noi femmine godiamo molto, su… tu vai a lavarti
che non abbiamo ancora finito…”.
Eseguo, mi lavo e torno, sono
sempre sedute una accanto all'altra sul letto e parlano…
“Siediti
lì…”.
“Insomma… poi finalmente succede, prima inizia a
baciarmi per quello che mi sembra una eternità, mi bacia i
capezzoli… la pancia… la fighetta e quando sono bella e partita
mi chiede se gliela do, io non so neanche di cosa parla da tanto sono
eccitata, mi stende… mi allarga le gambe e lo posiziona, ah si…
prima si mette il preservativo, sono tanto bagnata che i miei umori
raggiungono le cosce, lo punta ed… entra, poi qualcosa lo ferma…
lui lo ritira e dà un colpo secco… beh… allora sento come una
pugnalata nella pancia, si ferma e attende, il dolore diminuisce e
lui spinge ancora e mi riempie, poi comincia a scoparmi veramente,
fuori e dentro… fuori e dentro, diventa piacevole e dopo un po’
godo, lui continua e godo ancora e lui viene…”.
“Beh… è
stato veramente forte… e dopo due ore l’abbiamo rifatto, ora ti
faccio vedere tutto bene con Vittorio…”.
Nel sentire il suo
racconto, mi si era nuovamente rizzato alla grande.
Mi avvicino, lei ha in mano una bustina dalla
quale estrae un preservativo, me lo mette con perizia sull'asta, si
distende a gambe larghe sul letto e mi fa avvicinare in ginocchio fra
le sue gambe, prende il pene e se lo punta.
“Dai… spingilo
dentro…”.
Spingo e entro in paradiso, come è calda e stretta! Mi calza la verga come un guanto!
“Dai… scopami
forte…”.
Comincio a penetrarla con forza… ansimando e
grugnendo come un cinghiale.
“Si… così, come sei bravo…
dai che mi fai venire, si… ecco che vengo, uhm…… ora
rallenta… ruota il bacino e spingilo tutto dentro, dai dei colpi
forti e distanziati, ora di nuovo forte… ohh… mmmmmh… mi fai
godere di nuovo…”.
Continuo a vangarla seguendo le sue
istruzioni, lei passa da un orgasmo ad un altro, infine sento
arrivare il mio momento di godere e spingo come un dannato… grido e
smanio finché non mi svuoto in lei.
Mi abbandono sul suo
corpo… ma lei mi butta da una parte….
Mi cade lo sguardo su
mia sorella… sta sul letto di fronte e sembra smarrita… sconvolta
da quanto ha visto, la sua manina sta lavorando fra le
cosce!
Lisa…
“E’ stato bello… il piccolo pervertito
è veramente dotato…”.
Elsa….
“Beh… io senz'altro
non mi faccio sverginare da un pisciasotto come lui, da uno come Tom…
invece… è un gran bel figo… e poi ho paura del
male…”.
Lisa….
“Ehi… guarda che Tom è il mio ragazzo
e con lui ci scopo solo io, non fare scherzi, tu… piccolo
pervertito vai lavarti… butta il preservativo nel wc ed assicurati
che non rimanga a galla, se si accorgono i tuoi di quello che fai…
sono guai…”.
Io…! Io…?
Sono io il responsabile di tutto
quello che è successo? Roba da bruciarle…!
Torno in camera e
ripenso a quello che è accaduto, per la prima volta ho scopato con
una ragazza e l’ho fatta godere, è una soddisfazione…!
E' mia cugina? Non ho il minimo scrupolo.
Le
sento parlare nel corridoio.
Lisa…
“E’ meglio ricordare
al piccolo pervertito che non deve farne parola con nessuno…
neanche al suo miglior amico né ad altri, altrimenti sono guai per
tutti, aspetta che vado a dirglielo…”.
Entra in camera con
piglio spavaldo…
“Allora hai capito… non devi parlarne con
nessuno! Con NESSUNO!!!”.
E poi sottovoce in modo che la cugina
nel corridoio non senta…
“Vieni domani pomeriggio a casa mia…
dopo le tre…”
Esce…
“E’ spompato…”.
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